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Borgo Trento e il Liberty a Verona

by Katia
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Verona racchiude in sé diversi quartieri storici e tra questi spicca Borgo Trento: una serie di vie con gli edifici in perfetto stile liberty. Una tappa per chi ama, come me, l’architettura contemporanea del primo Novecento.

Ho visitato Borgo Trento con la sua architettura Liberty un paio di volte e mi ricordo ancora la meraviglia che ho provato la prima volta che ci sono stata.

Avevo raggiunto la Chiesa di S. Giorgio in Braida perché al suo interno c’erano delle opere d’arte studiate all’università e che volevo vedere. Una volta terminata la visita, ho preso alcune strade laterali anziché percorrere il Lungadige. Borgo Trento si trova al di là della sponda del fiume Adige, tra ponte Pietra con il Teatro Romano da una parte e l’Arsenale dall’altra e facilmente raggiungibile a piedi.

Ed è così che mi sono trovata in viale Bixio ad ammirare ben 36 ville in perfetto stile Liberty e di non volere più andare via.

La storia del Liberty a Verona

Borgo Trento è uno dei quartieri storici di Verona che ha conosciuto la sua massima espansione edilizia all’inizio del secolo scorso. Fino a quando non furono costruiti i ponti Garibaldi e della Vittoria, la zona era ancora campagna: fino ai primi del Novecento il quartiere era suddiviso in terreni agricoli e faceva parte dalla penisola fluviale di Campagnola.

All’inizio era previsto che diventasse una sorta di città-giardino e tutt’ora conserva il disegno degli assi radiali previsti dal piano urbanistico originario. Borgo Trento, ancora oggi mostra tutti i cambiamenti edilizi avvenuti durante tutto il secolo scorso.

Camminare in questo quartiere storico ci permette di ammirare non solo le ville Liberty ma anche le case dei Postelegrafonici e dei Ferrovieri, oltre ai grandi condomini della Ricostruzione.

La ferrovia Verona – Caprino – Garda

Una curiosità che ho scoperto solo recentemente, c’è stato un periodo in cui da via Mameli partiva la ferrovia Verona – Caprino – Garda. Una rete ferroviaria che collegava la città al Lago di Garda e che all’epoca ha creato non poche polemiche tra il Comune di Verona e la Società per la ferrovia.

L’inaugurazione del trenino è avvenuta nel 1889, conoscendo fin da subito un gran successo fino agli anni Cinquanta del Novecento. Da una parte è stata utilizzata dai veronesi che si recavano per una gita fuori porta sul Lago di Garda e dall’altra, utilizzata dai pendolari che si recavano nel capoluogo scaligero a lavorare.

Ora non ne rimane prova se non nei ricordi delle persone più anziane: la ferrovia è stata completamente smantellata negli anni Cinquanta.

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Alla ricerca delle ville Liberty di Borgo Trento

E’ stata la borghesia emergente di inizio secolo a commissionare ai più celebri architetti dell’epoca, come l’ing. Italo Mutinelli e l’arch. Ettore Fagiuoli, i loro palazzi su tutta l’asse di viale Bixio e le varie strade laterali. Gli edifici sono stati costruiti cercando di recuperare gli elementi decorativi dell’arte medievale e rinascimentale. Sono nati così, innumerevoli villini in perfetto stile neogotico e neo-rinascimentale.

Le prime vie nate sono via Camozzini, via Todeschini-Menotti, via dei Mille e via Ederle, collegate tra loro dal viale Bixio nel 1910. Viale Bixio è la via che s’incontra venendo da ponte Garibaldi, il primo ponte veronese costruito con tecniche moderne e costruito per collegare la città alla campagna.

Le vie di Borgo Trento dove trovare il Liberty

E’ facile girare tra le vie di Borgo Trento per ammirare l’architettura Liberty: l’area non è molto grande ma che riesce comunque a dare il meglio di sé. Ti racconto quali vie prendere e cosa ci potrai trovare.

Viale Bixio

Qui è stata edificata Villa Tedeschi, voluta dall’antiquario Cesare Tedeschi ed eseguita da Ettore Fagiuoli nel 1915. L’antiquario ha avuto la necessità di unire la casa al negozio in un unico edificio e l’esterno è stato ornato con delle colonne, capitelli e sculture.

Via D’Annunzio

  • Palazzo Bachbauer Canella, dove ha vissuto il professor Giulio Canella. Non è altro che lo smemorato di Collegno, il più famoso caso di perdita d’identità del Novecento.
  • Al numero 4 della stessa via, sorge palazzo Pretato. Un edificio in quattro piani, caratterizzato da un cancello in ferro battuto con motivi floreali così come i suoi balconi.

Via Caprera

  • E’ facile trovare al numero 2 villa Brugnoli, costruita nel 1911 dal capomastro Tomaso Contini. La sua particolarità? Far convivere insieme elementi di architettura araba con quella medievale, rinascimentale e un tocco di architettura veronese per mescolare meglio i vari generi. Il risultato mostra un edificio che esce da qualche fiaba.
  • Altri edifici costruiti intorno al 1915-16 sono stati costruiti in questa via e caratterizzati da eleganti elementi architettonici.
  • Al numero 3 sorge villino Ribali perfetto risultato degli influssi dell’epoca e mescolati con la tradizione veronese.

