Non è per nulla difficile poter ammirare Ancona dall’alto: il capoluogo marchigiano si sviluppa su diverse colline e la città è un continuo sali-scendi, talvolta con scorci scenografici sul mare Adriatico. Ancona sorge sulle pendici settentrionale del Monte Conero ed è da qui che inizia la Riviera del Conero; una zona in cui colline, mare e montagna si mescolano sapientemente.
I luoghi dove ammirare Ancona dall’alto sono davvero tanti e c’è sempre un buon motivo per farlo. Il principale è quello di poter contemplare l’alba e il tramonto sullo stesso mare: la forma a gomito della città fa sì che il mare Adriatico bagni una buona parte di Ancona. E se sarai fortunato, sullo sfondo del mare ci saranno le vette più alte delle Alpi Dinariche a farsi osservare in una limpida giornata.
Ti ho dato dei buoni motivi sgambettare verso la parte alta di Ancona?
1. Piazzale del Duomo
Come prima tappa metto di proposito la cima del colle Guasco: il Duomo di San Ciriaco che s’affaccia sul porto di Ancona e il relativo piazzale, sono stati uno dei primi luoghi che ho conosciuto delle Marche. Lo sguardo parte dal porto con le sue navi, si sposta poi sui tetti delle case e per perdersi poi sulle dolci colline marchigiane che si tuffano sul mare.
Si racconta che proprio qui sia stata costruita l’antica acropoli della città con un tempio dedicato alla dea Afrodite. I Dori siracusani sono gli artefici della nascita di Ankon e sotto il Duomo sono stati ritrovati i resti del tempio che dominava imperterrito il porto di Ancona e il mare Adriatico.
Ho ancora una foto di classe fatta sulle scale del Duomo in una lontana giornata primaverile di 20 anni fa, quando in gita scolastica, siamo arrivati sul punto più alto per ammirare la città. Come scordarmi il vento in faccia, il profumo del mare nelle narici e un’Ancona splendente dopo il temporale con le quelle nuvole che sembravano panna montata?
- Il consiglio extra. Visitare sia il Duomo di San Ciriaco che il Museo Diocesano “Mons. Cesare Recanatini”; quest’ultimo fa parte del circuito museale MIRA.
- Piazzale del Duomo è raggiungibile a piedi oppure con l’autobus urbano nr 11.

2. Largo Giacomo Casanova
Non ricordo dove ho letto il consiglio di raggiungere largo Giacomo Casanova nel quartiere di Capodimonte ma è stato tra le migliori dritte che abbia avuto in Ancona. Questo è un altro punto caratteristico da non sottovalutare: s’affaccia anch’esso sul porto di Ancona ma con una prospettiva diversa rispetto al colle Guasco.
E’ tra i miei luoghi preferiti per ammirare il tramonto: a causa di uno strano effetto ottico, c’è l’illusione che l’aurora e il tramonto si siano dati appuntamenti nello stesso luogo. Guardata dall’alto, l’antica Ankon ha la forma di un uncino appoggiato sul mare Adriatico, facendo perdere così l’orientamento e mescolando l’Oriente con l’Occidente.
Tutti i momenti della giornata sono buoni per raggiungere il largo Casanova. Per verificare che non sia solo una leggenda metropolitana, consiglio di venire all’alba e al tramonto e giugno è il mese migliore per poterlo fare.
- Il consiglio extra. Dal largo Casanova è facile notare la Mole Vanvitelliana, un ex lazzaretto e oggi sede del Museo Tattile Omero che merita una visita.
- Largo Giacomo Casanova nel quartiere Capodimonte è raggiungibile a piedi o con l’autobus nrr 7, 8 e 11.
3. Parco del Cardeto
Il Parco del Cardeto è uno dei polmoni verdi di Ancona e con i suoi 35 ettari, si estende sui colli Cappuccini e Cardeto. L’idea del parco risale al 1972, è nel 1988 che si concretizza il progetto e inaugurato nel 2005. Al suo interno si mescola storia e natura:
- la storia è raccontata dal Cimitero degli Ebrei, il vecchio faro, la polveriera Castelfidardo e il Bastione San Paolo.
- La vegetazione è una macchia spontanea di violacciocche, capperi e bocche di leone che con le loro fioriture, decorano prati e muretti. Si aggiungono poi ginestre, alaterni, biancospini, caprifogli, ornielli, cipressi.
- Le bianche falesie sono a strapiombo sul mare e offrono uno spettacolare panorama dal quale già s’intravede il Monte Conero.
Le entrate al parco sono cinque: via Panoramica, piazzale Martelli, via Cardeto, via del Faro e via Birarelli. Io consiglio di entrare da via Birarelli dal quale ammirare il Duomo e poi percorrere l’intero parco che offre scorci sia sulla città che sul mare Adriatico.
- Il nome del parco deriva dalla pianta del cardo che un tempo nasceva spontanea in abbondanza. I semi del cardo sfamavano i tanti cardellini presenti. Oggi, cardi e cardellini non sono così frequenti in queste aree.

