Cosa vedere a Macerata in un giorno?
A Macerata ci sono arrivata un po’ per caso. Non che non l’avessi mai sentita nominare ma piuttosto, un po’ come le Marche in generale, non avevo la più pallida idea di cosa visitare dato che per me, sono sempre state una regione un po’ vaga: esiste ma esattamente cosa c’è da vedere?
Quando ho chiesto in giro “Ma cosa mi consigli di andare a vedere?”, moltissime persone amanti di questa zona, mi hanno risposto “Ma Macerata, ovvio!”. E così è stato, in un giorno infrasettimanale, incerto e fuori stagione.
Premetto che la mia visita è stata dopo un mese dall’ultima scossa di terremoto e dopo un periodo in cui ce ne sono state tante tra agosto e settembre.
Molti edifici erano chiusi al pubblico per motivi di sicurezza e, grazie anche alla giornata di pioggia, Macerata mi è apparsa come un luogo fuori dal mondo.
L’impressione è stata comunque molto buona ma nel corso delle mie tante visite marchigiane, non sono più riuscita visitarla nuovamente: spero di poterlo fare.

Cosa vedere a Macerata in un giorno?
Macerata l’ho visitata tranquillamente in giornata, visitando i suoi musei e passeggiando nel suo centro storico. Ti racconto meglio le tappe museali che ho toccato.
Lo Sferisterio
Il mio viaggio alla sua scoperta è iniziato allo Sferiserio: venendo dalla stazione dei treni, è il primo monumento che s’incontra, insieme alla Porta Mercato.
Lo Sferisterio, il simbolo della città, è stato costruito nel 1823 da Ireneo Aleandri. Fortemente voluto dai nobili dell’epoca per poter giocare a pallone col bracciale, un antico gioco diffuso fino agli anni Venti del Novecento, una via di mezzo tra il tennis, il tamburello e la pelota spagnola.
Lo sai che i giocatori del pallone col bracciale erano le persone più pagate durante l’Ottocento?
Oggi è utilizzato come teatro d’opera a cielo aperto, grazie ad un’idea del conte Pieralerto Conti che organizzò nel 1921 la messa in scena dell’Aida di Verdi. Grazie al successo di quella serata (17 repliche e 70.000 biglietti staccati), lo Sferisterio si è convertito in un luogo per poter apprezzare l’opera lirica, ancora oggi molto di moda in estate.
Non è solo un luogo per poter ascoltare musica lirica: a giugno viene svolto Musicultura, un festival nato nel 1990 e che nel corso degli anni ha fatto scoprire cantanti come Simone Cristicchi, Povia, Gianmaria Testa e tanti altri.
Il suo obiettivo è sempre stato quello di scoprire nuovi talenti musicali.
La Tela Il Museo della Tessitura
A questo punto non ho attraversato Porta Mercato per entrare in Piazza Mazzini e ho proseguito per via Diomede Pantaleoni, una via a ridosso dell’antiche mura di Macerata, raggiungendo La Tela Il Museo della Tessitura. E’ collocata a pochi metri più in su ed esattamente di fronte a Porta S. Giuliano.
E’ un laboratorio nato nel 1986, grazie al quale si vuole tramandare la tipica tradizione tessile dell’entroterra marchigiano. Il progetto dà la possibilità di conoscere le tecniche di tessitura attraverso corsi (liberi a tutti) e attività didattiche.
Al suo interno troverete degli antichi telai che utilizzano ancora oggi e delle persone che vi porteranno alla scoperta di un mondo quasi dimenticato!

I Musei Civici e il Museo della Carrozza
Sono entrata nella città attraversando Porta S. Giuliano che mi ha guidato verso piazza Strambi dove c’è il Duomo e la chiesa della Misericordia. Entrambi gli edifici non li ho potuto visitare perché chiusi per motivi di sicurezza per via delle continue scosse di terremoto.
Ho proseguito per via Don Minzoni, fermandomi al Palazzo Buonaccorsi. Al suo interno ci sono i Musei (arte antica e moderna) e il Museo della Carrozza, fondato negli anni Sessanta grazie ai lasciti del conte Pieralberto Conti.
Una visita qua è da fare: è un modo per entrare dentro ad un antico edificio, conoscere la storia della città attraverso le opere e fare un salto nel passato con un viaggio virtuale in carrozza.
