Il Trentino ha un’infinità di paesaggi naturali: laghi, canyon, cascate, fiumi e boschi. Cosa succede quanto questi s’incontrano con il genio umano, la storia e l’archeologia? Per scoprirlo, ti consiglio di iniziare con 12 luoghi imperdibili da visitare in Trentino.
12 mete all’insegna della cultura e natura da raggiungere sia in solitaria che in compagnia, molte dei quali raggiungibili anche con i mezzi pubblici. E’ un buon punto di partenza per iniziare a conoscere il Trentino, dato che i luoghi proposti sono ben distribuiti sul territorio.
Ecco i miei consigli dai quali partire!
1. Parco Arciducale Arboreto, Arco
Il Parco Arciducale Arboreto è una tappa che cerco sempre di fare quando visito Arco, soprattutto nella bella stagione.
L’Arciduca Alberto d’Austria aveva l’abitudine di soggiornare durante l’inverno ad Arco ed ebbe l’idea di creare un orto botanico, inserendo oltre 200 specie diverse di piante e arbusti.
Un’area che ospita una vegetazione sempreverde e piante native dei paesi tropicali: il clima mite di Arco favorisce una realtà completamente diversa rispetto al resto del territorio.
L’arboreto si estende per un ettaro, tutt’intorno alla villa dell’Arciduca Alberto d’Austria e il percorso è valorizzato dalle informazioni distribuite su tavole ed etichette.
- L’entrata è gratuita ed è una tappa dell’itinerario su Arco che ho raccontato sul blog.

2. Castel Thun, Vigo di Ton
Castel Thun è stato per secoli la residenza della nobile famiglia Thun, una delle più potenti famiglie feudali del Trentino.
Il castello è situato in Val di Non ed edificato su una collina dalla quale ammirare la valle dall’alto. Al centro si trova il Palazzo Baronale, struttura che risale al Cinquecento. Tutt’intorno una serie di fortificazione formata da torri, mura, bastioni, cammino di ronda e un fossato.
L’interno di Castel Thun custodisce una ricca testimonianza della vita della famiglie: gli arredi sono quelli originali, così come i tanti quadri che adornano le pareti.
E’ solo nel 2010 che Castel Thun è stato aperto al pubblico dopo un luogo restauro e fa parte dei 5 castelli che rientrano tra i Monumenti e Collezioni Provinciali. Consiglio di fare il biglietto cumulativo per visitarli tutti!
3. Castel Beseno, Besenello
L’imponente Castel Beseno domina la valle dell’Adige nel tratto tra Trento e Rovereto: è impossibile non notarlo viaggiando nel fondo valle e in qualsiasi direzione si vada.
La sua storia è lunga e caratterizzata da eventi storici che hanno fatto la storia locale. Le sue origini sono medievali ed è stato costruito soprattutto per pure questioni difensive grazie alla sua posizione strategica: le alte mura difensive si innalzano sulla sommità della collina.
Nel Cinquecento sono state aggiungi tre possenti bastioni utilizzati per l’impiego delle armi da fuoco. Oggi rimangono soprattutto la cinta muraria e i muri principali: non aspettarti di trovare affreschi e ricchi arredamenti. La visita a Castel Beseno vale comunque soprattutto per il panorama e gli spettacolari eventi che lo animo soprattutto in estate.
- E’ stata una bella fatica arrivare in cima ma il panorama ha ricambiato lo sforzo fatto: ti racconto meglio la visita.
4. Le Gallerie di Piedicastello, Trento
Le Gallerie di Piedicastello sono diventate tra i miei luoghi preferiti di Trento. La loro storia è particolare: due gallerie che fino a 20 anni fa (e più) facevano parte della tangenziale che gira intorno alla città. Unico neo: passavano nel bel mezzo del quartiere di Piedicastello.
I cittadini si sono messi uniti per far cambiare il loro percorso, riuscendoci. Oggi il quartiere è diventato per una buona parte pedonale, le aree in comune, la chiesa di Sant’Apollinare e le antiche case sono state ristrutturate. E Le Gallerie sono diventate la sede del Museo Storico Trentino dal 2008.
