In Alto Adige, Bressanone è tra i maggiori centri turistici e non me ne meraviglio. Una cittadina raccolta, dove tutto è a misura d’uomo; quegli edifici tipici e tirati a nuovo; una lunga storia secolare e tutto immerso nella natura. Le tappe culturali per scoprire cosa vedere a Bressanone le puoi fare senza affanno in una giornata; qualche giorno in più se vuoi conoscere anche i suoi dintorni.
Mi è rimasto impresso il titolo del capitolo dedicato a Bressanone di una guida locale che recitava più o meno così “città di vescovi, di chiese e di elefanti”. Ho sorriso e confermo che è così: te racconterò il lato culturale e alla fine potrai scoprire il perché di questa definizione.
Ci troviamo nella valle d’Isarco dove il fiume Rienza incontra l’Isarco, un punto strategico tra Bolzano, Vipiteno e Brunico. A pochi chilometri sorge la cittadina medievale di Chiusa che consiglio di visitare, soprattutto durante i mercatini di Natale.
Pillole di storia
La nascita della Bressanone è data al 901 e fin dall’inizio è legata ai vescovi di Sabiona, situata nella vicina Chiusa, che nel nel 965 vi si trasferirono.
Dal 1000 fino all’Ottocento, Bressanone è un principato vescovile perché i vescovi sono investiti da un potere temporale dall’imperatore di turno: come Trento, ci troviamo di fronte al titolo di “principe vescovo”.
Durante i secolo, Bressanone conosce personaggi importanti:
- nel 1048 il vescovo Poppo è eletto papa col nome di Damaso II.
- Nel 1080 è indetto il Concilio di Bressanone nel Duomo e nel vicino battistero di San Giovanni. Un’occasione in cui l’imperatore Enrico IV vota la deposizione di papa Gregorio VII ed eleggere l’antipapa Clemente III.
- Dal 1450 Nicolò Cusano, umanista e cardinale, è vescovo di Bressanone.
- Il beato Artamanno, principe vescovo della città e amico di Federico Barbarossa, fonda l’Abbazia di Novacella.
Il centro storico di Bressanone
Il centro storico è molto carino: i portici suddivisi in minore e maggiore, le viuzze con le case tipiche tirolesi, piazza Duomo che le diverse belle giornate di sole in cui l’ho visitata, l’hanno resa ancora di più questa bella cittadina. In primavera gli alberi sono in fiore e in contrasto con i prati verdi delle montagne e la luce calda dell’estate scalda ogni angola delle sue vie.
Girando per il centro capiterà di trovarvi in situazioni bizzarre: una statua di donna attaccata ad una volta (devo indagare!). L’uomo selvatico, una statua con tre teste risalente al Cinquecento e probabilmente è una sorta di giano bifronte: si trova tra i Portici Minori e i Portici Maggiore.
C’è un elefante a Bressanone!
La cosa più particolare, probabilmente è l’elefante dipinto sulla facciata dell’Hotel Elephant.
La storia vuole tra i tanti viaggiatori che passarono per il Brennero per motivi commerciali, ci fosse anche un elefante: esattamente nel 1551 il pachiderma si fermò all’attuale locanda Elephant insieme a nobili, servitori e lacchè in attesa di ripartire per Vienna.
La situazione portò molta curiosità per la gente locale che gli stessi vescovi e cardinali del Concilio di Trento accesero dei fuochi d’artificio in onore di questo strano ospite.
Oggi, nell’Abbazia di Kremsmunster in Alta Austria sono conservate le sue ossa.
Il Duomo col suo chiostro
Nella piazza principale sorge il Duomo e il relativo chiostro dove mi sono persa ad ammirare i bellissimi affreschi.
La chiesa risale al 1755 sui resti di un antico monastero ottoniano e al suo interno è possibile ammirare capolavori artistici legati all’arte barocca tirolese come gli affreschi dell’artista Paul Troger. Il chiostro è del Duecento e gli affreschi sono una “Bibbia illustrata”, risalenti tra il Trecento e il Quattrocento grazie al lavoro dei maestri locali.
