Merano, piccola cittadina situata in Val Venosta in Alto Adige e conosciuta soprattutto per le sue terme e i giardini di Trauttmansdorf. Hai mai pensano a cosa vedere a Merano oltre alle bellissime terme?
Ti porto con me per conoscere le diverse tappe culturali che Merano offre. Non solo passeggiate cittadine ma anche i diversi musei presenti nel suo centro e che ne raccontano la storia passata.
E’ con la nascita del turismo durante l’Ottocento che Merano diventa un punto di riferimento nel Tirolo Storico. Ed è per questo che anche l’arte e la storia contemporanea giocano un ruolo importante.
Il mio racconto è il frutto delle diverse visite fatte nel corso degli anni, dove ad ogni gita mi sono focalizzata sui singoli itinerari. Merano è la mia gita fuori porta da fare in giornata e questo mi permette ogni volta di approfondire con calma i miei interessi.
Pillole di storia
Merano e i suoi dintorni sono da sempre state zone molto popolate: da qua passava la strada militare romana, la Via Claudia Augusta e probabilmente Merano era il luogo d’appoggio per i viandanti.
Nel Medioevo, i Conti del Tirolo hanno scelto Merano come propria residenza, facendola diventare capitale della Contea del Tirolo nel 1363. L’ultima contessa appartenente alla casa dei Tirolo, non avendo figli consegnò Merano a Rodolfo IV d’Asburgo. Dal momento in cui Innsbruck non divenne capitale del Tirolo ben 500 anni dopo, Merano si trasforma nel maggiore centro politico ed economico della zona.
Nell’Ottocento, grazie al suo clima mite, la bellezza delle montagne circostanti e la nascita delle terme, Merano diventa il luogo ideale per rigenerarsi, rilassarsi e fare delle bellissime camminate. Importanti personaggi hanno soggiornato qua o ne hanno caratterizzato la storia:
- Andreas Hofer, tanto amato dagli alto atesini, è l’eroe tirolese tra Sette e Ottocento.
- L’imperatrice Sissi e lo scrittore Franz Kafka sono passati spesso e volentieri a Merano per le loro vacanze.
- Negli anni Novanta del secolo scorso è stato trovato il famoso e conteso Otzi, l’uomo del Similau.
Un itinerario a piedi per conoscere Merano
Il mio percorso inizia con i portici, chiamati anche Gwölbe, i più lunghi di tutto l’Alto Adige: ben 400 metri!
I portici sono caratterizzati da due corridoi con archi abbastanza bassi e sorretti da colonne in pietra e centro nevralgico del commercio locale. Tutt’ora sono la via dello shopping meranese ed è qua che potrai sbizzarrirvi con gli acquisti di ogni genere.

Piazza del Duomo
I portici confluiscono in piazza del Duomo, una chiesa dedicata a S. Nicolò la fa da padrone: San Nicolò è il patrono dei bambini, dei marinai, degli imprenditori e dei commercianti. E’ stato tra i primi monumenti ad essere costruito in stile gotico in tutto l’Alto Adige e menzionato per la prima nel 1220, ampliato e modificato poi nel 1465.
Altra chicca che solo Merano si può vantare: il campanile è alto 83 metri ed è il più alto di tutto l’Alto Adige e conta 7 orologi (come se uno non bastasse!).
La Passeggiata Tappeiner
Uscendo dal Duomo, sulla piazzetta retrostrante si possono ammirare due luoghi che io ho adorato tanto: il piccolo battistero e il Museo Civico. Da qui è possibile, attraverso una scaletta retrostante, collegarsi con la Passeggiata Tappeiner che costeggia il Monte di Merano fino alla frazione Quarazze.
Il percorso è lungo 4 km, offre un bellissimo panorama sulla città e sulla vallata circostante. Io l’ho percorsa solo in parte: se hai tempo, consiglio di farla tutta. Sono presenti diversi punti di collegamento per il centro: se vuoi arrivare in un particolare punto della città, potrai trovare l’uscita che fa per te!
L’intera la passeggiata è caratterizzata da una tipica vegetazione locale, alternata a querce da sughero, alberi di eucalipto, loti, pini marittimi, varie specie di palme (anche cinesi) e bambù, cactus, agave, magnolie, ulivi e un orto botanico!
Io sono arrivata fino alla Polveriera, torre dalla quale ci si può innalzare ancora di più e ammirare il panorama: è un’antica rovina utilizzata come deposito di polvere da sparo e da qui il nome!
Le maggiori attrazioni della Passeggiata Tappeiner, oltre la Polveriera, sono: l’Orto delle erbe aromatiche, le “striature“, le Terrazze mediterranee, il Giardino dei Profumi e il Belvedere.

