Ho scoperto il quartiere di Schwabing per puro caso: stavo leggendo la mia guida Touring e per caso mi è cascato l’occhio su una facciata impaginata in modo differente, dove si parlava dello stile Jungendstil a Schwabing. Mi sono soffermata e mi son detta che ci dovevo andare di corsa perché adoro questa corrente artistica!
Il quartiere di Schwabing si trova a nord del centro storico di Monaco e si sviluppa intorno alla Ludwigstraße e alla Leopoldstraße. Schwabing confina con il quartiere Olympiapark dove ha sede l’Olympiadorf e il Museo delle BWM e il quartiere Tivoli dove si estende l’Englischer Garten, uno dei più grandi parchi cittadini d’Europa.
La storia del quartiere Schwabing
Il quartiere Schwabing è la parte più antica della città e già nel 782 un certo paese di nome Schwabing veniva nominato nei documenti. Ma la maggiore espansione la ebbe durante l’Ottocento quando artisti, letterati, musicisti e innovatori si stabilirono qua facendolo diventare uno dei centri artistici più importanti a livello mondiale.
Lo stile Jungendstil non è altro che l’evoluzione tedesca e austriaca dell’Art Nouveau, nata in Francia per poi espandersi in tutta Europa: in Germania fu fondata da Georg Hirth alla fine dell’Ottocento. Ed è proprio qua che nacque un celebre periodico satirico chiamato Simplicissimus. Qua vissero Paul Klee, Franz von Stuck, Giorgio de Chirico e Kandinski ma anche personaggi politici come Adolf Hitler, Lenin e Trotzkij oppure il padre di Albert Einstein, Herman.

Il mio itinerario per conoscere lo stile Jungendstil
Il mio punto di partenza è l’università: da qui lasciate alle vostre spalle l’arteria principale di Ludwigstrasse e Leopoldstrasse e addentratevi nella Alt-Schwabing. Solo passeggiare per queste vie, si respira un’aria più rilassata rispetto al centro: qua s’incontrano ben pochi turisti ma tanti studenti grazie all’università e all’Accademia delle Belle Arti. Io vi invito a passeggiare con calma senza meta, magari fermandosi a bere un buon caffè.
Alcune dritte per ammirare lo stile Jungendstil a Schwabing, fermatevi in:
- Römerstraße 11 edificio ideato da Helbig e Haiger con un gusto legato alle scoperte archeologiche dell’antico Egitto effettuante durante il XIX secolo.
- Ainmillerstraße 22 dove vissero Kandinskij, Lee e Rilke.
- Franz Joseph Straße 19 e 23.
- Georgenstraße 8-10 con Pacelli Palais e Palais Bissing.
- Leopoldstraße 77 casa carattertica con bow-window e progettata da Martin Dulfer.
- Elisabethstraße 16.
- Türkenstrasse 57 dove c’è il caffè letterario Alter Simpl e che dopo la Seconda Guerra Mondiale prese il nome della rivista satirica Simplicissimus.
Durante l’itinerario, vi consiglio di tenere gli occhi aperti perché potrete trovare delle piccole chicche. Ad esempio io ho scoperto uno straordinario negozio dove vendevano lampadari, cimelli vari e tutto ciò che aveva a che fare con l’antiquariato: mi sono imbattuta nel Kunst Oasi e mi sono davvero divertita farmi un giro al suo interno.
Oppure se siete amanti dei mercati all’aperto perché non soffermarsi all’Elisabethmarkt in Elisabethplatz? Mercato attivo ben dal 1903 e dedicato alla famosissima imperatrice Elisabetta d’Austria, conta ben 3.000 metri quadrati di bancarelle dove trovare frutta, verdura, carne, formaggi e così via.

Ludwigskirche il Michelangelo tedesco
Una volta terminato il giro, ritornate sull’arteria principale per fermarvi ed entrare nella Ludwigskirche, di epoca neoromanica (infatti è stata costruita nel 1844 e progettata da Freidrich von Gartner) e situata proprio di fronte all’università. Continuate verso Siegestor, la porta romana della Vittoria che omaggia l’esercito baverese. Un’installazione moderna decora l’arco: da una parte la scritta “hate” e dall’altra “love” decorano i due lati.
Ritornando al nostro punto di partenza, non fatevi scappare Ludwigskirche: al suo interno troverete il Giudizio Universale di Peter Comelius del 1840 e si dice che sia il più grande al mondo con i i suoi 18 x 11 metri (ovviamente dopo il Giudizio Universale della Cappella Sistina di Michelangelo).
Cosa vedere nei dintorni Schwabing
Il quartiere Schwabing è anche il punto di partenza per visitare i suoi dintorni: tante mete altrettanto interessanti. Ecco alcune idee.
Englischer Garten
Prima di raggiungere l’ultima tappa Stile Jungenstil, fate tappa all’Englischer Garten: con i suoi 373 metri è il luogo ideale per chi vuole rilassarsi, fare sport o semplicemente fare un pic nic. Trovate boschi e prati, un lago, una pagoda cinese, una casa del thè giapponese e il Monopteros dal quale ammirare lo skyline della città.
L’ultima tappa non è tanto distante dall’Englischer Garten, giusto una decina di minuti a piedi: passando davanti all’Haus der Kunst e al bellissimo Bayerisches Nationalmuseum, attraversando il fiume Isar vi troverete davanti alla Friedensengel, l’angelo della pace e copia perfetta dell’Atena Nike di Peonio che si trova ad Olimpia. Alta 25 metri, ai suoi piedi si trova un tempietto sorretto da delle cariatidi e mosaici in perfetto stile Jungenstil.
Olympiapark ovvero il Parco Olimpico
Monaco di Baviera ha ospitato la XX° edizione delle Olimpiadi nel 1972 e passata alla storia per il brutale massacro a carico della rappresentativa israeliana. Il 5 settembre, 8 terroristi palestinesi riuscirono ad entrare nel Parco Olimpico, raggiungendo i giocatori israeliani, prendendoli in ostaggio.
Oggi l’Olympiapark è un’importante punto di riferimento per Monaco e usato come luogo di eventi culturali, sociali e religiosi. L’intera area fu ideata da Frei Otto e progettata dall’architetto Günther Behnisch.
Proprio qua sorge il Museo delle BWM, meta indiscussa per tutti gli amanti delle auto e della BWM.
Villa Stuck: una villa in Jungendstil
Passando oltre, vi ritroverete di fronte a Villa Stuck: è un museo e avrete la possibilità di visitare il suo interno e il relativo giardino. Fu la casa dell’artista Franz von Stuck, importante pittore che caratterizzò la scena artistica di Monaco all’inizio del Novecento: lui stesso si occupò di arredarla in perfetto stile Jungenstil. Tappezzeria, pavimento, soffitto a cassettoni rispecchiano a pieno questo periodo storico.
- Potrete decidere se visitare le mostre temporanee e le stanze storiche al costo di 11€ oppure solo le stanze storiche a 4€. L’ingresso al bellissimo giardino è gratuito!

