La pandemia legata al Covid-19 ci ha portato a modificare la nostra vita. E per chi come me è abituato a viaggiare e visitare musei, è stato un duro colpo. Musei chiusi e città irraggiungibili: ecco che si cerca di visitare nuovi luoghi in maniera alternativa. Ed è così che grazie ad una collega di lavoro ho scoperto il magico mondo delle visite guidate virtuali!
Un modo per continuare ad esplorare il mondo stando seduti davanti ad un computer. In attesa di poter ritornare a prendere treni ed aerei, mi sono ritrovata catapultata in luoghi che non avrei mai pensato (neanche nella realtà) di visitare.
Grazie ai tour online ho continuato a passeggiare all’interno di musei, nelle aree archeologiche e nei quartieri delle città. Ovviamente seguendo una guida autorizzata che ha spiegato il percorso e fornito informazioni come se fossimo in loco.
Ecco la mia esperienza!
Visite guidate virtuali: cosa sono e come funzionano
Le visite guidate virtuali sono tutte quelle visite erogate online. Possono essere già registrate oppure fatte in diretta utilizzano la piattaforma ZOOM. Una guida autorizzata crea già il percorso in base all’argomento ma, come succede nelle visite reali, il discorso cambia di volta in volta, adattandosi agli interessi e alle domande dei partecipanti.
In forma gratuita è possibile trovare anche podcast o video su youtube: in questo caso non è possibile partecipare attivamente come durante le dirette, il materiale è sempre reperibile ed è probabile che le visite durino meno rispetto alle dirette. Inoltre, essendo pre-registrate, le visite saranno uguali per tutti senza possibilità di partecipare attivamente.
Ho avuto la possibilità di seguire ad alcune dirette su Facebook. Organizzate come una tavola rotonda tra amatori della materia e l’ente che proponeva l’attività, sono state interessanti perché piuttosto informali e impostate soprattutto in base alle richieste e alle domande di chi partecipava.
I tour online ai quali ho partecipato hanno funzionato così:
- in base alle proposte, ho scelto l’argomento che mi interessava.
- Ho seguito la procedura per il pagamento. Una volta effettuato, ho ricevuto la conferma via email. E’ importante inserire email e numero di telefono giusti per essere contattati in caso di problemi.
- Il giorno prima o il giorno stesso, mi è stato inviato via email il link al quale collegarmi il giorno prestabilito. Consiglio di collegarsi 10 minuti prima dell’orario.
Visita virtuale al Palazzo Albergatti con Arthemisia
La visita online con Arthemisia è stata la mia prima esperienza a riguardo. Non sapevo cosa aspettarmi e mi sono lasciata andare senza avere nulla di preciso in testa. Ho avuto la possibilità di entrare nel Palazzo Albergatti di Bologna per ammirare la mostra “Monet e gli impressionisti“. Ho seguito anche la visita alla mostra “Le Signore dell’arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600” al Palazzo Reale di Milano.
Un museo chiuso al pubblico dove la nostra guida, Sergio Gaddi, era fisicamente sul posto per accompagnare un gruppo virtuale. Il percorso attraverso le sale è stato lo stesso a quello che sarebbe stato in presenza: una telecamera in mano alla brava guida ci ha dato l’impressione di essere lì.
Un punto a favore di un tour virtuale? Potersi avvicinare ad osservare i particolari dei dipinti senza far suonare l’allarme! Cosa mi ha fatto strano? Un museo del tutto vuoto! La durata della visita è stata di un’ora, più 15 minuti dedicati alle eventuali domande da parte dei visitatori.
Modalità di partecipazione
- Viene utilizzata la piattaforma Zoom. Durante la visita telecamere e audio dei visitatori sono disattivati automaticamente. Non è possibile partecipare: le domande si possono scrivere in chat che vengono poi fatte a fine visita.
- La visita è come se si fosse di persona: la guida porta i turisti nelle sale grazie ad una piccola telecamera. Si sofferma sui quadri (talvolta facendo risaltare i particolari), ci accompagna lunghe le sale e ci fa uscire come se fossimo lì.
Costo del biglietto
5 € + 1.50 € di sovratassa. Pagamento online tramite carta di credito.
Tour online a Ercolano con Sì Viaggiare
La frizzante signora Enza ci ha accompagnato virtualmente nell’area archeologica di Ercolano. Grazie a Google Earth l’impressione è stata quella di essere là fisicamente: le magie della tecnologia! Le informazioni date sono state esaurienti e il gruppo molto attivo: una buona parte dei visitatori virtuali aveva già partecipato ad altre visite e s’è respirato un buon affiatamento.
La visita con Google Earths è stata approfondita con foto e video. La durata doveva essere di un’ora mezza ma è durata due ore abbondanti grazie alla bella parlantina della signora Enza e le tante domande fatte dai partecipanti. Devo dire che sono state due ore di fitte informazioni e rese piacevoli dall’aria informale e allegra che si respirava.
Modalità di partecipazione
- Viene utilizzata la piattaforma Zoom. Durante la visita telecamere e audio dei visitatori sono accese e si può partecipare attivamente durante la visita.
- Il percorso della visita è stato creato tramite immagini e video condivisi sullo schermo, google earth e la spiegazione della guida.
Costo del biglietto
10 € con pagamento online o bonifico bancario.
Milano insolita con Oltre Confine Onlus
Grazie alla guida, Alberto Pistola, ho conosciuto una Milano a me del tutto sconosciuta. Ho sempre pensato che solo a Torino avrei trovato lo stile Liberty: non a torto dato che ne è la capitale italiana. Uno stile che adoro e che amo a scovarlo in giro.
