Siamo in Alto Adige ed esattamente nel cuore della Val Pusteria e ti faccio scoprire cosa vedere a Brunico in un giorno.
Probabilmente il suo lato naturalistico è più conosciuto rispetto alla sua cultura: in quanti conoscono le bellissime cime delle Dolomiti o il lago di Braies? Sono davvero tanti anche i diversi trekking panoramici e le tante escursioni sia estive che invernali.
Non ti parlerò di tutto questo ma piuttosto del suo lato storico-artistico: sono sempre alla ricerca di chicche culturali anche dove meno te l’aspetti!
Brunico è il centro nevralgico di questa zona e in meno di un’ora puoi raggiungere importanti località della Val Pusteria e della Val Badia. Io l’ho raggiunta col treno da Trento passando per Bressanone, cittadina con la quale Brunico ha avuto diversi contatti nel corso del tempo.
Cosa vedere nel centro storico di Brunico
Il centro storico di Brunico non è molto grande e la zona pedonale si distribuisce lungo via Centrale.
Su questa via si affacciano gli edifici più storici con le botteghe più storiche di Brunico. In passato, il capoluogo della Val Pusteria viveva di artigianato locale e in particolar modo quello legato alla produzione tessile.
Il suo aspetto curato è quello tipicamente medievale: Brunico infatti nasce nel 1252 Brunico come borgo fortificato circondato da un fossato (a nord pieno d’acqua e sui lati est e ovest era secco).
Ancora adesso sono visibili le mura, le sue porte e torri fortificate, tipiche dell’ordinamento cittadino dell’epoca: Porta delle Orsoline, Porta di San Floriano, Porta della Rienza e Porta Ragen.
Le mura difensive sono state costruite per volere del Vescovo Principe dell’epoca a metà del Trecento e da allora avvolgono le case dell’attuale centro storico.
In alto svetta il castello di Brunico che domina la città dal lontano 1250 e di cui ti parlerò dopo.

Kapuzinerwastl – Sebastiano dei cappuccini
Siamo in piazza dei Cappuccini e non passa inosservato Kapuzinerwastl, il monumento dell’Alpino o meglio tradotto in italiano, Sebastiano dei cappuccini.
Il monumento è una scultura in pietra che ritrae il busto di un soldato alpino e la storia inizia il 6 giugno 1938, giorno della sua inaugurazione.
Questo monumento è stato voluto da Benito Mussolini per due ragioni, entrambe molto discusse:
- vuole ricordare le “azioni eroiche” degli alpini che intervennero durante la guerra d’Abissinia ne tra il 1935 e il 1936. Il fatto sta che gli alpini usarono dei gas tossici e gli aerei di combattimento per sopprimere l’esercito etiope.
- Il Duce volle mettere in chiaro che l’Alto Adige non era più territorio austriaco ma piuttosto italiano. Se vuoi approfondire questo particolare periodo storico, ti rimando all’articolo Il Fascismo e il processo di italianizzazione dell’Alto Adige.
Con l’occupazione da parte delle truppe tedesche nel 1944, la statua è stata tirata giù dal piedistallo e distrutta.
A guerra conclusa, l’ANA Associazione Nazionale Alpini, l’alpino viene riscostruito e distrutto nuovamente nel 1966 dagli attivisti del BAS (coloro che si batterono per il distacco dell’Alto Adige dall’Italia).
I disguidi non finirono qui:
- 1968 lo stato italiano lo ricostruisce.
- 1979 il movimento separatista Ein Tirol lo fece saltare con un ordigno: ne rimane solo la testa.
Oggi Kapuzinerwastl, la testa rimasta dell’intera statua, testimonia il lungo conflitto di questa terra, come racconta bene Davide di Looking for Europe.
Messner Mountain Museum Ripa a Brunico
La figura in sé dello scalatore Reinhold Messner non mi ha mai ispirato molto. Nonostante questo ero davvero curiosa di visitare almeno uno dei suoi sei castelli sparsi per l’Alto Adige.
Adoro i castelli e visitare il castello di Brunico, meglio conosciuto come MMM Ripa, è stato un viaggio del tutto particolare: non aspettarti la solita visita!
E’ stato lo stesso Messner ha progettare l’allestimento e in una delle prime sale c’è un video in cui spiega il suo lavoro. Lo storico castello brissinese è dedicato ai popoli montani di tutto il mondo: ogni sezione è un viaggio in ogni continente.
L’allestimento si distribuisce su quattro piani nei quali si trovano opere d’arte, armi, oggetti d’arte e della quotidianità che raccontano la vita (di certo non facile) degli abitanti montani.
L’effetto finale mi è piaciuto molto nonostante all’inizio il contrasto tra l’allestimento e l’antica residenza estiva dei principi vescovi di Bressanone forse strida molto. Alla fine sono uscita col sorriso sulla bocca e soddisfatta della mia visita.
Informazioni utili
Ci sono diverse opzioni di biglietto:
- Visita al singolo Messner Mountain Museum Ripa è di 14 € con eventuali riduzioni.
- MMM Tour-Ticket costa 55 € per gli adulti e ti serve a visitare tutti i 6 musei Messner Mountain Museum. C’è la versione ridotta, famiglia e bambini.
Gli orari d’apertura sono:
- Dalla seconda domenica di maggio alla prima domenica di novembre dalle 10 alle 18.
- Dal 7 dicembre al 25 aprile (chiuso il 24 e 25 dicembre) dalle 10 alle 18.

