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Visitare il Castello Miramare a Trieste

by Katia
castello miramare trieste

Una visita al Castello di Miramare di Trieste è d’obbligo se si è in vacanza in questa zona. Non è stata la primissima cosa che ho visitato ma era nella mia lista delle cose da vedere e da spuntare. Siamo a Grignano, una località ad appena a 6 km dal capoluogo del Friuli Venezia Giulia, dove il golfo di Trieste s’apre in tutto il suo splendore.

L’ho conosciuto durante il secondo giorno in una tiepida mattina di settembre dove ho visitato l’interno del castello e il parco. Ci sono ritornata, poi, alla fine della mia vacanza in un caldo pomeriggio per rilassarmi nel grande parco. Il Castello Miramare è uno di quei luoghi che non delude, nonostante sia una meta molto turistica.

La triste storia della coppia reale che l’ha costruito, lascia spazio velocemente ad emozioni positive una volta all’esterno. Il panorama sul golfo di Trieste ed una passeggiata nell’immenso parco non danno il tempo per rattistarsi.

Ti racconto brevemente la storia del Castello Miramare e di cosa troverai al suo interno, dove io mi sono innamorata follemente del panorama.

Pillole di storia

Si racconta che il Castello di Miramare sia stato costruito grazie ad un colpo di fulmine dell’arciduca Massimiliano d’Austria. In una notte d’estate la sua nave viene colta da una tempesta, conosciuta meglio come la bora (e sappiamo bene cosa sia la bora a Trieste). La nave di Massimiliano viene scaraventata lungo la pietra carsica di Grignano alle porte di Trieste. L’arcidua se ne innamora e decide di costruire proprio qui la propria dimora.

Il promontorio viene livellato per lasciare spazio al magnifico castello che oggi possiamo ammirare e all’immenso parco. Purtroppo il destino vuole che la coppia reale, Massimiliano d’Austria e la sua consorte Carlotta del Belgio, venga trasferita in Messico: l’arciduca è proclamato imperatore del Messico e successivamente fucilato nel 1867.

Massimiliano non ha mai visto la fine della costruzione del castello di Miramare. Così come Carlotta: dopo la sua permanenza in Messico, ritornò a Trieste per un breve periodo ma iniziò a manifestare uno squilibrio mentale che la portò alla follia e al suo ritorno in Belgio.

Dopo il 1867 il castello di Miramare ospitò diverse volte l’Imperatrice Elisabetta d’Austria, la quale utilizzava Trieste come base per i suoi viaggi in Grecia. Successivamente il castello accoglie Stefania del Belgio, Francesco Ferdinando d’Asburgo e l’imperatore prussiano Guglielmo.

Finita la Grande Guerra, il Castello di Miramare diventa di proprietà dell’amministrazione italiana: grazie agli accordi tra l’Austra e l’Italia, il castello viene trasformato in un museo. La vita del museo dura ben poco perché nel 1929 la struttura diventa la sede duca Amedeo di Savoia Aosta fino al 1937.

Durarante la Seconda Guerra Mondiale, Miramare si trasforma in una scuola per ufficiali nazisti e nel 1945 è la sede delle truppe neozelandesi, inglesi poi e americane. Solo ne l 1955 il Castello di Miramare ritorna ad essere un museo e riaperto al pubblico.

Il Castello di Miramare di Trieste

La particolarità del castello di Miramare sta nel fatto di essere costruito in modo tale da poter vedere il mare da ogni sua finestra. Non è un caso: l’arciduca Massimiliano era il Comandante Supremo della Imperiale Marina Austriaca e passò una parte della sua vita in mare.

In uno dei suoi viaggi via mare si trovò impreparato in una violenta tempesta. Riuscì a salvarsi riparandosi nella baia di Grignano che all’epoca era uno sperone di roccia carsica senza nessun tipo di vegetazione. Massimiliano si innamora di questo luogo, tanto da farne sua residenza nel 1855 insieme alla moglie Carlotta.

Il progetto: storia e architettura del castello

Il progetto del castello di Miramare è frutto dell’ingegnere austriaco Carl Junker che crea un edificio ecclettico ma molto in voga all’epoca. Lo stile della struttura mescola abilmente l’architettura gotica, medievale e rinascimentale. La realizzazione degli interni è ad opera degli artigiani Franz e Julius Hofmann.

Il risultato finale è un mix tra il gusto austero del Nord e la luce e i profumi del mediterraneo. Il fatto di sorgere proprio sul mare, l’ebrezza marina entra da ogni dove, inondando di luce calda le eccentriche stanze.

Il castello è così organizzato:

  • il pianoterra è dedicato agli appartamenti privati della coppia reale. E’ per questo che si nota un tocco intimo e raccolto.
  • Il primo piamo è destinato agli ospiti grazie alle sale di rappresentanza e alle camere per ospitare gli invitati. Il risultato è così abbagliante e sontuoso da lasciare a bocca aperta chiunque entri.

Le sale ripercorrono i gusti dell’epoca: nell’Ottocento ci hanno vissuto l’arciduca Massimiliano d’Asburgo e Carlotta, successivamente l’imperatrice Sissi. Nella prima metà del Novecento è stata l’abitazione di Stefania del Belgio, l’imperatore prussiano Guglielmo e il duca Amedeo di Savoia Aosta.