Via Anzani

  • Ricordo villa Beghini, progettata dall’architetto Fagiuoli e finita di costruire nel 1932. E’ stata la sede della Gestapo a Verona durante la Seconda Guerra Mondiale.
  • Nella vicina via Cesiolo c’è villa Bolla, acquistata dal pittore Aristide Bolla. E’ un edificio interessante per le scene affrescate al suo interno e ispirate alla pittura del Rinascimento.

Via Anita Garibaldi

Rimanendo sempre nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, al numero 7 si trova villa Basevi, requisita dalle truppe tedesche del generale Wolff E’ un edificio caratterizzato da delle torri medievali, ampie finestre legati all’arte secessionista e molto ferro lavorato con motivi liberty.

Villa Basevi al suo interno custodisce delle strutture in cemento armato e alcune tracce di un bunker, costruito durante l’ultima guerra.

Via Rovereto

  • Al numero 9 c’è villa Battei, caratterizzata da un pronao semicircolare e sorretto da colonne doriche e sormontato da un terrazzo. L’ideatore è l’ing. Italo Mutinelli che ha reso omaggio all’architetto Andrea Palladio.
  • Altre ville in questa via sono: villa Gelmetti, villa Manzini e i palazzi Gnecchi e Radaelli.
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Perché visitare Borgo Trento con la sua architettura Liberty

E’ stata una gran scoperta anche per me. Ho letteralmente scoperto Borgo Trento con il suo stile Liberty per caso e di corsa ed è stato in quel momento che ho deciso che lo dovevo conoscere. E ci sono ritornata per due volte (non si sa mai che ci scappi pure una terza occasione).

  • Borgo Trento è uno dei quartieri storici di Verona.
  • Uno di quei luoghi nati dal nulla attraverso un piano urbanistico che rispecchiava le necessità dell’epoca.
  • E’ un quartiere a percentuale 0 di turisti e dove s’incontrano soprattutto i suoi abitanti.
  • La storia e l’arte del primo Novecento veronese sono passati di qua ed è il quartiere che non ti aspetti.

Le informazioni utili per visitare Borgo Trento

Nel 2018, il Comune di Verona ha stilato una prima mappatura degli edifici in stile Liberty di Borgo Trento e sicuramente sarà aggiornata nel corso del tempo. Per visitare con le giuste informazioni questo quartiere storico di Verona puoi:

  • scaricare sul cellulare VeronaSmartApp. Nella sezione “Percorsi” c’è la possibilità di geolocalizzarsi e vedere i punti d’interesse più vicini, oppure consultare le schede monografiche correlate. In questo caso basta scegliere l’itinerario “Alla scoperta della Verona Liberty e del primo Novecento Veronese – Borgo Trento“.
  • Borgo Trento è anche una delle tappe proposte dalla guida “101 cose da fare a Verona almeno una volta nella vita“.

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12 comments

Marina Settembre 10, 2022 - 12:52 pm

Molti anni fa ho vissuto proprio in questa zona, in una traversa di via Mameli ma, probabilmente, affascinata dalla bellezza del centro città, non feci proprio attenzione a queste palazzine.

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Alessandra Settembre 9, 2022 - 2:44 pm

Amo l’architettura liberty e sinceramente non conoscevo l’esistenza di questo borgo a Verona. Se non ci sei ancora stata, ti consiglio di visitare Montecatini Terme: ci si lascia gli occhi nell’ammirare i vari stabilimenti termali del primo Novecento!

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Katia Settembre 9, 2022 - 3:07 pm

Credo che in giro per l’Italia ci siano tante chicche in stile Liberty. Montecatini Terme non l’ho mai visitata, credo proprio che ci siano parecchie cose carine 🙂

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Martina Curra' Settembre 9, 2022 - 2:12 pm

Ma che meraviglia!!!Sono stata spesso a Verona di passaggio per raggiungere Trento, la città dove sono nata e dove si trova gran parte della mia famiglia materna ma non avevo mai sentito parlare di questo quartiere veronese! Dovrò assolutamente rimediare in uno dei miei prossimi vagabondaggi in zona!

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Katia Settembre 9, 2022 - 2:25 pm

Si fallo! Non prende molto, è vicino al centro e la sua storia mi è piaciuta molto. E’ un piccolo tour che straconsiglio.

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Valeria Marzo 31, 2018 - 12:18 am

Molto interessante, riprenderò la mia (ri)scoperta di Verona da qui. Grazie!

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Katia Marzo 31, 2018 - 10:37 pm

E io te lo consiglio proprio di riscoprire Verona, di quella parte che sta al di là del fiume Adige! 🙂

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Laura Marzo 29, 2018 - 7:59 pm

Ma che meraviglia!! Sono stata più volte a Verona ma questo borgo con ville Liberty non lo conoscevo, devo assolutamente rimediare la prossima volta che ci andrò ❤

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Katia Marzo 29, 2018 - 9:21 pm

Se si esce dal classico percorso del turismo di massa, si possono scoprire tanti luoghi nascosti di Verona senza andare tanto lontano dal centro storico!

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Paola Marzo 29, 2018 - 7:40 pm

Mi hai appena fatto scoprire un lato di Verona che non conoscevo. I villini e l’architettura cittadina mi affascinano sempre e devo dire che Verona non mi aveva dato proprio l’impressione di custodire questi gioielli nascosti

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Katia Marzo 29, 2018 - 9:24 pm

Di solito, di Verona si conosce soprattutto il percorso che parte da piazza Brà, via Mazzini per arrivare in piazza delle Erbe e alla casa di Giulietta. Ma se si esce dagli schemi, ci sono tanti gioielli da scoprire e che vale la pena di metterci il naso!

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