Vi voglio portare attraverso un itinerario legato al Nazionalsocialismo a Monaco: luoghi e musei che raccontano la nascita e l’evoluzione del partito fondato da Hitler, caratterizzando la storia tedesca (ed europea) dalla conclusione della Grande Guerra fino al 1945.
Da dove è partito il Nazionalsocialismo con le sue ideologie? Hitler com’è arrivato al potere, facendo fallire la democrazia? Cosa possiamo imparare oggi da questa catastrofe storica?
Sicuramente le domande sono tante per chi, come me, si è avvicinato al Nazionalsocialismo. Monaco offre un ottimo spunto per capire meglio questo particolare periodo storico.
- Io mi sono organizzata in modo autonomo dato che avevo già una buona base storica (studiata all’università) e una base di tedesco. In caso contrario, ti consiglio vivamente di prenotare una visita guidata dedicata al Terzo Reich a Monaco.
I luoghi del Nazionalismo a Monaco
Monaco e il Nazionalsocialismo, un rapporto molto stretto, un legame che ha influenzato la storia della città: Dwight D. Eisenhower descrisse la capitale bavarese come la “culla del partito nazista”.
Perché?
E’ qui che è nato il partito del Nazionalsocialismo intorno al 1919 – 1920 e il quartier generale ci è rimasto fino al 1945. Hitler ha iniziato la sua carriera di leader proprio qui a Monaco; così come le altre figure chiavi: Himmler e Goering.
Nel 1933 Monaco è stata dichiarata come la “capitale dell’arte tedesca” e “capitale del movimento nazionalsocialista” ed è a Monaco che nel 1937 è stata organizzata la mostra sull’arte degenerata al Kunsthaus. Senza dimenticare che la decisione di creare i campi di concentramento è stata presa e messa in pratica proprio Monaco.
Così come l’effettiva costruzione del primo campo che ha ispirato successivamente tutti gli altri: il campo di concentramento di Dachau.
Königsplatz
Königsplatz ha occupato un ruolo principale durante il Nazionalsocialismo: gli uffici amministrativi e il quartier maggiore del partito hanno avuto la loro sede in quest’area. La stessa piazza è stata usata anche come platea per Hitler per i suoi discorsi e i suoi raduni (soprattutto per glorificare sé stesso).
Intorno a questa piazza sono stati costruiti 68 edifici ad uso politico – amministrativo che impiegarono 6.000 persone: l’Ufficio Pubblicazioni Legali, la Casa Bruna (oggi sorge il Centro di Documentazione del Nazismo di cui vi parlo più tardi), la sede dell’Organizzazione delle Donne Nazionalsocialiste, il Sindacato Unico del Fronte del Lavoro.
Nel 1933 sono stati costruiti il Centro Amministrativo del Partito e l’Ufficio di Hitler, chiamato anche Führerbau dove Neville Chamberlain e Édouard Daladier hanno firmato l’Accordo di Monaco nel settembre 1938. In Königsplatz sorgevano anche i templi dell’onore che custodivano i sarcofagi dei 16 seguaci uccisi nel 1923 dal colpo di stato (fallito).
Sempre nel 1933 ci sono stati diversi Bücherverbrennunge, ovvero diversi roghi di libri. Le autorità tedesche avevano ordinato di bruciare tutti quei libri non linea con l’ideologia tedesca, con l’obiettivo di eliminare lo spirito non tedesco.
- Oggi quest’area è l’isola dei musei chiamata Kunstreal, tappa obbligata per tutti gli amanti dell’arte.
Hofbräuhaus
L’ Hofbräuhaus è tra le più antiche birrerie di Monaco, nata nel Cinquecento per volere del Duca Guglielmo V e acquistata dal governo bavarese tra Ottocento e Novecento. Ancora oggi tra le più frequentate dai turisti.
Sia prima che durante il Nazionalsocialismo è stato il luogo di ritrovo del partito e di Hitler. E’ ricordata per essere luogo della presentazione dei 25 punti del programma del partito 1920 e per aver ideato i peggiori attacchi agli ebrei. All’epoca era presente anche un’altra birreria, forse meno conosciuta ma non meno importante: la Sterneckerbräu, dove Hitler l’ha eletto come proprio ufficio.
Un’altra data da ricordare: novembre 1939 quando ci è stato un fallito attentato a Hitler da parte di Georg Elser.
