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Cosa vedere a Ravenna, città dei mosaici e tre volte capitale!

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Una città a misura d’uomo, situata sulla Riviera Romagnola e conosciuta soprattutto per i suoi mosaici bizantini e la presenza del sommo poeta Dante. Ti racconto cosa visitare a Ravenna uno dei siti italiani patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1996: ho visitato Ravenna per ben quattro volte e quello che ti racconto è la somma di tutte le mie visite giornaliere fatte.

Ravenna ha conosciuto la sua massima espansione durante l’Impero Bizantino. E’ stata per ben tre volte capitale grazie alla posizione strategica: dell’Impero Romano d’Occidente, di Teodorico Re dei Goti e dell’Impero di Bisanzio in Europa.

Città lagunare sorta sulle rive del mar Adriatico, Ravenna è stata un’importante porto che collegava la terra ferma con i paesi che si affacciavano sul Mediterraneo e col vicino Oriente.

I mosaici di Ravenna sono la testimonianza di un’epoca di grandi traffici commerciali tra la Penisola Italica, il Mediterraneo e l’Oriente. Essi hanno una lunga tradizione nel mondo antico nel Vicino Oriente ed è con l’arte bizantina che raggiungono la loro massima espressione.

Ravenna non si è tirata indietro e ancora oggi risplende grazie alla forte influenza bizantina.

Cosa vedere nel centro storico di Ravenna?

Il centro storico di Ravenna è concentrato e le sue vie principali non richiedono molto tempo per visitarlo: lo potrai fare tranquillamente quando raggiungi le diverse tappe museali o semplicemente rilassandoti durante qualche pausa. Le tappe principali sono:

  • Piazza del Popolo: il punto nevralgico della città, dove tutto passa per di qua. E’ il luogo del potere fin dall’antichità ed ogni personalità politica ha lasciato il proprio segno. Spiccano due colonne di granito sulle quali sono poste le statue di San Vitale e Sant’Apollinare.
  • Piazza San Francesco, costruita nel 1679 e ampliata nell’Ottocento, l’aspetto attuale risale agli anni Trenta del Novecento con la creazione della Zona Dantesta.
  • Mercato al coperto: si trova in piazza costa ed è una delle mete da fare per gli acquisti di frutta e verdura o per mangiare qualcosa.
  • I Giardini pubblici, il più antico parco urbano di Ravenna con il Planetario che sorge accanto.
piazza del popolo ravenna
Piazza del Popolo

La Zona del Silenzio

Dante Alighieri è passato per Ravenna nel 1303 e nel 1310, ritornandoci poi nel 1318 su richiesta Guido da Polenta, podestà della città dal 1316 al 1322.

Si pensa che qui abbia finito di scrivere la sua opera maggiore, la Divina Commedia: è probabile che “la divina foresta spessa e viva” nel Canto XXVIII del Purgatorio, sia la descrizione della pineta di Classe. Se sei appassionata del turismo letterario, ecco le principali tappe dedicate a Dante.

  • Tomba di Dante Alighieri (gratuita) proprio accanto al Quadrarco di Braccioforte (gratuita).
  • Antichi chiostri francescani (gratuiti) al piano terra del Museo di Dante che si trova al primo piano dell’edificio ed è a pagamento.
  • L’adiacente Basilica di San Francesco: l’entrata alla chiesa è gratuita, mentre si paga la visita alla Cripta Rasponi e ai relativi giardini pensili.

Al di fuori della zona del Silenzio consiglio una visita guidata gratuita alla Biblioteca Classense e la Pineta di Classe.

La street art di Ravenna

Un consiglio che faccio sempre è quella di scoprire le città seguendo la street art: ogni volta che l’ho fatto, ho sempre scovato qualche via particolare, ammirato meglio i palazzi e apprezzato di più le tappe che facevo.

  • Blub è passato di qui con la sua L’arte sa nuotare ed io mi sono divertita a cercarlo!
  • Per gli altri murales (che non ho visto e provvederò a farlo la prossima volta), ecco dove trovare la street art ravennata.

