Pesaro è una delle mie tante tappe nelle Marche. Sono sempre stata attratta dalle città di mare e Pesaro è stata una grande scoperta: oltre al mare anche tanta cultura, come tutte le Marche d’altronde. Ed ecco che ti voglio raccontare cosa vedere a Pesaro in un giorno (o anche di più).
Capitale Italiana della Cultura 2024, Città Creativa per la Musica e Città della Bicicletta: nonostante le sue piccole dimensioni, ho trovato tanta cultura e il tutto facilmente raggiungibile a piedi in poco tempo. Il mio itinerario ti accompagnerà ad approfondire la conoscenza dell’antica Pisaurum.
Ci troviamo nella parte più settentrionale della costa marchigiana, proprio al confine con la Riviera Romagnola. Pesaro si trova ai piedi del Colle Ardizio a sud e al Colle di San Bartolo a nord, bagnata dal mar Adriatico: la sua spiaggia bianca e pianeggiante è adatta a tutti quanti.
- Ti racconto perché Pesaro è diventata la Capitale Italiana della Cultura 2024.
Visita ai musei di Pesaro
Ho visitato per la prima volta Pesaro nel 2017 per poi ritornarci nel 2024: un anno da protagonista come Capitale Italiana della Cultura. In quest’occasione, le proposte culturali sono state tante e nuovi musei sono nati dopo la mia prima visita.
Pesaro è stata in entrambe le situazioni, la mia gita fuori porta di una giornata e racconto i musei visitati: sta a te poi organizzare la tua visita in base ai tuoi gusti e alle tue esigenze. Sul sito Pesaro 2024 Capitale Italiana della Cultura trovi tutti gli eventi e la rete museale completa: per mancanza di tempo o orari diversi rispetto alle mie visite, non sono riuscita a vedere tutto.
- E’ attiva la Card Pesaro Capitale in occasione di Pesaro candidata a Capitale Italiana della Cultura 2024 per accedere a tutti i siti convenzionati.
- La Card Pesaro Capitale è valida dal momento dell’attivazione fino al 31 dicembre 2024.
Casa Rossini
Pesaro ha dato i Natali a Gioacchino Rossini e la mia prima tappa è Casa Rossini situata nell’omonima via. E’ in questo edificio che è nato il musicista il 29 febbraio 1792, dove ha trascorso la sua prima parte della vita.
Oggi è un museo posto su due piani e allestito davvero bene, dove la sua musica ti farà compagnia durante l’intero percorso.
- Al primo piano è possibile ammirare tutti quei documenti di interpreti e di opere rossiniane.
- Al secondo piano sono esposte stampe che ritraggono l’artista e i vari oggi appartenenti alla vita di Rossini.
I materiali esposti sono frutto di diverse donazioni avvenute alla fine dell’Ottocento e il nucleo principale è di Hubert Martel, un importante collezionista parigino di cimeli rossiniani.
Area Archeologica in via dell’Abbondanza
In quest’area archeologica si visita l’antica domus romana, trovata per puro caso quando il condominio sovrastante ha iniziato i lavori sotterranei per creare dei parcheggi nel 2004.
Aperta al pubblico nel 2015, attraverso tre video ho potuto conoscere la storia romana di Pesaurum e di come questa antica domus fosse imponente e bellissima grazie ad una ricostruzione virtuale. La multimedialità la fa da padrone grazie alle proiezioni murale che ricostruiscono in 3D gli antichi ambienti della domus.
Sono esposti ceramiche, lucerne e oggetti della vita quotidiana. Particolare è la testa di un piccolo Eros dormiente in terracotta; mentre i mosaici rimasti sono solo una minima parte.
Musei Civici di Palazzo Mosca
Una tappa da non perdere sono sicuramente i Musei Civici all’interno di Palazzo Mosca, dove sono stati allestiti la Pinacoteca e il Museo delle Ceramiche.
Sono stati riaperti nel 2013 con un nuovo allestimento, totalmente rinnovato per permettere una migliore fruizione degli spazi da parte del pubblico e per valorizzare il loro ricco patrimonio.
- Una sezione permanente permette di seguire le opere esposte secondo un ordine cronologico, evidenziando la vasta collezione sia come pezzi che come tipologia.
- Una sezione dinamica per le iniziative ed esposizioni temporanee legate agli oggetti esposti, per raccontare la storia e la cultura del territorio.
