Ti sei mai realmente domandata cosa vedere in Ancona? Il capoluogo delle Marche si affaccia sul Mare Adriatico e trova spazio su un promontorio a forma di gomito piegato ai pedi del Monte Conero.
Ancona è la città che non ti aspetti.
Città caotica, luogo di passaggio da e per altre mete, dove il suo porto rimane la tappa principale per i croceristi o per partire verso i Balcani. Via terra, Ancona è la base per la vicina Riviera del Conero, per fare una tappa religiosa a Loreto o raggiungere la Recanati di Giacomo Leopardi.
E’ tutto questo, non lo nego.
Io l’ho iniziata a conoscere ed apprezzare col tempo grazie alle tante visite fatte. Il mio racconto è la somma di tutte le mie esperienze fatte: un itinerario culturale che puoi fare tranquillamente a piedi. Le tappe sono tante e puoi decidere tu da quale partire, in base ai tuoi interessi o a quanto tempo hai a tua disposizione.
Buon viaggio!
Cosa vedere nel centro storico di Ancona
Sicuramente non è stato amore a prima vista. Ancona la conoscevo soprattutto per via del suo porto e perché ci passavo puntualmente col treno. Niente di più. La mia prima volta è stata pure sotto gli acquazzoni, arrivando la sera in hotel bagnata fradicia.
Poi mi sono ritrovata ad apprezzarla col tempo e durante le diverse visite fatte nel corso degli anni. E’ una di quelle città che richiede tempo per lasciarsi amare, girandola senza pregiudizi e abbandonarsi agli eventi. Solo così si fa conoscere, con tanta pazienza da parte di chi la visita.
Non richiede molto, le cose principali si possono tranquillamente vedere in una giornata ma sicuramente ci vuole molto di più per scoprirla, rivalutarla ed capirla.

Il porto e la Mole Vanvitelliana
Dato che ho conosciuto Ancona dal porto, il mio itinerario inizia proprio da qui, prima di arrivare al centro vero e proprio.
Siamo alla fine di via Marconi e all’inizio di via XXIX Settembre, a metà strada tra la stazione dei treni e il centro storico. Adagiata sul mare, proprio nel punto dove sorge Porta Pia, si trova la Mole Vanvitelliana e conosciuta anche come l’ex Lazzaretto perché utilizzato come luogo di quarantena sia per le persone che per le merci provenienti da luoghi sospetti.
La mole spicca grazie alla sua forma pentagonale ed è stata realizzata dal Vanvitelli tra il 1733 e il 1743 e voluta da Clemente XII all’interno di un piano regolatore e urbanistico delle città.
La Mole Vanvitelliana ha una struttura pentagonale: oggi ospita attività ed eventi culturali e il Museo Tattile Statale Omero. E’ un museo creato da un non vedente per tutti: sono state ricreate le più importanti opere antiche, del Rinascimento e opere originarie del Novecento per scoprire le potenzialità del tato e un approccio multisensoriale dell’arte.
La sua particolarità sta nel fatto che le opere le si possono toccare: non è fantastico? Ti racconto meglio le mie tante visite fatte durante i miei soggiorni anconetani.
Proseguendo per via XXIX settembre si raggiungere il centro. Questa via che si affaccia sul mare è stata costruita per volere del papa Pio VI. Ancona si è sviluppata su diversi colli ed era un problema raggiungerla con le carrozze a causa delle stradine tortuose e volte troppo irte, trovandosi così di fronte alla necessità di raggiungere il centro in maniera più comoda.
Arrivati in centro, lascia Corso Stamira, Corso Garibaldi e Corso Mazzini alla tua destra perché ci ritorneremo dopo. Prendi piazza della Repubblica seguendo le indicazioni per il Duomo.
Piazza del Plebiscito
E’ qui che inizia la parte di Ancona che più mi piace, quella caratteristica: si è nel salotto della città, raccolta e con tutti i locali sui lati che l’animano soprattutto la sera.
La prima tappa è in piazza del Plebiscito: a me ha fatto davvero impressione la statua di papa Clemente XII in grandezza più che naturale che si trova sulle scalinate di fronte alla chiesa di S. Domenico. Il materiale utilizzato è la pietra d’Istria e creata da Agostino Cornacchini nle 1738.
Piazza del Plebiscito nasce con una prima progettazione alla fine del Trecento grazie all’ampliamento della città e con la necessità di riorganizzare gli spazi della città. E’ così che si va ad inglobare l’abitato extraurbano del colle Astagno con una città che sta crescendo sempre più.
Lo spazio poi si ampliata sempre più durante la seconda metà del Quattrocento; la definitiva sistemazione arriva con la costruzione della scalinata di accesso alla chiesa di San Domenico alla fine dell’Ottocento.
