Venezia con le sue infinite isole ha sempre avuto un effetto magnetico su di me. La visito da sempre e ogni volta mi sento portata in un mondo magico e parallelo rispetto alla realtà. Sarà per il fatto che non ci sono auto, bisogna spostarsi a piedi e l’arte è ovunque.
L’itinerario classico l’ho fatto diverse volte: il Ponte di Rialto, piazza San Marco con la sua Basilica e il Palazzo Ducale, il Ponte dei Sospiri. Sicuramente queste sono le tappe se è la prima volta in laguna.
In questa rubrica dedicata alla città più romantica del mondo, mi piace l’idea di portarti anche attraverso percorsi alternativi, approfondire tematiche spesso conosciute superficialmente. Oppure portarti in luoghi fuori dal turismo di massa.
Venezia è per me un mondo infinito: impossibile annoiarsi e ripetersi. La giro meglio senza cartina geografica perché tutte le volte che l’ho utilizzata, mi sono persa. Sappi fin sa subito che giro a naso, d’istinto, in base all’umore del momento. E’ impossibile per me fare in un altro modo.
Ho parlato del carnevale di Venezia, raccontando la sua storia e scoprendo il significato delle maschere veneziane. Mi sono innamorata di George Clooney sul tappeto rosso al Festival del Cinema e per questo sono arrivata fino al Lido dove il Liberty la fa da padrone.
L’arte l’ho trovata seguendo la street art di Blub nascosta tra i canali e visitando il Teatro La Fenice. Oppure intervistando la Fondazione Querini Stampalia per la rubrica L’Italia che ripartirà.