La Fondazione Museo Miniscalchi Erizzo di Verona è uno di quei luoghi che non t’aspetti. L’essere poco conosciuta al grande pubblico e un’entrata modesta fanno sì che il passante non ci faccia molto caso. Lo stupore arriva una volta che ci si addentra nell’antico edificio quattrocentesco grazie all’inattesa bellezza.
Il museo si trova in una via decentrata del centro storico di Verona tra piazza delle Erbe e il Duomo, nel quartiere della Carega. Ed è uno di quei luoghi del capoluogo scaligero che merita una visita. Un palazzo nobiliare che ospita al suo interno collezioni d’arte molto diverse tra di loro: durante la mia visita, spesso non sapevo se ammirare l’architettura o il contenuto!
Sono contenta di portarti con me a visitare un luogo particolare che non deluderà le tue aspettative.
Pillole di storia
L’edificio prende il nome dall’antica famiglia nobiliare Miniscalchi che raggiunse Verona durante la dominazione dei Visiconti a cavallo tra il Trecento e il Quattrocento. Famiglia di origine bergamasca, le venne conferita la cittadinanza veronese nel 1409: le prime testimonianze parlano di un certo Zaninus Mereschalchus, capostipite del ramo veronese.
Nell’arco di una generazione, questa ricca famiglia di mercanti riuscì a fare fortuna: un titolo nobiliare, un riconoscimento nel Consiglio di Verona e degli affari sempre più prosperi. Dal 1425 i Miniscalchi acquistarono l’attuale edificio per farne la propria dimora.
Nel corso dei secoli i discendenti si unirono con le più importanti famiglie veronesi. Come ad esempio il matrimonio con Marianna Erizzo, l’ultima discendente di una potente famiglia veneziana imparentata con un doge e un procuratore di San Marco.
Il patrimonio economico ed artistico aumentò di pari passo con l’ascesa al potere dei Miniscalchi e con le varie unioni. Il nucleo artistico principale lo dobbiamo a Teresa Moscardo, l’erede della maggior parte delle raccolte d’arte, scientifiche e naturalistiche raccolte dal veronese Ludovico Moscardo in un personale museo. Mentre per la collezione relativa ai vetri di Murano del Sei e Settecento e una buona parte dell’archivio dobbiamo ringraziare Marianna Erizzo.
La famiglia Miniscalchi-Erizzo si è estinta e l’ultimo discendente, grazie ad un testamento datato 1955, creò la fondazione attraverso un lascito. La Fondazione nasce ufficialmente nel 1990 ed è da allora che la bellissima collezione è visibile a chiunque abbia voglia di entrare in questa antica dimora.

L’architettura dell’antica dimora
Il complesso attuale è l’insieme di diversi edifici accorpati tra di loro nel corso dei secoli. Il lato dal quale si entra ha un’architettura tardo-gotica e tipicamente veneziana: l’edificio è stato costruito verso la fine del Quattrocento grazie ad Angelo di Giovanni. Lapicida di origine lombarda, lavorò anche presso i cantieri di Sant’Eufemia, di San Tommaso e per la creazione della Loggia del Consiglio in piazza dei Signori.
Durante il Cinquecento, l’aspetto esterno venne adattato al gusto dell’epoca e la facciata venne dipinta con nuovi affreschi. Anche l’antica dimora dei Miniscalchi entrò nel circuito veronese “urbs picta” dove le facciate decorate delle case nobiliari della città ammaliavano i forestieri.
I soggetti di tali affreschi? “Il banchetto di Damocle”, il “Giudizio di Salomone”, allegorie che rappresentano Minerva e Marte. Figure che si inseriscono abilmente nell’architettura e alternate da finte nicche, festoni di frutta e fiori, mascheroni e lesene. L’artista è un certo Michelangelo Aliprandi, un imitatore del più conosciuto Paolo Veronese.
Visitare la Fondazione Museo Miniscalchi Erizzo a Verona
La visita alla Fondazione Museo Miniscalchi Erizzo inizia già una volta entrati nel grande atrio, oggi usato per mostre contemporanee. Nel suo originario utilizzo, questo spazio era caratterizzato da un cortile dal quale si sviluppavano gli ambienti domestici e le scuderie.