Conoscere Ravenna con gli enigmi

Un modo curioso e simpatico di conoscere Ravenna è quello di seguire l’autoguida di Cluego. Attraverso il percorso proposto scoprirai le meraviglie e i tesori noti ai più, oltre ai segreti e le curiosità che solo in pochi conoscono: in questo modo vedrai Ravenna sotto una luce unica.

La particolarità di questa app è quella di sbloccare questi segreti per risolvere tutti gli enigmi che incontrati lungo il percorso!

  • L’itinerario proposto dura tra le 2 ore e mezza e le 3 ore e mezza: si adatta ai tuoi tempi e la puoi interrompere tutte le volte che nei hai bisogno e riprendere da dove hai lasciato.
  • Dieci sono gli enigmi da risolvere per toccare tutte le undici tappe.
  • Puoi seguire l’autoguida da sola (io l’ho fatto a Verona e a Venezia) ma t’assicuro che è più divertente se si è almeno in 2 o più persone!

Puoi acquistarla online e seguire le istruzioni direttamente sul tuo cellulare.

Quali musei visitare a Ravenna?

Ravenna è la città dei mosaici, sarebbe un peccato non visitarli tutti: un post dedicato grazie ai tre itinerari proposti, ti potrai organizzarti al meglio senza perdere tempo e denaro.

Di seguito ti parlerò del classico tour da fare se è la prima volta che visiti la città. Dopo la descrizione dei musei, ho inserito il costo dei biglietti e le varie opzioni: in questo modo è tutto più chiaro e deciderai al meglio cosa acquistare.

Basilica di San Vitale e il Mausoleo di Galla Placidia

I due siti si trovano nello stesso complesso dove è situato il Museo Nazionale di Ravenna. E da qui inizia il mio percorso per poter ammirare i mosaici. La costruzione della Basilica di San Vitale è iniziata nel 530 da Giuliano Argentario su commissione del vescovo Ecclesio e consacrata nel 547: è il capolavoro dell’arte paleocristiana e bizantina.

La chiesa ha una pianta ottagonale e il suo interno sfarzoso è prettamente in contrasto col suo esterno molto semplice.

L’abside certamente è il punto che attrae di più: i mosaici raccontano e descrivono il corteo di Giustiniano nell’atto di offrire i vasi liturgici alla chiesa per la sua consacrazione da parte del vescovo Massimiano.

Il corteo di Teodora partecipa all’inaugurazione della chiesa. La rappresentazione dei due cortei è puramente simbolica: entrambi non furono presenti alla cerimonia.

L’esterno del Mausoleo di Galla Placidia è molto semplice e in forte contrasto con il suo interno, completamente ricoperto di mosaici. Galla Placidia ha fatto costruire questa cappella per sé, suo fratello e suo marito Costanzo III: ironia della sorte, nessuno dei tre è stato sepolto qua.

La bellezza di questo posto è il cielo stellato che ricopre completamente il soffitto interno: il motivo è stato ripreso con ogni probabilità da alcune decorazioni di tessuti di origine asiatica. L’interno rapisce e toglie il fiato nonostante il luogo sia piccolo.

mosaici della basilica di san vitale a ravenna
Interno della Basilica di San Vitale

Basilica di Sant’Apollinare Nuovo

Il suo interno custodisce ancora l’antica decorazione originaria, grazie alla quale è possibile ammirare l’evoluzione del mosaico parietale bizantino dall’età teodoriciana a quella giustinianea.

Le 26 scene a mosaico cristologiche raccontano le vicende del Nuovo Testamento; la processione di Sante e Santi che celebrano la fede in Cristo ed è pure rappresentato l’antico porto di Classe: sono tra le più antiche arrivate a noi.

La basilica di Sant’Apollinare Nuovo è stata fondata da Teodorico all’inizio del VI secolo. Chiamata così per non confonderla con la basilica di Sant’Apollinare in Classe, nel IX secolo le reliquie del patrono di Ravenna sono state spostate in quest’ultima.

Battistero degli Ortodossi, Museo Arcivescovile e il Duomo

Tre siti situati nello stesso complesso: un dettaglio da non sottovalutare per chi ha poco tempo da dedicare agli spostamenti.

Il Battistero degli Ortodossi, costruito per i cristiani che rifiutarono l’eresia ariana, è conosciuto come Battistero Neoniano. Il nome deriva dal vescovo Neone che lo fece terminare e decorare, integrando le novità con i mosaici che oggi possiamo ammirare.