Le curiosità da cercare nel quartiere Schwabing
Non solo architettura in stile Jungendstil ma anche alcune curiosità che troverete girando per il quartiere Schwambing.
Perché una casa del thè giapponese a Monaco?
La casa del thè Kan ShoAn è un regalo della giapponese Sapporo e della fondazione giapponese Urasenke alla città di Monaco nel 1972, anno in cui si sono tenuti i giochi olimpici proprio a Monaco, in segno di pace e amicizia tra i popoli. La città di Sapporo ospitò all’epoca i giochi olimpici invernali.
Cosa ci fa una sagoma bianca alta 17 per strada?
Walking Man è una scultura piuttosta bizzarra che si trova in Ludwigstraße: è una sagoma bianca alta 17 m che ritrae un podista e guarda i tetti delle case di Leopoldstrasse. L’artista americano Jonathan Borofsky l’ha eseguita nel 1995 su commissione della società di assicurazioni che si trova proprio dove si erege Walking Man.
Un fallito attentato al Führer a Schwabing …
Pensate che nella birreria Bürgerbraukeller tra l’8 e il 9 novembre del 1939 esplose una bomba: creata da Johann Georg Elser, doveva uccidere Hitler che una volta all’anno veniva qua per incontrare i suoi fedelissimi. Sta di fatto che proprio quella volta Hitler arrivò con 10 minuti di anticipo, facendo fallire il piano.
10 pensieri sparsi
Un paio di settimane fa ero in fase di programmazione viaggi, e avevo praticamente già scelto Monaco: avevo controllato i voli, selezionato alcuni alberghi che mi ispiravano… e all’ultimo ho prenotato per Cracovia! Devo ammettere che un po’ mi dispiace perché un giro nel quartiere Schwabing lo farei volentieri. Comunque per me non è troppo difficile raggiungere Monaco, quindi la prossima volta non me la faccio scappare.
Di arte me ne intendo pochissimo (anzi, non ne so nulla), ma alcuni dettagli delle facciate mi hanno ricordato certe case nelle zone meno nuove di Mosca.
Anche Cracovia non è niente male! E c’è sempre tempo per raggiungere Monaco e scoprire i suoi quartieri più nascosti 🙂
Grazie Katia per il post puntuale e ricco di informazioni. Il tipo di arte di cui parli mi attira molto ma lo conosco poco. Urge un giretto a Monaco!
Questo è un quartiere molto bello: gli edifici in primis. Devi proprio andarci anche perché è una zona fuori dal turismo di massa … e non te ne pentirai!
Non conoscevo questo stile ma me ne sono appena innamorata. Adoro l’Art Nouveau e mi sa che prossimamente dovrò organizzare un giretto a Monaco (che non è tanto lontano) per vedere questo bellissimo quartiere!
E’ davvero bello questo quartiere: te lo consiglio proprio se capiti a Monaco!
Monaco è in lista già da qualche anno ma ancora non siamo riusciti ad andarci. Arriva sempre qualcos’altro che ci fa cambiare metà. Però mi segno questo post perché se c’è una cosa che mi piace è proprio andare alla scoperta dei quartieri meno noti e più particolari delle città!
E fai bene: questa è la parte che mi è piaciuta di più di Monaco. Sarà perché era fuori dal turismo di massa, sarà perché adoro questo tipo di stile architettonico ma non ho capito più nulla!
Allora buon viaggio (vacci appena riesci!) e poi mi farai sapere!
Molto interessante! Sono stata a Monaco, ma solo per 24 ore, qualche settimana fa, e il suo stile mi ha colpita molto!
Si!! Questa è la parte di Monaco che mi è piaciuta di più: se si ha un pò di tempo, si scoprono davvero tante cose interessanti!