Salendo per Ancona: da via Pizzecoli al Duomo
Il percorso continua salendo per via Pizzecolli che parte dalle spalle di palazzo del Governo e arriva in cima al Colle Guasco. Via Pizzecolli si sviluppa nella parte più antica di Ancona. E’ una strada in salita, può risultare faticosa ma la sua bellezza durante il percorso fa scordare l’affanno.
Lungo la strada ti consiglio di fare alcune tappe tra cui:
- la chiesa di S. Francesco delle Scale e la relativa (ed irregolare) piazza.
- L’interessante Pinacoteca Civica F. Podesti, dove sono custoditi capolavori d’arte che hanno segnato l’arte italiana e marchigiana.
- Raggiungi piazza Stracca dalla quale potrai iniziare ad ammirare il porto, la città dall’alto e Palazzo degli Anziani, sede storia delle magistrature civiche.

Il Duomo e il Colle Guasco
Da via Pizzecolli al Duomo il passo è breve. La cattedrale di San Ciriaco è tra le chiese più importanti delle Marche ed è dedicata a S. Ciriaco, patrono della città. Il panorama da qui è a dir poco fantastico!
Sul Colle Guasco è nata Ancona all’epoca degli antichi greci e romani ed è proprio qui che gli archeologici hanno trovato i resti di un’antica acropoli. Così come sul Monte Cardeto situato proprio qua vicino: sono state ritrovate le prime tracce dell’antica Ankon.
Le cose da fare sul Colle Guasco sono:
- ammirare Ancona dall’alto, il porto e le dolci colline dell’entroterra dal piazzale di fronte alla cattedrale.
- Entrare nella cattedrale di San Ciriaco con la sua struttura che mescola elementi bizantini, gotici e romanici.
- Visitare il Museo Diocesano durante il fine settimana.
Il monte del Cardeto e il parco del Cardeto
Finita la visita, raggiungiamo proprio Monte Cardeto, il cuore verde della città, dove si trova l’omonimo parco e passando davanti all’antico teatro romano posto tra questo e Colle Guasco.
L’Anfiteatro Romano sorge a pochi passi dalla cattedrale dirigendosi verso Colle dei Cappuccini. Probabilmente costruito in epoca augustea, sfruttando le basi del già esistente teatro greco ed è stato poi rimaneggiato durante l’età di Traiano.
Il Parco del Cardeto ha 35 ettari di ampiezza ed è una zona molto interessante: al suo interno sono stati trovati diversi reperti archeologici. La vegetazione è la tipica macchia spontanea: ginestre, alaterni, biancospini, cipressi e naturalmente i cardi.
Il panorama è spettacolare su tutti i lati e durante il percorso ci sono dei punti interessanti come:
- l’antico faro.
- Il Campo degli Ebrei risalente alla metà del 400, il più grande d’Europa e quello inglese.
- La Polveriera di Castelfidardo.
Il Viale della Vittoria, il Passetto e il Monumento dei Caduti
Per raggiungere il Passetto, riconoscibile dal Monumento dei Caduti, puoi passare per le vie dell’antica città o seguire il lungo viale della Vittoria. Quest’ultimo è conosciuto anche come “la passeggiata da mare a mare” lungo la quale sorgono diversi villini in stile Liberty.
Qualche foto è d’obbligo prima di scendere la lunga gradinata che dal monumento dei Caduti porta fino in spiaggia, molto frequentata dagli stessi abitanti.
Le cose da fare al Passetto:
- soffermarsi davanti alla Seggiola del Papa: il mio suggerimento è quello di farlo quando il sole nasce.
- Curiosare tra le antiche grotte, tra cui anche la Grotta Azzurra, usate dai pescatori incastonate nella roccia e poi recuperate.
- Girare intorno al Monumento dei Caduti, un monumento di forma circolare in pietra d’Istria, è uno dei ritrovi più amati dagli stessi anconetani.

Il porto Antico e il molo nord
Il mio percorso è iniziato con la Mole Vanvitaliana e il porto nuovo e si conclude con il porto antico. Lascia dietro di te il Molo Santa Maria (lo riconosci subito perché è dove approdano le navi da crociera) e dirigiti verso sud, seguendo il lungomare Vanvitelli.
Questa è la parte più antica della città, il luogo in cui prima i greci e poi i romani si sono fermati, utilizzando questo spazio come base per i loro scambi commerciali. Il porto antico è venuto alla luce grazie agli scavi archeologici avvenuti tra il1998 e il 2001: è una tappa che consiglio di fare!
Cosa vedere nel porto antico:
- ciò che resta dell’antico porto romano.
- L’Arco Traiano e l’Arco Clementino.
- La Lanterna Rossa e il murales dedicato a Monica Vitti.
Ancona dall’alto: cinque tappe per un panorama mozzafiato!
