Le Marche sono una terra di castelli, chiese e abbazie: impossibile darne un numero certo o forse sì ma si perderebbe la magia di leggende, credenze e teorie storiche. Un itinerario interessante è stato quello di seguire le abbazie della Valle del Chienti, grazie alla proposta fattami da una amica marchigiana. Siamo in provincia di Macerata e il nostro punto di partenza è Civitanova Marche, per raggiungere in poche ore l’entroterra marchigiano con Tolentino e la sua basilica di San Nicola.
Questo percorso è da fare con l’auto perché difficilmente gestibile con i mezzi pubblici ma ti assicuro che ne vale davvero la pena. Il dolce paesaggio, una giornata settembrina con tanto sole, pochi turisti e io che ho fatto da cavia a Chiara, la mia guida personale per un giorno: ecco il giusto mix della mia esperienza di cui ancora oggi ricordo volentieri.
Buon viaggio!
Basilica di Santa Maria a Piè di Chienti
Le prime notizie risalgono al 936 quando l’abate di Farfa, un certo Campone, dona ad Ildebrando un fondo e la chiesa di Santa Maria a piè di Chienti. Da questo momento la chiesa conosce delle sostanziali modifiche, fino ad arrivare all’aspetto che possiamo ammirare noi oggi.
La struttura attuale della basilica di Santa Maria risale agli inizi del 1100 quando il frate Agenolfo decise di fare alcuni lavori di ampliamento. Durante il Quattrocento venne ulteriormente modificata: un nuovo piano di calpestio per rendere la chiesa accessibile. Infatti, le continue inondazioni da parte del fiume Chienti obbligarono ad un innalzamento dell’edificio e la creazione di una chiesa superiore. In questo modo venne cambiata drasticamente la struttura dell’edificio.
Poche le notizie della vita monastica durante i secoli, nonostante i restauri del 1925 e del 1937 abbiano messo alla luce uno dei migliori esempi di architettura cluniancense nelle Marche. Entrando nella basilica la sensazione è quella di essere trasportati in un mondo mistico grazie al silenzio e alla magia che si respira al suo interno. Gli affreschi del Quattrocento mostrano un Cristo Pantocrator, alcuni episodi dell’infanzia di Gesù e dai balconi si può ammirare dall’alto la navata principale della chiesa.
Informazioni utili
- La Basilica di Santa Maria a Piè di Chienti si trova in via Abadia, Montecosaro in provincia di Macerata.
- L’entrata è gratuita.
Abbazia di San Claudio al Chienti
La chiesa di San Claudio è stata onorata della denominazione abbazia per via dell’imponenza del suo edificio e della vastità del territorio circostante. La struttura non ospitò mai un centro monastico al suo interno, rimanendo un luogo accessibile a tutti i credenti.
Visitando l’abbazia di San Claudio ci si rende conto di trovarsi di fronte ad un edificio enigmatico che ancora oggi fa discutere per via del suo particolare genere architettonico.
Studi storici hanno datato l’edificio tra il 500 e il 1000, datazione messa in discussione dallo studioso Giovanni Carnevale che la fissa all’800. Lo storico dell’arte afferma che la basilica di San Claudio sia la vera basilica di Santa Maria Mater Domini di Aquisgrana, dove lo stesso Carlo Magno venne sepolto.
Le motivazioni di questa teoria sono principalmente due ma che ad oggi sono fortemente contestate:
- Durante il restauro avvenuto tra il 1924 e il 1926 venne trovato un sarcofago sotto l’altare. Al suo interno era contenuta una mummia con capelli biondo-rossiccio e una spada. Per il prof. Carnevale le spoglie sono di Ottone III, morto a Paterno nel 1002 e sepolto davanti all’altare della chiesa di Aquisgrana.
- La pianta della chiesa si rifà al modello della cappella Palatina di Aquisgrana. Tutti gli elementi strutturali si possono trovare anche nella chiesa di Germigny des Prés vicino ad Orleans e nella struttura del Frigidario omaiade di Khirbat al Mafjar vicino a Gerico.
Informazioni utili
- L’Abbazia di San Claudio al Chienti si trova in via S. Claudio, Corridonia in provincia di Macerata.
- L’entrata è gratuita ma si accettano offerte. All’interno ci sarà un volontario disponibile a darti informazioni di base.
Abbazia di Chiaravalle di Fiastra
Ci troviamo all’interno di un luogo splendido: la Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, istituita nel 1984. La riserva comprende 1825 ettari di terreno dentro il quale sorge l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra.
Fondato nel 1142, il complesso monastico cistercensi è tra i migliori conservati in Italia. L’abbazia si sviluppò molto velocemente nel corso dei secoli successivi dal punto di vista religioso, economico e sociale grazie ai Monaci Cistercensi e alla regola Ora ed Labora di San Benedetto. Nel giro di poco tempo divenne un’importante punto di riferimento a livello nazionale.