Accanto al Duomo si trova anche la Chiesa di San Giovanni e denominata anche battistero perché è la più antica cappella della corte vescovile e il suo interno è decorato con degli affreschi ancora in buone condizioni. Si può accedere sia dal chiostro del Duomo che direttamente dalla piazza.
La casa di Karl Havlicek
Karl Havlicek è stato un giornalista ceco che nel 1851 si è trovato costretto ad esiliare dalla Boemia e scortato dalla polizia fino a Bressanone.
L’accusa? Havlicek si è schierato contro il panslavismo filorusso a causa della sua richiesta di una nazione ceca dato che all’epoca, la Boemia si trovava sotto l’Impero Austro Ungarico.
Fuori dal mondo e isolato sia intellettualmente che fisicamente, trova un po’ di conforto con l’arrivo della moglie e della figlia, incominciando ad apprezzare un poco di più Bressanone.
Anche se si è lamentato che Vienna non pagasse abbastanza il suo esilio: come riusciva a vivere qua? Nel 1855 l’esilio viene revocato e il 28 aprile lascia l’Alto Adige.
Oggi, a Bressanone c’è ancora la sua casa!
L’Abbazia di Novacella – Kloster Neustif a Varna
L’Abbazia di Novacella è tra le più antiche e le più grandi dell’intero Tirolo ed è gestita dai monaci agostiniani. Nel corso del tempo è diventata un’importante punto di riferimento per la cultura e l’arte: infatti vengono organizzati seminari e corsi nell’ambito filosofico, teologico e storico-artistico.
Una realtà che rispecchia lo spirito dei monaci benedettini che credono molto nella formazione e nel passaggio dei saperi. All’interno dell’abbazia sono custoditi i tesori storico-artistici come:
- una biblioteca abbaziale disposta su due piani con libri antichi (fino all’invenzione della stampa di Guttenberg, i monaci amanuensi creavano dei grandi capolavori librari: provare a vedere per credere!) soprattutto ad indirizzo musicale e liturgico.
- Nella pinacoteca sono conservate opere di pregio legati all’arte locale di artisti del calibro di Michael e Friedrich Pacher.
- Il chiostro e la basilica in stile barocco.
- La particolare sala cinese che fungeva da anticamera alla sala della biblioteca.
Oltre al percorso a pagamento, all’entrata del museo potrai ammirare il Pozzo delle Meraviglie, un’edicola aperta di forma ottagonale dove sono affrescate le sette meraviglie del mondo più una (l’abbazia stessa).
Da non perdere la Cappella di San’Angelo a pianta rotonda che si trova proprio all’entrata: in origine era un ospizio per poi passare a fortino difensivo.
Una volta terminata la visita è possibile prendere un cafè o mangiare qualcosa nel ristornate antiquo. Se sei un amante del vino, ti consiglio la vinoteca: aiuta i monaci benedettini al loro sostentamento dato che non ricevono nessun tipo di finanziamento da parte della chiesa o dello stato.
Informazioni utili
- L’Abbazia di Novacella è aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 17.
- Il biglietto del museo è di 10 € e in estate è possibile visitare anche il giardino con un supplemento di 4 €. Sono previste delle riduzioni.
- L’indirizzo è via Abbazia 1 a Varnia. E’ facilmente raggiungibile con il Citybus nr 320.2 da Bressanone.
Il Museo della Farmacia
Nel centro storico di Bressanone si trova in piccolo Museo della Farmacia, aperto dal 2012. Piccolo ma pieno di storia e racconti che si distribuiscono in due sale.
Il museo racconta 400 anni di storia della medicina attraverso l’esposizione di oggetti legati alla produzione di medicinali. Gli strumenti medici, i farmaci, i vasi e le confezioni sono tutti oggetti originali che vengono da un reale utilizzo quotidiano nelle farmacie.
Gli oggetti più antichi possono forse farci sorridere un po’ ma ci serve capire come gli attrezzi siano cambiati nel corso dei secoli e di come la medicina abbia fatto passi da gigante.
Informazioni utili
- Il biglietto costa 5 €.
- Gli orari d’apertura sono: luglio e agosto dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 18 e i sabato dalle 11 alle 16. Il resto dell’anno è aperto il martedì e il mercoledì dalle 14 alle 18 e il sabato dalle 11 alle 16.