Museo degli Usi e Costumi di Teodone
Una scoperta davvero piacevole è stato il Museo degli Usi e Costumi di Teodone, alle porte di Brunico. La visita permette di toccare con mano la quotidianità di chi viveva questi luoghi nel passato.
Il percorso si suddivide in due parti ben distinte tra loro: la residenza barocca e i masi all’aperto.
All’interno della residenza barocca viene raccontata la vita dei signori locali attraverso le diverse sale. In ognuna di esse c’è un tema preciso come il lato religioso, le cucine, le sale per ricevere gli ospiti, le camere private, i vestiti.
C’è anche un parte dove si racconta la lavorazione del legno, materiale molto usato nelle zone di montagna, e tutte le situazioni in cui veniva usato.
La parte esterna ci porta a contatto con il lavoro e la vita della società rurale. Una serie di masi, le stalle, i laboratori artigianali, gli orti. E’ uno spaccato ben preciso di una società che non esiste più; quella presente cancellata dall’era industriale.
Consiglio la visita in una bella giornata senza pioggia: una buona parte si svolge all’aperto. Io ci ho impiegato due ore e mezzo: prenditi il tuo tempo, non è una visita veloce!
Informazioni utili
- Il museo è aperto dal 15 aprile fino al 9 novembre dal martedì al sabato dalle ore 10 alle 17; domenica e festivi dalle ore 10 alle 17.
- Il biglietto costa 9 € con possibili riduzioni.
- Se viaggi senz’auto come me, puoi prendere il CityBus 420.2 con direzione S. Caterina Villa: il museo si trova a Teodone, appena fuori a Brunico.

ECK Museum of Art – l’ex Museo Civico Brunico
Perché ECK Museum of Art?
Eck è una parola tedesca che possiamo tradurre in italiano con “angolo”. L’entrata stessa del museum è effettivamente un angolo: la sua particolare struttura deriva dal fatto che un tempo, in questo spazio sostavano i cavalli e le diligenze del servizio postale.
Oggi è il luogo dove si incontrano pittori, scultori e fotografi internazionali grazie alle tante mostre temporanee che si alternano nel corso dell’anno.
Gli artisti possono essere già figure affermate nel loro campo e c’è spazio anche i giovani emergenti, che grazie al museo, vengono fatti conoscere.
La collezione permanente risulta in contrasto con quelle temporanee. L’arte locale e più antica si completa con l’arte contemporanea, dove il passato dialoga tranquillamente col futuro grazie anche ad uno sguardo internazionale.
Informazioni utili
- L’entrata costa 5 € con eventuali riduzioni.
- Per gli orari di apertura, ti consiglio di consultare il sito di ECK Museum of Art.

Perché mi è piaciuto visitare Brunico
Era da un po’ che volevo visitare Brunico e finalmente sono riuscita ad organizzarmi e a visitarla: sono stata davvero felice di averlo fatto! E’ una piccola cittadina immersa nel verde e di solito l’Alto Adige è conosciuto soprattutto per tutto ciò che ha che fare con la natura e la montagna.
Nonostante questo ho trovato anche tanta cultura e storia: io l’ho visitata in un giorno, per questo mi sono limitata al centro storico e a Teodone. Se tu hai in programma un soggiorno più lungo e vuoi approfondire questo aspetto, ti consiglio anche:
- visitare l’altro museo di Messner, il Museo Corones e situato a 2275 a Plan de Corones.
- LUMEN, il museo della fotografia di montagna, sorge alla stazione a monte Plan de Corones
- Il cimitero militare austro ungarico dedicato ai caduti nella Grande guerra nel bosco al Kühbergl.
- Per gli amanti dell’archeologia c’è il Museo Mansio Sebatum a San Lorenzo.
- Il Museo degli elmi dei pompieri a Gais ha una collezione di oltre 700 elmi da vigile del fuoco.