L’interno è caratterizzato dalla fonte battesimale che si trova al centro: quello che c’è ora non è l’originale, bensì risalente al periodo rinascimentale. Le pareti sono completamente ricoperte di mosaici e altre decorazioni come stucchi e incrostazioni marmoree creando un’atmosfera particolare.

Il Museo Arcivescovile raccoglie tutte quelle opere d’arte provenienti dall’antica cattedrale e dalle altre costruzioni anch’esse andate distrutte. I punti più salienti sono:

  • la cattedra in avorio di Massimiano del VI secolo d. C.
  • La cappella di Sant’Andrea, ricoperta completamente da mosaici e risalente tra il 400 e il 500 d.C. E’ uno degli 8 monumenti UNESCO di Ravenna.
  • Il Calendario Pasquale inciso su una lastra di marmo prezioso del periodo che va dal 532 al 626.

Il Duomo, del XVII secolo, riprende la vecchia planimetria dell’antica cattedrale. L’interno del complesso appare anonimo a confronto del resto degli edifici: non ci sono mosaici e le decorazioni sono piuttosto semplici.

A me ha attirato più la sua struttura esterna, anche perché la prima volta l’ho vista di sera con la nebbia e le luci dei lampioni e mi ha impressionato molto!

Basilica di Sant’Apollinare in Classe

Si trova a pochi chilometri dal centro storico: io l’ho raggiunta con l’autobus nr 4 e c’è anche una fermata del treno a meno di 5 minuti dalla stazione principale di Ravenna.

La basilica è dedicata ad Apollinare, patrono e primo vescovo di Ravenna ed è stata costruita sul suo luogo di sepoltura. Consacrata nel 549 d.C. dal vescovo Massimiano, è il più importante esempio di basilica bizantina ravennate.

L’abside è decorata a mosaico che rappresentano il Santo al centro di un bosco e animato dal gregge sacro, diversi pennuti e nel cielo dorato è stata inserita una croce gemmata con all’interno il volto di Cristo.

La Biblioteca Classense

La storica biblioteca si trova all’interno del monastero Camaldolese nel XVIII secolo e fondata dall’abate Canneti. Il nome deriva proprio dal monastero stesso perché nel XVI i monaci si sono trasferiti a Ravenna da Classe, località a pochi chilometri di distanza.

Al suo interno sono custoditi importanti collezioni di manoscritti antichi e moderni: il fondo librario si aggira intorno alle 800.000 pezzi. Da non perdere:

  • l’Aristofane, l’unico codice contenente tutte le 11 commedie superstiti del commediografo greco.
  • L’Aula Magna: da visitare assolutamente! Attualmente chiusa per restauro, una volta aperta dovrai prenotare la visita.

Museo Nazionale di Ravenna

Il museo è allestito all’interno di un ex convento benedettino di San Vitale, dove ho adorato il meraviglioso chiosco. Custodisce importanti reperti archeologici trovati a Ravenna e si possono suddividere in tre importanti gruppi: lapidari, reperti da scavo e collezioni d’arte.

Tra i reperti di maggior prestigio si possono ci sono i capitelli in marmo orientale, sarcofagi decorati e altri manufatti del V e VI secolo.

Personalmente ho adorato le icone bizantine, le antiche armature e le produzioni di ceramica: siamo vicini a Faenza, città dove si producono oggetti in ceramica fatti a regola d’arte!

MAR Museo d’Arte della città di Ravenna

Il MAR è stato una delle mie ultime scoperte ravennate, nonostante sia stato nella mia wishlist da sempre.

Il Museo d’Arte della città di Ravenna è allestito all’interno del complesso monumentale della Loggetta Lombardesca: merita una visita solo il luogo dove il MAR risiede e al grande parco con il quale confina.

Al suo interno vengono organizzate diverse attività che si distribuiscono nell’arco dell’intero anno, tra cui grandi mostre tematiche e la Biennale di mosaico contemporaneo. Cosa puoi visitare al suo interno?