Il Palazzo Vescovile ovvero l’Hofburg
Il Palazzo Vescovile, conosciuto anche come Hofburg, è stata la sede dei vescovi di Bressanone: proprio loro l’hanno voluta con l’esigenza di un proprio castello e la relativa cittadella fortificata. Il nucleo originale risale al Duecento e nel corso dei secoli diversi interventi hanno ampliato e amodernizzato la struttura iniziale in base alle necessità del momento.
Tra le diverse aggiunte c’è il cortile interno che risale al Seicento: le caratteristiche statue in terracotta che lo abbelliscono sono proprio di questo periodo.
Nel Settecento, il Principe Vescovo Kaspar Ignaz von Kunigl ha ristrutturato l’intero palazzo dando quel tocco barocco che possiamo ammirare ancora oggi. E’ di questo periodo la chiesa barocca e l’appartamento imperiale: le stufe in maioliche tipiche dell’arco alpino, i soffitti affrescati, gli arazzi e una saletta cinese in stile orientaleggiante.
Cosa si può visitare all’interno del Palazzo Vescovile?
- Al piano terra la folta collezione di presepi nata nell’Ottocento su richiesta del Principe Vescovo Karl Franz Lodron e poi ampliata.
- Al primo piano è custodito il tesoro del Duomo di Bressanone: arte tessile, l’ornato di Hartmann, l’oreficeria gotica sono i beni ecclesiastici che si possono ammirare.
- Il percorso prosegue al secondo piano con l’arte medievale, rinascimentale e moderna. La scultura e la pittura si distribuiscono nelle meravigliose sale della Hofburg.
Informazioni utili
- Il biglietto costa 10 € con eventuali riduzioni.
- Gli orari d’apertura sono: da ottobre a maggio dalle 10 alle 17 e da aprile a settembre dalle 10 alle 18:30 tutti i giorni.
- Il museo si trova in Piazza Vescovo 2.
Gli eventi di Bressanone
Se si capita nei momenti giusti, è interessante partecipare a diversi eventi di Bressanone: eccone alcuni.
Altstadtfest di Bressanone
L’Altstadtfest si svolge ogni due anni durante l’ultimo fine settimana di agosto e anima le vie del centro storico. Come dice lo stesso nome, è la festa del centro storico di Bressanone e in questi tre giorni, il sindaco consegna le chiavi della città al comitato organizzatore.
Io l’ho scoperta per caso ed è stato divertente fermarsi ai vari banchetti e ammirare i gruppi folkloristici; peccato non aver partecipato alla sfilata iniziale del venerdì pomeriggio.
Bressanone Water Light Fetival
E’ un evento nato nel 2017 e si svolge ogni anno a maggio. Il motto è “L’acqua è vita – la luce è arte” e diversi artisti internazionali creano le loro opere d’arte luminose nel centro storico di Bressanone: i due elementi principali sono proprio l’acqua e la luce
Mercatini di Natale
L’evento più atteso dell’anno e tra i più caratteristi della provincia: i mercatini di Natale! Vuoi mettere girare per Bressanone con la neve, le luci natalizie e i profumi del vin brulé e dei dolci?
Iniziano l’ultimo fine settimana di novembre e si concludono con l’Epifania: a differenza dei centri più piccoli, sono aperti tutti i giorni.
Perché visitare Bressanone in Alto Adige?
Importante città vescovile medievale con una storia millenaria, base ideale per perdersi nella valle Isarco e in Val Pusteria, fare un salto per visitare la vicina Bolzano o fare una toccata e fuga a Innsbruck in giornata. Arte, storia, natura e tanto sport: è una meta dove ogni richiesta può essere soddisfatta.
Quello che mi è sempre piaciuto di Bressanone è che è tutto vicino e facilmente raggiungibile a piedi. In caso contrario, c’è un buon servizio di mezzi pubblici sia nella cittadina che nell’intera zona.
Cosa vedere nei dintorni di Bressanone?
Se hai la possibilità di soggiornare per più giorni a Bressanone, ti consiglio altre tappe culturali:
- la vicina Chiusa, un borgo medievale conosciuto come il borgo degli artisti.
- Bolzano dista neanche mezz’ora col treno.
