A pochi chilometri da Trento si trova la Città della Quercia, un’elegante cittadina di appena 40.000 anime e importante centro commerciale e culturale durante il Seicento e Settecento.
Facilmente raggiungibile sia da Trento che da Verona, sono contenta di portati con me a Rovereto per raccontarti cosa vedere nel suo centro storico.
Rovereto è una cittadina dove ritorno sempre volentieri: piccola, raccolta e un concentrato di cultura e storia in poco spazio. E un punto di partenza per ulteriori escursioni fuori porta come Castel Beseno, il Castello di Avio e Ala, la città di velluto.
La Vallagarina sa offrire ai visitatori attenti tante mete culturali legate soprattutto alla via della seta che rese questa zona, un’importante centro commerciale.
Seguimi nel mio racconto, dove ti faccio conoscere le mie 5 tappe preferite di Rovereto e se visiterai i musei di Trento e Rovereto, ti consiglio l’acquisto della Museum Pass Trento Rovereto!

1. Mart Museo d’Arte Moderna e Contemporanea
Il MART è stato fondato nel 1987 con sede al Palazzo delle Albere di Trento come progetto della Provincia Autonoma di Trento. La sede attuale è il frutto del progetto dell’architetto Mario Botta e l’ingegnere Giulio Andreolli: unico museo costruito ex novo in Italia negli ultimi vent’anni e inaugurato il 15 dicembre 2002.
Il simbolo del Museo d’Arte moderna e Contemporanea di Rovereto è sicuramente la sua cupola in vetro e acciaio che sovrasta l’entrata della struttura.
Il museo si distribuisce così:
- la biglietteria, la sala conferenze e il bookshop al piano terra.
- Le collezioni permanenti e l’esposizioni temporanee distribuite al primo e secondo piano.
- La biblioteca e l’Archivio del ‘900 sono al -1.
Il MART è prima di tutto un luogo dove custodire e far conoscere l’arte contemporanea trentina, come ad esempio le opere di Fortunato Depero e Giovanni Segantini. Dall’altra, attraverso le sue mostre temporanee e i vari progetti, sono spesso in mostra le maggiori opere dell’arte contemporanea italiana.
- Ho raccontato del MART su Art and Cult.

2. Casa d’Arte Futurista Depero
Siamo nel mio posto preferito di Rovereto: la Casa d’Arte Futurista Depero! Che cosa ha di particolare questo museo? E’ il primo e l’unico museo futurista a livello nazionale. Ma soprattutto è lo stesso artista che l’ha creato: ebbene sì, il museo è stato allestito da Fortunato Depero nella sua casa.
Ci troviamo in pieno centro storico, all’interno di un’antica casa medievale e riaperto nel gennaio 2009 dopo essere stato restaurato, ampliato e riallestito. La Casa d’Arte Futurista si mostra in tutta la sua bellezza grazie al progetto museografico di Gabriella Belli, direttrice del MART fino al 2011.
Cosa troviamo al suo interno? Un itinerario progettato dallo stesso Depero che mostra le sue opere d’arte. Arazzi, dipinti, disegni, collages, locandine e manifesti, mobili d’arte applicata. E ovviamente gli arredi originali e i mosaici al pavimento.
- Se ti ho incuriosito, puoi approfondire con la mia visita fatta non so quante volte!

3. Castello di Rovereto e il Museo della Guerra
Altra tappa importante e che non dovrai lasciarti scappare è il castello di Rovereto dove al suo interno è stato allestito il Museo Storico Italiano della Guerra.
Il castello di Rovereto
Eretto durante il Trecento, il castello mostra ancora la sua struttura fortificata, nonostante abbia subìto diverse modifiche nel corso dei secoli. Modifiche fatte per ovvi motivi pratici: il castello ha cambiato diverse destinazioni d’uso.
Da struttura architettonica tipicamente medievale, è passata sotto il dominio della Repubblica della Serenissima, occupato dai francesi e successivamente dagli austriaci. Dal 1921 ospita il Museo della Guerra.
Il suo punto più bello? La terrazza che domina Rovereto!
Il Museo Storico Italiano della Guerra
Questo è un museo davvero completo e con tanta roba davvero! Quando l’ho visitato, ho pensato che non ci fosse un’uscita: ogni sala raccontava qualcosa. Tanti argomenti e tanti oggetti esposti: documenti d’epoca, cimelli, oggetti, materiali originali e chi più ne ha, più ne metta.
E’ possibile ammirare un’esposizione tematica legata all’artiglieria italiana, austro-ungarica e tedesca. Dove? Ai piedi del castello dove, durante la Seconda Guerra Mondiale, sono state scavate delle gallerie.
- Ti racconto le mie due visite fatte al Museo Storico Italiano della Guerra!

4. Visitare il centro storico
Questo è il classico itinerario se è la prima volta che visiti Rovereto. O semplicemente ti troverai a fare se deciderai di visitare i principali musei di Rovereto. Il centro storico è piccolo e raccolto, non ci metterai tanto a visitarlo, quindi potrai prenderti tutto il tempo che vuoi.
Ecco le tappe principali ma ti consiglio di camminare senza una meta precisa per ammirare diversi scorci:
- Via Rosmini e l’Accademia degli Agiati. E’ la via principale di Rovereto che dalla stazione dei treni conduce i visitatori nella Piccola Atene del Trentino. Nome derivato dalla presenza dell’Accademia degli Agiati: una biblioteca fondata nel 1750 e luogo culturale di riferimento per l’epoca.
- Piazza delle Erbe, sede dell’antico mercato cittadino e ora il salotto buono della città . Oppure Piazza Cesare Battisti con la sua fontana del Nettuno.
- Piazza San Marco e la sua chiesa con l’inconfondibile leone sulla facciata principale. Wolfgang Amadeus Mozart suonò i due organi custoditi all’interno durante il suo primo viaggio in Italia.
- La Torre dell’Orologio e la particolare Contrada della Terra. La torre è stata costruita sulle antica mura medievali che circondavano la città e questa torre era una delle entrate. Nella Contrada della Terra pullunano botteghe artigiali davvero caratteristiche e dove sicuramente scapperà qualche acquisto.

