Siamo nella zona più trendy della capitale tedesca e attraverso un itinerario culturale scopriamo insieme cosa vedere a Scheunenviertel a Berlino!
Una zona visitata per caso e non programmata: l’ammetto, in questa parte del quartiere Mitte ci sono arrivata perché mi sono persa cercando altre mete. Contenta di averci messo piede, sono andata via col sorriso sulla bocca e felice della scoperta.
Scheunenviertel l’ho trovata più tranquilla rispetto ad altre zone di Berlino, nonostante sia a pochi passi dalla centralinissima Alexander Platz. Dall’altra ho trovato movimento, allegria nei suoi locali e ho approfondito uno scorcio buio della storia contemporanea. Lo so, è un contrasenso ma è stato un mix di emozioni, spesso contrastanti tra loro.
Buona lettura!
Un tour itinerario culturale
Punto di partenza dell’itinerario culturale è la stazione Hackescher Markt della S-Bahn, costruita nel corso dell’Ottocento e terminata nel 1882. I muri sono creati da mattoni e ceramica ed è tra le stazioni metropolitane di Berlino più caratteristiche. Le stazioni ferroviarie e metropolitane di Berlino hanno sempre esercitato un forte fascino su di me, ognuna delle quali racconta un pezzo di storia della città.
Uscendo dalla stazione si ha l’impressione di non trovarsi in una grande città: un mondo parallelo dove conoscere la storia o semplicemente rilassarsi. Dopo la caduta del muro, il quartiere di Mitte è diventato il quartiere alterntivo dove artisti e creativi amavano incontrarsi.
Nel corso del tempo, le varie ristrutturazioni degli edifici hanno fatto sì che Scheunenviertel diventasse l’angolo berlinese più trendy. L’arte contemporanea, la fotografia e la moda la fanno da padrone dove piccoli artigiani ed enti culturali hanno lasciato il passo a grandi catene commerciali, bar e ristornati.

Visitare Haus Schwarzenberg
Haus Schwarzenberg è uno spazio gestito da un’organizzazione senza scopo di lucro. Un luogo dove l’arte e la creatività esplodono libere da vincoli convenzionali o dalle esigenze di mercato. Dall’aspetto alternativo e tanto diverso da ciò che sta attorno, molto più radical chic, è una tappa interessante.
Siamo in Rosentalerstrasse al civico 39 e l’entrata ai tre cortili può dare l’impressione di condurre in un luogo lugubre. Ma non è così. Haus Schwarzenberg è la testimonianza un passato non tanto lontano: nonostante sia stata restaurata nel 2010, il suo aspetto rimane quello tipico della Berlino Est durante gli anni Novanta del secolo scorso.
Da sempre questi cortili hanno ospitato episodi anticonformisti e tallvolta episodi di coraggio civili. Oltre ad un cafè, una libreria, un cinema, tre musei raccontano storie da conoscere.
Museo Blindenwerkstatt Otto Weidt
Nel Museo Blindenwerkstatt Otto Weidt è possibile conoscere la storia di Otto Weidt un commerciante di scope e spazzole. I lavoratori della sua fabbrica erano degli ebrei non vedenti: risultarono utili alla produzione e quindi non deportabili.
Il percorso è breve e chiaro grazie alle tante foto, oggetti esposti e ai pannalli esplicativi. Molte le testimonianze dei soppravissuti che raccontano la loro storia e il personaggio di Otto Weidt.
L’entrata è gratuita.
Memoriale degli Eroi Silenziosi
Il Memoriale degli Eroi Silenziosi ovvero Gedenstätte Stille Helden si trova nel portone accanto al Museo Otto Weidt. Racconta le storie come quella di Otto Weidt, Oskar Schindler e di altre persone che aiutarono gli ebrei a sopravvivere in clandestinità nella Germania nazionalsocialista.