Tante le vicissitudini avvenute durante i secoli, tra le quali il trasferimento della proprietà alla famiglia Bandini nel 1773: una nobile famiglia di Camerino che costruì un ricco palazzo nell’ala a sud del monastero. Nel 1918 morì l’ultimo erede della famiglia Bandini, lasciando così i suoi averi alla Fondazione Giustiniani Bandini e riconosciuta come ente nel 1974.
Su invito della Fondazione, nel 1985 sono ritornati ad abitare all’interno dell’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, riportando all’antico splendore il monastero, divenuto nuovamente un’importante punto di riferimento spirituale.
La visita al suo interno
La visita all’interno del complesso monumentale richiede una certa calma e sono sicura che non ne vorrai più uscire più come è successo a me. Ecco cosa troverai al suo interno:
- la Chiesa abbaziale con la sua tipica architettura cistercense.
- Il chiostro che collega tutti gli ambienti legati alla vita quotidiana dei monaci.
- L’antica sala del capitolo dove si svolgeva la lettura della Regola.
- Le grotte che una volta custodivano i viveri. Le cantine dove oggi è stato allestito il Museo del Vino e la sala delle oliere dove oggi è possibile visitare la raccolta archeologica. Il grande magazzino del monastero, meglio conosciuto come cellarium e il refettorio.
- Alcune sale affrescate del bellissimo Palazzo Giustiniani Bandini di cui mi sono innamorata follemente e il relativo giardino. Ti lascio un compito, quello di cercare la quercia di sughero all’interno del giardino!
Informazioni utili
- L’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra si trova nella Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, Ubisaglia in provincia di Macerata.
- Se ti interessa un visita guidata per singoli, gruppi o scuole puoi contattare www.abbadiaturismo.it.
- L’entrata alla chiesa è gratuita. E’ a pagamento l’entrata al resto della struttura: 5 € a persona, costo aggiornato a settembre 2019.
Basilica di San Nicola
San Nicola fu un frate agostiniano che passò una buona parte della sua vita a Tolentino nella seconda metà del Duecento. La Basilica è dedicata a lui e consacrata nel 1465 ma sorge su una struttura pre-esistente dedicata a San Giorgio: San Nicola visse nel convento annesso per più di trent’anni, morendovi nel 1305.
Nel corso dei secoli la struttura ha subìto diversi cambiamenti ma è la sua architettura barocca che prende il sopravvento ed è quella che noi possiamo ammirare ancora oggi. Durante il terremoto del 2016 la basilica è rimasta gravemente danneggiata: io l’ho visitata nel settembre 2019 e il famoso cappellone è stato chiuso per restauro fino a pochi giorni prima così come una buona parte della struttura. Mentre l’adiacente Museo Diocesano risultava ancora inaccessibile al pubblico.
Cosa vedere al suo interno?
L’interno della Basilica di San Nicola è in contrasto con il suo esterno che risulta molto più semplice. Una volta entrata mi sono trovata catapultata in un mondo parallelo dove l’arte ha vinto su tunto. Parole d’ordine: tanto, troppo se non di più come solo il barocco e il Rococò sanno fare.
La chiesa con le sue infinite cappelle laterali, la Cappella del Santissimo Sacramento, il Cappellone, la Cappella delle Sante Braccia. E poi il chiostro, tra i più antichi degli ordini mendicanti e la cripta: io non ne volevo più uscire. Quando si dice avere la Sindrome di Stendhal: qui è possibile!
- Per approfondire la visita, puoi leggere il mio postblog dedicato alla Basilica di San Nicola da Tolentino!
Informazioni utili
- La Basilica di San Nicola di trova in piazza Domenico Silverj 3 a Tolentino.
- L’entrata alla basilica è gratuita.
- Per maggiori informazioni puoi consultare il loro sito www.sannicoladatolentino.org.
Perché visitare le abbazie della Valle del Chienti
Ci troviamo nella terra dove abbondano chiese, monasteri, eremi e abbazie: la regione delle Marche offre un vasto assortimento a riguardo. Ogni sito ha le sue caratteristiche, le sue leggende e la sua storia ed è un vero peccato lasciarsi sfuggire qualcosa.
Questo itinerario delle abbazie della Valle del Chienti è solo un punto di partenza per poter iniziare un percorso del tutto particolare, quello del turismo religioso marchigiano. Non importa se si è credenti o meno, è una parte che caratterizza questo fazzoletto di terra una volta appartenuto allo Stato Pontificio di cui ha lasciato un segno indelebile.
Prima di arrivare a conoscere la valle del Chienti, ho visitato diverse volte il Santuario di Loreto: altro luogo dove la storia e religione si mescolano a meraviglia e una guida appasionata mi accompagnato al suo interno. Oppure consiglio di seguire uno degli itinerari proposti da I luoghi del Silenzio tra Marche e Umbria.
Sei pronto per partire?