Feldherrnhalle
Nella Loggia dei Marescialli tra l’8 e il 9 novembre del 1923 Hitler ha messo in pratica il primo tentativo di un colpo di stato verso la Repubblica di Weimar (non andato a buon fine). Conosciuto come il Putsch di Monaco o come Putsch della birreria, Hitler ha marciato con un corteo di 3.000 uomini al suo seguito verso il Ministero della Guerra convinto di passarla liscia.
La polizia sparò contro il corteo per bloccarlo, ferendo delle persone e facendo 15 morti. Mettendo così al bando il Partito Nazionalsocialista: Hitler è stato incarcerato e i rivoltosi dispersi.
Se visitarai la vicina Residenz, una targa commemorativa posta sulla parete laterale ricorda questo avvenimento, indicando i nomi dei poliziotti morti.
Nel 1933, ironia della sorte, la Feldherrnhalle si trasforma nel fulcro del Terzo Reich con Hitler come cancelliere.
- Oggi non rimane più nulla della piazza originale creata dall’architetto Speer, se non il basamento del Tempio dell’onore, di fronte al quale venivano organizzate le affollate adunate naziste.
La via degli imboscati
Proprio dietro la Loggia dei Marescialli c’è una via che collega Theatinerstrasse con Residenzstrasse ed è chiamata “la via degli imboscati”. Nel 1933 su un lato della Loggia è stata collocata una lapide commemorativa dai nazisti in onore dei caduti durante il fallito colpo di stato condotto da Hitler contro la Repubblica di Weimar.
Chi passava di qua doveva fermarsi e fare il saluto nazista: molti monancensi si trovarono essere in disaccordo e quindi, per evitare di farlo, facevano la deviazione per Viscardigasse. Strada chiamata poi anche “il vicolo dello svignarsela” o “la stradina dello svicolamento”.
- Nel 1995, l’artista Bruno Wank ha inserito nella pavimentazione delle mattonelle bianche, creando così una linea chiara di 18 metri per ricordare la disobbedienza da parte degli abitanti.
Schwabing
Durante percorso attraverso il quartiere di Schwabing, ti capiterà di arrivare in Turkenstrassen per ammirare vari edifici in Jungenstil. Durante il Nazionalsocialismo:
- al nr 94 ha abitato Georg Elser e oggi lo slargo di Turkenstrassen è intitolata proprio a lui.
- Nel novembre del 2009 grazie all’artista Silke Wagner è stata allestita un’installazione murale creata con il neon e l’alluminio che si illumina ogni giorno per un solo minuto alle 20.20.
Il motivo?
Georg Elser ha cercato di uccidere Hitler con attentato (fallito: il luogo era la birreria Hofbrauhaus e il Fuhrer era solito andare lì sempre alla solita ora: l’8 novembre 1939, Hitler se ne andò via prima). Le 20.20 è l’orario in cui è esplosa la bomba.
I musei che raccontano la storia
NZ Dokumentationszentrum
Il Centro di Documentazione del Nazionalsocialismo è nato il 28 febbraio del 2011 e inaugurato il 30 aprile del 2015: giorno del 70° anniversario della liberazione di Monaco e dalla morte di Hitler. Una mostra mostra e analizza le origini e l’evoluzione del regime dittatoriale e le relative ripercussioni sulla società di Monaco in particolare.
Il percorso è distribuito su 4 piani e ogni piano sviluppa un argomento diverso:
- le origini e lo sviluppo del movimento nazista 1918 – 1933.
- La dittatura e società durante il Nazionalsocialismo 1933 – 1939.
- Monaco e la guerra 1939 – 1945.
- La fine del Nazismo e il dopo 1945, menzionando anche i neonazisti o le ex carriere politiche di vecchi ufficiali dopo la caduta del regime.
Progetto piuttosto difficile dato che la città ha lottato molto contro il suo passato (così come la Germania in generale). Winfried Nerdinger, direttore del museo e figlio di un membro della resistenza locale ha dichiarato che “per Monaco, questo è stato più difficile che per altre città della Germania perché è stato più marcata rispetto a qualsiasi altra città” .
- Dove? NS Dokumentationszentrum | Brienner Strasse 34 | 80333 Monaco
- Costo? 7€ con audio guida inclusa. Il percorso è in tedesco e in inglese ma alla cassa vi verrà consegnata anche un’audioguida in italiano compresa nel prezzo.
