Cosa vedere a Bolzano in un giorno? Basta davvero poco visitare il capoluogo dell’Alto Adige: un giorno è abbastanza se si decide prendersela con calma e passeggiare in pieno relax nel suo centro storico.
Piccola cittadina con poco più di 100.000 abitanti, è facilmente raggiungibile con il treno e ti consiglio di girarla a piedi perché le distanze sono abbastanza ridotte. Bolzano ha anche una buona offerta museale e culturale: sta a te poi organizzare la tua giornata.
Qualche spunto per scoprire cosa offre Bolzano per poi prenotare una visita guida dove una guida ti spiegherà la città dal vivo!
Prima tappa: il Duomo e piazza Walther von der Vogelweide
Arrivando dalla stazione dei treni, piazza Walther von der Vogelweide è la prima tappa che s’incontra. Il Duomo in stile gotico sulla sinistra e la piazza sulla destra con i suoi locali danno il benvenuto al visitatore.
Al centro della piazza si trova la statua dedicata all’umanista tedesco Walther von der Vogelweide in marmo locale dallo scultore della Val Venosta Heinrich Natter nel 1889.
La statua è stata rimossa in epoca fascista dalla sua prima collocazione (parco Rosergger – via Marconi) per ritornare nella sua sede originaria per la quale era stata concepita nel 1985. Ma chi è questo personaggio tanto amato e poi tanto odiato? E’ il più famoso poeta in medio alto tedesco, vissuto tra il 1100 e il 1230.
In piazza Walther c’è la cattedrale ed impossibile non notarla. Lo sapevi che dovevano esserci due campanili anziché uno?
Una leggenda metropolitana racconta che nel progetto originario ce ne fossero due ma disgrazia volle che il fratello dell’architetto si arrampicasse sui ponteggi per poter ammirare dall’altro la costruzione della chiesa ma cadde, morendo. Hanz Lutz Schussenried scappò da Bolzano disperato e dispiaciuto per l’accaduto, lasciando la costruzione incompleta e il secondo campanile venne abbattuto.
La realtà? Ci fu un battibecco tra i due fratelli avvenuto proprio sui ponteggi, uno dei due cadde e Hans si trovò a scappare.

Seconda tappa: Piazza del Grano e i portici
Prima di arrivare ai portici si passa davanti alla Casa della Pesa situata in piazza del Grano: qua si eseguiva la pesatura obbligatoria come servizio pubblico.
E’ un edificio romanico e ristrutturato tra il Sei e Settecento ma ancora oggi mostra sul lato orientale, l’impianto originario della casa attraverso una muratura e i suoi filari di pietre regolari. Una volta proprio in questa piazza c’era un castello cittadino, residenza dei Principi-Vescovi trentini e dopo la presa del potere da parte dei conti di Tirolo, l’edificio venne distrutto.
Passando per il vicolo della Pesa si arriva ai famosi portici di Bolzano, la via dello shopping e della passeggiata del sabato pomeriggio. Via dei Portici è una stretta e lunga via di 300 metri, una strada al centro e dei portici su entrambi i lati. Gli edifici hanno delle facciate non più lunghe di 7 metri ma entrando, la profondità di questi può arrivare anche fino a 50 metri che a volte si conclude con un cortile interno.
I portici sono la parte più antica della città, costruiti intorno al 1180. E’ proprio qua che si concludevano gli affari, si andava a ripararsi dal caldo estivo ma anche dalla pioggia e dal freddo invernale (e per questo costruita da est a ovest, proprio per ripararsi dai gelidi venti invernali). Il loro aspetto attuale risale però al XVII – XVII secolo, conservando la loro tipicità medievale: edifici stretti e profondi.
- Ne ho parlato nel post I portici di Bolzano, nodo cruciale della città. Interessante tappa che racconta l’attività commerciale è sicuramente il Museo Mercantile che fa parte del tour dei musei bolzanini.
Una curiosità: la via dei Portici venne a trovarsi proprio sulla retta della Strada imperiale (in tedesco: Kaiserstrasse), strada che dal Brennero portava a Roma.
Terza tappa: Piazza delle Erbe e il suo mercato
Dopo aver percorsi i portici si arriva a Piazza delle Erbe.
Non è propriamente una piazza ma piuttosto una larga strada, oggi ornata da molti banchetti di frutta e verdura. Questo mercato è stato documentato fin dal 1295 con la denominazione “Platea fructum“, diventando il centro economico della parte sottoposta alla sua diretta sovranità. Mentre Piazza del Grano rimase come centro del potere vescovile. E’ stato il Conte Mainardo II, che nel 1277 ha fatto abbattere le porte e le mura della città, istituendo questa stretta e lunga piazza.