La passeggiata Gilf
Scendendo dalla Polveriera, la Passeggiata Tappeiner si collega alla Passeggiata Gilf, che segue il percorso del fiume Passirio.
La passeggiata è stata realizzata tra il 1871 e il 1885 e inizia al Ponte Romane per poi arrivare a via Monte San Zeno grazie alle varie serpentine in mezzo al bosco.
Il tratto è formato da due diverse passeggiate che seguono le due sponde del fiume:
- la passeggiata d’inverno con il caratteristico porticato chiamato Wandelhalle in stile Jugendstil.
- La passeggiata d’estate nel fresco bosco, da fare soprattutto nella bella stagione.
Lungo la Passeggiata d’Inverno, Wandehalle attirerà sicuramente la tua attenzione. La sua costruzione risale al 1864, suscitando dello scalpore: le donne che abitavano da queste parti si mostrarono infastidite perché abituate a stendere su questo lato soleggiato i loro panni.
Nonostante le proteste, la costruzione è stata portata a termine: la Passeggiata d’Inverno parte dal Ponte Posta percorre tutto il fiume. Il porticato Wandelhalle rese possibile le passeggiate invernali al coperto e col sole a riscaldare le persone. All’inizio del Novecento l’interno del porticato è stato decorato con dei quadri raffiguranti paesaggi dell’Alto Adige.
Le attrazioni della Passeggiata Gilf sono le diverse sculture floreali, la gola della Gilf dove, a causa di una stretta forra rocciosa, l’acqua è costretta a formare una cascata.
Infine ci sono varie panchine situate lungo il percorso, sulle quale sono stati incisi vari versi dei poeti legati alla città: questa è la Via della Poesia.
Il Sentiero di Sissi
Il Sentiero di Sissi è un itinerario che tocca i luoghi in cui l’imperatrice Elisabetta d’Austria ha soggiornato.
La lunghezza totale è di 3 km e tocca il Parco Elisabetta, la Wandelhalle, il Ponte Romano, l’Hotel Bavaria, il Castel Rottenstein, Piazza Fontana, la Residenza Reichenbach, il Castel Rubein e il Castel Pienzenau e per concludersi nei meravigliosi Giardini di Castel Trauttmansdorff.
Il Teatro Puccini e il Kurhaus
Percorrendo la passeggiata lungo il fiume Passirio, si raggiunge il Teatro Puccini e il Kurhaus. Sono due edifici in tipo stile Liberty nei quali vengono organizzati congressi e appuntamenti musicali di spessore internazionale e valide proposte culturali e artistiche.
Il Kurhaus è stato inaugurato nel 1874 e fin da subito un importante punto d’attrazione. Solo in un secondo momento, nel 1914 è stato aggiungo il Teatro Puccini e progettato dall’architetto viennese Friedrich Ohmann, colui che ha creato il progetto dell’Hofburg a Vienna.

Quali musei visitare a Merano?
L’offerta culturale meranese è altrettanto valida: a Merano ci sono diversi musei che potrai visitare durante il tuo soggiorno a Merano.
Palais Mamming Museum: il museo civico
Il Museo Civico lo consiglio molto ed è tra i miei musei preferiti di Merano. Ha da poco aperto i battenti nel meraviglioso Palazzo Mamming (quindi, quando girerete nel museo, non saprete cosa guardare se le opere esposte o le meravigliose stanze che raccolgono la mostra!).
Il Palais Mamming Museum, racconta la storia di Merano e i suoi dintorni, dagli esordi fino il secolo scorso con reperti archeologici, sculture e dipinti provenienti soprattutto dal Tirolo.
Ci sono anche delle curiosità che non vi aspetterete di trovare in un museo di una piccola cittadina tirolese. Una maschera funebre di Napoleone, una mummia egiziana ed una raccolta di armi sudanesi del avventuriero austriaco Sir Rudolf Carl, barone di Slatin Pascha.
La parte che mi è piaciuta di più è stata quella legata alle tradizioni e alla vita locale: i vestiti tipici, il racconto delle usanze durante la Pasqua, il Natale, il Carnevale ma anche i riti e le credenze religiose.
Museo delle Donne
Unico nel suo genere, il piccolo Museo delle Donne alternata diverse mostre temporanee in aggiunta all’esposizione permanente. E’ stato progettato da donne per chiunque volesse avvicinarsi ai saperi, le esperienze e le auto-rappresentazioni femminili.
- L’esposizione permanente, racconta la storia della donna attraverso oggetti di lavoro, moda, accessori. Un quadro completo di ogni epoca ed aiuta a capire meglio il mondo della donna.
- L’esposizione temporanea che ho visitato al piano superiore raccontava la storia dell’alpinismo femminile, spesso deriso, scoraggiato e messo all’oscuro.
Il Museo delle Donne di Merano è incluso nella Museumcard.
Museo al Castello Principesco di Merano
Il Castello Principesco si trova in pieno centro storico tra i portici e la scalinata che porta al Tappeinerweg.
Nonostante sia una struttura di piccole dimensioni, l’interno è il perfetto racconto di come l’aristocrazia meranese vivesse nel Medioevo. La sua costruzione la si deve all’arciduca Sigismondo, quando nel Trecento la volle come residenza cittadina.
Nei secoli successivi, il Castello Principesco di Merano ha continuato ad essere utilizzato come residenza della nobiltà locale fino a quando non è stato acquistato dalla comunità alla fine dell’Ottocento.
Oggi è un museo che racconta la vita quotidiana dell’aristocrazia medievale attraverso le varie stanze ancora arredate in base ai parametri dell’epoca.

