Torino è sempre stata una di quelle città di cui mi sono innamorata ancora prima di arrivarci. Credo di aver avuto un colpo di fulmine per il capoluogo piemotese quella volta che vidi il film Dopo Mezzanotte del regista Davide Ferrario: ambientato all’interno della Mole Antonelliana, in quel momento ho deciso che un giorno avrei visitato Torino e il Museo del Cinema era al primo posto della mia lista.
Città regale, che non ama far parlare di sè ma che sa di potersi permettere tutto: la sua regalità, la sua storia e la sua arte. Uno sfarzo racchiuso nella riservatezza che si schiude a chi ha la pazienza di prendere le cose con calma e non ama mettersi in mostra. Ecco, Torino per me è così. E quando ci sono andata la prima volta, mi è sembrato di conoscerla da sempre. Tranquilla, rilassata, dove ogni quartiere sembra un paese a sè.
La prima volta è durata solo 2 giorni, giusto per conoscerci di persona: la Mole Antonelliana con il suo Museo del Cinema, il Museo Egizio (il secondo per importanza nel mondo). La sua architettura Liberty che ho iniziato a conoscere passeggiando per il quartiere Cit Turin e visitando il MAU Museo d’Arte Urbana.
Le prossime tappe torinesi? Ovviamente le varie residenze saubade, continuare a scoprire l’architettura Liberty (ma lo sai che Torino ne è la capitale?) e continuare a visitare i suoi infiniti musei (è difficile fare una scelta ma da qualche parte bisogna pur iniziare).
Ogni tappa rigorosamente documentata e raccontata in questa rubrica!