Ho avuto dei giorni di ferie all’ultimo momento e Ravenna mi sembrava la meta ideale: vicina e con un offerta museale di tutto rispetto. Il tempo a mia disposizione era poco, mi sono quindi chiesta cosa vedere a Ravenna in un giorno?
E’ stato difficile scegliere e ho puntato sui musei e i mosaici di Ravenna nel centro storico: un itinerario culturale concentrato ma sorprendente.
Ravenna è una città a misura d’uomo, poco distante dalla Riviera Romagnola e conosciuta per i suoi mosaici bizantini. Proprio per questo inclusa nella lista dei siti italiani patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1996.
Una tappa obbligata per chi si trova a visitare la Romagna: un giusto mix tra arte, mare tra Rimini e Cervia, natura con i parchi naturali.
Ravenna: capitale bizantina e capitale dei mosaici
Ravenna ha conosciuto la sua massima espansione durante l’Impero Bizantino. E’ stata per ben tre volte capitale (dell’Impero Romano d’Occidente, di Teodorico Re dei Goti e dell’Impero di Bisanzio in Europa) grazie alla posizione strategica.
Città lagunare sorta sulle rive del mar Adriatico, Ravenna era un’importante porto che collegava la terra ferma con i paesi che si affacciavano sul Mediterraneo e col vicino Oriente.
I mosaici di Ravenna sono la testimonianza di un’epoca di grandi traffici commerciali tra la Penisola Italica, il Mediterraneo e l’Oriente. I mosaici hanno una lunga tradizione nel mondo antico nel Vicino Oriente ed è con l’arte bizantina che raggiungono la loro massima espressione.
Ravenna non si è tirata indietro e ancora oggi risplende grazie alla forte influenza bizantina.
Visitare i musei di Ravenna
Ravenna è la città dei mosaici, sarebbe un peccato non visitarli tutti: un post dedicato grazie ai tre itinerari proposti, ti potrai organizzarti al meglio senza perdere tempo e denaro.
Di seguito ti parlerò del classico tour da fare se è la prima volta che visiti la città. Potrai farlo autonomamente oppure prenotando una visita guidata che ti accompagnerà nel centro storico e nei principali musei.
Museo Nazionale di Ravenna
Il museo è allestito all’interno di un ex convento benedettino di San Vitale, dove ho adorato il meraviglioso chiosco. Custodisce importanti reperti archeologici trovati a Ravenna e si possono suddividere in tre importanti gruppi: lapidari, reperti da scavo e collezioni d’arte.
Tra i reperti di maggior prestigio si possono ci sono i capitelli in marmo orientale, sarcofagi decorati e altri manufatti del V e VI secolo. Non solo, mi sono persa ad ammirare le icone bizantine, le antiche armature e le produzioni di ceramica (ricordo che siamo vicini a Faenza, città dove si producono oggetti in ceramica fatti a regola d’arte!).
Basilica di San Vitale – Mausoleo di Galla Placidia
I due siti si trovano nello stesso complesso dove è situato il Museo Nazionale di Ravenna. E da qui inizia il mio percorso per poter ammirare i mosaici. La costruzione della Basilica di San Vitale è iniziata nel 530 da Giuliano Argentario su commissione del vescovo Ecclesio e consacrata nel 547: è definita un capolavoro dell’arte paleocristiana e bizantina.
La chiesa ha una pianta ottagonale e il suo interno sfarzoso è prettamente in contrasto col suo esterno molto semplice.
L’abside certamente è il punto che attrae di più: i mosaici raccontano e descrivono il corteo di Giustiniano nell’atto di offrire i vasi liturgici alla chiesa per la sua consacrazione da parte del vescovo Massimiano.
Il corteo di Teodora partecipa all’inaugurazione della chiesa. La rappresentazione dei due cortei è puramente simbolica: entrambi non furono presenti alla cerimonia.