Goethe, nel suo viaggio in Italia ne è rimasto incantato da questa bellezza: ha pernottato in un albergo situato all’angolo con via del Museo, chiamato “Al sole” (Zur Sonne in tedesco). In questo albergo pernottarono anchel’imperatore Giuseppe II e Herder.
La Fontana di Nettuno, sempre in piazza delle Erbe, è chiamata dai cittadini “oste con la forchetta“, in tedesco “Gabelwirt” (per via del tridente) ed eretta nel 1777, sostituendo la precedente gogna pubblica per i contadini. La gogna era una gabbia di ferro dentro la quale erano rinchiusi i malviventi ed esposti allo scherno e alla derisione dei cittadini, dato che la gabbia era situata in strada.
È l’unica fontana monumentale cittadina del XVIII secolo, voluta per far fronte a problemi igienici e di approvvigionamento idrico.
Quarta Tappa: via Cassa di Risparmio e il parco del Talvera
Ti faccio fermare in via Cassa di Risparmio, strada sicuramente di grande effetto scenografico grazie ai sui edifici dell’Ottocento con le sue facciate ricche di decorazioni, di frontoni e di torrette. Strada costruita ex novo per le nuove necessità demografiche: l’Ottocento ha conosciuto un aumento della popolazione, portando alla necessità di nuove abitazioni.
La Cassa Rurale di Bolzano ha acquistato anche alcuni terreni lungo il Talvera, facendone regalo all’amministrazione comunale in occasione del 50º anniversario della reggenza dell’Imperatore Francesco Giuseppe. Il lato sud venne dedicato alla moglie dell’imperatore, Sissi e la parte nord venne chiamata via Cassa di Risparmio, nome in vigore ancora oggi.
Tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, la via è stata modificata in gran parte secondo i canoni italiani dell’amministrazione mussoliniana.

Cosa vedere ancora a Bolzano?
Questo che ho raccontato, è il classico tour per chi visita per la prima volta Bolzano o per chi non ha tanto tempo. Ma se avete ancora del tempo a vostra disposizione e siete curiosi di conoscere la città, ecco altre proposte in base ai vostri gusti!
- L’Alto Adige è la terra dei castelli, perché non visitare i due castelli cittadini? Castel Roncolo conosciuto per i suoi bellissimi affreschi medievali e per il suo panorama sulla città e Castel Marecchio, il castello cittadino!
- Per chi ama i percorsi storici e ha un debole per la storia contemporanea, c’è una Bolzano che racconta il periodo fascista attraverso i suoi edifici: un tour attraverso l’architettura fascista fa per voi!
- Volete conoscere una parte poco conosciuta dai turisti? Allora il quartiere Gries fa per voi: una passeggiata nell’ex quartiere termale, magari sorseggiando un buon bicchiere di vino all’Abbazia di Muri Gries, vi stupirà!
- Bolzano è conosciuta anche per i suoi mercatini natalizi distribuiti tra il centro storico e sull’Altopiano del Renon: cosa fate il prossimo Natale? Andiamo a prenderci un buon vin brulè ai mercatini di piazza Walther?
- Se venite nella bella stagione, vi consiglio di fare un po’ trekking sull’Altopiano del Renon: prendendo la funivia, in poco tempo sarete trasportati in un altro mondo!
Cosa vedere a Bolzano? Ma proprio niente … ne siamo sicuri?
4 pensieri sparsi
Bolzano ha quel fascino nordico che piace tanto a me! Saranno un paio di anni che pianifico di visitarla e salta sempre il giro per un motivo o per l’altro ma il tuo post mi ha dato l’ennesima conferma che devo visitare questa splendida città! Bellissima e bello il tuo post, me lo sono salvato!
A me è sempre piaciuta molto Bolzano e appena posso, ci vado sempre! Poi, da quando ci ho lavorato, ci ho preso più gusto: ho le mie tappe obbligate che devo assolutamente rivedere. Se riuscirai ad andarci, spulcia pure la mia rubrica “Scoprendo Bolzano”, magari riesci a trovare l’itinerario giusto per te!
Meravigliosa Bolzano, non l’ho mai vista ma sicuramente dopo il tuo articolo ci farò un pensierino! Grazie mille per le dritte 🙂
Spero di averti dato qualche spunto interessante per visitare Bolzano!