E’ un museo organizzato davvero bene: molto interattivo, a volte non sapevo se guardare le opere o l’edificio stesso, non parliamo poi una volta arrivata alla Galleria dell’Eneide. Ed infine per ammirare l’evoluzione delle carrozze, con la possibilità poi di scegliere la destinazione e far un viaggio virtuale con una carrozza, con cartolina ricordo inclusa!
Al termine della visita del Museo della Carrozza c’è la possibilità di scegliere una cartolina che rappresenta una località di Macerata o dei dintorni, salire nella carrozza apposita, inserire nell’apposita buca la cartolina, sedersi e il viaggio inizia.
Fuori dai finestrini vedrete il paesaggio cambiare in base alla destinazione scelta, un cocchiere racconta un po’ di storia e la carrozza si muove. Non sai che fastidioso viaggiare in carrozza senza ammortizzatori!
Piazza della Libertà e la Torre dell’Orologio Astronomico
Proseguendo per via Don Minonzi, sono arrivata in Piazza della Libertà: la Torre dell’Orologio Astronomico, il Teatro Rossi e la Loggia dei Mercanti si trovano proprio qua.
Mi è dispiaciuto molto non poter salire sulla Torre dell’Orologio: adoro poter ammirare i luoghi dall’alto!
La sua facciata è molto semplice e un orologio è per guardare che ore sono. Non è quello originale: inizialmente ce n’era uno ad automi con una statua fissa al centro che rappresentava la Madonna e due nicchie dalle quali usciva l’angelo musicante e i Re Magi ad ogni battere delle ore.
Mentre il secondo rappresenta la terra al centro e tutte le stelle, i pianeti e i segni zodiacali che ruotano attorno.
Ebbene si: è la terra essere al centro di tutto. Semplicemente perché quando è stato costruito nel 1571 dai fratelli Ranieri di Reggio Emilia, si finiva al rogo se si diceva l’incontrario.
Una volta ammirata la piazza, scegli corso della Repubblica e ti ritroverai direttamente in piazza Vittorio Veneto.

La Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti
In piazza Vittorio Veneto ci sono due cose da fare assolutamente (purtroppo la terza non l’ho potuta fare: visitare la chiesa di S. Giovanni, chiusa al pubblico causa del terremoto).
La prima, intrufolatevi nella Biblioteca Comunale “Mozzi Borgetti” e domandate di poter salire ai piani superiori. Rimarrete di sicuro a bocca aperta per tanta bellezza.
Vi ritroverete a visitare cinque sale dove sono conservate diversi volumi, incunaboli e cinquecentine: ci sono 400.000 volume, di cui 10.000 manoscritti e circa 300 esemplari di incunaboli. ti consiglio anche la testa per ammirare i meravigliosi fregi, stucchi e affreschi!
Il Palazzo Ricci Petrocchini e l’arte contemporanea
Seconda tappa in piazza Vittorio Veneto è il Palazzo Ricci Petrocchini: è sede della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata ed è possibile visitarlo a degli orari stabiliti con una guida.
Anche questo è un modo per poter conoscere l’interno degli edifici antichi, spesso adibiti a museo ed è l’ideale per chi ama l’arte contemporanea del Novecento.
Ti porta alla scoperta dell’arte maceratese e marchigiana che ha caratterizzato lo scorso secolo! Edificio riaperto la scorsa primavera dopo i lavori di ristrutturazione dai danni causati dal terremoto.
Cosa vedere nel centro storico di Macerata
Macerata, come tutti i borghi delle Marche, è situata sul cocuzzolo di una collina e per questo segue il dorso di questa. Spesso le città hanno una forma ovale o a “serpentello” proprio per questo ed è caratterizzata da diverse stradine che salgono e scendono, diverse scale e scorci panoramici che non ho potuto ammirare al 100% per via del tempo.
Ora che hai visitato gli interni degli edifici, goditi la città al suo esterno: strade, vicoli, scalinate e punti panoramici. C’è di tutto! Inoltre questa parte della città è chiusa al traffico (se non per i residenti o scarico/carico merci) e quindi sembrerà di essere in un altro mondo, come è successo con me.
Ecco i miei consigli su cosa vedere a Macerata in un giorno: con una buona organizzazione delle tappe, avrai tutto il tempo necessario per ammirarla ed apprezzarla appieno!
La cosa più importante: Macerata è stata una delle candidate come Capitale della Cultura nel 2020, un motivo in più per visitarla!