- La Sonosfera, inaugurata nel 2020: un anfiteatro tecnologico per l’ascolto profondo di ecosistemi e musica. Personalmente mi ha molto emozionato.
Cosa si può ammirare al suo interno?
Dipinti, tra cui l’Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini; arti decorative una vasta raccolta di maioliche e porcellane; un fondo di disegni e stampe.
Museo Nazionale Rossini
E’ una new entry nel panorama artistico pesarese: il Museo Nazionale Rossini è stato inaugurato nel 2019 per narrare la storia di Gioacchino Rossini. Il percorso espositivo è distribuito su tutto il primo piano del Palazzo Montani Antaldi e racconta il musicista a 360°.
Dieci sale in totale dove ammirare le biografie, le opere e l’ascolto della musica del musicista. Un quadro completo che non lascia indifferente: a me è piaciuto molto, l’ho trovato moderno, per nulla noioso grazie ad un allestimento immersivo.
- Il Museo Nazionale Rossini non è incluso nella Card Pesaro Capitale ma è prevista una riduzione se la si presenta. Il biglietto intero costa 8 € e il ridotto 6 €.
Centro Arti Visive Pescheria
Il Centro Arti Visive Pescheria nasce come istituzione nel 1996 grazie all’artista Loreno Sguanci per evolversi nel 2012 in Fondazione Pescheria. Da questo momento è diventato tra i principali poli di arte contemporanea nell’area adriatica: il suo obiettivo è quello di promuovere l’arte contemporanea e favorirne il dibattito.
Le sue esposizioni si concentrano soprattutto sulle mostre personali e progetti speciali di artisti internazionali di ogni generazione. Non solo arte visiva ma anche design, moda, cinema e conferenze per la divulgazione: il giusto mix per trasformare il Centro Arte visive Pescheria un importante punto di riferimento.
La sede è particolare: la pescheria non è altro che l’antico mercato del pesce risalente all’Ottocento e i segni del suo passato sono ancora visibili durante la visita. In un secondo momento è stato acquistato lo spazio adiacente: la chiesa del Suffragio, un edificio a pianta dodecagonale che risale al Seicento.
Il centro storico di Pesaro
Il centro storico di Pesaro è raccolto intorno alle due vie principali: corso XI Settembre che si intrinseca e divide via Branca con via Rossini. Ho raggiunto l’antica Pesaurum col treno e ho iniziato il mio percorso dal Teatro Rossini che segna l’inizio di via Branca, terminando sul lungomare che caratterizza la fine di via Rossini.
L’itinerario a piedi che ho fatto in entrambe le volte, segue quindi quest’ordine:
- Il Teatro Rossini s’affaccia su piazza Lazzarini: inaugurato nel 1637 e il suo primo nome è stato Teatro del Sole, cambiato in Teatro Nuovo in occasione della ricostruzione tra il 1816 e il 1818. Nel 1855 un nuovo restauro e un nuovo nome: Teatro Rossini.
- Piazza del Popolo con il suo Palazzo Ducale che puoi ammirare con delle visite guidate. La piazza si trova all’incrocio del cardio con il decumano: è l’esatto punto in cui la via consolare Flaminia arrivava nell’antico forum romano. L’attuale aspetto è del Cinquecento su progetto dell’architetto Filippo Terzi.
- La cattedrale è intitolata a San Terenzio, il primo vescovo di Pesaro nel III secolo. Sono presenti diverse vetrate pavimentali, attraverso le quali poter ammirare la parte più antica della chiesa. L’attuale edificio neoclassico sorge su un antichissimo edificio tardo-romano, una Domus Ecclesiae del IV-V secolo e adibita al culto cristiano.
- Sul lungomare svetta la Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro, artista locale che ha voluto omaggiare Pesaro con la sua opera d’arte. E’ stata creata dall’artista nel 1998 attraverso una fusione in bronzo sul modello in poliestere del 1971. L’opera originale è del 1967 creata per l’Expò di Montreal e oggi collocata all’ingresso principale della Farnesina.
- E il bellissimo Villino Ruggeri, costruito tra il 1905 e il 1907 ed è il maggior esempio dello stile Art Decò pesarese. Non si può visitare l’interno: se sei appassionato al genere come me, un consiglio di lettura è sicuramente il libro Il Villino Ruggeri in stile Liberty a Pesaro di Laura Paolucci, edito da Cecchini Cultura.
- Poco distante sorge Rocca Costanza, costruita nella seconda metà del Quattrocento per volere di Costanzo Sforza ed è la più importante opera di fortificazione della città.