Storie poco conosciute che vale la pena di conoscere e l’entrata è gratuita. Ora il Gedenstätte Stille Helden è stato spostato in Stauffenbergstr. 13–14 Berlin-Tiergarten
Anne Frank Zentrum
Un museo che come dice il nome, racconta la storia di Anne Frank attraverso foto e oggetti. Una sala è riservata all’ormai famoso diaro attraverso il quale, Anne descrive il suo isolamento nell’appartamento di Amsterdam.
Visitare Hackesche Höfe
Hackesche Höfe è l’insieme di otto cortili comunicanti tra di loro dove sono stati aperti negozi, locali, un cinema. Il primo cortile ha un’architettura in stile Art Nouveau con le facciate decorate da piastrelle smaltate e ideato dall’architetto August Endell.
L’intero complesso risale al 1906 quando l’economia e l’industria berlinese erano al culmine. Durante gli anni Venti gli Hackesche Höfe hanno ospitato laboratori di sartoria, fabbriche di strumenti musicali e qualche negozio di generi alimentari. Successivamente la grande catena di magazzini Defaka ha adibito molti edifici in propri depositi.
L’utilizzo di questo spazio è infinito perché la DDR ci ha fatto dei parcheggi, alcuni ristoranti e fabbriche. Dopo il restauro dle 1997 i cortili e gli edifici di Hackesche Höfe sono ritornati ad essere un luogo di creativi e artisti.
L’entrata principale è in Rosenthalerstrasse 40.

Il quartiere ebraico
Dopo aver girato per Hackesche Höfe ti consiglio di uscire su Sophienstrasse, una piccola via che raccoglie in sè tante curiosità ma tanta storia. Qua c’è Sophienkirche, chiesa costruita nel 1713 e la sua torre campanaria: perché fermarsi? Semplicemente perché la torre è quella originale del 1735, cosa rara in una città tedesca dato che la Germania fu rasa al suolo dagli alleanti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Handwerkerverain
Una tappa se ami la storia contemporanea tedesca del Novecento: Handwerkerverain, sede dell’associazione dei lavoratori costruita nel 1905. Al suo interno, durante il primo dopoguerra, si incontravano Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht e protagonisti della Repubblica di Weimar. Assassinati poi nel 1919 insieme a Wilhelm Piek, successivamente presidente della Repubblica Democratica Tedesca.
Durante il Nazismo, questo edificio venne utilizzato come stamperia dove lavoravano tutte quelle persone condannate ai lavori forzati provenienti da Francia, Olanda e Ucraina. Oggi al suo interno ci sono un teatro, un centro culturale e caratterizzato da una serie di cortili con case tipiche in mattoni e restaurante nel corso del tempo.
Alter Judischer Fridhof
Hackesche Höfe ha una forma di quadrilatero: venendo dalla stazione S-Bahn entra da Rosenthalerstrasse ed esci su Sophienstrasse. Dopodichè alla fine di quest’ultima e all’estremità di Hackescher Markt toverai l’Alter Judischer Fridhof, il vecchio cimitero ebraico.
Costruito nel 1672, chiuso nel 1827 e completamente distrutto dalla Gestapo nel 1943, al suo interno sono custodite 10.000 spoglie di ebrei tedeschi. Durante la Seconda Guerra Mondiale è stato trasformato in un campo di calcio dalla Gestapo. Ma anche come cimitero di fortuna per tutte quelle persone morte durante i combattimenti durante la fine della guerra.
Oranienburger Strasse
A poche passi si arriva alla parte meridionale di Oranienburger Strasse, una delle vie principali della Berlino ebrea. E’ caratterizzata dalla presenza della più grande sinagoga di Berlino e dell’intera Germania: poteva contenere fino a 3.000 fedeli.
La Neue Synagoge è stata progettata nell’Ottocento da Edouard Knolauch e ancora oggi la sua cupola in oro luccica sotto i raggi della luce del sole e dalla sua facciata in perfetto stile moresco. Attualmente sede di un museo che racconta la sua storia così come quella della comunità ebraica di Berlino.
