L’Alto Adige è conosciuto soprattutto per le bellissime montagne e per i mercatini di Natale: dalle Dolomiti, patrimonio UNESCO, allo speziato vinbrulé il passo è breve. L’Alto Adige non è solo questo e i musei di Bolzano lo sanno raccontare molto bene. La storia, l’arte e la cultura sono in ogni angolo e la provincia di Bolzano supporta molto bene le diverse associazioni culturali.
Ti racconto i maggiori musei di Bolzano e cosa potrai vedere al loro interno. Sono tutte strutture museali che ho visitato diverse volte e che conosco bene: ci sono tante altre realtà più piccole che devo ancora conoscere. Le aggiungerò di volta in volta.
Ci sono diversi modi per visitare i musei di Bolzano e dell’Alto Adige: se sei un’art – addictive, ti consiglio una delle diverse card dove sono inclusi sia i musei che i trasporti. Vivendo a Trento, quindi abitando vicino, ho acquistato la Museumcard ed è valida per un anno: ho la possibilità di visitare più di 60 musei alto atesini e ritornarci ogni volta che voglio. Te la consiglio se anche tu abiti nelle vicinanze o visiti spesso l’Alto Adige.
- Se è la prima volta che visiti a Bolzano, ti consiglio di seguire una visita guidata alla città. Puoi acquistare il biglietto comodamente online dal tuo cellulare e presentarti all’ora e nel luogo stabiliti!
Museo Mercantile di Bolzano
Il Museo Mercantile si trova all’interno dell’omonimo storico palazzo. Il Palazzo Mercantile è stato costruito per essere la sede del Magistrato Mercantile, un’istituzione voluta da Claudia dè Medici nel 1635.
Bolzano ha giocato un ruolo molto importante fin dal Duecento per quanto riguarda il commercio perché punto strategico tra l’Italia e la Germania. Un crocevia di culture e tappa fondamentale per chi volesse fare affari commerciali: la promotrice è stata la stessa Claudia de’ Medici, vedova di Leopoldo V d’Austria.
Nelle sale del Palazzo Mercantile è passato il potere commerciale e politico di Bolzano. Le stanze e gli arredi del primo piano sono originali e sono stati lasciati come in origine. Nelle varie sale sono conservati i ritratti di bolzanini illustri, antichi documenti che raccontano il commercio cittadino, arredi e tappeti che mettono in evidenza lo stile di vita della Bolzano benestante.
E’ grazie alla Camera di Commercio di Bolzano che il Palazzo Mercantile è visitabile: ha aperto i battenti al pubblico nel 1997, dando la possibilità di poter entrare in questo bellissimo edificio, cantine incluse. Ho approfondito l’argomento del ruolo di Bolzano durante questo florido periodo, parlandone sul blog con un post dedicato ai portici di Bolzano.
Informazioni utili
- Il biglietto intero costa 7 € con eventuali riduzioni.
- Il Museo Mercantile è aperto da lunedì a sabato dalle 10 alle 12.30 e il giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16.
Museo Civico di Bolzano
Il Museo Civico è stato allestito all’interno di un edificio del tutto particolare e costruito tra il 1902 e il 1904 dall’architetto W. Kuschner su progetto di A. Delug. L’architettura del palazzo è caratterizzato da finestre a bifora, Erker angolare, una loggetta a due piani e torre merlata (oggi ricostruita) dalla quale ammirare la città dall’alto una volta arrivata in cima.
All’interno del Museo Civico di Bolzano è possibile ammirare le principale testimonianze artistiche, folkloristiche e culturali dell’Alto Adige. Molta è l’arte sacra recuperata da chiese e cappelle dei dintorni, una raccolta di Madonne romaniche, altari a portelle, le tipiche stufe ad olle e così via.
Quello che ho trovato davvero interessante è la collezione dedicata ai costumi tipici alto atesini. I vestiti originali sono indossati da manichini davvero particolari: sono a misura d’uomo e sono dei manichini originali in legno che risalgono al XIX secolo. Una volta erano dipinti ed erano talmente inquietanti da sembrare veri che nel 1939, Erwin Merlet le decolorò.
- Sono un’appassionata dei vestiti tradizionali. Durante il mio periodo lavorativo a Bolzano, ho approfondito la storia dei costumi tradizionali e raccontandolo sul blog con un post dedicato.
Un’opera particolare, che senza dubbio non passerà inosservata, è il Cristo sull’asina. Nella tradizione popolare precedeva il corteo della processione della domenica delle Palme e proviene da Caldaro, un paese non tanto distante da Bolzano.
Curiosità
Pier Paolo Pasolini nel 1971 girò alcune scene del suo film “Il Decameron” proprio qua. E’ stato definito come uno dei più bei musei che avesse mai visitato, rimanendone commosso durante la visita al suo interno. Una delle stube esposte nell’ultima sala è stata immortalata durante le riprese.
Informazioni utili
- L’entrata al Museo Civico di Bolzano è gratuita.
- Il museo è aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 16.
