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Cosa vedere a Villa Lagarina? Un tuffo nel Seicento, l’epoca d’oro della Vallagarina

by Katia
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Villa Lagarina è uno di quei borghi che meno t’aspetti di trovare qualcosa di interessante da visitare: una cittadina di neanche 4.000 anime che sorge sulla sponda destra del fiume Adige. Può sembrare la sorella minore della vicina Ala, sicuramente meno conosciuta di Besenello col suo maestoso castello, così come Avio: cosa ci sarà mai da vedere a Villa Lagarina?

Negli ultimi anni sto rivalutando positivamente la Vallagarina: è stata teatro di importanti eventi storici e un movimentato crocevia tra nord e sud. Ha conosciuto il suo massimo splendore tra il Seicento e il Settecento grazie alla coltivazione, lavorazione e commercializzazione della seta, diventandone il principale centro: ho scoperto così che questa era la via della seta tra Italia e paesi del nord.

Lo splendore di questo periodo lo possiamo ammirare ancora oggi negli antichi palazzi e nelle chiese, nei filatoi. Ed è per questo che consiglio di fermarti anche a Villa Lagarina e di non meravigliarti di trovare tanta magnificenza anche in questo fazzoletto di terra racchiuso tra Trento, Verona e il Lago di Garda.

Parco Guerrieri Gonzaga 

Tutto nasce nel 1806 quando il barone Sigismondo de Moll acquista la proprietà, trasformandola in un vigneto adiacente al palazzo. Esperto botanico, chiama un gruppo di architetti austriaci per realizzarlo ed erano gli stessi che avevano creato il Parco di Schoenbrunn di Vienna.

Oggi è un ampio giardino caratterizzato da colline, viali e vialetti, grotte, prati e alberi secolari. Ogni settore del parco è caratterizzato da ambienti diversi tra cui spicca anche un laghetto alimentato da piccola cascata, una grotta e la stessa tomba del fondatore.

Negli anni Cinquanta del secolo scorso, il Parco Guerrieri Gonzaga è passato in eredità ai marchesi omonimi che lo curano ancora oggi. La visita è ampliata da un pic nic all’interno dello stesso parco (su richiesta) e da visite guidate dagli esperti della Fondazione Museo Civico di Rovereto.

Informazioni utili

  • Il biglietto costa 9 € con eventuali riduzioni.
  • Gli orari d’apertura sono dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 18 da aprile ad ottobre.
  • Il Parco Guerrieri Gonzaga si trova in piazza G. B. Riolfatti 6.

Museo Diocesano Tridentino

Il Museo Diocesano Tridentino è stato allestito all’interno di Palazzo Libera, un edificio settecentesco appartenuto alla nobile famiglia dei Lodron.

I Lodron di Villa Lagarina fanno parte del ramo locale della casata, investita nel 1456 dei feudi di Castelnuovo e Castellano e spettava a loro il diritto di patronato sulla Chiesa Santa Maria Assunta. Per diverso tempo, la nobile famiglia ha intrecciato la sua storia politica e religiosa con la pieve di Villa Lagarina.

Il percorso si sviluppa nei tre piani di Palazzo Libera:

  • al primo piano è possibile ammirare i cinque dipinti che rappresentano i personaggi più importanti della casata dei Lodron, le vesti liturgiche e le oreficerie della chiesa Santa Maria Assunta. E’ qui che si trova il piano nobile e l’esposizione di un nucleo di pizzi utilizzati nelle vesti e arredi liturgici della chiesa.
  • Al secondo piano sono esposti i tessuti antichi, le oreficerie realizzate ad Augusta in Germania durante il Settecento. E’ presente anche un grande armadio-archivio, commissionato dell’arciprete di Villa Lagarina Carlo Ferdinando Lodron al mobiliere Giordano Issach nel 1692.
  • Il terzo piano mette in evidenza lo sfarzo e la solennità delle celebrazioni liturgiche; un desiderio del conte Lodron. Tra i pezzi esposti c’è il sontuoso parato bianco in raso e taffetas ricamati in oro databile al 1735.

Informazioni utili

  • L’entrata è gratuita.
  • Gli orari d’apertura sono: dal martedì al venerdì dalle 14 alle 18, nel fine settimana dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18. Il museo è aperto da giugno a ottobre.
  • Il Museo Diocesano Tridentino si trova in via G. Garibaldi 10.
  • E’ la sede distaccata del Museo Diocesano Tridentino di Trento: ne avevo parlato sul blog in un intervista durante il Covid 19.

Chiesa Santa Maria Assunta

Quello che colpisce entrando nella chiesa arcipretale Santa Maria Assunta è la sua sfarzosità nelle decorazioni, tipica dell’architettura barocca.

Nonostante il Barocco è lo stile che lo caratterizza e che possiamo ammirare maggiormente oggi, l’edificio ha un’origine ben più antica, probabilmente databile prima del Mille grazie alla dedica a Maria Assunta, tipica delle pievi rurali di questa zona. La prima data certa è il 1196 quando la Pieve è menzionata in un documento ufficiale per la prima volta.

Si deduce che l’evoluzione architettonica partita dal Seicento in poi (e quella più evidente) abbia come base una struttura romanico-gotica, di cui rimane ben poco.

La trasformazione è stata fatta dalla famiglia Lodron, una nobile famiglia trentina originaria della Val del Chiese e che nel corso del tempo ha ampliato il suo potere tra la provincia di Brescia e il basso Trentino.

Ci sarebbe tanto da dire su questa chiesa e con rammarico, mi limito alle notizie principali:

  • l’architetto che ha seguito il progetto è il comasco Santino Solari, colui che si è occupato del Duomo di Salisburgo.
  • Gli artisti Costantini, Gaspare Antonio Baroni, Nicolò DorigattiAntoni GrestaGiacomo Pellegrini e Cavenaghi sono gli artefici degli affreschi, i dipinti e le decorazioni dell’interno.
  • L’altare maggiore è opera dei fratelli Benedetti di Castione.
  • Gli oggetti liturgici sono custoditi nella sede di Villa Lagarina del Museo Diocesano Tridentino di Trento.

Perché visitare Villa Lagarina?

Villa Lagarina è il luogo che non ti aspetti. Magari la raggiungi in una calda mattinata di luglio come ho fatto io, quando il borgo ancora sonnecchia e i ritmi sono molto più lenti rispetto al solito. Nessuno per le strade, molte finestre chiuse per il sole e ti domandi cosa ci fai qui.

Poi, una volta che raggiungi le tappe previste, ogni dubbio si dissolve e ti meravigli di trovare una chiesa così ricca e maestosa o un parco così grande dal quale non vuoi più uscire.

Magicamente, quando esci e raggiungi la fermata dell’autobus per ritornare a Rovereto, il centro di Villa Lagarina è animano da persone che vanno a bersi un caffè, a comprarsi il pane o il giornale o a fare la spesa. E ti ritrovi contenta di esserci venuta!

  • Una visita extra che consiglio è quella al filatoio situato alle porte di Villa Lagarina. Per le visite guidate, contattare l’Azienda per il Turismo Rovereto e Vallagarina allo 0464 430363.

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