MÜNCHER STADTMUSEUM
Nel museo cittadino è installata una mostra permanente intitolata “Il Nazionalsocialismo a Monaco” su un’area di 300 metri quadrati. Viene spiegata l’evoluzione storica del Nazionalsocialismo dalla fine delle Prima Guerra Mondiale fino al 1945 con tutte le sue sfaccettature.
La nascita del partito e la sua evoluzione, frammenti di vita quotidiana, l’arte e i festival organizzati dal regime, l’importanza dell’industria dei media per la propaganda politica così come quella legata alle armi, le leggi razziali e le persecuzioni ma anche della resistenza.
L’itinerario è organizzato cronologicamente, mettendo in evidenza che cosa fece la differenza tra Monaco e le altre città tedesche. Il tutto è correlato da fotografie, film, documenti per poter capire meglio la storia della città durante questo periodo storico.
- Dove? Müncher Stadtmuseum | St. Jakobs Platz 1 | 80331 Monaco
- Costo? 7€ mostra permanente sulla storia della città – 11€ con mostre temporanee
Università Ludwig Maximilian di Monaco
Estate 1942 – Febbraio 1943
I due fratelli Sophie e Hans Scholl e l’amico Alexander Schmorell creano il gruppo “La Rosa Bianca”. Nell’atrio dell’università sono stati lasciati i volantini, scritto sui muri slogan contro la dittatura del Nazionalsocialismo e chiedendo la fine immediata della guerra.
Nel febbraio del 1943 vengono arrestati perché il bidello, appartenente alle SA, li individuò. Processati per far parte di un gruppo clandestino con un falso processo, sono stati tutti e tre ghigliottinati. La loro attività è stata ampliata anche ad altre città come Ulm, Saarbruecken, Hamburg e Berlino.
La mostra vuole raccontare la loro storia e di tutti quelli che parteciparono attraverso 47 testi.
- Dove? LMU | Geschwister-Scholl-Platz | 80539 Monaco
- Costo? Entrata gratuita
- Consigli: vedere il film “la Rosa Bianca -Sophie Scholl” del regista Marc Rothemund, 2005
Palazzo di Giustizia – Stachus
Il Palazzo di Giustizia è un antico edificio neobarocco, costruito tra il 1891 e il 1897, che può mettere un po’ di soggezione come è successo a me per via del suo aspetto imponente.
E’ possibile visitarlo: l’edificio ha un’architettura imponente il cui interno è sormontato da una cupola in vetro. Al suo interno è stata allestita una mostra permanente dedicata al gruppo della Rosa Bianca e intitolata “Arbitrio nel nome del popolo tedesco”.
E’ qua che i componenti della Rosa Bianca sono stati processati e nel giro di poche ore ghigliottinati. La mostra è stata inaugurata nel settembre del 2007 nell’antica sala delle udienze 216 (mentre oggi è la numero 253). Si possono trovare foto dei due processi, i documenti originali e l’ambientazione è stata lasciata così com’era all’epoca.
- Dove? Stachus | Prielmayerstrasse 7 | 80335 Monaco
- Costi? Entrata gratuita
Kunsthaus
Museo voluto fortemente da Hitler, costruito tra il 1930 e il 1939 e creato da Paul Ludwig Troost. Aperto al pubblico nel 1937 grazie alla mostra intitolata Entartete Kunst: si voleva far conoscere ai tedeschi l’arte degenerata, cioè tutta quell’arte che andava contro alle ideologie del regime nazista.
Si trovarono opere degli artisti che facevano parte di varie correnti artistiche come Die Brücke, Blaue Reiter, Neue Sachlichkeit e messi alla porta anche i dadaisti, i cubisti, i futuristi e tutti gli artisti della Bauhaus.
E’ stata organizzata una seconda mostra sotto le arcate dell’Hofgarten, edificio non tanto distante dalla Kunst der Haus. In questa occasione sono state bandite diverse opere d’arte dalla Germania durante il Terzo Reich.
Questa mostra è rimasta comunque molto importante perché la prima dedicata all’arte degenerata. In contemporanea è stata allestita anche la Große Deutsche Kunstausstellung (la grande mostra dell’arte tedesca), aperta a tutti gli artisti che volessero partecipare e allestita in tempo record.
Nel 1938 è stata allestita una mostra d’arte che ha celebrato la Nazificazione della cultura tedesca. Moltissime persone si sono trovate davanti alla visione ideale della Germania attraverso quadri, sculture e opere scelte direttamente da Hitler.