Museion Museo d’Arte Contemporanea
Nel 2008 Museion ha cambiato sede ed è stato allestito in un particolare edificio. La nuova sede è in una struttura realizzata dallo studio di architettura berlinese KSV Kruger, Schuberth, Vandreike e probabilmente tra i pochi i musei d’arte contemporanea in Italia ospitati in una struttura creata ad hoc per il museo stesso.
Edificio di forma cubica, l’architettura crea una sorta di dialogo dal museo stesso con l’esterno e con la città stessa. Una facciata dà sul centro storico di Bolzano mentre l’altra sulla parte nuova e la natura grazie alla presenza del parco del Talvera.
Il Passage, spazio che si trova al piano terra entrando nel museo, è spesso utilizzato per manifestazioni esterne, offrendo così diversi eventi di cultura contemporanea: non solo arte ma anche danza, musica e performance.
L’obiettivo di Museion è la promozione dell’arte contemporanea con un occhio particolare per l’incontro tra la cultura tedesca e quella italiana. Molte sono le mostre temporanee organizzate ed interessante è anche la collezione permanente che raccoglie importanti esempi delle correnti artistiche del Ventesimo secolo, oltre ad opere di artisti locali, nazionali ed internazionali.
C’è anche una biblioteca, molto fornita per quanto riguarda l’arte contemporanea: ben 15.000 volumi, abbonamento a 20 riviste del settore e oltre 200 video. Tutto prestabile.
Curiosità
Il Museion non è solo questa struttura particolare. E’ un luogo d’incontro con la città; se non sono le persone che vanno al museo, è il museo stesso che va dalle persone grazie a:
- la Casa Atelier situata proprio accanto al museo stesso, usata per ospitare gli artisti.
- Il Cubo Garutti, situato nel quartiere Don Bosco proprio dall’artista Alberto Garutti e dove ogni tre mesi vengono installate delle nuove opere d’arte.
Informazioni utili
- Il biglietto d’ingresso costa 10 € con diverse riduzioni.
- Museion è aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Il giovedì chiude alle 22 e spesso sono organizzati diversi eventi nella fascia serale.
Museo Archeologico dell’Alto Adige
Il Museo Archeologico è conosciuto soprattutto per Ötzi, l’uomo che viene dal ghiaccio, rendendo famoso l’Alto Adige. Una mummia ritrovata per caso in alta montagna negli anni Novanta da uno scalatore a causa del ritiro dei ghiacci. Ötzi risale all’età del rame ed è esposto al Museo Archeologico dell’Alto Adige dal 1998 con una sezione a lui dedicata.
All’interno della struttura è documentata l’intera storia del territorio alto atesino a partire dal Paleolitico fino all’epoca carolingia. I primi tre piani del Museo Archeologico sono dedicati ad Ötzi, attraverso i quali vengono raccontate le abitudini, i vestiti, come cacciava e tutto ciò che ha a che fare con la vita quotidiana dell’epoca.
L’ultimo piano è dedicato alle mostre a tema archeologico.
Informazioni utili
- Il Museo Archeologico dell’Alto Adige è aperto dal martedì alla domenica della 10 alle 18.
- Il biglietto intero costa 13 € con diverse riduzioni.
Tesoro del Duomo di Bolzano
E’ un piccolo museo situato dietro al Duomo di Bolzano. Nonostante le sue dimensioni ridotte, l’ho trovato molto interessante. Raccoglie soprattutto gli arredi sacri di età barocca dell’area tirolese come paramenti liturgici, gonfaloni e oreficeria del XVIII secolo, queste sono gli oggetti che potrete ammirare qua.
Attraverso i tesori del Duomo, viene raccontata la storia e le tradizioni della comunità parrocchiale della città: la visita continua sicuramente all’interno del Duomo!
Tra le curiosità: un ostensorio a forma di torre tardo-gotica in argento dorato alto 136 centimetri del 1490 e che pesa 13 kg (unico in Italia), una vasta collezione di reliquie e i presepi.
Informazioni utili
- L’entrata è gratuita, sono ben accette le offerte.
- E’ aperto da martedì a sabato dalle 10 alle 12.
Museo di Scienze Naturali
Credo che una visita al Museo di Scienze Naturali di Bolzano va fatta anche per ammirare l’antico palazzo in cui è stato allestito. Era il palazzo amministrativo dell’imperatore Massimiliano I d’Austria e vissuto nel Cinquecento.
Il museo illustra la formazione e le caratteristiche del territorio del Trentino Alto Adige con un focus particolare verso la provincia di Bolzano. In questo caso, il territorio è raccontato sotto il punto di vista geologico, botanico e zoologico ed è presente anche un acquario marino con all’intero una barriera corallina.
Lo sapevi che questa era una zona tropicale?
Informazioni utili
- Il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18.
- Il biglietto intero costa 7 € e ci sono diverse riduzioni.
Monumento alla Vittoria
Il Monumento alla Vittoria e la sua piazza ha origine durante il periodo fascista, quando è stato progettato un ammodernamento della città per via della sua veloce espansione al di là del ponte Talvera. E’ così che nasce la Città Nuova.
Mussolini ha incaricato all’architetto del regime, Marcello Piacentini, il progetto di costruire il Monumento alla Vittoria e piazza della Vittoria per commemorare i caduti della Prima Guerra Mondiale e la vittoria italiana.