Il mare è l’anima principale di Ancona e arrivando da esso, la città appare in tutta la sua bellezza e disposta come se fosse un anfiteatro naturale ai piedi del Colle Guasco, Cardetto e Astagno. Ancona si è sviluppata nel corso del tempo in maniera del tutto particolare adattandosi al particolare territorio in cui si trova: un gomito nel mare Adriatico.
Cosa significa tutto questo? Puoi ammirare l’alba e il tramonto nello stesso mare. Un particolare effetto ottico dovuto proprio alla sua particolare conformazione, ad Ancona il sole sembra nascere e concludere la sua giornata sempre nell’Adriatico. Lo avevano capito anche gli antichi greci, chiamando la città Ankon.
Provare per credere ed è per questo che ti racconto le cinque tappe instagrammabili dove ammirare Ancona dall’alto: a giugno l’illusione ottica di cui ti parlavo arriva all’apice!
Quali musei visitare in Ancona?
Ancona ha una buona offerta museale e se anche tu, come me, ami visitare i musei durante i tuoi viaggi ti racconto le tappe da non perdere.
- Il Museo Tattile Statale Omero è un museo unico nel suo genere: puoi toccare le opere d’arte! Nato per le persone non vedenti, è aperto a tutti ed è davvero una bella esperienza da fare.
- Ho adorato il Museo della Città che racconta la storia urbana di Ancona e come si è evoluta nel tempo. Al momento è chiuso per una ristrutturazione: ti aggiorno appena riaprirà al pubblico. Il museo si trova all’interno degli ambienti dell’antico ospedale di San Tommaso di Canterbury e dell’ex pescheria fondata nel 1817.
- Al Museo Archeologico Nazionale delle Marche non sapevo cosa guardare: erano più belle le opere esposte o l’edificio stesso? La parte che mi è piaciuta di più è stata quella dedicata all’arte greca e le opere esposte sono tante e interessanti.
- La Pinacoteca Civica “Francesco Podesti” è stata allestita all’interno di palazzo Bosdari di via Pizzecolli e custodisce una delle collezioni più importanti delle Marche. Il percorso all’interno del palazzo è davvero particolare e la prima parte è dedicata all’artista anconetano Francesco Podesti. Anch’essa chiusa per restyling: ti aggiornerò quanto prima!
- Uno degli ultimi musei che ho conosciuto è stato il Museo Diocesano: un buon proseguimento alla tua visita alla cattedrale.
In un post dedicato, racconto meglio i diversi musei di Ancona dove puoi approfondire la loro conoscenza!
Ancona Sotterranea: una visita del tutto particolare!
Fino a qui ti ho raccontato una Ancona facilmente visibile: quella cresciuta sopra il suolo e che tutti possiamo ammirare. C’è un’altra Ancona, quella sotterranea e nascosta sotto le strade movimentate della città.
Una città parallela di cui si conosce ancora poco e che si sviluppa oltre i tre km. Dalle poche notizie certe, si sviluppa dall’antico porto romano con diramazioni fin sotto il Colle del Guasco e sicuramente anche fin sotto al Monte Conero.
Non esiste ancora una datazione certa: sicuramente l’origine è antica e risale sicuramente all’epoca dell’Antica Grecia e poi sviluppatasi durante l’epoca romana. Non a caso si trovano altre testimonianze a Fermo con le cisterne romane e le misteriose grotte di Osimo e Camerano.
Se non soffri di claustrofobia, ti consiglio di prenotare una visita guidata con l’associazione Ancona Sotterranea e gestita dal gruppo speleologico marchigiano.
- Ti racconto la mia esperienza fatta e che sicuramente ripeterò: una visita davvero coinvolgente, durante la quale mi si è aperto un mondo interessante!

La street art di Ancona, un itinerario alternativo
In uno dei miei viaggi nel capoluogo marchigiano, ho seguito un itinerario del tutto particolare: sono andata alla ricerca della street art in giro per le vie di Ancona.
Le tappe sono diverse e sono convinta che cercare murales & company è sempre una buona abitudine da mettere in pratica in ogni città. Ogni volta che l’ho fatto, ho sempre scovato vie, quartieri e luoghi fuori dai classici circuiti turistici che mi hanno permesso di conoscere meglio l’anima vera della città.
Ad Ancona puoi conoscere le opere di Ozmo, RUN, M-City, Blast, Yapwilli, Bregma, Urka, Roa, Camilla Felsini e Giò Pistone. La street art è un’arte volubile che oggi c’è e domani chissà: le tappe che ho toccato sono al porto di Ancona, il quartiere di Capodimonte, il centro storico (tra cui via Beccheria, via Lata e all’entrata della Pinacoteca F. Podesti), via G. Oberdan.
- Ti racconto meglio il mio itinerario: fammi sapere se hai trovato altre opere in giro per la città!