  • Una Pinacoteca che custodisce opere d’arte dall’Ottocento ai giorni nostri.
  • La collezione dedicata ai mosaici contemporanei: una serie di mosaici con i relativi cartoni preparatori realizzati per la Mostra dei Mosaici Moderni, un’idea di Giuseppe Bovini che è stata inaugurata nel 1959.
  • Grazie alla sezione didattica, i mosaici e l’arte contemporanea sono accessibili a tutti. Un esempio è l’Atelier d’arte al MAR: laboratori che permettono di avvicinarsi all’arte.

Quanto costa visitare i musei di Ravenna?

L’itinerario classico dal quale partire, soprattutto se è la prima volta che visiti Ravenna: c’è l’obbligo di scegliere una di queste due proposte, nessuna possibilità del biglietto singolo per ogni sito.

Per scegliere il percorso che più fa per te, ti racconto nel dettaglio i tre percorsi dedicati ai mosaici per poi scegliere consapevolmente!

  • Biglietto cumulativo cinque monumenti 12,50 €: Basilica di San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia (su prenotazione fascia oraria), Battistero Neoniano (su prenotazione fascia oraria), Museo Arcivescovile, Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
  • Biglietto cumulativo tre monumenti, 10,50 €: Basilica di San Vitale, Museo Arcivescovile, Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
  • Ti consiglio di acquistare online il biglietto: in questo modo potrai scegliere in anticipo gli orari e non dovrai fare file durante la tua visita.

Se hai tempo di raggiungere Ravenna in Classe:

  • Solo la Basilica di Sant’Apollinare in Classe il biglietto è di 5 €.
  • Biglietto cumulativo 9 €: Basilica di Sant’Apollinare in Classe e Museo Classis 9 oppure Basilica di Sant’Apollinare in Classe e Antico Porto di Classe
  • Biglietto cumulativo 13 €: Basilica di Sant’Apollinare in Classe, Museo Classis e Antico Porto di Classe.
  • Biglietto cumulativo 10 €: Basilica di Sant’Apollinare in Classe, Mausoleo di Teodorico e Museo Nazionale.

Un itinerario extra sui mosaici:

  • Biglietto cumulativo 7 €: Domus dei Tappeti di Pietra, Museo TAMO, Cripta Rasponi.
  • C’è la possibilità di entrare solo in un singolo sito e fare il relativo biglietto per esso.

Il MAR Museo d’Arte della città di Ravenna costa 6 € con eventuali riduzioni.

Per il Museo Nazionale di Ravenna ci sono due opzioni:

  • l’entrata singola cosa 6 €.
  • Biglietto cumulativo 10 €: Basilica di Sant’Apollinare in Classe, Mausoleo di Teodorico e Museo Nazionale

Perché visitare Ravenna?

Tre volte capitale, mosaici che tolgono il fiato e una storia millenaria.

Una città di piccole dimensioni dove si ha il tempo di prendersela con calma.

La possibilità di lasciare l’auto a casa e raggiungere tranquillamente tutti i siti a piedi. Perdersi a chiaccherare con le persone che s’incontrano, assaggiare una buona cucina locale.

Ti ho incuriosito? Allora parti subito!

Cosa visitare nei dintorni di Ravenna?

Da Ravenna si possono raggiungere facilmente con il treno diverse località culturali:

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18 comments

Spunti di Viaggio Ottobre 25, 2024 - 6:44 pm

Una città che offre davvero tantissimo! Ci sono stata più volte e ogni volta ho scoperto qualcosa di nuovo che mi ha intrigato. Fra tutti i luoghi che a Ravenna sono Patrimonio UNESCO, adoro San Vitale e Galla Placida: quei mosaici mi hanno commossa con la loro bellezza!

Reply
Katia Ottobre 27, 2024 - 10:13 am

Io, ogni volta che vi vado, non vorrei più andarmene e come te, scopro sempre qualcosa di nuovo!

Reply
SG Settembre 24, 2021 - 11:55 pm

Nell’ultima foto non è l’ingresso al complesso di San Vitale, ma la piazzetta degli Ariani con relativo omonimo battistero!

Reply
Katia Settembre 25, 2021 - 7:02 pm

Grazie per la segnalazione, correggo subito!