L’esterno del Mausoleo di Galla Placidia è molto semplice e in forte contrasto con il suo interno, completamente ricoperto di mosaici. Galla Placidia ha fatto costruire questa cappella per sé, suo fratello e suo marito Costanzo III: ironia della sorte, nessuno dei tre è stato sepolto qua.
La bellezza di questo posto è il cielo stellato che ricopre completamente il soffitto interno: il motivo è stato ripreso con ogni probabilità da alcune decorazioni di tessuti di origine asiatica. L’interno rapisce e toglie il fiato nonostante il luogo sia piccolo.
Battistero degli Ortodossi – Museo Arcivescovile – Duomo
Il Battistero degli Ortodossi, il Duomo e il Museo Arcivescovile si trovano nello stesso complesso: un dettaglio da non sottovalutare per chi ha poco tempo da dedicare agli spostamenti.
Il Battistero degli Ortodossi, costruito per i cristiani che rifiutarono l’eresia ariana, è conosciuto come Battistero Neoniano. Il nome deriva dal vescovo Neone che lo fece terminare e decorare, integrando le novità con i mosaici che oggi possiamo ammirare.
L’interno è caratterizzato dalla fonte battesimale che si trova al centro: quello che c’è ora non è l’originale, bensì risalente al periodo rinascimentale. Le pareti sono completamente ricoperte di mosaici e altre decorazioni come stucchi e incrostazioni marmoree creando un’atmosfera particolare.
Il Museo Arcivescovile raccoglie tutte quelle opere d’arte provenienti dall’antica cattedrale (si perché quella originale venne distrutta e si trovava proprio su quest’area) e dalle altre costruzioni anch’esse andate distrutte. I punti più salienti sono la cattedra in avorio di Massimiano risalente al VI secolo d. C. e la cappella di Sant’Andrea, anch’essa ricoperta completamente da mosaici e risalente tra il 400 e il 500 d.C.
Infine il Duomo, del XVII secolo, riprende la vecchia planimetria dell’antica cattedrale. L’interno del complesso appare anonimo a confronto del resto degli edifici: non ci sono mosaici e le decorazioni sono piuttosto semplici. Sinceramente a me ha attirato più la sua struttura esterna, anche perché la prima volta l’ho vista di sera con la nebbia e le luci dei lampioni: impressionante!
Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
Il suo interno custodisce ancora l’antica decorazione originaria, grazie alla quale è possibile ammirare l’evoluzione del mosaico parietale bizantino dall’età teodoriciana a quella giustinianea. Le 26 scene a mosaico cristologiche raccontano le vicende del Nuovo Testamento e sono tra le più antiche arrivate a noi.
La Biblioteca Classense
Come perdere una tappa all’aula magna e alle altre sale come quelle della scienza, delle arti e dei santi padri?
Biblioteca nata all’interno del monastero Camaldolese nel XVIII secolo dall’abate Canneti. Il nome deriva proprio dal monastero stesso perché nel XVI i monaci si sono trasferiti a Ravenna da Classe, località a pochi chilometri di distanza.
Una volta uscita dalla biblioteca, ho raggiunto la tomba di Dante: ebbene sì, Dante ha vissuto esule proprio a Ravenna presso la corte di Guido Novello da Polenta gli ultimi anni della sua vita.
Le sue spoglie sono conservate in questo tempietto neoclassico e illuminato da una lampada alimentata con l’olio portato in dono dal comune di Firenze ogni anno nella data dell’anniversario della sua morte.
Quanto costa visitare i musei di Ravenna?
- Biglietto cumulativo 9,50€: Basilica di San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Battistero Neoniano, Museo Arcivescovile, Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
- Biglietto cumulativo, a scelta se vedere uno – due o tutt’e tre i monumenti: Museo Nazionale, Mausoleo di Teodorico, Basilica di Sant’Apollinare in Classe
Perché visitare Ravenna?
Tre volte capitale, mosaici che tolgono il fiato e una storia millenaria.
Una città di piccole dimensioni dove si ha il tempo di prendersela con calma.
