L’Art Nouveau è un movimento artistico nato in Belgio, influenzando in poco tempo il resto dell’Europa. In Italia è conosciuto come Stile Liberty, Stile Moderno o Floreale: dopo averti portato a Torino, Venezia e a Verona, ti voglio raccontare di come il Liberty s’è sviluppato a Bologna.
Il capoluogo bolognese ha diversi edifici liberty che si distribuiscono nel centro storico e nei suoi dintorni e Bologna è conosciuta anche come la “Civiltà del Villino”. Forse non tutti sanno che Bologna è stata una città d’avanguardia per il movimento Liberty: sono nati molti villini, creando così nuove zone residenziali dal nulla.
Lo stile floreale si sviluppa creando non solo edifici abitativi ma anche strutture pubbliche ed esplodendo anche attraverso i ricchi arredi urbani come edicole, balconi, lampioni e tettoie. Durante l’itinerario, presta attenzione anche a questi particolari!
Pillole di storia
Durante l’Ottocento, Bologna conosce un ammodernamento grazie ad una serie di rivoluzioni urbanistiche che cambiano l’aspetto della città. Fino all’arrivo della ferrovia, il capoluogo bolognese si presenta ancora come una città medievale racchiusa nelle sue mura. Ed è così che nel 1856 una parte delle mura vengono abbattute e la città incomincia a crescere.
Con l’arrivo della stazione ferroviaria nasce via dell’Indipendenza e il Pincio. Nascono nuovi edifici nella zona di piazza Minghetti come quello della Cassa di Risparmio di Bologna e poi le Poste. Vengono abbattute le mura per lasciar posto a via Rizzoli, via Ugo Bassi e via Marconi.
Se si cammina per il centro storico, ancora oggi si può notare che Bologna ha due anime che si completano: gli edifici medievali e quattrocenteschi che si mescolano con quelli creati tra Otto e Novecento. La nuova urbanistica prevede edifici pubblici nel centro storico e quartieri residenziali tutt’intorno.
Società Aemilia Ars
Nel 1899 nasce la Società Aemilia Ars con l’obiettivo di portare una ventata di aria fresca nelle arti applicati. Il fondatore è Alfonso Rubbiani che va a riprendere l’arte medievale attraverso le forme della natura, gli ornati vegetali, figurazioni zoomorfe.
Alfonso Rubbiani è stato un restauratore dei monumenti di Bologna e ha avuto la capacità di attirare a sé i maggiori esponenti della nobiltà bolognese, imprenditori e artisti dell’epoca.
La sua arte ha influssi goticizzanti e preraffaellite, caratteristiche che si riscontrano soprattutto nelle arti applicate e nell’architettura. Lo stile di Rubbiani è talmente forte da influenzare il clima culturale bolognese. L’idea è quella di riprendere le forme espressive già esistenti, dandogli una nuova vita con focus sulle arti decorative e gli oggetti di uso quotidiano.
All’Esposizione Internazionale di Torino del 1902, Aemilia Ars ha un propria sala che allestisce, dando spazio ad artisti come Augusto Sezanne, Giulio Casanova e Marcello Dudovich. Hanno un forte successo i cartelloni di Dudovich, le sculture di Romagli, gli ex Libris di Baruffi e i pizzi. Mentre vengono fortemente criticati i mobili che risultano troppo pesanti per via dell’eccessiva decorazione floreale.
La Società Aemilia Ars si scioglie nel 1903 nonostante di diversi premi e riconoscimenti avuti. Rimase attiva solo l’attività di Lina Bianconcini, moglie di Francesco Cavazza, relativa alla produzione di merletti e ricami a punto antico. Una cooperativa di lavoro femminile, dove le ricamatrici potevano lavorare dalla propria casa e alle quali era devoluto la metà degli introiti.