Reply
Federico - visitandoeassaggiando.com Luglio 12, 2019 - 3:15 pm

Hai scritto un bel post…io conoscevo già Ravenna, è una bella cittadina con mosaici bellissimi, (del resto altrimenti non avrebbe 8 siti unesco)…ma mi fa piacere che hai fatto venire voglia a tante persone di andarla a visitare e a me di tornarci ciao

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Katia Luglio 12, 2019 - 5:09 pm

Grazie Federico! Proprio in questi giorni, tra i miei post da rivedere e risistemare, c’è proprio questo di Ravenna: è una città dove ho lasciato il cuore tra la sua bellezza artistica e amici che me l’hanno fatto apprezzare ancora di più. Sono contenta, quindi, se il mio post riesce a contagiare le persone per visitarla e conoscerla.

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Martina Sgorlon Settembre 18, 2017 - 2:55 pm

Sono stata a Ravenna due volte, una per vedere la parte più moderna, fatta di street art e mosaici contemporanei, e una di sfuggita, mentre andavo verso Modena. Mi vergogno a dire che i siti principali che nomini nel post mi mancano (ma si può???). Galla Placidia è uno spettacolo e dalla mia prima volta in città è nella lista delle cose da vedere assolutamente in Italia. Spero di rimediare presto 🙂

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Katia Settembre 18, 2017 - 9:06 pm

Don’t worry: io sono di Trento e la sto scoprendo ora col mio blog! Una mia amica, a ferragosto mi ha portato in un luogo aperto da ben 10 anni e io ancora non l’avevo visto! Da quando ho letto il tuo post sulla street art di Padova, mi hai “attaccato” questa passione: vuol dire che la prossima volta a Ravenna, sarà alla ricerca della street art! 🙂

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travel_lilly Settembre 18, 2017 - 1:53 pm

Tutte queste cose su Ravenna non le sapevo, buono a sapersi. Io adoro tutti gli affreschi specialmente se sono super colorati ?

Reply
Katia Settembre 18, 2017 - 9:07 pm

Si, i mosaici sono bellissimi e super colorati: con la luce che entra dalle vetrate è uno spettacolo con tutti questi riflessi che fanno risaltare ancora di più il luogo!

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Agnese - I'll B right back Settembre 18, 2017 - 11:03 am

Allora, tu devi sapere che tra le cose che amo di più al mondo ci sono i soffitti affrescati. Chiese o palazzi non importa! Per cui forse potrai capire quanta voglia ho di visitare Ravenna e i suoi famosissimi (e a quanto pare spettacolari) affreschi!! Questo post mi sarà molto utile quando ci andrò…perché ci andrò!! 🙂

Reply
Katia Settembre 18, 2017 - 9:08 pm

Ravenna con i suoi mosaici te la consiglio proprio: non per nulla fa parte della lista del patrimonio UNESCO!! Appena riesci, vai! 🙂

Reply
Patata e Fantasia Settembre 18, 2017 - 10:51 am

Una delle mete italiane che mi manca da visitare!!

Reply
Katia Settembre 18, 2017 - 9:10 pm

Io l’ho scoperta perché avevo una amica che abitava nelle vicinanze e sono stata contenta di averla scoperta. Una piccola cittadina che ha veramente tanto da offrire per gli amanti della cultura ma anche della natura perché proprio qua vicino c’è una fantastica pineta, un’importante Riserva Naturale … meglio di così!

Reply
Roberta Gennaio 13, 2017 - 10:57 am

Non so perchè la tastiera mi ha fatto scrivere Vienna invece di Ravenna 🙁

Reply
Roberta Gennaio 13, 2017 - 10:56 am

Manco da Vienna da parecchio tempo! Ho proprio voglia di tornare a visitare San Vitale. Opterò sicuramente per il biglietto cumulativo in modo da vedere anche il mausoleo ed il battistero, che non avevo mai preso in considerazione.

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andrea Dicembre 17, 2016 - 4:54 pm

che meraviglia ravenna!! è da tantissimi anni che manco, sarebbe ora di rimediare! ottime foto!

Reply
KatiaDivina Dicembre 17, 2016 - 6:43 pm

Grazie! Io ci voglio ritornare: non so perché ho aspettato tanto tempo dopo la mia prima visita. Ci credi che mi manca già? E mi mancato tante cose da vedere che non sono riuscita a visitare 🙁

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