Il Piemonte è soprattutto Torino e le Langhe, luoghi di tutto rispetto ma che non rappresentano completamente l’intera regione. Cuneo è una di quelle città poco conosciute e poco pubblicizzate: a torto perché l’ho trovata piena di spunti culturali e storici. A due passi dalle montagne, dalla Francia e dalla Liguria.
Ci sono arrivata un po’ per caso, convinta di dover soggiornare a Mondovì mi sono ritorvata invece ospite di una amica per qualche giorno. Quanto basta per scoprirla ed innamorarmente. Un Museo Diocesano talmente grande che ci ho impiegato qualche ora per visitarlo (no, non storcere il naso: una bravissima guida ci ha fatto scoprire la storia di Cuneo e di come le confraternite abbiamo fatto il buono e il cattivo tempo della città). Un personaggio a me sconosciuto ma che aiutò i partigiani a liberare l’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. E un lungo viale stracolmo di case in perfetto stile Liberty e di cui ti racconterò presto.
Mondovì, del tutto diversa da Cuneo ma talmente carina così diroccata su sè stessa e quel colle dal quale ammirare la campagna circostante. Una gita in montagna con un itinerario che ha toccato ben 5 cascate e la fortuna di andarci a maggio quando l’acqua si scioglie dai ghiacciai e straripa dai percorsi.
Le Langhe le ho viste con la nebbia in una giornata di pioggia ma ugualmente belle e romantiche. Con la promessa di rivederle in una bella giornata e di ritornare per continuare a scoprire questa parte del Piemonte tra monti, colline e borghi d’arte.