Curiosità a Palazzo Mosca
Una volta conclusa la visita ai Musei Civici, scendendo la scalinata del Palazzo Mosca ti capiterà di notare la Medusa di Mengaroni. L’artista locale, un certo Ferruccio Mengaroni, è stato un uomo piuttosto superstizioso e la faccia della Medusa non è altro che la sua di faccia: per crearla, si è aiutato con uno specchio che un giorno si ruppe. Non sia mai!
La sfortuna è arrivata subito: nel 1925 durante la preparazione della Biennale Decorativa è successo il fattaccio.
Mengaroni doveva partecipare proprio con la Medusa e durante il trasporto per essere allestita alla Villa Reale di Monza, è scivolata dal camion travolgendo e uccidendo lo stesso artista.
La leggenda vuole che la Medusa cambiò la sua espressione: si dice che la faccia urlante di dolore non sia altro che Mengaroni al momento della sua morte.
Un’ultima tappa prima di uscire da Palazzo Mosca è quella di visitar i cortili interni. Nell’ultimo, una serie di libri ricoprono una delle quattro pareti. L’effetto è molto bello e viene voglia di prenderne uno e leggerlo ma sono finti!
Questi libri non sono altro che le strutture scenografiche di Stefano Lazaridis e create per lo spettacolo Moise et Pharaon, andato in scena nel 1997 al Rossini Opera Festival con la regia di Graham Vick.
Cosa vedere nei dintorni di Pesaro?
- Rimanendo nelle Marche, puoi visitare la vicina Fano e il borgo medievale di Gradara.
- Nell’entroterra consiglio di visitare Urbino e tre borghi nei suoi dintorni.
- In meno di un’ora di treno si raggiunge Ancona: consiglio una visita al capoluogo marchigiano e a Senigallia.
- A mezz’ora di treno c’è Rimini che offre un interessante itinerario culturale. E’ possibile raggiungere col pullman dalla stazione dei treni riminese, la Repubblica di San Marino; il secondo stato più piccolo del mondo.
10 pensieri sparsi
Che bello leggere del tuo itinerario a Pesaro, una città che per me è stata una vera culla! È il luogo dove ho studiato, lavorato e che mi ha accolto per tantissimi anni. Vivo a pochi passi da lì, e mi emoziona sempre vedere Pesaro celebrata per la sua cultura, il mare e tutto ciò che ha da offrire .
Io ho debole per Marche ed Emilia Romagna: Pesaro l’ho visitata un paio di volte e credo ci ritornerò volentieri. Alla fiera del turismo TTG di Rimini parlavo con il personale dello stand dedicato e mi piace l’idea che hanno cercato di valorizzare tutto il territorio e non solo Pesaro. Tutta la zona vale davvero la pena!
Che bell’itinerario completo. Mi rendo conto che nonostante il tempo che ho dedicato alla visita di Pesaro quest’estate, dovrò tornarci perché ci sono ancora tante cose che devo vedere
Non sono riuscita a vedere tutto pure io ed era la seconda volta che la visitavo: questo 2024 ha portato davvero una marea di eventi culturali interessanti!
Sono affezionata a Pesaro perché posso dire di essere cresciuta tra il Salento e Urbino. Da Pesaro ci sono passata tantissime volte, l’ho visitata e apprezzata. Grazie al tuo post ho scoperto che mi manca ancora qualche angolino quindi provvederò quanto prima.
Grazie a te per essere passata! Invece io, in questo viaggio non sono riuscita a tornare ad Urbino, visitata oramai secoli fa!
Sono marchigiana eppure ancora non sono mai stata qui. Devo assolutamente recuperare!
Io ci sono andata solo perché avevo voglia di mare e di città sul mare: solo dopo averla visitata mi sono accorta di quanta cultura ci fosse!! Molto carina. E mi sono accorta di quanto fossero più romagnali che marchigiani (sia per la parlata che per carattere). 🙂
Ma dai! ma che spettacolo di città! Non ci sono mai stata, né sinceramente ho mai pensato di andarci, ma mi hai fatto cambiare idea! 🙂
Quando ho letto il tuo post su Rimini, ho pensato subito a Pesaro: queste zone sono conosciute soprattutto per l’estate. D’altronde la Riviera Romagnola è famosa per il divertimento e il mare. Ma nessuno pensa a quanta cultura possano offrire e che ci si può andare anche fuori stagione!