Con Alberto abbiamo visitato virtualmente il quartiere di Porta Venezia, una zona due passi da corso Buenos Aires e il Duomo dove trovare diversi edifici in stile Art Decò. Attravero le foto siamo entrati negli adroni di alcuni edifici e ammirato diversi particolari. Il percorso s’è concluso nella Galleria Vittorio Emanuele in stile neorinascimentale.
Ho conosciuto Alessandro Mazzucchelli, un artigiano lombardo che caratterizzò lo stile Liberty in Lombardia grazie alle sue creazioni in ferro battutto. Un altro nome è stato quello di Achille Manfredini, colui che creà i Bagni di Diana nel 1908 e oggi Sheraton Diana Majestic Hotel Milano. Che dire? Ora so dove andare a fare un’aperitivo durante il mio prossimo soggiorno milanese!
Modalità di partecipazione
- Viene utilizzata la piattaforma Zoom. Durante la visita telecamere e audio dei visitatori sono accese e si può partecipare attivamente durante la visita.
- Il percorso della visita è stato creato tramite immagini condivise sullo schermo e la spiegazione della guida.
Costo del biglietto
Ad offerta libera a partire dai 7 € in su. Pagamento con carta di credito o bonifico bancario.
Conoscere la guida
Tante sono le proposte offerte e diverse le persone che ci lavorano dietro. Ho avuto la possibilità di intervistare Giulia Varetti, specializzata nei tour nelle risaie piemontesi.
Perché seguire una visita virtuale a musei e città
La mia esperienza relativa a visite virtuali a mostre d’arte o città è stata molto positiva. Ho avuto tre esperienze diverse tra loro e tutte quante mi hanno lasciato un’impressione più che positiva. Tre argomenti diversi con tre guide molto diverse tra di loro: anche nel mondo virtuale paga la bravura e la preparazione di chi offre il servizio.
L’entusiasmo, il sapere e la voglia di comunicare traspare anche dallo schermo se questo lavoro viene fatto con passione. Seguire un tour online è altrettanto valido se fatto con professionalità da parte dell’ente organizzatore.
Perché seguire una visita virtuale? Le motivazioni sono tante e svariate. In questo particolare periodo storico dove non ci si può spostare e i musei sono chiusi, sono una valida alternativa alle classiche visite. Un modo per noi visitatori per continuare a viaggiare, a conoscere l’arte e la storia ed entrare in luoghi chiusi al pubblico. Una possibilità per gli addetti ai lavori per continuare a lavorare: quindi supportateli!
Il futuro delle visite online: il mio parere
Spero che questo tipo di visite possano continuare anche una volta terminata la pandemia. Sono una buona occasione per raggiungere un pubblico maggiore. Penso a tutte quelle persone che non possono spostarsi per motivi di salute. Oppure per chi volesse conoscere un museo che sta dall’altra parte del mondo e il viaggio sarebbe così costoso. O imparare una nuova lingua in base agli interessi dei singoli: ho conoscuto diverse ragazze straniere che studiavano storia dell’arte all’università col sogno di poter visitare l’Italia.
Un tour online ideato e organizzato bene può supportare tranquillamente una visita in loco. Perché non creare percorsi in luoghi chiusi di solito al pubblico come gli archivi? O far conoscere una meta dove per motivi di sicurezza non possono entrare tante persone?
4 comments
Sono Massimiliano (Massi) dalla Maremma, una guida turistica che come altre era titubante di fronte alla gestione di un gruppo virtuale. Dubbi derivanti dal fatto che “chi mai mi seguirà?” Dopo un paio di tentativi devo confessare che sono rimasto entusiasta della risposta del pubblico ma anche della mia. La differenza rispetto a guardare un video su internet è che qui ci si parla, si interagisce come in una guida reale. L’ultima volta c’erano più di 40 partecipanti e considerate che illustravo Pitigliano mica Roma o Firenze. Se volete provare ci sono tanti siti, io personalmente ho trovato Wisits.com il tutto ovviamente è un ingannare l’attesa prima di tornare alla realtà ma vi può dare diversi spunti su “dove andare dopo” . Saluti
Anche io all’inizio ero titubante ma devo dire che poi ci ho preso gusto! Rispetto ad una visita già pre-registrata, trovo molto più interessante una visita interattiva proprio perché si può discutere, fare domande ed interagire come se si fosse di persona.
Grazie per la segnalazione: non conoscevo Wisits.com e dovrò provare. Ovviamente in attesa di poter ritornare a viaggiare e vederci di persona!
Buon lavoro
Ho trovato il sito cercando visite online. Purtroppo la possibilità di visite online è stata abbandonata appena passato il lockdown ma per quelli come me residenti all’estero e con un numero limitato di ferie all’anno è uno dei pochi modi disponibili per conoscere il nostro patrimonio artistico
E’ vero, l’ho notato pure io e me ne dispiace perché tra il 2020 e il 2021 ho seguito tante interessanti visite guidate che non avrei mai potuto fare di persona (e girare per l’Italia in quattro e quattr’otto).
Oltre alle due situazioni che hai elencato, penso anche alle persone che non si possono muovere per malattia o limitazioni fisiche (penso ai tanti castelli che ho visitato, con tante scale, niente ascensori e rampe: una persona che si muove con la carrozzella come farà entrare?). La tecnologia dovrebbe venirci incontro anche in questo modo!