Via Audinot
Siamo nella zona di Saragozza, dove dall’omonima porta, inizia via Audinot e l’artefice è l’architetto Paolo Sironi. Dopo aver acquistato il terreno, dal 1905 progetta una serie di villini in stile Liberty, elaborando l’idea della citè-jardin grazie al piano di ampliamento del 1889.
Le vie dove sono sorte le ville con i relativi giardini, sono via Girolamo Giacobbi, via Francesco Rancati, via Giuseppe Galletti e soprattutto via Audinot.
Centro storico
Il centro storico, a differenza di via Audinot, è caratterizzato da edifici pubblici che si distribuiscono tra via dell’Indipendenza, via Rizzoli, via Ugo Bassi e le diverse laterali. Oltre all’architettura, consiglio di soffermarsi anche sugli elementi decorativi come:
- l’Orologio Banco di Roma e l’insegna Farmacia Zarri in via Ugo Bassi.
- Il lampione che fa angolo tra via Rizzoli e Piazza Nettuno.
- Gli affreschi “Canton de’ Fiori” sotto al portico di Palazzo Scappi.
Qualche consiglio su dove fermarsi.
Biblioteca Salaborsa, piazza del Nettuno
La Biblioteca Salaborsa occupa il lato destro del complesso di Palazzo d’Accursio. Quest’ala del palazzo è stata ristrutturata nel 1876 per ospitare l’ufficio del telegrafo prima e Residenza delle Regie Poste poi e in questa occasione viene creata una nuova apertura su piazza del Nettuno.
Negli anni Ottanta dell’Ottocento continuano i nuovi lavori: viene eliminato l’antico giardino per creare la nuova Sala Borsa. La nuova struttura rispecchia in pieno i canoni dell’epoca grazie alla creazione di un padiglione in ghisa e vetro in stile modernista.
A causa della riduzioni delle contrattazioni economiche, Sala Borsa viene chiusa nel 1903. Da allora l’utilizzo dei questo spazio è stato vario. Nel 2001 viene inaugurata la Biblioteca Salaborsa, un luogo aperto a tutti, diventando uno spazio culturale e multimediale variegato.
- Il consiglio extra: visitare gli scavi archeologici sottostanti.
- Prenotare una visita guidata a Palazzo d’Accursio per ammirare collezione di arte municipale e Bologna d’alto.
Il Quadrilatero
Il Quadrilatero di Bologna è conosciuto per il suo vecchio mercato e zona ricca di locali dove mangiare e far aperitivi. Una passeggiata nel Quadrilatero è già di per sé una tappa obbligata. Se l’aggiungiamo nel nostro itinerario legato al Liberty a Bologna, sei obbligato a venirci.
- Galleria Giovanni Acquaderni, raggiungibile con i suoi quattro ingressi via Rizzoli 34, via Oberdan (accesso privato), via dei Giudei, 2 e vicolo San Giobbe (accesso privato).
- Galleria del Leone Palazzo delle Assicurazioni Generali e riconoscibile dall’iconico leone di San Marco, simbolo delle stesse Assicurazioni Generali.
Dalle due gallerie è facile poi arrivare in via Rizzoli e in Piazza Maggiore e fermarsi sotto i portici di via Rizzoli e piazza Maggiore. Alcune tappe: Cinema Modernissimo, l’ex profumeria Goselli e pensilina per l’attesa del tram. Il resto te lo lascio scoprire da solo.
Villa Majani, via dell’Indipendenza
A numero 4 di via dell’Indipendenza si trova Villa Majani: spicca un terrazzino rotondo proprio in cima con le inferiate, le decorazioni floreali e le decorazioni dei capitelli.
L’autore è Augusto Sezanne su commissione del pasticcere Majani nel 1908 per ospitare la sua caffetteria. Oggi, Villa Majani ospita il negozio H&M.
Altre tappe Liberty a Bologna
Passeggiando per Bologna, è facile ammirare l’architettura Liberty se sai dove trovarla. Ecco alcune tappe da non perdere oltre viale Carducci, la zona dell’Ospedale Gozzadini e via Matteotti.
