Il Parco Guerrieri Gonzaga è uno di quei luoghi che non t’aspetti, fuori dai principali circuiti turistici e sicuramente non ci arrivi per caso perché è tra le tue tappe del viaggio.
La Vallagarina è quel tratto situato tra Verona e Trento ed è conosciuta soprattutto per Rovereto, Castel Beseno e il Castello di Avio. Ci passi per raggiungere Monte Baldo e il vicino lago di Garda oppure per un trekking in uno dei luoghi della Grande Guerra.
Siamo a Villa Lagarina, un sobborgo di Rovereto in Trentino. Io ci sono arrivata in una sonnecchiata mattina di un sabato estivo, quando la maggior parte delle persone era in montagna a rinfrescarsi e Villa Lagarina si è presentata semideserta.
Non ti immagini che un piccolo borgo possa custodire tanta ricchezza: dalle mura esterne nulla si percepisce di quel che si può trovare all’interno del parco. Tre ettari di oasi lussureggiante, tra i giardini più estesi del Trentino e inserito nel circuito dei Grandi Giardini Italiani.
Ti porto con me all’interno del Parco Guerrieri Gonzaga, attraverso la sua storia e raccontandoti cosa troverai!
Pillole di storia
Il Palazzo Guerrieri Gonzaga e il relativo spazio esterno nascono nella seconda metà del Settecento per volere dei conti Festi di Brauenfeld. In una incisione dell’epoca, il palazzo è ai piedi di un vasto appezzamento coltivato a vite ed è presente pure una cappella situata dove oggi c’è il Belvedere.
A cavallo tra Sette e Ottocento ci sono continui cambi di proprietà fino al 1806 quando subentra il barone Sigismondo Moli che acquista l’intero palazzo con il giardino, la scuderia, il fienile e la serra dei limoni.
L’epoca di Sigismondo Moli
Il barone Moli è un funzionario statale con un’ottima carriera alle spalle che, dopo la Resurrezione, si ritira a Villa Lagarina. Nel suo palazzo inizia ad interessarsi di agricoltura, letteratura e filosofia. Non solo: si interessa anche a come realizzare il parco nello spazio adiacente alla struttura che ha acquistato.
Ed è così prende forma il giardino paesistico romantico dove gli spazzi vengono ridisegnati. Specie rare ed esotiche vengono accostate in modo armonico e convivendo con angoli dove la natura è selvaggia. L’acqua è l’elemento che unifica le micro realtà all’interno del parco.
Tra i documenti originali ritrovati, ad esempio, ci sono degli acquisti di semi provenienti dalla Turchia e dalla Grecia. Vengono segnati in due cataloghi sia le piante e le erbe situate all’interno della sua proprietà che le piante da frutto e da ornamento situati nel giardino.
Durante il tuo percorso presta attenzione alle varie targhette che indicano il nome botanico dei diversi esemplari. Le originali sono smaltate e custodite all’interno della struttura delle serre.
Sigismondo Moli muore nel 1826 e i figli continuano il lavoro iniziato dal padre. Il parco Guerrieri Gonzaga rimane integro per tutto l’Ottocento e durante la Prima Guerra Mondiale. Dopo la guerra il Trento passa al Regno d’Italia e per successione, arriva ai marchesi Guerrieri Gonzaga.
Gli eredi seguono la visione dello stesso Moll e della sua vedova, Beatrice Guerrieri Gonzaga e colei che mantenne e restaurò i beni del marito.
Gli artisti e il Parco Guerrieri Gonzaga
Il Parco Guerrieri Gonzaga è ritratto nell’arte grazie all’artista di corte viennese Eduard Gurk in alcuni suoi disegni. Un’importante testimonianza di come apparisse il parco durante l’Ottocento: l’artista soggiornò a Villa Lagarina diverse volte tra il 1830 e il 1840.
- gli alberi che oggi appaiono maestosi, all’epoca erano ancora piccoli perché appena impiantati.