- Dove? Haus der Kunst | Prinzregentenstraße 1 | 80538 Monaco
- Costi? 10€ sono previste riduzioni, vengono organizzate varie mostre di arte contemporanea
- Consigli: interessante è il documentario di Claudio Poli e intitolato “Hitler contro Picasso“
Campo di concentramento Dachau
Il campo di concentramento è stato costruito nel marzo del 1933, poche settimane dall’elezione di Hitler come cancelliere del Reich con l’obiettivo di incarcerare i prigionieri politici.
Successivamente è stato utilizzato come modello per gli altri campi costruiti successivamente, chiamato come “Schule der Gewalt” delle SS. Durante i 12 anni di apertura, sono stati imprigionati a Dachau più di 200.000 persone provenienti da tutta Europa: persone che erano contro il regime e persone non conforme alla razza ariana.
Il 29 aprile del 1945 il campo è stato liberato dalle truppe americane: molte foto, filmati e testimonianze sono originali e sono testimonianze provenienti dalle truppe americane il giorno in cui riuscirono ad entrare.
Grazie all’iniziativa del Comité International de Dachau (CID) e con il supporto dello Stato Libero della Baviera, nel 1965 il campo di concentramento è stato trasformato come memoriale per ricordare la sua storia.
Il campo comprende un’area di 4.000 metri quadrati: è un luogo della memoria, un cimitero e nello stesso tempo un museo e un luogo per l’apprendimento della storia.
- Dove? KZ Gedenkstaette Dachau | Pater Roth Strasse, 2a | 85221 Dachau
- Come? Dalla stazione principale dei treni prendere S Bahn S, direzione Petershausen/Dachau. Alla stazione dei treni di Dachau, prendere il bus nr 726
- Costo? L’entrata è gratuita. E’ facoltativa l’audioguida al costo di 4€. Visto l’argomento delicato, ti consiglio seguire una visita guidata dedicata al Campo di Concentramento di Dachau.
Perché un itinerario sul Nazionalsocialismo a Monaco
Una storia difficile questa del Nazionalsocialismo, un argomento difficile da accettare e parlarne pubblicamente. Mi ha fatto piacere vedere molti giovani (tedeschi) in visita ai musei, segno che forse le nuove generazioni sono pronte ad affrontare questa pesante eredità.
Nazionalsocialismo a Monaco: luoghi e musei che piano piano stanno suscitando sempre più interessi verso le nuove generazioni ma anche per chi viene da fuori. Solo negli ultimi anni c’è stato un interesse sempre maggiore a riguardo: Monaco era sinonimo di campo di concentramento di Dachau, ignorando tutti gli altri luoghi.
A differenza di Berlino che forse sta andando un po’ oltre all’effettivo significato dei luoghi e con un boom di memoriali che ricordano la storia degli ebrei e il Nazionalsocialismo.
6 pensieri sparsi
Buonasera, molto interessante l’articolo sul tour storico.
Purtroppo Con Civitas l’unico giorno disponibile a noi non va bene.
Hai altre guide da suggerire?
Grazie
Angelo
Grazie Angelo per essere passato dal mio blog e di aver letto il post dedicato al Nazionalsocialismo a Monaco di Baviera. Dopo il Covid mi è capitato spesso di prenotare visite con Civitatis e non saprei indicarti altri tour. Però. posso consigliarti di far riferimento all’ufficio informazioni di Monaco: anche loro organizzano visite guidate. Ti lascio il loro link https://www.munich.travel/en
Ciao per Pasqua andrò a Monaco con mio figlio e vorrei trovare una guida in italiano per voi luoghi della nascita del terzo reich, mi puoi consigliare qualche nominativo.
Grazie mille
Ciao Ilaria e benvenuta!
Ho girato Monaco da sola senza appoggiarmi a nessuna agenzia / guida turistica. Ma se vuoi, puoi prenotare con Civitatis: hanno un tour specifico proprio dedicato al Terzo Reich a Monaco. In Italia ho prenotato ancora con loro e mi sono trovata sempre bene!
Molto interessante e ben scritto questo articolo. ora che vivo a Monaco, devo assolutamente arricchire la Vista di posti da vedere e visitare, e questo tuo post mi sará di certo di aiuto!
Spero che ti piaccia questo itinerario storico! Io sono un pò di parte perché ho sempre studiato questo periodo storico e spero possa esserti utile.