Informazioni utili per visitare i musei di Macerata
- Museo della Tessitura: entrata gratuita e potrai fare un’offerta libera o acquistare uno dei loro prodotti per supportare i loro progetti.
- Palazzo Ricci Petrocchini: ho pagato il biglietto 4 € nel 2017 e non ho trovato informazioni attuali per capire se è aumentato o meno. Non è possibile fare foto al suo interno per via del copyright.
- Musei Civici di Macerata: c’è la possibilità di un biglietto singolo per ogni museo (Polo museale di Palazzo Buonaccorsi, Arena Sferisterio, Torre Civica) oppure fare un biglietto cumulativo con la validità di 7 giorni. Se deciderai di visitare anche Recanati, puoi acquistare i biglietto abbinato Biglietto unico Macerata Recanati.
Cosa vedere nei dintorni di Macerata?
La città sorge su una collina tra i fiumi Chienti e Potenza: lungo il percorso della valle del Chienti, nei dintorni di Macerata ci sono diverse tappe culturali. Eccone alcune:
- arrivando da Ancona, ho dovuto cambiare treno a Civitanova Marche: un borgo carino che s’affaccia sul mar Adriatico.
- Con un’amica ho potuto fare un itinerario tra le abbazie della Valle del Chienti.
- A Tolentino ho visitato solamente la Basilica di San Nicola senza poter godere al meglio l’intera cittadina, sempre a causa dei frequenti terremoti.
- Proseguendo, hai la possibilità di raggiungere facilmente l’Umbria.
12 pensieri sparsi
Mi piace moltissimo Macerata. É una città molto elegante, ma anche vivace perché ospita diverse facoltà universitarie. A Macerata si trova anche il nostro ristorantino preferito dove da un paio d’anni festeggiamo il nostro anniversario di matrimonio???
Ma davvero? Ecco perché adori Macerata 🙂 Anche a me piace molto ed è stata tra le città che mi sono piaciute di più quando ho visitato le Marche e spero proprio di ritornarci.
Ciao Katia, sapevo che Macerata ha molto da offrire ma non immaginavo tante cose! La Biblioteca poi mi ha incuriosito 🙂
Anche i piccoli centri non scherzano! La biblioteca è bellissima ma io mi sono persa anche nel Museo della Tela: sarà perché adoro i costumi d’epoca & tipici e vedere come si lavora la stoffa m’incanta!
Ciao Katia, grazie al tuo articolo ho avuto modo di conoscere una città che non ho mai visitato prima d’ora. Non saprei proprio da quale luogo iniziare se dovessi andarci. Una cosa è certa: non voglio perdermi il giro in carrozza, se pur virtuale.
Maria Domenica
Ti devo dire che il giro in carozza è stato piuttosto “stressante”: tutt’altro che comodo, si sentivano buche e sassi! Per il resto è stato un bel viaggio 🙂
Bellissimo questo itinerario di Macerata!
Adoro le Marche, la trovo una regione splendida, ma non sono mai stata qui, rimedierò e seguirò i consigli del tuo itinerario!
Per me è stato amore a prima vista! E pensare che ci sono arrivata un mese dopo al terremoto, quello dell’estate del 2017 e faceva davvero impressione: ancora molti edifici chiusi e un’aria surreale! Ma io ci voglio ritornare nuovamente: adoro questa zona!
Grazie Katia per questo racconto…sara’ che Macerata è la mia città ma ogni volta che ci torno me ne innamoro!
Per me è stato un luogo inaspettato: mi avevano detto che era molto carina e così è stato! Ci devo proprio ritornare, ci sono troppe cose da vedere nelle Marche e vorrei rivedere alcune cose viste lo scorso mese!
descrizione concisa ed esatta per una persona che la visita per la prima volta ed ha poco tempo. sopratutto le indicazioni per fare un biglietto unico per tutti i musei è una cittadina bella a vedersi superficialmente ma nasconde tanti gioielli basta informarsi.lo stesso vale per tutti i paesi dei dintorni hanno tutti dei gioielli nascosti. per il mangiare ed il bere attenzione che si fa subito a prendere chili con l’ottimo desinare dai primi piatti ad i dolci e frutta
Grazie! Si, il biglietto unico per i musei e´ una gran cosa: fa risparmiare tempo e denaro.
Confermo quanto scritto da Lei: Macerata, cosi´ come tutti i borghi delle Marche, sembrano non dir nulla ma una volta che li si visita e si scoprono, hanno tanto da raccontare. Sono dei piccoli scrigni di arte e storia!