Un ampio scalone neoclassico porta al primo piano dove sono distribuite 13 sale che contraddistinguono il piano nobile. Ogni sala è un mondo a sé: ciascuna ospita una collezione specifica ordinata in base a criteri scientifici e tenendo in considerazione la struttura stessa della dimora signorile.
Cosa ammirare nelle diverse sale?
Una biblioteca antica, una raccolta di reperti archeologici, mobili laccati e dipinti risalenti al Settecento. Una Wunderkammer di Francesco Calceolari e acquistata da Ludovico Moscardo nel 1673. Io mi sono innamorata della sala da pranzo con la tavola imbandita al centro e le porcellane francesi risalenti all’epoca di Napoleone.
Nell’Ottocento, grazie all’unione delle famiglie Miniscalchi ed Erizzo, i relativi edifici confinanti furono fusi insieme. All’edificio principale venne aggiunto il complesso architettonico tipicamente neoclassico: l’aggiunta la si può ammirare da via Garibaldi.
Niente male anche la sala delle bifore con il soffitto a cassettoni e testimonianze di antichi affreschi sulle pareti.

Informazioni utili per la visita
- La Fondazione Museo Miniscalchi Erizzo si trova in via San Mammaso 2/a nel centro di Verona.
- Gli orari d’apertura sono: venerdì, sabato, domenica, lunedì: 10-13 | 14-18 (ultimo ingresso 17.15).
Chiuso: martedì, mercoledì e giovedì. 1 gennaio, 15 agosto, 8 e 25 dicembre. - Il costo del biglietto è di 5 €. Mentre per i possessori della Verona Card è di 3 €.
- Per rimanere in contatto col museo, il sito è www.museominiscalchi.it.
- E’ possibile visitare il museo seguendo le spiegazioni dell’app MuseOn. E’ un app che, una volta scaricata, non ha bisogno di internet per essere utilizzata. Inoltre è usata anche per altri musei italiani come la Reggia di Venaria a Torino e il Palazzo Montanari a Vicenza.
l’articolo 2 dello statuto dice che …
La Fondazione ha lo scopo educativo e culturale di conservare le collezioni di interesse storico, archeologico ed artistico lasciate dal testatore, rendendole note e accessibili alla visita degli studiosi e del pubblico.
Perché visitare la Fondazione Museo Miniscalchi Erizzo
La Fondazione Museo Miniscalchi Erizzo di Verona è il museo che non ti aspetti. Una raccolta inestimabile di arte che ha seguito di pari passo la vita di un’antica famiglia nobiliare, i loro interessi e i loro gusti personali.
Entrare nel museo vuol dire viaggiare nel tempo per scoprire come vivevano i nobili veronesi e di come l’arte e l’architettura locale si sono evolute nei secoli.
Ma soprattutto, significa imbattersi in una Verona ai più sconosciuta e fare una tappa spesso tagliata fuori dagli itinerari più comuni. Perché Verona non è solo Romeo e Giulietta, l’Arena e la bellissima piazza delle Erbe: ci sono ben 101 cose da fare a Verona per creare itinerari interessanti nel capoluogo scaligero!
Provare per credere!
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4 pensieri sparsi
Segnalo che gli orari di apertura sono sbagliati. Gli attuali sono:
Venerdì, sabato, domenica, lunedì: 10-13 | 14-18 (ultimo ingresso 17.15).
Chiuso: martedì, mercoledì e giovedì. 1 gennaio, 15 agosto, 8 e 25 dicembre.
Grazie per la segnalazione: aggiorno subito gli orari perché risalgono alla visita fatta pre-covid!
Mi piace tanto scoprire questi tesori meno conosciuti. Verona sembra una città che adorerei e quando posso esplorare più del nord Italia, è sicuramente uno dei posti della mia lista da visitare!
Verona a me piace tanto. E’ molto turistica ma se si prendono le vie laterali, è possibile trovare tante mete poco conosciute ma altrettanto belle. Come la Fondazione Museo Miniscalchi Erizzo.
Se verrai un giorno, fatti sentire che la visiteremo insieme!