Ala, una piccola cittadina alle porte di Rovereto in provincia di Trento, la conoscevo soprattutto per la sua manifestazione estiva “Ala Città di Velluto” ma non l’avevo mai considerata in inverno. Così, quando ho letto una brochure “Il Natale nei Palazzi Barocchi di Ala” mi son detta, perché no?
Storia della Città di Velluto
Ala è conosciuta come la Città di Velluto e i suoi edifici rispecchiano il periodo in cui visse il suo massimo splendore tra il Sei e il Settecento, grazie all’industria del velluto di seta. Tutto iniziò quando nel 1657 vennero ospitati due profughi genovesi, esperti vellutai non solo capaci di lavorare questa stoffa preziosa “alla genovese” ma di creare anche drappi di seta lavorati “all’orientale”.
L’arciprete don Alfonso Bonacquisto ci vide lontano: li soccorse, li ospitò senza pensarci due volte e in un secondo momento, quando seppe che i due fuggiaschi erano degli esperti vellutai, diede a loro la possibilità di iniziare la produzione dei velluti ad Ala. Giovanbrunone Taddei mise a disposizione due sale nel suo palazzo per dare il via alla prima fabbrica di velluti, facendo sì che Ala divenne il centro più importante della Vallagarina con il suo fiorente artigianato e commercio dei tessuti in tutta Europa.
Nello stesso periodo, Ala ospitò personaggi illustri come gli imperatori Carlo V, Francesco I con la moglie Maria Teresa d’Austria, Napoleone I e un giovane Mozart suonò nel Palazzo De’ Pizzini.
Il Natale nei palazzi barocchi di Ala
L’appuntamento è stato alle 17 in piazza San Giovanni, la piazza principale di Ala dove sorge il Duomo ed è situato il Municipio. Ad accompagnarci, tre guide in costume settecentesco con una lanterna in mano per illuminare nel buio che già stava scendendo e gli antichi palazzi illuminati a festa.
I mercatini sono allestiti all’interno dei principali palazzi di Ala con prodotti legati soprattutto ai tessuti, alla carta e al legno, alternati ai vari presepi diversi per ogni edificio. Le attività proposte sono molte tra cui una performance, le Invasioni Lunari, per le vie del centro: devo dire di un certo effetto perché strane figure bianche e illuminate hanno animato Ala.
PALAZZO MALFATTI – AZZOLINI Piazza S. Giovanni 13
Antico edificio in stile neoclassico dove abitò la più antica casata di Ala: i Malfatti che, per mostrare la loro potenza, fecero costruire la facciata della loro “umile” abitazione più alta rispetto agli altri palazzi presenti nella piazza. I banchetti natalizi sono distribuiti lungo il cortile interno che corrisponde alle antiche scuderie: lo si può notare da grandi spazi ma anche dalle teste di cavallo che decorano le varie porte.
Affreschi in stile Liberty fanno il resto: una stanza con grandi specchi appesi e antichi affreschi in contrasto con le luci blu natalizie, hanno reso la mia pausa con la cioccolata calda un pò kistch! Un giardino fiabesco e un presepe quasi a misura d’uomo delimitano il cortile interno.
PALAZZO GRESTI – FILIPPI Via Carrera
Edificio costruito tra il Quattrocento e il Cinquecento ma una facciata tipicamente barocca. La famiglia Gresti ci abitò fino al 1950. Nel Seicento, alcune stanze ospitarono la giurisdizione civile del vicariato e per alcuni anni fu residenza del capitano di giustizia. Oggi il palazzo appartiene alla famiglia Filippi.
L’entrata è limitata al cortile interno dove è stato allestito un presepe in legno e un albero, e i banchetti allestiti nella sala accanto. Come ci ha fatto notare la nostra guida, i giardini (e qui ce ne sono davvero tanti) erano all’interno e non visibili a chi passava sulla strada: il cortile che ci si ritrova a percorrere, fungeva da atrio (o anticamera) e solo in secondo momento bellissimi giardini & sale si mostravano in tutta la loro bellezza!
PALAZZO ANGELINI Via Carrera
Il Palazzo Angelini è conosciuto meglio come il palazzo dei “quattro imperatori” perché qui sostarono ben quattro: Carlo V d’Asburgo, Massimiliano II d’Asburgo, Carlo VI e Giuseppe II. Quest’ultimo elevò Ala allo stato di “città” ed esaudendo le richieste dei vellutai locali, abbassando le tasse d’esportazione.
Durante il periodo natalizio è visitabile il cortile che fa un certo effetto. Il portale, risalente al Seicento, è tra i più grandi del Trentino e accompagna nel cortile dove l’edificio si presenta con un porticato al piano terra e due piani superiori. Il loggiato del secondo e del terzo piano è arricchito da mascheroni che si rifanno alla commedia dell’arte.
PALAZZO MALFATTI SCHRER Via Nuova
Nel corso dell’Ottocento, l’edificio ha subìto un ridimensionamento ed è per questo che le stanze hanno una forma trapezoidale. Appena si oltrepassa la porta con lo stemma della famiglia Malfatti, ci si trova in un piccolo atrio dove si trovano banchetti enogastronomici e una piccola stalla di un’espositore.