Il suo tempo. E il nostro tempo” del 2021
5. L’antico quartiere di Santa Maria
Vuoi visitare una zona poco turistica ma tanto caratteristica? Passeggia per il quartiere di Santa Maria! Non tanto lontano dalla Casa d’Arte Futurista e dal castello, al di là del fiume Leno inizia uno dei quartieri più antichi di Rovereto.
Il punto di partenza è la particolarissima Casa dei Turchi; una casa dal carattere arabeggiante nella Rovereto rinascimentale. La sua origine è ancora un pò incerta ma è probabile che sia stata costruita nel Medioevo come Fondaco per i commercianti stranieri.
Di solito, il Fondaco si trova nelle città di mare, dove al piano terreno si trovava il magazzino e ai piani superiori gli alloggi dei commercianti. I più famosi fondachi si trovano a Venezia come quello tedesco e turco. E’ possibile che proprio i veneziani abbiano portato questa idea anche a Rovereto, per diverso tempo presenti in città.
Oltrepassando il ponte Forbato, ci troviamo a percorrere vicoli caratteristici e strade poco trafficate da auto e pedoni. Questa è la parte più antica di Rovereto e qua si trovata il laboratorio artistico dove Depero produceva le sue opere, la chiesetta di Sant’Osvaldo e la chiesa di Santa Maria del Carmine.
Inboccando il Ponte sul Leno e attraversando alla Pista, si ritorna in poco tempo nel centro storico di Rovereto.

Bonus extra: la Campana dei Caduti
Nella località Miravalle, una zona che sovrasta Rovereto, si trova la Campana dei Caduti. Una tappa extra se ti rimane tempo durante il tuo soggiorno roveretano. Nella zona museale è stata allestita mostra fotografica permanente e un breve video sulla storia della campana.
Maria dolens, la monumentale Campana di Rovereto, suona ogni tramontoperché l’uomo, nel ricordo dei caduti di tutte e guerre e di tutte le nazioni del mondo trovi la via della pace.
Diversi sono i motivi per raggiungere questo luogo:
- E’ la campana più grande al mondo: è alta 3.36 metri, ha un diametro di 3.21 metri e pesa ben 226.39 quintali.
- Ogni sera suona 100 rintocchi, un monito di pace universale, svolgendo così la sua missione di pace e fratellanza universale.
- E’ stata fusa nel 1924 a Trento con il bronzo dei cannoni delle nazioni partecipanti alla Prima Guerra Mondiale e battezzata il 24 maggio 1925 col nome di “Maria Dolens”.
Per maggiori informazioni sulla visita, è consigliabile consultare il sito www.fondazioneoperacampana.it.

Perché visitare Rovereto?
Ho sempre adorato Rovereto per quell’aspetto curato del suo centro storico e dall’architettura che fonde elegantemente lo stile veneziano a quello ottocentesco in epoca austro-ungarica. Spesso confine tra due mondi (la Repubblica Veneziana a sud e il mondo tedesco a nord), è spesso passata da una parte e poi dall’altra assimilando in sé storia, cultura e lingua.
Per me può essere una valida alternativa a Trento: centro culturale immerso nella natura e punto di partenza per vistare tanto altro. Il lago di Garda, i castelli della Vallagarina, la cittadina di Ala. Piccola e concentrata ma con tanti, troppi nomi: la città della Quercia, la città della Pace e la Piccola Atene. Ti sembra poco?
Ah, dimenticavo: non ti ho detto perché “città della Quercia”! Stavolta dò un compito da fare a casa. Un indizio: la quercia è anche il simbolo della città.
- Se sei un’amante del caffè, puoi fermarti a berne uno a COBO, in pieno centro storico.
- Acquista il Museum Pass Trento Rovereto per le tue visite ai musei cittadini.
Cosa vedere nei dintorni di Rovereto
Negli ultimi anni sto scoperto la Vallagarina e me ne sto innamorando: ecco cosa ti consiglio di fare nei dintorni di Rovereto:
- durante il periodo natalizio puoi visitare i mercatini di Natale e i presepi della Vallagarina.
- Ti piacciono i castelli? In Vallagarina trovi il Castello di Avio e Castel Beseno.
- I borghi nei dintorni di Rovereto sono delle vere chicche culturali: Ala, la città di velluto e Villa Lagarina.
- Il Lago di Garda è a due passi: inizia con le vicine Riva del Garda e Arco per poi continuare con gli altri borghi lacustri.
Sono una travel designer certificata e abito a Trento: contattami per un viaggio personalizzato in Trentino Alto Adige. La prima call conoscitiva è gratuita!
2 pensieri sparsi
Queste città sono così affascinanti e il centro storico di Rovereto sembra così invitante.
Rovereto ha un centro storico piccolo ma molto curato: è una vera chicca 🙂