Fortunato Depero è stato un’artista futurista trentino. Credo sia tra i primi artisti che ho conosciuto a scuola e di cui mi sono innamorata a prima vista! Artista nato nel 1892 e morto nel 1960, ha trasformato la sua casa in un museo: la Casa d’Arte Futurista Depero di Rovereto.
Siamo alle porte di Trento e la Casa d’Arte Futurista è l’unico museo ideato e realizzato da un artista futurista. Delle tante testimonianze del Futurismo post-boccioniano ben poco è rimasto se non Casa Balla a Roma e la Casa d’Arte Futurista Depero di Rovereto. La prima ha una dimensione più privata e domestica dell’abitare; mentre la seconda ha un aspetto più sociale e pubblico.
Gestito dal MART Museo d’Arte Contemporanea di Trento e Rovereto, la casa offre uno scorcio completo dell’immensa creatività di Fortunato Depero.
Visitiamola insieme!
La Casa d’Arte Futurista Fortunato Depero
La Casa d’Arte Futurista è la casa originale di Fortunato Depero ed è stato lo stesso artista a volere questo progetto, facendo nascere il primo museo dedicato all’arte futurista.
L’idea originale prende vita nell’autunno del 1919, uno spazio dedicato ad un’officina di arti applicate legata alla produzione di arazzi. Da questo momento, il progetto di Depero è in continuo movimento, trasformandosi diverse volte nel corso degli anni.
Negli anni Trenta viene avviato un progetto legato all’attività dell’artigianato trentino, destinato a non aver successo. Successivamente, da officina ad atelier si trasforma poi negli ultimi anni di vita dell’artista, in un museo monografico.
Istituzione come la conosciamo noi oggi è nata nel 1957, oggi conta più di 3.000 fra dipinti e disegni, circa 7.500 manoscritti e una ricca biblioteca sul Futurismo.
Il museo si trova in un’antica casa medievale nel centro storico di Rovereto, non tanto distante dal Museo Storico Italiano della Guerra.
I 600 metri quadri, raggiunti dopo l’acquisto della vicina Casa Caden, hanno danno una maggiore aria all’esposizione delle diverse opere. L’entrata da via Portici porta al cortile interno prima di entrare nel museo stesso. L’esposizione delle sue opere si distribuisce su due piani, mentre al piano terra è allestito il piccolo bookshop e la biglietteria.
Quali opere sono esposte?
Quello che colpisce di più sono i colori ma anche come sono state esposte le opere all’interno della casa. Oggetti d’arredamento come i tavoli e le sedie in legno, le tarsie in panno appese i muri.
Gli affreschi che decorano le pareti della Sala Rovereto, riprendono la tradizione culturale del Trentino Alto Adige, mettendo in evidenza di come Depero fosse legato alla sua terra. Completano l’arredamento le due maschere in bronzo di Eraldo Fozzer che ritraggono lo stesso artista e la moglie Rosetta.
In uno spazio al secondo piano sono esposte le marionette usate nelle sue sperimentazioni teatrali, “Balli Plastici” in collaborazione con Gilbert Clavel. Un video riproduce lo spettacolo con la musica originale dove le marionette si muovono meccanicamente. I particolari attori portano lo spettatore lontano, in un mondo magico e incantato come quello dell’infanzia.
Fortunato Depero s’è occupato anche di pubblicità e all’interno del museo sono esposte alcuni dei suoi tanti manifesti pubblicitari. Il dualismo Depero e manifesti pubblcitari è nato grazie all’intuizione Davide Campari che capì l’importanza di aggiungere alla qualità del prodotto la sua riconoscibilità.
L’artista ha creato diversi loghi e manifesti che attirarono l’attenzione dei consumatori: Depero può essere considerato il pioniere del marketing e del valore del branding. Tra le altre campagna pubblicitarie c’è anche il liquore Strega, l’acqua San Pellegrino e il cioccolato Unica.
Chi è Fortunato Depero?
Fortunato Depero è un artista dai tanti interessi: scenografo, pittore, scultore, illustratore e costumista. Ha lavorato per il teatro, per la pubblicità, ha firmato il manifesto dell’areopittura e pittore del secondo Futurismo.
Trentino di nascita, durante la sua vita è in continuo movimento: rifiutato all’accademia di belle arti di Vienna, si sposta tra Torino, Roma, New York e il Sud America. Per ritornare a Rovereto e creare la Casa d’Arte.
Depero realizzava le opere partendo dai suoi schizzi con materiali poveri come fili metallici, vetri, cartoni o carte veline. Le opere di Depero trasmettono la totalità dell’arte, inglobando i linguaggi della ricerca artistica: pittura, scultura, musica, architettura. I diversi pezzi sono tenuti insieme da ingranaggi in grado di farli muovere: un esempio eclatante è sicuramente “Balli Plastici”.
In seconda battuta, l’artista futurista passa alla moda, lavorando con tessuti stampati graficamente molto diversi tra loro. Fanno da padrone l’optical art, le figure geometriche, i colori sgargianti che ricordano tanto la Pop Art. Gli arazzi in tarsio presenti nel museo sono stati creati a mano dalla moglie e le sue collaboratrici.
Negli anni Venti Depero è attivo nella pubblicità lavorando per diverse importanti ditte. La sua più famosa campagna pubblicitaria è legata ai tanti manifesti per Campari; creando la bottiglietta a forma di calice rovesciato e diventando un’icona nell’immaginario collettivo. I
Ho adoro la sua pubblicità in bianco e nero con il motto “E se la pioggia fosse di Bitter Campari”.
Informazioni utili
- Il biglietto intero costa 7 €. Sono previste riduzioni e biglietti cumulativi con il MART di Rovereto e la Galleria Civica di Trento.
- La Casa d’Arte Futurista è inclusa nella Museum Pass Trento Rovereto.
- Il museo si trova in via dei Portici 38 a Rovereto, Trento. Il centro storico di Rovereto è concentrato: ogni meta è facilmente raggiungibile a piedi o in bici.
Consigli di lettura su Fortunato Depero
Boschiero Nicoletta, Casa d’Arte Futurista Depero, 2008, è una pubblicazione del MART.
Nebi Marcello, Omaggio a Depero dalla sua valle in Arte Trentina. La Rivista dell’arte in Trentino, nr 9 ottobre 2021, pp. 4 – 7
Rizzioli Elisabetta, Depero New Depero in Arte Trentina. La Rivista dell’arte in Trentino, nr 10 gennaio 2022, pp. 4 – 11
Scudiero Fortunato, Depero, Art & Dossier – inserto redazionale allegato al 251 gennaio 2019, Giunti Editore
4 pensieri sparsi
Rovereto era già tra le città che vorrei visitare. Con questo articolo ho una ragione in più per farlo. Sono incuriosita soprattutto dai Balli Plastici e le marionette!
Pensa che Fortunato Depero è stato uno dei primi artisti conosciuti perché ce l’avevano spiegato a scuola ed eravamo riuscivi a vedere delle sue opere dal vero! Io l’adoro e ogni volta che vado a Rovereto, ci faccio sempre un salto: non mi stuferò mai di visitare la Casa d’Arte Futurista 🙂