300 metri moltiplicati per due di installazioni, mostre ed eventi. La Galleria Bianca ospita eventi e mostre temporanee; mentre la Galleria Nera ospita mostre e installazioni multimediali, soprattutto sul Trentino. Visitarle fa impressione percorrere 300 metri di tunnel ma è una esperienza da fare e ho sempre trovato delle mostre interessanti.
- Le Gallerie di Piedicatello sono una tappa dell’itinerario trekking urbano sul Doss Trento! E le ho incluse nei musei di Trento da visitare.
5. Giardino dei Ciucioi, Lavis
Mi sono innamorata subito del Giardino dei Ciucioi. Una visita è bastata per inserirlo nella mia lista personale dei luoghi del cuore in Trentino.
L’ho visitato durante le feste natalizie del 2019: l’aveva aperto al pubblico da poco dopo anni di contrattazioni burocratiche e un lungo restauro. Il mio intento era quello di ritornarci con la bella stagione, quando le piante fioriscono e tutto prende un’altra strada.
E’ arrivata la pandemia, le chiusure e solo tra il 2021 e il 2022 il Giardino dei Ciucioi ha iniziato la sua attività a pieno ritmo.
Siamo alle porte di Trento e questo giardino pensile è davvero particolare dove le rovine di ipotetici castelli e torri vengono adornate dalle piante tutt’intorno. Il percorso a rampa elicoidale, porta il visitatore dalla parte più bassa del giardino fino su in cima dove poter ammirare la Piana Rotaliana dall’alto.
- Ti racconto la mia visita fatta, con la ripromessa di ritornarci nella bella stagione!

6. San Romedio e la strada nella roccia, Predaia
Il Santuario di San Romedio si trova in Val di Non. Il pullman extraurbano ti lascia nella località di Sanzeno e da qui parte una passeggiata nella roccia, un’area faunistica unica grazie anche alla presenza di un esemplare di orso bruno.
Tra le tante leggende che caratterizzano San Romedio, spicca la storia dell’eremita anziano che a dorso di un cavallo, si stava dirigendo a Trento per incontrare il vescovo. Durante il percorso, l’uomo ha un incontro ravvicinato con l’orso che sbrana il suo cavallo. Si racconta che l’eremita riesce a domare l’orso bruno, cavalcandolo e raggiungendo così la città.
L’iconografia locale ritrae la coppia eremita – orso bruno per ricordare questo evento.
Oggi il Santuario di San Romedio è un complesso architettonico che racchiude diverse chiese e cappelle, tutte ricavate dalla roccia. Per raggiungere la struttura, è necessario fare i 131 gradini della ripida scalinata: una fatica che viene subito premiata una volta entrati nel santuario.
- A Sanzeno si arriva sia in auto che con i mezzi pubblici. Da qui bisogna poi proseguire a piedi seguendo le indicazioni e percorrendo il canyon dove scorre il rio di San Romedio: durante l’inverno il sentiero è chiuso e in estate è attiva una navetta per chi ne avesse la necessità.
- Ti racconto cosa puoi visitare a Sanzeno, oltre il Santuario di San Romedio.
- Consiglio di proseguire la visita nel vicino Borgo d’Anaunia.
7. Area archeologica San Martino di Campi, Riva del Garda
Il sito archeologico di Monte San Martino è sicuramente tra le aree archeologiche più vaste ed in importanti del Trentino. Ci troviamo a poca distanza da Riva del Garda, nei pressi di Tenno a 800 metri sul livello del mare.
Le prime scoperte risalgono a cavallo tra Otto e Novecento ed è solo nel 1969 che iniziano ufficialmente le ricerche archeologiche grazie agli abitanti del luogo prima e la Provincia Autonoma di Trento poi.
I reperti ritrovati risalgono soprattutto dell’epoca pre-protostorica, dell’età del Ferro e di epoca Romana. Sono stati ritrovate testimonianze della presenza di un santuario: con ogni probabilità questa è stata una zona di culto fin dall’età del Ferro. In epoca è diventato un’importante luogo di culto molto frequentato.
Quel che rimane del villaggio, racconta di edifici a scopo difensivo con spazi per magazzini e laboratori.
Il percorso è supportato da dei cartelli con informazioni in italiano e in inglese. A completamento della storia del luogo, sono stati allestiti degli spazi nel centro di documentazione di Pranzo e gestiti dall’Associazione Culturale San Martino.