Kunst Meran Merano Arte
L’associazione culturale Merano Arte, in collaborazione con le diverse istituzioni locali, organizza periodicamente esposizioni nel campo dell’arte figurativa, dell’architettura, della letteratura, della musica, della fotografia e dei nuovi media.
Kunst Meran è un’associazione senza scopo di lucro nata nel 1996 e il suo obiettivo non è solo esporre l’arte contemporanea ma anche occuparsi di tutto ciò che sta dietro le quinte. Il punto cardine è quello di contribuire alla vita culturale di Merano attraverso lo sviluppo, la produzione e il dibattito tra cittadini, artisti e istituzioni.
La superficie espositiva è di 500 metri quadri che si distribuiscono sui tre piani dell’edificio situato nella centraline via dei Portici, al cui interno si trova l’atelier abitabile, il Caffè Kunsthaus, uno shop-galleria e una sala riunioni.
Le iniziative organizzate spaziano dalle mostre, alle conferenze e ai workshop e le collaborazioni coinvolgono non solo le realtà locali ma anche quelle di Germania, Austria e Svizzera.
- Kunst Meran Merano Arte è incluso nella Museumcard.
Giardino di Castel Trauttmansdorff
Il Giardino di Castel Trauttmansdorff si estende per dodici ettari e con oltre 80 ambienti botanici rappresentativi di tutto il pianeta e stazioni dedicate all’esperienza ricettiva tra cui:
- dieci padiglioni artistici.
- La spettacolare piattaforma panoramica di Matteo Thun.
- Il mondo botanico sotterraneo e il “Giardino degli innamorati”, inaugurati nel 2016 in occasione del quindicesimo anno della struttura.
E’ possibile visitare l’interessante Museo del Turismo, unico museo di genere nell’arco alpino. Il percorso museale racconta la storia del turismo a Merano, e in Alto Adige in generale, dalla sua nascita fino ai giorni nostri.
- Ti racconto meglio la mia visita fatta al Giardino di Castel Trauttmansdoff.

I mercatini di Natale di Merano
Sicuramente i mercatini di Natale di Merano sono una attrazione da non perdere durante il periodo invernale e vengono allestiti sulla Passeggiata Lungo Passirio.
Gli 80 stand vendono soprattutto addobbi natalizi e oggettistica per la casa tipici della tradizione tedesca e in alcuni casi è possibile ammirare gli stessi artigiani all’opera. In diversi stand è possibile acquistare i prodotti tipici della zona.
In altri punti adiacenti alla Passeggiata Lungo Passirio vengono svolte attività come l’animazione per i più piccoli o sostare per mangiare. Un esempio è il Mondo Natalizio che si trova di fronte alle Terme.
Io consiglio di tenere sott’occhio il loro programma perché vengono organizzate visite guidate ed eventi particolari: io ho colto l’occasione di conoscere di persona i cattivissimi Krampus tipici della tradizione tedesca dell’arco alpino.
- Ti racconto la mia esperienza fatta in occasione di San Nicola, una festività molto sentita nei paesi di lingua tedesca ed equivale alla nostra Santa Lucia.
Perché visitare Merano?
Io ritorno sempre volentieri a Merano: è una cittadina a misura d’uomo e ogni stagione la rende particolare. E’ il luogo ideale per chi ama passare il proprio tempo a contatto con la natura e i ritmi slow tipico delle cittadine fuori dai grandi circuiti culturali.
Tra Otto e Novecento ha avuto un ruolo importante nella storia locale: il turismo termale ha da sempre avuto la meglio e grazie a questo, personalità di ogni genere l’hanno scelta per le proprie vacanze. Letterati e artisti l’hanno resa vivace sotto il punto di vista umanistico.
Nello stesso tempo, la montagna e il paesaggio tutt’intorno rendono Merano unica, diventando il punto di partenza per le tante escursioni nei suoi dintorni.
Il taglio dell’itinerario che ti ho raccontato è culturale ma le cose da fare sono davvero tante anche dal punto di vista sportivo e naturalistico.
4 pensieri sparsi
Lo scorso dicembre sono stata in Trentino per visitare i mercatini natalizi, ho dovuto scartare Merano perchè più scomoda da raggiungere in treno. È un vero peccato aver perso una cittadina così graziosa.
Più che scomoda, risulta un po’ lontana se si viene in vacanza in Trentino anziché in Alto Adige: da Trento io ci metto un’ora e mezza. Infatti ci vado quando ho un programma prestabilito e so già cosa farò!
Siamo stati una settimana in zona Merano (Saltusio per la precisione) due anni fa e l’ho adorata! I Giardini di Trauttmansdorf sono una vera chicca ed è stato sorprendente trovare i girasoli fioriti a fine settembre!
I giardini ancora non li ho visti: voglio andarci con la bella stagione. Tutti me l’hanno che sono bellissimi. Ma d’altronde, in una bella zona come questa di Merano, come non creare giardini così?