Nella cripta sottostante, è stata allestito il percorso espositivo “BZ ’18 – ’45. Un monumento, una città, due dittature” e inaugurato nel 2014. Per me è stata una grande scoperta che mi ha avvicinato alla storia locale. All’università ho sostenuti diversi esami di storia contemporanea sul Fascismo e il Nazionalismo ma senza mai approfondire il discorso a livello locale.
Il Monumento alla Vittoria racconta la complessa vicenda storica dell’Alto Adige durante il Fascismo e creando dei parallelismi sugli eventi a livello nazionale. Se ti interessa l’argomento, lo puoi approfondire in due miei postblog dedicati:
- l’architettura fascista a Bolzano: un itinerario insolito nel capoluogo alto atesino.
- Il Fascismo e l’italianizzazione dell’Alto Adige.
Informazioni utili
- L’entrata è gratuita e la visita vale davvero la pena!
- Per gli orari di apertura, rimando al loro sito.
I castelli di Bolzano
Il percorso museale di Bolzano continua con i castelli cittadini e ti consiglio di visitare: 4 realtà diverse tra loro che mantengono comunque il loro fascino.
- Castel Roncolo, ovvero il maniero illustrato e situato all’imbocco della Val Sarentino a nord della città. Ti racconto le diverse visite fatte nel corso degli anni: ebbene sì, l’ho visitato diverse volte e me ne sono innamorata!
- Castel Mareccio, all’interno di antiche mura con un vigneto intorno. Viene utilizzato soprattutto per diversi eventi e non è sempre aperto al pubblico: consulta il loro sito per sapere quando poterlo visitare. Ti lascio anche il racconto della mia visita fatta per avere un’idea di cosa trovare al suo interno.
- Castel Firmiano è uno dei sei musei del circuito Messner Mountain Museum. E’ situato a sud di Bolzano ed aperto dalla terza domenica di marzo alla seconda di novembre.
- Castel Flavòn è l’unico a non essere un museo ma un ristorante e utilizzato soprattutto per eventi.
Perché visitare i musei di Bolzano?
Terra di confine, Bolzano ha sempre avuto un ruolo importante grazie ai continui scambi culturali, economici e politici. L’ho visitata spesso e ci ho lavorato per un anno: è una città dalle mille sfaccettare e spesso, diversi suoi lati non sono conosciuti ai più (soprattutto ai turisti).
Durante il mio periodo lavorativo nel capoluogo alto atesino, ho potuto avvicinarmi meglio alla sua storia e sorprendendomi di quanto ancora sia da raccontare al grande pubblico.
Perché visitare i musei di Bolzano? Per iniziare ad avvicinarsi a questa città di confine che sa offrire anche tanta cultura e non solo montagna!
14 comments
Bolzano è una città che mi piacerebbe visitare lontano dall’alta stagione. Vorrei sfruttare un week end lungo e raggiungerla con i treni ad alta velocità. Da Bologna non è lontanissimo, i tuoi consigli mi torneranno sicuramente utili dato che io adoro i musei.
Con Italo si fa presto a raggiungere Bolzano da Bologna: spero tu riesca a farlo prima o poi.
sono stata a Bolzano tanti anni fa ma non ho avuto il tempo di girarla per bene, il Museo Mercantile sembra molto interessante!
Il Museo Mercantile io l’ho adorato fin dalla prima volta che l’ho visitato!
Un articolo affascinante che svela il lato culturale di Bolzano, offrendo ottimi spunti per esplorare la città oltre le sue celebri montagne e mercatini.
Ebbene si: l’Alto Adige, e i questo caso Bolzano, sa offrire tanta cultura oltre alle Dolomiti!
Sono stata diverse volte a Bolzano, ma non ho mai visitato i suoi musei… mi hai dato diversi spunti interessanti per la prossima occasione!
Nel campo museale, ci sono moltissime opzioni e tantissime attività artistiche-culturali: in questo senso Bolzano offre davvero tanto!
Non sono mai stata in Trentino Alto Adige e, in particolare a Bolzano, vorrei vedere il Museo di Ötzi; per il resto, vorrei stare il più possibile all’aria aperta!
Ti capisco: l´Alto Adige e´ un luogo con paesaggi meravigliosi che e´ un vero peccato passare la maggior parte del tempo chiusi dentro! 🙂
Siamo andati a vedere Ötzi proprio l’anno scorso ma gli altri non li conoscevo! Grazie per le tips!
Il museo di Ötzi è il più conosciuto: vedo sempre una coda infinita quando i passo davanti ma a me è quello che è piaciuto meno 🙁
Hai proprio ragione, quando si pensa a Bolzano i musei sono forse l’ultima cosa che si inserisce nella lista. Il Museo Mercantile sembra davvero interessante! Me lo segno qualora riuscissi, dopo anni, a tornare a Bolzano!
Un abbraccio
Erica
Il Palazzo Mercatile è quello che mi è piaciuto di più e non sapevo della sua esistenza!
Se vieni, fatti sentire che ci vediamo!