- Al MAG Museo dell’Alto Garda, puoi vedere di persona i reperti archeologici ritrovati in zona.
8. Orrido Ponte Alto, Trento
L’Orrido di Ponte Alto è una tappa che consiglio a chi visita Trento, principalmente per due motivi che si intrinsecano tra loro: la geologia e la storia locale.
Una guida specializzata conduce un gruppo massimo di 15 persone all’interno dell’orrido, creato dal torrente Fersina nel corso dei secoli. Ci troviamo in un’importante via di comunicazione tra la Valle dell’Adige e la Valsugana, nell’Altipiano del Calisio.
Questa è una zona ricca di testimonianze archeologiche tra cui le opere idrauliche sul torrente Fersina. Lavori che hanno permesso di regimarne il corso e per sfruttarne le acque. Il 1537 segna l’inizio della costruzione della prima serra all’altezza di Ponte Alto grazie al vescovo-principe Bernardo Clesio.
Durante l’Ottocento, l’Amministrazione dell’Impero austroungarico ha ricostruito la serra di Ponte Alto a causa dei continui allagamenti in città da parte dei principali affluenti dell’Adige.
L’Orrido di Ponte Alto è stato messo in sicurezza e riaperto nel 2017 dopo svariati anni di chiusura e abbandono. Oggi è diventata un’attrazione sia per i trentini stessi che per i turisti.
- L’ho visitato diverse volte: ti consiglio di visitarlo nei diversi momenti dell’anno perché ogni volta l’ambiente cambia in base alla stagionalità.

9. Piramidi di Segonzano, Val di Cembra
Le Piramidi di Segonzano sono la meta ideale una gita all’aperto. La loro particolarità? Sono delle piramidi di terra che formano torri, creste, pinnacoli disposti a canna d’organo, colonne alte anche 20 metri: un fenomeno geologico unico in Trentino che risale dall’ultima glaciazione.
E’ il risultato dell’opera erosiva dei ghiacciai dell’Alviso e la relativa disgregazione delle montagne. Nel corso del tempo, l’acqua ha fatto il resto erodendo deposito morenico.
La leggenda racconta che le piramidi siano dei folletti pietrificati: questa è stata la loro punizione per non aver curato la foresta nella quale vivevano. Se capiterai in un momento in cui la luce soffusa del sole passa attraverso le piramidi, queste daranno l’impressione di creare un castello delle fate.
- Il sito è visitabile tutto l’anno: è a pagamento (3 €) dal 25 aprile al 30 settembre e libero durante la stagione invernale. Il percorso pedonale dura quasi 3 ore con un dislivello di 271 metri.
10. Orme dei dinosauri, Rovereto
A Marco, una località alle porte di Rovereto, si trova il Sito Paleontologico delle Orme dei Dinosauri: Luciano Chemini, appassionato naturalista locale, ha scoperto nel 1990 le impronte di tre diverse specie du dinosauri risalenti a 200 milioni di anni fa. Le orme sono davvero tante e tutte insieme formano delle lunghe piste.
Le tre specie sono: erbivori Vulcanodontidi, erbivori Ornitischia (più piccoli dei primi) e carnivori Ceratosauri.
Queste impronti si sono formate nel Giurassico, quando la Valle dell’Adige era una vasta piana sabbiosa ai margini del caldo mare della Tetide. I grandi passi dei dinosauri si sono induriti nel momento in cui il fango si è trasformato il calcare grigio.
- E’ possibile visitarli in modo autonomo tutto l’anno. Nel periodo estivo è possibile partecipare alle visite guidate ogni secondo sabato del mese al costo di 6 € mandando una email a museo@fondazionemcr.it.
11. Centro Documentazione Stava 1985, Tesero
19 luglio 1985, franano 180 mila metri cubi di acqua e fango dalle discariche, cancellando in poco tempo l’intero paese di Stava. Una tragedia con 268 morti, la distruzione di tre alberghi, 53 case d’abitazione e 6 capannoni, 8 ponti furono demoliti e 9 edifici gravemente danneggiati.
A monte dell’abitato sorgeva una miniera per l’estrazione di fluorite, all’interno della quale erano stati costruiti due enormi bacini utilizzati per la decantazione del materiale trattato. L’argine delle due dighe non ha retto al peso e 40/50 mila metri cubi di materiale distrugge tutto quello che trova al suo passaggio, coprendo circa 435.000 metri quadri di territorio.