- Anche Innsbruck in Austria è piuttosto vicina: perché non cogliere l’occasione di visitarla?
- Vipiteno e Brunico sono due cittadine che cercherò di visitare al più presto!
20 comments
Sembra essere deliziosa Bressanone!Anche i suoi dintorni non sono da meno, un punto di appoggio da cui muoversi a raggiera per un bel tour in loco.
A me piace molto e ci ritorno sempre volentieri!
Abbiamo visitato Bressanone qualche anno fa, e abbiamo scoperto la storia dell’elefante proprio in loco. Ce la raccontò una gentile signora che incontrammo al bar. Mia figlia ne è rimasta affascinato e grazie a questa curiosità ha visitato con molto trasporto tutto il resto.
Quando l’ho sentita la prima volta, non ci credevo provo ma poi le notizie storiche l’hanno confermato! Di solito sono queste storie che rimangono più impresse: quindi immagino la reazione di tua figlia 🙂
Wow, Bressanone sembra un vero gioiellino, mi piacerebbe molto visitarlo durante il periodo natalizio, se non erro fanno bellissimi mercatini!
Mi hanno detto che i mercatini di Merano, Bressanone, Vipiteno e Brunico sono i più caratteristici dell’Alto Adige: spero di andarci il prossimo inverno (sperando nella neve!).
Mi hanno sempre parlato bene di Bressanone ma non ci sono mai stata. Il tuo racconto e le tue bellissime foto mi hanno incuriosito.
Se ci riesci, vacci di corsa perché è davvero una chicca. Se poi ti piace la montagna, è il luogo ideale per il trekking!
Ci sono stata a Capodanno, accompagnando un gruppo. Meravigliosa! Con la neve e i mercatini di Natale era molto suggestiva, ma i portici sono stupendi sempre.
Ebbene si: mi manca Bressanone con la neve! Dovevo andarci lo scorso dicembre per via dei mercatini di Natale ma alla fine è saltato tutto!
Che bella Bressanone, non ci sono mai stata ma ci andrò sicuramente prossimamente. Mi attira molto poi il pozzo delle meraviglie, una vera chicca!
La bellezza di avere una guida: si scoprono davvero tante cose! 🙂
Siamo stati a Bressanone di ritorno da una piacevolissima e super rilassante vacanza vicino a Merano pochi anni fa. Ho chiesto appositamente al maritozzo di allungare la strada per andare alla festa dello strudel che si teneva a Bressanone proprio in quei giorni! ?Avendo appunto solo un paio di ore non abbiamo visto tanto, solo la Chiesa di San Giovanni, in compenso abbiamo mangiato kg di strudel!
Ah ah ah immagino il marito per aver allungato la strada! Spero che lo strudel lo abbia addolcito un pò! 🙂
L’ho vista solo con i mercatini di Natale, l’’Abazia dev’essere super
Bressanone è molto bella in qualsiasi stagione anche se i mercatini di Natale sono quelli che attirano di più e forse i più conosciuti. Non volevo più uscire dall’Abbazia di Novacella: c’era un gran senso di tranquillità e pace.
Non sono mai stata a Bressanone ma devo ammettere che è meravigliosa come quasi tutte le località montane! Il chiostro del duomo affrescato con storie della Bibbia spettacolare
E pensare che Bressanone ha davvero una lunga storia: era città vescovile e quindi sotto l’aspetto storico artistico offre davvero tanto anche se piccolina. Nello stesso tempo è l’ideale per chi ama la natura perché ci sono montagne da scalare, passeggiate da fare e piste da fare con gli sci!
L’Abbazia di Novacella è bellissima! Bressanone secondo me è una città che si presta bene ad essere visitata sia d’inverno sia d’estate.
L’Abbazia di Novacella mi è piaciuta molto anche perché era obbligatorio entrare con la guida che ci ha spiegato un sacco di cose! Era uno di quei luoghi che volevo vedere da una vita e chissà perché ho aspettato così tanto per andarci.
Bressanone è bella in ogni stagione: io me la sono goduta tanto perché sono ci sono andata in bassa stagione e in un giorno feriale, quindi pochi turisti e il ritmo era quello della quotidianità!