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Tridentum: passeggiando nell’antica città sotterranea

by Katia
tridentum città sotterranea

Trento è la Città Dipinta per via dei suoi affreschi rinascimentali nel centro storico. O la Città del Concilio grazie al famoso Concilio di Trento che ha cambiato le sorti dell’Europa. Forse non tutti sanno che Trento è anche conosciuta come Tridentum, l’antica città sotterranea e non visibile ai più.

Sotto le strade che percorriamo ogni giorno c’è una città romana e definita dall’imperatore Claudio nel 46 d.C. splendidum municipium. Trento ha subìto diversi cambiamenti durante i lunghi secoli ed è così che la Trento romana ha lasciato posto a quella medievale e moderna.

Con una sola differenza: le ultime due si sono mescolate tra loro e sono visibili tutt’ora, mentre la romana Tridentum è diventata una città sotterranea.

Ed è per tale motivo che ti porto con me alla scoperta di questa doppia città perché le tappe devono essere cercate.

  • Il percorso dell’antica Tridentum è incluso nel Museum Pass e ad ogni museo descritto ho inserito i costi singoli di ogni struttura.
tridentum città sotterranea

Tridentum, l’antica città sotterranea

L’antico nome di Trento era Tridentum, una città fondata dai romani nella seconda metà del I secolo a.C. nel cuore delle Alpi. La Tridentum romana sorgeva sui resti retici, ritrovati soprattutto negli attuali quartieri di Piedicastello, Vela e sul Doss Trento.

La città aveva un impianto ortogonale con delle mura sul lato occidentale, meridionale e orientale ed intervallate da delle torri. Il lato nord era delimitato dal fiume Adige che, fino al 1855, aveva un percorso diverso rispetto a quello attuale.

Tridentum era costituita da cardi e decumani, un reticolo stradale che delimitava i diversi quartieri. Le strade lastricate erano grandi 5 metri e con dei marciapiedi ai lati. Al di sotto di esse c’era un articolato sistema di canalizzazioni per gestire lo smaltimento delle acque: gli edifici si collegavano ai canali sottostanti attraverso svariati fognoli minori.

Ad oggi ancora rimane incerta la localizzazione del foro a causa dell’assenza di reperti archeologici. Le poche testimonianze architettoniche fanno pensare che fosse collocato nell’attuale piazza Santa Maria Maggiore.

La situazione politica cambia dalla seconda metà del III secolo, influenzando così anche l’architettura della città. Le nuove invasioni barbariche inducono a creare una nuova cinta muraria e dove si è potuto, si è cercato di spostare le villae all’interno delle stesse.

Nel periodo tardo antico, l’antica Tridentum conosce un nuovo periodo di fioritura sociale ed economica. Vengono costruiti nuovi edifici residenziali prestigiosi e una nuova Trento prende forma che rimane invariata fino al Medioevo.

Ma questa è un’altra storia.

La villa romana di Orfeo

La villa romana di Orfeo è tra i miei lontani ricordi: ci sono andata alcune volte grazie alle visite guidate dedicate alle scuole. Dopodiché è stata chiusa per un lunghissimo periodo e riaperta a maggio 2023 grazie ad un elaborato restauro.

La scoperta della villa avviene negli anni Cinquanta del secolo scorso, quando l’amministrazione locale inizia a scavare per costruire il nuovo liceo scientifico. Il recupero dell’area archeologica va a rilento a causa di autorizzazioni, mancanza di fondi economici e l’alluvione del 1966.

Il sito archeologico viene aperto al pubblico solo nel 1982. Chiuso nuovamente tra il 2003 e il 2015; oggi possiamo finalmente visitare la villa romana di Orfeo in una nuova forma, per me anche più bella rispetto al passato.

L’area è un’importante testimonianza di una villa privata risalente al primo secolo d.C. e abitata fino al terzo secolo d.C.. Lo spazio è suddiviso in due settori:

  • uno spazio coperto completamente da mosaici. Tra gli apparati decorativi c’è il grande mosaico policromo di Orfeo che da il nome alla villa.
  • L’altro creato da numerosi vani, tra i quali un impianto termale con spogliatoio e stanza per il bagno caldo.