Ancona come non l’avevo mai vista
Ancona come non l’avevo mai vista è il racconto di Annalisa, ospite sul mio blog: ci porta attraverso la città con gli occhi dei turisti che accompagna. La puoi seguire anche nel suo diario virtuale nel quale racconta Ancona e il Conero.
Questo articolo nasce dallo stupore che percepisco e condivido con i turisti, gli amici, i colleghi di lavoro che ho il privilegio di accompagnare alla scoperta di questa bella e sconosciuta città sull’Adriatico.
Cosa vedere nei dintorni di Ancona?
Ancona è un buon punto di partenza per conoscere le Marche, che tu abbia l’auto o viaggi con i mezzi pubblici. Nei miei viaggi utilizzo soprattutto il treno e una volta in loco, utilizzo soprattutto i pullman locali: ti racconto cosa ho visitato durante i miei soggiorni anconetani.
- Il Conero è un luogo magico: mare e montagna insieme, costellato da dei borghi caratteristici. Un tour per conoscerlo meglio: la Riviera del Conero da Ancona a Porto Recanati. E’ fattibile sia con i mezzi pubblici che con l’auto.
- La spiaggia di Senigallia è conosciuta come la spiaggia di velluto. Bella di giorno per prendersi il sole, bella di sera con la Rotonda sul mare e il festival Summer Jamboree. Un itinerario per scoprire una cittadina di tutto rispetto e i suoi musei.
- Jesi è altrettanto facile da raggiungere con il treno e l’ho trovata davvero carina: l’ho visitata due volte! E’ conosciuta soprattutto per essere la città natale di Federico II.
- Loreto e Recanati possono essere raggiunte dal pullman di linea: io le ho visitate nella stessa giornata!
Nel post dedicato, ho raccontato le 5 tappe da non perdere nei dintorni di Ancona.
10 comments
Più ti seguo e ti leggo e più mi viene voglia di partire da sola in giro per l’Italia. Peccato che sono una fifona e non ho ancora trovato il coraggio. Comunque splendida Ancona, non ci sono mai stata!
Perché una fifona?
Per me è normale: ho passato una vita su e giù per l’Italia (mamma calabrese / papà trentino) e a 19 anni per me è stato normale prendere e andarmente in giro. E ti devo dire che Germania & Irlanda da sola tra i 19 e i 22 anni sono state delle grandi insegnanti di vita per una timidona come me che veniva da una piccola città di provincia.
Comunque, spesso vado a trovare persone che conosco (virtualemnte e non): quindi molte volte, in solitaria è solo in viaggio o la notte nella mia camera da letto. E sono diventata una gran chiaccheratrice 🙂 Dall’altra, scelgo bene i luoghi: città che conosco già o città di provincia dove tutto è più alla portata delle persone. Ma non riuscirei mai a partire, ad esempio, per New York o il Giappone: non conosco la cultura, la lingua e le metropoli (da sola) mi spaventano!
Se capiti nelle Marche, Ancona te la consiglio molto! 🙂
A me piace molto Ancona: trovo molto rilassanti i panorami di cui si può godere sia dal Duomo che dal Parco del Cardeto. Una meraviglia osservare al tramonto le navi che salpano o approdano…
Venendo dalla montagna, tu non sai quante volte mi fermavo ad osservare i tramonti sul mare o le navi che salpavano/approdavano … ne rimanevo incantata!
Mi è piaciuto moltissimo il post!! È da molto tempo che vorrei visitare Ancona, ma per una cosa o per l’altra ho sempre rimandato! Questi post mi ha dato tanti consigli e spunti utili per organizzare una bella visita!
Sono contenta! Anche perché Ancona offre davvero tanta cultura ma anche del bel mare se si sa cercare bene! Prossimamente scriverò un post sulla street art anconatese, se ti può interessare 🙂
Molto interessante scoprire Ancona! Anche io, come te prima di scoprirla, non mi sarei aspettata granché da questa città… e invece, è la dimostrazione di come non bisogna mai lasciarsi influenzare da pregiudizi e preconcetti!
E’ vero! Per me, Ancona è stata la conferma di quanti preconcetti avevo che poi sono stati “scaraventati” via!
Ancona è una città che va vissuta per amarla e questa tua “confessione” è un esempio di come sia facile partire con dei preconcetti e ricredersi subito dopo. Bravissima mi è piaciuto molto il tuo viaggio e i tuoi consigli
Grazie!
Si e´ vero: spesso si hanno die preconcetti sui luoghi che non equivalgono alla realta´ e quando ci si accorge che il luogo ci ospita e´ completamente diverso da quello che ci immaginavamo … si rimane molto meravigliati. E questo e´ quello che e´ successo con me ad Ancona! Probabilmente perche´ e´ una citta´ “poco turistica”: per poco turistica, intendo poco valorizzata dal punto di vista turistico e quindi non ci si aspetta di trovare tanta bellezza e tanta storia!