Pesaro è la Capitale Italiana della Cultura 2024, città natale del musicista Gioacchino Rossini e vivace cittadina sulla costa marchigiana. Come spesso accade ai centri balneari, non ci si rende conto dell’offerta culturale di Pesaro fino a quando non ci si ritrova nel suo centro storico a passeggiare.
Neanche 100mila abitanti, forse offuscata dalla fama della vicina Urbino, con la quale forma la provincia di Pesaro-Urbino, la città della Musica e della Bicicletta è conosciuta anche come la città delle 5M. Ovvero “Mare, Mobili, Musica, Maioliche e Motori”.
Pesaro, per tutto il 2024 sarà la protagonista del mondo culturale italiano, insieme ai 50 comuni della sua provincia. Un’offerta culturale da scoprire non solo nel capoluogo ma anche nei suoi sobborghi e nel paesaggio circostante.
Pesaro: perché Capitale Italiana della Cultura?
Ubiqua – Operosa – Imprevedibile – Vivente – Mobile
Queste sono le cinque parole che caratterizzano la candidatura di Pesaro a Capitale Italiana della Cultura 2024. Il filo condutture si snoda tra rigenerazione urbana, green economy e felicità sociale: la città di Pesaro, insieme ai cittadini, va alla scoperta dei legami tra arte, natura e tecnologia e distribuiti su tutto il territorio.
Il programma culturale 2024 si districa in queste cinque tematiche:
- La natura ubiqua della cultura punta sullo spazio pubblico, connettendo i diversi luoghi della provincia: costa e entroterra, centro e periferia.
- La natura operosa della cultura approfondisce i diversi passaggi generazionali ed esplora le relazioni tra i diversi ambiti.
- La natura imprevedibile della cultura va alla ricerca dei luoghi dimenticati, dove la storia è passata: i luoghi dismessi, gli spazi scordati, i quartieri straordinari vengono recuperati e rivalutati.
- La natura vivente della cultura si occupa del rapporto tra uomo e gli altri esseri viventi, dove l’uomo non copre più un ruolo ecocentrico.
- La natura mobile della cultura prende in considerazione la distanza e il senso di prossimità.
I luoghi della cultura di Pesaro
Pesaro nasce come l’antica Pisaurum, un villaggio piceno risalente all’età del ferro. E’ con l’arrivo degli antichi romani che Pesaro cresce d’importanza: nel 184 a.C. diventa una colonia romana e una delle prime città occupate nel 49 a.C. da Cesare.
Non c’è da meravigliarsi se nel sottosuolo della città e nei suoi dintorni, gli scavi archeologici hanno fatto emergere importanti testimonianze dell’epoca. Qualche esempio?
Il mondo antico lo possiamo ammirare:
- nella domus romana risalente all’età imperiale scoperta per caso in via dell’Abbondanza.
- Attraverso i reperti ritrovati a Colombarone sul Colle di San Bartolo che raccontano di una fastosa villa del III secolo d.C. e custoditi nell’Area archeologica e l’Antiquarium della stessa Colombarone.
- Nel recente Museo Archeologico Oliveriano, aperto al pubblico nel 2022.
Testimonianze ben più recenti si trovano:
- nei Musei Civici del Palazzo Mosca con i suoi importanti capolavori e la Sonosfera, un teatro per l’ascolto profondo di ecosistemi e musica.
- nella Biblioteca Storica Oliveriana con il suo patrimonio composto da 4mila pubblicazioni come il Codice Oliveriano e l’Hypnerotomachia Poliphili.
- nella Rocca Costanza, risalente alla seconda metà del Quattrocento e testimone di Costanzo Sforza.
Pesaro, la città natale di Rossini
E’ a Pesaro che è nato nel 1792 Gioacchino Rossini, definito il Napoleone di un’epoca musicale: la sua carriera è stata un continuo crescendo, così come le sue opere. Per questo, Pesaro è stata riconosciuta come la Città Creativa Unesco della Musica nel 2017.
Dove incontrare Gioacchino Rossini a Pesaro?
- Il Museo Nazionale Rossini racconta la vita dell’uomo e dell’artista ed è stato allestito al piano nobile di Palazzo Montani Antaldi,
- Casa Rossini è dove lo stesso Gioacchino è nato e cresciuto. Situata in via Rossini, dal 2015 ha avuto un restyling: l’esposizione parte dal piano terra per poi proseguire ai piani superiori dell’antico edificio quattrocentesco.
- Teatro Rossini è nato nel 1637 come il Teatro del Sole. Da allora, Teatro Rossini ne ha fatta di strada e il Rossini Opera Festival è tra le maggiori manifestazioni che si svolgono al suo interno.
Le ville immerse nel verde
Immerse nel Parco Nazionale del Monte di San Bartolo, sorgono due ville che distano dal centro di Pesaro solo pochi chilometri. Entrambe sono visitabili solamente nella stagione estiva.
- Villa Imperiale è stata realizzata nella seconda metà del Quattrocento come luogo di delizia, nonostante il suo aspetto esteriore mantenga un’architettura difensiva. La prima pietra è stata messa per volere dell’Imperatore Federico III d’Asburgo di passaggio a Pesaro e nel Cinquecento è passata di mano alla famiglia Della Rovere.
- Villa Caprile è stata edificata nel 1640 dal marchese Giovanni Mosca e utilizzata come residenza estiva: lo spettacolare giardino all’italiana lo testimonia. Gli ospiti più illustri sono stati Casanova, Stendhal, Rossini e Leopardi.
Informazioni utili per visitare Pesaro
- Per approfittare di tutti gli eventi dedicati a Pesaro 2024 e le relative riduzioni ai luoghi della cultura, è attiva la Card Pesaro Capitale al costo di 12 € e acquistabile online.
- Ho visitato Pesaro nel 2017 con la promessa di ritornarci ancora e te l’ho raccontato sul blog!
4 pensieri sparsi
Ciao, Katia. Sono entrata oggi per caso nel tuo blog ed ho letto questo tuo interessante articolo su Pesaro. Ci andrò giusto tra qualche settimana per conoscere questa città che ancora non ho mai visto approfittando del fatto che è Capitale italiana della Cultura per quest’anno.
Grazie per le informazioni, in particolare quella sulla Card Pesaro Capitale che ancora non conoscevo e che credo mi possa essere molto utile.
Pesaro, come molte altre cittadine marchigine, è molto carina e ti piacerà di sicuro: poi, essendo al confine con la Riviera Romagnola, ha l’allegria tipica di queste zone. Io non vedo l’ora di ritornarci il prossimo autunno!
Ma sai Katia che non ho mai avuto modo di visitare con calma Pesaro? Dovrò rimediare al più presto, magari proprio quest’anno!
Probabilmente ad ottobre sarò a Rimini per il TTG e se riesco, vorrei farci un salto per nuove foto e ho letto che hanno aperto altri musei che io non ho visto!