In base agli studi effettuavi, la villa romana di Orfeo ha uno schema compositivo che si avvicina alle ville urbano-rustiche. La teoria trova riscontro anche dal fatto che questa zona, all’epoca, si trovava al di fuori della cinta urbica e in un quartiere comunque ricco di ville.

Informazioni utili

  • La villa romana di Orfeo si trova in via Rosmini .
  • Gli orari d’apertura sono: da giugno a settembre dalla e 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 18. Da ottobre a maggio dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.30.
  • Il biglietto cumulativo è di 5 € ed è inclusa anche la visita al SASS.
Il mosaico dedicato ad Orfeo

SASS Spazio Archeologico Sotterraneo

Lo Spazio Archeologico Sotterraneo, conosciuto anche come il SASS, è una vasta area archeologica scoperta per caso durante gli anni Novanta in occasione del restauro del Teatro Sociale.

Il SASS ha una superficie di 1.700 mq e costituita da spazi ed edifici sia pubblici che privati. I resti di un muro delineano la cinta urbana orientale; ci sono ancora i resti di una strada pavimentata; testimonianze di case, mosaici, cortili e botteghe.

All’interno dello Spazio Archeologico Sotterraneo è stato ideato un video intitolato “Dentro Trento”, dove sono state create delle ricostruzioni in 3D dell’antica Tridentum. Spesso vengono alternate delle mostre temporanee.

Il percorso inizia con una riproduzione della quotidianità dell’epoca e nello specifico di cosa si mangiava. In base ai ritrovamenti, sono state create ricette e produzioni dei piatti tipici dell’epoca.

Si prosegue poi nei vari spazi: una larga strada dove ci sono ancora i segni delle ruote dei carri; l’acquedotto, alcune stanze di case private e i relativi mosaici.

Una curiosità: ti lascio cercare l’impronta di un gatto di 2.000 anni fa. Buona fortuna!

Informazioni utili

  • Il SASS si trova piazza Cesare Battisti .
  • Gli orari d’apertura sono: da giugno a settembre dalla e 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 18. Da ottobre a maggio dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.30.
  • Il biglietto cumulativo è di 5 € ed è inclusa anche la visita alla villa romana Orfeo.
La strada romana che si trova al SASS

L’antica Porta Veronensis

Porta Veronensis è l’antica porta di accesso all’antica Tridentum per chi veniva da sud: infatti Veronensis indica proprio “da Verona”. Da Porta Veronensis partiva poi il cardine massimo, la strada principale della città con andamento sud-nord.

Costruita nella metà del I secolo d.C., si pensa che sia la sostituzione di una porta ben più antica e si presentava con due torri poligonali. Le informazioni pervenute sono frammentarie e si deduce che:

  • si presentasse con due fornici, una per i carri e una per i pedoni.
  • Fosse alta due o tre piani e poggiava su di un grosso basamento in pietra rossa locale. Il resto della costruzione era in calcare bianco.
  • Dal V secolo in poi la sua funzione cadde in uso per via di un nuovo assetto cittadino.

Informazioni utili

  • Per accedere alla Porta Veronensis far riferimento al Museo Diocesano Tridentino in piazza Duomo: per informazioni, contattarli allo 0461 234419.
  • Al momento in cui scrivo, l’accesso è consentito solo in occasioni speciali in attesa di un’apertura continuativa.

La cripta paleocristiana

La cripta paleocristiana è stata scoperta in occasione degli scavi avvenuti sotto la cattedrale di Trento tra il 1964 e il 1977. I lavori hanno permesso di scoprire i resti dell’antica Basilica Paleocristiana di San Vigilio e databile intorno alla fine del IV secolo d.C.

La costruzione del primo edificio della Basilica Paleocristiana risale alla sepoltura dei martiri cristiani Sisinio, Martirio e Alessandro, uccisi in Val di Non dai pagani nel 397. I tre giovani provenienti dalla Cappadocia furono chiamati dal vescovo di Milano per aiutare San Vigilio ad evangelizzare un Trentino ancora pagano. In un secondo momento anche San Vigilio è stato sepolto qui.

La basilica è stata per diverso tempo un santuario con una funzione commemorativa perché utilizzata soprattutto come basilica cimiteriale. E’ diventata una chiesa cattedrale solo nel momento in cui è stato trasferito accanto il Palazzo Vescovile alla fine dell’Alto Medioevo.