La possibilità di lasciare l’auto a casa e raggiungere tranquillamente tutti i siti a piedi. Perdersi a chiaccherare con le persone che s’incontrano, assaggiare una buona cucina locale.
Non solo mosaici, Ravenna è anche la città dell’arte contemporanea: Blub è passato di qui con la sua L’arte sa nuotare!
Oppure visitare il MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna che si trova all’interno del chiostro dell’Abbazia di Santa Maria in Porto
Ti ho incuriosito? Allora parti subito!
16 comments
Nell’ultima foto non è l’ingresso al complesso di San Vitale, ma la piazzetta degli Ariani con relativo omonimo battistero!
Grazie per la segnalazione, correggo subito!
Hai scritto un bel post…io conoscevo già Ravenna, è una bella cittadina con mosaici bellissimi, (del resto altrimenti non avrebbe 8 siti unesco)…ma mi fa piacere che hai fatto venire voglia a tante persone di andarla a visitare e a me di tornarci ciao
Grazie Federico! Proprio in questi giorni, tra i miei post da rivedere e risistemare, c’è proprio questo di Ravenna: è una città dove ho lasciato il cuore tra la sua bellezza artistica e amici che me l’hanno fatto apprezzare ancora di più. Sono contenta, quindi, se il mio post riesce a contagiare le persone per visitarla e conoscerla.
Sono stata a Ravenna due volte, una per vedere la parte più moderna, fatta di street art e mosaici contemporanei, e una di sfuggita, mentre andavo verso Modena. Mi vergogno a dire che i siti principali che nomini nel post mi mancano (ma si può???). Galla Placidia è uno spettacolo e dalla mia prima volta in città è nella lista delle cose da vedere assolutamente in Italia. Spero di rimediare presto 🙂
Don’t worry: io sono di Trento e la sto scoprendo ora col mio blog! Una mia amica, a ferragosto mi ha portato in un luogo aperto da ben 10 anni e io ancora non l’avevo visto! Da quando ho letto il tuo post sulla street art di Padova, mi hai “attaccato” questa passione: vuol dire che la prossima volta a Ravenna, sarà alla ricerca della street art! 🙂
Tutte queste cose su Ravenna non le sapevo, buono a sapersi. Io adoro tutti gli affreschi specialmente se sono super colorati ?
Si, i mosaici sono bellissimi e super colorati: con la luce che entra dalle vetrate è uno spettacolo con tutti questi riflessi che fanno risaltare ancora di più il luogo!
Allora, tu devi sapere che tra le cose che amo di più al mondo ci sono i soffitti affrescati. Chiese o palazzi non importa! Per cui forse potrai capire quanta voglia ho di visitare Ravenna e i suoi famosissimi (e a quanto pare spettacolari) affreschi!! Questo post mi sarà molto utile quando ci andrò…perché ci andrò!! 🙂
Ravenna con i suoi mosaici te la consiglio proprio: non per nulla fa parte della lista del patrimonio UNESCO!! Appena riesci, vai! 🙂
Una delle mete italiane che mi manca da visitare!!
Io l’ho scoperta perché avevo una amica che abitava nelle vicinanze e sono stata contenta di averla scoperta. Una piccola cittadina che ha veramente tanto da offrire per gli amanti della cultura ma anche della natura perché proprio qua vicino c’è una fantastica pineta, un’importante Riserva Naturale … meglio di così!
Non so perchè la tastiera mi ha fatto scrivere Vienna invece di Ravenna 🙁
Manco da Vienna da parecchio tempo! Ho proprio voglia di tornare a visitare San Vitale. Opterò sicuramente per il biglietto cumulativo in modo da vedere anche il mausoleo ed il battistero, che non avevo mai preso in considerazione.
che meraviglia ravenna!! è da tantissimi anni che manco, sarebbe ora di rimediare! ottime foto!
Grazie! Io ci voglio ritornare: non so perché ho aspettato tanto tempo dopo la mia prima visita. Ci credi che mi manca già? E mi mancato tante cose da vedere che non sono riuscita a visitare 🙁