Giardini Margherita
I Giardini Margherita sono il polmone verde di Bologna e tappa indiscussa per gli stessi bolognesi per rilassarsi nel tempo libero.
Al suo interno, nel 1894 è stata costruita la Palazzina Liberty al posto del vecchio chalet andato distrutto da un incendio. L’idea era quella di offrire un lussuoso cafè-ristorante e con sale adibite a ricevimenti.
- Ti parlo dei Giardini Margherita in un altro post: è tra i miei luoghi preferiti di Bologna.
Palazzo Alberani, via Farini 19 angolo via Castiglioni
Palazzo Alberani è stato costruito nel 1909 e progettata dall’ing. Ettore Lambertini che ha ospitato l’omonima casa farmaceutica.
La sua facciata è caratterizzata da fasce decorative con motivi geometrico-floreali all’altezza dei solai. Al primo e secondo piano, i balconi sono in ferro battuto in coincidenza del portale d’angolo, dove si trova anche una scena allegorica del Borghesani.
L’idea del “palazzo d’angolo” è nata per sfruttare meglio la visibilità dell’edificio stesso e, oltre a Palazzo Alberani, rendono molto bene il concetto anche Palazzo Ronzani e l’ex Casa Commerciale Barilli.
Il Cimitero Monumentale della Certosa
Il Cimitero della Certosa di Bologna è tra i più grandi cimiteri monumentali d’Europa con i suoi 30 ettari di ampiezza. Dal 2021 è stato inserito nella lista del Patrimonio UNESCO grazie al suo pregio storico-artistico: una visita che consiglio perché tra i luoghi bolognesi che più mi ha colpito.
Il Cimitero Monumentale è stato fondato nel 1901 sulle fondamenta dell’ex convento certosino del Trecento, di cui rimane la Chiesa di San Girolamo. Durante tutto l’Ottocento, e anche oltre, è stato ampliato e decorato con opere, pitture e sculture di artisti locali.
E’ stato tappa di artisti internazionali come Lord Byron, Charles Dickens e Sigmund Freud a cavallo tra Otto e Novecento. Qui sono sepolte personalità di ogni settore: lo statista Marco Minghetti, i pittori Giorgio Morandi e Bruno Saetti; il premio Nobel Giosué Carducci e il cantante Lucio Dalla.
- Ti porto con me a visitare il Cimitero Monumentale della Certosa.
Il Liberty a Bologna: un itinerario alternativo
Il capoluogo bolognese è sicuramente conosciuto per i suoi edifici medievali e i suoi portici, patrimonio UNESCO dal 2021. Negli ultimi anni ho avuto la possibilità di conoscerla meglio grazie ad amici che ci vivevano. Grazie a loro ho avuto la possibilità di toccare tappe che mai avrei immaginato di fare.
In questo modo, la mia curiosità è aumentata sempre più e la mia passione per l’Art Nouveau mi ha portato a seguire un itinerario dedicato al Liberty di Bologna. La fortuna è stata dalla mia parte perché la maggior parte dell’architettura Liberty si trova in centro e nelle zone limitrofe e quindi facilmente raggiungibile a piedi.
L’importante è avere un buon paio di scarpe comode, tempo e la curiosità di incamminarsi tra vie, vicoli e gallerie!
4 comments
ciao, una correzione: l’art nouveau è nata in BELGIO. ciao!
Hai perfettamente ragione: la corrente artistica nasce in Belgio, mentre è la definizione “art nouveau” ad essere coniata in Francia!
Sono stata a Bologna tantissime volte e ho con piacere ammirato i suoi capolavori Liberty come la sala Borse: qui il mio compagno spesso veniva a studiare per prepararsi ad un esame dato che proprio qui ha studiato all’università!
Una città sempre incantevole Bologna!
Salaborsa l’adoro: è uno di quei luoghi che devo assolutamente andare quando ho tempo!