- Per ricordare è nata la Fondazione Stava 1985 con l’obiettivo di tenere attiva la memoria di questo tragico evento. Per maggiori informazioni sulle visite e i progetti, consultare www.stava1985.it.
12. Affresco “Danza Macabra”, Pinzolo
Una meta che mi porta a tanto tempo fa e che ricordo sempre volentieri: la chiesa di San Vigilio alle porte di Pinzolo. Credo che, tutte le volte che si pensa al Trentino, la mente vada subito alle montagne, ai boschi e ai laghi. Quando meno te l’aspetti, sbuca dal nulla una testimonianza storico-artistica di una certa importanza e fa scalpore.
Succede con gli affreschi che decorano la parete esterna della chiesa di San Vigilio. Un’intera parete che ha come protagonista la Morte: la Danza Macabra dell’artista lombardo Simone Baschenis racconta di come siamo tutti uguali davanti alla morte.
Il tema della morte in questi affreschi è il risultato dell’influenza dell’arte tedesca. La raffigurazione delle danze macabre iniziano nel Medioevo, quando l’Europa ha conosciuto il colera: la morte di tantissime persone di ogni ceto sociale e cultura, ha ricordato di come, di fronte alla morte e alla malattia siamo tutti uguali.
Gli affreschi sono databili nella prima metà del Cinquecento, mentre la chiesetta ha un’origine più antica.
- Un luogo visto tanto tempo fa, dove vorrei ritornare volentieri.

12 luoghi imperdibili in Trentino da visitare
Le mete da raggiungere in Trentino sono tante e sfaccettate. Ho voluto raccontare le località dove la natura ha incontrato la storia e l’arte locale e di come l’ingegno umano sia riuscito a creare soluzioni per migliorare la vita quotidiana.
Se sei alla ricerca di altre mete oltre ai 12 luoghi imperdibili in Trentino, puoi continuare leggendo i miei racconti in Trentino Alto Adige. Buon viaggio!
11 pensieri sparsi
Quante idee!!! Siamo sempre alla ricerca di nuovi spunti dato che in estate andiamo in Trentino Alto Adige x le vacanze. Mi ispira molto l’Orrido 😍🤩.
In Trentino sto scoprendo davvero tante cose! L’Orrido di Ponte Alto l’ho visitato due volte e mi ha sempre preso molto.
Sono stata a Trento da pochissimo e ho visitato l’Orrido di Ponte Alto, poiché alloggiavo proprio nelle vicinanze. I tour sono davvero ben fatti, splendida esperienza nella natura.
Chi organizza le visite all’Orrido ha in mano diverse cose interessanti: se capiti di nuovo a Trento, ti darò altre dritte interessanti.
Andiamo molto spesso in Trentino eppure non avevo mai sentito parlare di questi luoghi da te selezionati. Devo segnarmeli per la prossima avventura on the road in nord Italia. Sono perfetti per le famiglie con i bambini! Grazie delle dritte.
Io adoro il Trentino, una delle regioni più belle d’Italia, secondo me. Purtroppo non ci vado spesso vista la distanza da casa ma ho promesso a me stessa che la prossima volta che ci andrò dovrò vedere almeno qualcuna delle attrazioni che hai segnalato!
La mia provincia l’ho iniziata a scoprire meglio dopo il primo Lockdown: col fatto che per tempo non potevano uscire dal nostro comune / provincia di residenza, ho incominciato maggiormente a viaggiare dietro casa. E mi sono resa conto che i post scritti a riguardo, sono quelli che stanno andando meglio!
Amo il Trentino, ma solitamente sono più legata alla parte della Val di Fassa, Fiemme etc. Devo dire che questa zona la conosco pochissimo, soprattutto zona Lago di Garda, ma la devo assolutamente approfondire.
E pensare che il Lago di Garda è tra le zone che conosco meglio e preferisco! Dall’altra parte, il Trentino offre tanto: basta organizzarsi!
Una bellissima regione il Trentino e tu ci hai regalato tanti bei luoghi da visitare, alcuni li ho visti altri mi hanno incuriosito e li vorrei vedere
Molte volte, abbiamo bei luoghi sotto casa e non ce ne accorgiamo!