Pillole di storia
- Per conoscere meglio questo quartiere, consiglio di leggere l’articolo Essere ebrei nella Berlino nazista. La storia contemporanea raccontata attraverso i maggiori monumenti del quartiere di Hackescher Markt.
- Un itinerario attraverso i memoriali che raccontano della Resistenza tedesca, La Resistenza tedesca e i memoriali a Berlino è un buon punto di partenza.
- Puoi prenotare tour guidato del quartiere ebraico di Berlino. In questo modo puoi seguire una guida preparata che ti racconterà le vicende della Kristallnacht; discutendo poi gli effetti della Conferenza di Wannsee del 1942 e della protesta di Rosenstrasse nel 1943.

Perché visitare Scheunenviertel a Berlino?
Il mio itinerario su cosa vedere a Scheunenviertel è un inizio per conoscere questo angolo di Berlino. Gallerie d’arte, locali notturni e negozi rallegrano questo spazio: la visita merita molto più tempo. O semplicemente ritornarci diverse volte per approfondire i propri interessi.
Perché venire qui? Da una parte ho respirato una certa leggerezza passeggiando tra i diversi cortili, gallerie ed entrando nei vari negozietti. Dall’altra ho approfondito un pezzo di storia di cui mi sono spesso interessata: la comunità ebraica durante il Nazionalsocialismo. Toccare per mano le diverse tappe del quartiere ebraico per conoscerne le storie, ha dato un senso a ciò che ho studiato sui libri universitari.
Due realtà molto diverse tra loro, l’allegria dell’oggi e la serietà del passato, che riescono a mescolarsi senza problemi.
8 pensieri sparsi
Sono stata a Berlino diverse volte e ho visitato una volta questo posto piuttosto velocemente, dovrò tornare per soffermarmici di più 🙂 adoro la capitale tedesca, non sarebbe male farci nuovamente un salto!
Anche io ho un debole per Berlino: non mi stuferò mai di visitarla e andare a conoscere nuovi luoghi berlinesi!
Anche io adoro Berlino ma sono sempre passata, distrattamente nei luoghi che racconti, che invece meritano di essere visitati con rispetto della loro storia e con la curiosità per il presente.
A Berlino è difficile non entrare in contatto con la storia passata o attuale che sia. Con tutte le volte che ci sono stata, durante l’estate del 2016 sono arrivata a Hackescher Markt per la prima volta. Berlino è una di quelle città che non ti basterà mai una vita per conoscerla!
Sono appena tornata da Berlino e purtroppo l’Hackerscher Markt è una delle cose a cui ho rinunciato per mancanza di tempo. Mannaggia, avessi visto prima il tuo articolo avrei lasciato perdere qualcos’altro 😉 Vuol dire che mi toccherà tornare, non vedo l’ora!
Ti è piaciuta Berlino? Io l’ho sempre adorata ma ad agosto ho avuto questo rapporto di amore-odio e ho visto che a molti o piace o non piace.
Guarda, tu non sai quante cose non ho visto di Berlino anche se questa è stata la mia quinta volta e ogni volta non mi sono ripetuta nelle visite … quindi anche a me toccherà ritornarci. Ma che peccato 🙂
Adoro le perle nascoste, soprattutto quelle berlinesi! Io, sempre nei dintorni di Alexanderplatz, mi sono imbattuta per caso in un altro bellissimo quartiere: Nikolaiviertel!
Leggo con piacere i post di chi la Germania la conosce 😉
p.s. ho risposto ai commenti che mi hai lasciato 😉
Lo volevo visitare pure il Nikolaiviertel ma non ho avuto proprio tempo! A Berlino ci sono veramente troppe cose da vedere e questa volta ne ho scoperte tante altre che dovrò tassativamente andare a vedere!
Grazie per essere passata da me! Io adoro sempre leggere le esperienze altrui in Germania: il mio rapporto con questo paese per me è sempre stato di odio-amore; il primo impatto odio più totale per poi passare all’amore e alla nostalgia! 🙂