- La limonaia era ben diversa da come si presenta oggi a livello architettonico.
La pittrice Anna de Ballerini ritrae il parco sotto diversi punti nei suoi acquarelli e testimonia di come fosse molto diverso il parco alla metà del XIX secolo.
La visita al Parco Guerrieri Gonzaga
Il mio suggerimento è quello di non aver fretta perché il Parco Guerrieri Gonzaga chiede tempo per scoprire ogni suo angolo, assaporarlo in ogni sua variante e lasciarsi andare senza controllare il tempo che passa.
Una volta fatto il biglietto, il consiglio è quello di seguire prima il Percorso delle Mura: è quello che segue letteralmente le mura che delimitano il giardino stesso.
Dopo aver ammirato il roseto, continua l’itinerario alla tua destra: una tappa alla tomba del barone Sigismondo de Moll, il creatore di questo giardino così come lo possiamo ammirare noi oggi.
Seguendo il percorso, si erige il Belvedere dove mi sono soffermata per la bellezza di un quarto d’ora abbondante. E’ un edificio al cui interno una scalinata porta al piano sopraelevato affrescato con motivi stilizzati e un piccolo balcone dal quale ammirare il giardino.
La strada da seguire è quella più esterna, la quale porta poi al lato opposto del Belvedere: qui si trova il Palazzo Guerrieri Gonzaga (non visitabile), una serra al cui interno si trova una limonaia, un chioschetto e lo chalet di caccia.
Il Percorso Romantico si sviluppa, invece, all’interno del Parco Guerrieri Gonzaga: una collina dei grandi boschi proprio di fronte al Belvedere e la collina Belvedere accanto ad essa.
Ho adorato il laghetto e la relativa grotta rupestre usata come ghiacciaia dove mi sono persa a fare una marea di foto e a rilassarmi grazie alle diverse panchine postate qua e là.
Informazioni utili per visitare il Parco Guerrieri Gonzaga
- Il biglietto costa 9 € con eventuali riduzioni.
- Gli orari d’apertura sono nel fine settimana da aprile ad ottobre.
- Il Parco Guerrieri Gonzaga si trova in piazza G. B. Riolfatti 6.
- Alle 11 del primo e del terzo sabato del mese gli esperti della Fondazione Museo Civico di Rovereto organizzano delle visite guidate.
- Su richiesta almeno il giorno prima è possibile prenotare dei cestini pic-nic con all’interno i prodotti tipici della zona da gustare all’interno del parco.
- Per maggiori informazioni puoi consultare il sito del Parco Guerrieri Gonzaga.
Cosa vedere nei dintorni di Villa Lagarina?
Ci troviamo nella Vallagarina, una zona che sto riscoprendo negli ultimi anni e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Sono tante le attività naturalistiche per chi ama la montagna e la vita all’aria aperta in tutte le sue stagioni.
I miei consigli sono soprattutto culturali: ecco cosa puoi fare nelle località vicino a Villa Lagarina!
- Puoi visitare Rovereto: ti consiglio un itinerario culturale nel suo centro storico, di visitare il MART e la Casa Museo Futurista dove conoscere l’artista Fortunato Depero. A Rovereto c’è il più importante Museo Storico Italiano della Guerra all’interno del castello: vale davvero la pena!
- Se sei un’appassionata di caffè, fermati al COBO il museo del caffè di Rovereto.
- Mi sono innamorata follemente di Ala, la città di velluto e dei suoi particolari mercatini natalizi.
- Se hai abbastanza fiato raggiungi il Castello di Avio e Castel Beseno.
- Durante il periodo di Natale non perderti i mercatini della Vallagarina.
- Villa Lagarina è a due passi dal Lago di Garda: puoi visitare Malcesine, Riva del Garda e Arco.
- Oltre al Parco Guerrieri Gonzaga, ti racconto cosa visitare a Villa Lagarina.