Seguendo il percorso delle sale è un po’ come fare un viaggio nella storia che inizia nel 1855 per finire nei giorni nostri. Ogni persona che ci ha abitato ha segnato l’aspetto delle stanze in base ai propri gusti, a quelli dell’epoca e alle necessità del momento.

La camera da letto di Massimiliano

Una volta entrati si ha l’impressione di essere su una nave: le pareti sono in legno, l’arredamento si rifà a quello di una nave e il mare lo si può ammirare dagli oblò. Ed è per questo che la stanza da letto è chiamata anche la “cabina”: l’ambiente riprende i frequenti viaggi fatti in nave da Massimiliano nel Mediterraneo.

Il salottino di Carlotta

Lo spazio è ricavato dalla torretta del castello. Due grandi finestre illuminano il salottino dove Carlotta rifugiava per le sue attività preferite come la lettura, la pittura, la musica e la corrispondenza privata. Gli arredi sono blu, riprendendo il colore del mare anche all’interno e il tutto è stato restaurato nel 2020.

Ad una delle pareti è appeso un quadro che ritrae Carlotta con il costume di contadina della Brianza e risalente al 1857. Prima di spostarsi a Trieste Massimiliano e Carlotta hanno vissuto nel Lombardo Veneto, ricoprendo la carica di Vicerè.

La sala del trono

Conosciuta anche come la sala delle udienze, è la più sfarzosa e grande del castello. Serviva a celebrare il potere e l’importanza degli Asburgo attraverso i ritrattati della casata e … Sala nata con un gusto gotico, è stata rimodernizzata nel 1922 in base ai gusti dell’epoca.

Sono custoditi anche alcuni cimeli di Massimiliano e alcuni famosi di autori piuttosto conosciuti come Van Dyck, Tintoretto e Rembrandt.

le sale del castello miramare di trieste

Il grande parco

Il parco di Miramare è il gioiello fortemente voluto dall’arciduca Massimiliano d’Asburgo e la sua consorte Carlotta del Belgio. La coppia reale investì le proprie energie ed interesse più per creare questo immenso giardino di 22 ettari che non nel castello stesso. Lo stesso Massimiliano era un’amante della botanica e trasferì la sua passione qui a Miramare.

Se si pensa a come fosse questa zona in origine, il parco è il risultato di un lavoro ben progettato ma impegnativo e costoso. E’ stato costruito tra il 1856 e il 1860 grazie al progetto di Carl Junker con l’aiuto del botanico Anton Jelinek.

Lo sperone in roccia carsica s’è trasformato così in un bellissimo paradiso terrestre: sono state importate diverse tonnellate di terreno prelevato dalla Carinzia e dalla Stiria con l’aggiunta di piante provenienti soprattutto dal Sud America.

Le differenti aree del grande parco di Miramare assumono ognuna un aspetto proprio. Un giardino all’inglese nella zona est, un giardino all’italiana a sud ovest e un vero bosco nella parte alta che si fonde con l’esterno. Il tutto collegato con sentieri ghiaiosi, aiuole all’aperto e serre, terrazze panoramiche sul golfo di Trieste.

L’obiettivo finale dell’arciduca? Creare una stazione sperimentale attraverso il rimboschimento di una zona priva di flora e l’adattamento al clima locale di piante esotiche provenienti soprattutto dal Messico.

castello miramare trieste

La leggenda racconta che …

… chiunque soggiorni nel Castello di Miramare di Trieste sia destinato a morire violentemente lontano dalla propria patria. Secondo alcuni, la causa di questa sfortuna sia dovuta alla sfinge di granito rosa che si trova sulla punta del modesto molo e originaria dell’antico Egitto.

La colpa non si sa di chi sia ma diversi abitanti di questo castello sono morti rispettando questa maledizione.

  • L’arciduca Massimiliano è stato fucilato in Messico nel 1867.
  • Sissi, l’imperatrice d’Austria è stata uccisa in Svizzera.
  • Francesco Ferdinando, il fratello dell’imperatore Francesco Giuseppe d’Austria, è morto a Sarajevo (scatenando così la Prima Guerra Mondiale).
  • Il Duca Amedeo d’Aosta è stato fatto prigioniero e poi ucciso in Kenia durante la Seconda Guerra Mondiale.

Informazioni utili

Ti piacerebbe abbinare la visita al Castello Miramare con una visita panoramica di Trieste? Puoi prenotare una visita guidata che ti accompagnerà attraverso i principali punti della città e visitare il Castello di Miramare.

Nel caso in cui vorresti organizzarti in modo autonomo, puoi farlo così:

  • Il Castello Miramare di Trieste si raggiunge facilmente anche con i mezzi pubblici. Il bus urbano è il nr 6 direzione Grignano e scendendo al capolinea.
  • L’entrata al castello costa 12 € con eventuali riduzioni. Io non ho pagato nulla perché inclusa nella FVGCard.
  • Il parco è aperto al pubblico in maniera gratuita: il biglietto è solo per visitare l’interno del Castello di Miramare.

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