4. Parco di Posatora
Dal Belvedere del Parco di Posatora si ammira il porto, il centro storico e da lontano, il Duomo di San Ciriaco. Siamo tra il rione di Posatora e quello di Palombella, a nord di Ancona; in una zona che ha conosciuto un crollo del terreno a causa del terremoto del 1982.
Il Parco di Posatora, inaugurato nel 2005, è la meta ideale soprattutto in estate quando vengono organizzati eventi grazie anche alla presenza di un piccolo anfiteatro. Per gli amanti della storia e della cultura, segnalo la chiesa di Santa Maria Liberatrice che risale al Settecento e una villa ottocentesca dove ha soggiornato Vittorio Emanuele II.
Il nome deriva dal latino posa et ora: una leggenda racconta che gli angeli si sarebbero fermati proprio qua per riposarsi mentre si recavano a Loreto per portare la Santa Casa.
- E’ possibile raggiungere il Parco Posatora con l’autobus nr 3.
5. Monumento dei Caduti
L’ultima volta che ho raggiungo il Monumento dei Caduti è stata una mattina di giugno per ammirare l’alba alle 5.20. Sveglia alle 4.30 e poi a piedi a raggiungere la terrazza panoramica di piazza IV Novembre, collegata alla spiaggia dalle scale del Passetto.
Il Monumento dei Caduti è stato realizzato durante il Ventennio Fascista per ricordare i caduti della Prima Guerra Mondiale e lo si raggiunge percorrendo viale della Vittoria. Il bianco della pietra d’Istria risalta in ogni momento della giornata: con l’azzurro del mare e del cielo nelle belle giornate, sull’arancione dei tramonti e nelle giornate di pioggia.
Nel fastigio sono riportati i versi di Giacomo Leopardi, nato nella vicina Recanati:
Beatissimi voi,
Ch’offriste il petto alle nemiche lance
Per amor di costei ch’al Sol vi diede
(All’Italia, dai Canti di Giacomo Leopardi; vv. 84-86)
- Il consiglio extra. Scendere nella spiaggia sottostante per ammirare le grotte del Passetto e rilassarsi con i piedi a mollo in acqua.
- Ci si arriva a piedi percorrendo l’intero viale della Vittoria o scendendo al capolinea degli autobus urbani nrr. 1/3 e 1/4.

C’è sempre un luogo giusto per ammirare Ancona dall’alto
Ancona è conosciuta anche come la Città dei due Soli (o dei due mari) e le sue stradine portano sempre in luoghi dove fermarsi, ammirare il panorama e scattare una serie infinita di foto! Sicuramente troverai altri scorci per apprezzare l’antica Ankon.
Altre dritte?
- Il quartiere Capodimonte offre tante prospettiva sulla città e sul porto, basta saperle cogliere (e talvolta intrufolandosi nelle vie laterali).
- Lo stesso mentre sali sul Colle Guasco da Piazza del Plebiscito: via Ciriaco Pizzeccoli che adoro tanto, tra scorci sul porto ed edifici storici.
- Sempre da queste parti, se visiti il Museo Archeologico delle Marche, non scordarti di affacciarti dalla terrazza panoramica.
2 pensieri sparsi
Ma sai che non conoscevo l’origine del nome del Parco del Cardeto? Mi hai fatto scoprire una cosa nuova sulla mia città Katia😊
Ah ah ah, non sai quante volte mi hanno fatto scoprire cose nuove chi veniva a visitare Trento!
Ne sono contenta 🙂