Informazioni utili

  • La cripta paleocristiana si trova sotto l’altare maggiore della cattedrale di Trento.
  • Gli orari d’apertura sono: tutti i giorni dalle 10 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 17.30, domenica dalle 14.30 alle 17.30 e potrebbero variare in base alle esigenze liturgiche della Cattedrale.
  • Il costo del biglietto è di 3 € per la sola cripta e 7 € per la cripta e il Museo Diocesano Tridentino.
Piazza Duomo: sotto le basi della Torre Civica c’è Porta Veronensis e la Cripta Paleocristiana si trova in Duomo

Tridentum, la città sotterranea da conoscere

Questo è un itinerario adatto a tutti ed è dedicato soprattutto a chi ama la storia antica. Nonostante non sia un’appassionata di storia ed arte romana, mi capita di visitare volentieri i siti archeologici descritti.

Quello che mi attira di più è conoscere la vita quotidiana e le abitudini di una persona dell’epoca: cosa mangiava, come passava le sue giornate, come si vestiva o come si spostava.

  • Segnalo anche l’area archeologica di Palazzo Lodron situata in piazza Lodron 31 al piano sottostante della Banca Popolare Volksbank. Nel momento in cui sto scrivendo, la chiusura è temporanea ed è possibile una futura riapertura: prova a passare perché la potrai trovare aperta grazie un evento particolare.
  • L’epoca romana conosce una fioritura di mosaici all’interno delle case nobiliari e con caratteristiche diverse rispetto all’epoche precedenti. Sul blog ti racconto la storia e le tecniche dei mosaici.
  • L’itinerario archeologico Tridentum l’ho inserito nel tour dei musei da visitare a Trento!

Altri luoghi per ammirare Tridentum, la città sotterranea

  • Nel Dipartimento di Sociologia in via Verdi, al piano -1 c’è l’aula studio intitolata “Sala Studio Archeologica”: sono visibili ancora i resti romani.
  • In cima al Doss Trento sono rimaste alcune testimonianze di un’antica chiesa paleocristiana; così come nella vicina chiesa di Sant’Apollinare.

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7 comments

Annalisa Trevaligie-Magazine Giugno 15, 2024 - 11:33 am

Ma che sito meraviglioso!! Non sono mai stata a Trento ma credo proprio che se dovessi raggiungere questi territori, indubbiamente comincerei la mia esplorazione dalla città sotterranea! grazie di averne parlato.

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Claudia Giugno 14, 2024 - 6:25 pm

Articolo veramente molto interessante, ho giusto il Museum Pass di Trento valido fino a fine Agosto per cui Tridentum e la Basilica Paleocristiana li andrò sicuramente a visitare!

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Katia Giugno 14, 2024 - 7:50 pm

A me è un percorso che è piaciuto, soprattutto dopo l’apertura di Villa Orfeo un anno fa; ora ha tutto un senso e si capisce meglio come era strutturata la Trento Romana.

PS: Museum Pass l’avevo fatto anche un paio di anni fa e proprio oggi l’ho ricomprato: l’altra volta non avevo usufruito dei 3 mesi di prolungamento!

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Tamara Ottobre 2, 2023 - 3:45 pm

Wow non sapevo che a Trento si potesse trovare una città sotterranea! Me lo appunto assolutamente perché la prossima volta che sarò lì non vorrò perdermelo per nessuna ragione.

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Veronica Ottobre 2, 2023 - 3:27 pm

Il biglietto è davvero irrisorio per scoprire questa meraviglia. Trovo sempre affascinante scoprire come potessero essere le città un tempo. Non avevo mai preso in considerazione Trento come possibile meta, ma devo ricredermi, andrei solo per visitare Tridentum.

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Katia Ottobre 2, 2023 - 3:32 pm

Nonostante Villa Orfeo sia una recente apertura e c’è ancora molto interesse; ci sono ancora tante cose da visitare a Trento! Si davvero: singoli biglietti per scoprire l’antica Tridentum sono davvero ridotti ma con la Museum Pass Trentino sono compresi pure loro insieme agli altri musei.

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Bru Ottobre 2, 2023 - 1:10 am

Tridentum io non la conoscevo proprio, non immaginavo che nel sottosuolo di Trento ci fosse una simile meraviglia, che bello scoprire queste news tramite amiche di blog

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