Ma la parte più bella è sicuramente l’atrio dove è stato allestito un presepe minimal: un atrio stretto, una scala col passamano in ferro battuto e in cima un bellissimo affresco. Salendo, si può raggiungere il primo piano dove il salone delle feste, circondato da un ballatoio di legno, racchiude il presepe che mi è piaciuto di più!
L’artista Margherita Pavesi Mazzoni ha voluto rappresentare l’uomo triste, chiuso in sè stesso, accovacciato fuori dal presepe e un presepe dorato, luccicoso dove ogni scena ha una storia a sè. Il presepe è formato da sette singole scene che iniziano nella parte bassa a destra, dall’uomo nero per arrivare in cima con la nascita di Gesù: dalla negatività alla bellezza.
PALAZZO TADDEI Via Sartori
Edificio che risale al Quattrocento in perfetto stile veneziano (ricordo che i confini da queste parti, sono sempre stati molto elastici e per un periodo Ala e Rovereto furono sotto la Serenissima) e voluto dalla famiglia fiorentina Taddei. Il cortile interno è uno spettacolo: il loggiato con i mascheroni tratti dalla Commedia dell’Arte, il pozzo in pietra lavorata che risale al Cinquecento e gli effetti delle illuminazioni natalizie, hanno fatto si che io rimanessi incantata da questo luogo.
Proprio qua, Giovanbrunone Taddei avviò la lavorazione del velluto durante il Seicento. In una sala al piano terra ci hanno accolto due ragazze in costume con un piccolo concerto d’arpa e nelle altre sale sono esposti i banchetti natalizi.
Una preview: è in progetto l’allestimento del Museo Provinciale del Tessuto di Ala dopo le ristrutturazioni all’interno delle sale!
PALAZZO PIZZINI Via Santa Caterina
Palazzo Pizzini è l’insieme di ben tre edifici (due palazzi e una casa), databili tra Sei e Settecento. La famiglia Pizzini arrivò ad Ala nel Cinquecento per le semplici attività di “molinarj“, fecero fortuna con la produzione dei tessuti, fino a quando riuscirono ad arricchirsi e ad ampliare gli edifici, rendendoli più ricchi e imponenti.
Nella sala al secondo piano venivano fatti concerti: pensate che il giovane Mozart, nel suo viaggio in Italia, si esibì proprio qua e nella sala è presente un organo antico. Curiosità: ottima è l’acustica per concerti vari e in qualsiasi punto ci si vuol mettere, si potrà sentire in modo chiaro ed omogeneo una voce o un suono. Su richiesta, è possibile visitare il Museo del Pianoforte Antico, situato nella parte dell’edificio abitata da privati.
In occasione del Natale, è stato allestito il Presepe Napoletano al 1° piano. L’artista originario della Costiera Amalfitana, Antonio Mammato, è riuscito ad allestire una mostra dove sono raccolti vari presepi napoletani creati da artisti partenopei. Nella sala al piano terra è possibile acquistare presepi, statue e accessori vari.
Informazioni pratiche sul Natale nei palazzi barocchi
Il Natale nei Palazzi Barocchi di Ala è aperto solo nei fine settimana:
- Maggiori info & programma sul sito www.nataleneipalazzibarocchi.it
- Per conoscere i volontari dell’Associazione Culturale Vellutai della città di Ala e le loro attività (come le visite guidate in costume per Ala), seguite il loro sito www.vellutai.com
- Per prenotare una visita al Museo del Pianoforte Antico, si consiglia di contattare l’Ufficio Cultura di Ala allo 0464 674068 o scrivere un’email museopiano@alice.it
8 comments
Che meraviglia, non lo conoscevo!! Mio figlio impazzirebbe per le invasioni lunari…prendo subito nota!!
Le invasioni lunari sono state molto belle anche perché appena calava il buio, s’illuminavano e l’effetto era bellissimo!
Visitare Ala sotto Natale mi è piaciuto molto perché non sono i soliti mercatini: il tutto è dentro i portici delle degli antichi palazzi e gli stand parlano di stoffe e seta, l’antica tradizione di questi luoghi.
Non conoscevo questa città, sono felice di averla scoperta! Bella!
E quando ci passerai per venire in Trentino, fermati per tour con le guide in costume! 😉
Una cittadina con tanti important palazzi storici che, credo, di non aver mai sentito nominare prima di leggere il tuo post! Assolutamente da visitare e proprio il periodo delle feste potrebbe essere l’occasione giusta.
Hai ragione: non è tantissimo conosciuta. Nel senso, che noi trentini la conosciamo (più che altro legata al castello della vicina Avio) ma chi viene da fuori non sa che esiste! E t’assicuro che quando è scesa la sera, le luci natalizie hanno fatto il loro lavoro. Ed è per questo che mi è piaciuta: una piccola cittadina senza il turismo di massa e tantissima storia da raccontare! Dovrò indagare.
Wow, come si fa bella Ala per le feste, l’ho sempre vista passando in treno o per l’autostrada, ma viene voglia di fermarcisi!
Eh si, si passa sempre per Ala con l’autostrada. Io, ad esempio, l’ho sempre legata al vicino castello di Avio.
Ho scoperto che da maggio a settembre, ogni prima domenica del mese, l’Associazione Vellutai organizza visite guidate per la cittadina: così se ti capita, la prossima volta ti puoi fermare.