Ravenna, 13 marzo 2019. L’arte sa nuotare di Blub appare nelle strade del centro storico. Ed è subito caccia alle 13 opere che decorano gli sportelli degli armadietti delle utenze di luce, gas e acqua. Quando la street art diventa una mania, dando il via alla caccia all’opera d’arte!
E’ un pò per caso che ho scoperto che la street art subacquea di Blub è arrivata anche nella città dei mosaici. Come lasciarmi scappare la simpaticissima serie di riproduzioni intitolata L’arte sa nuotare che sta impennando in giro per le città italiane?
L’arte sa nuotare a Ravenna
Anche Ravenna non è rimasta immune a L’arte sa nuotare di Blub ed è così che, una mattina di marzo, la scoperta delle sue opere è stata una bella sorpresa. Tra i primi ad accorgersi della presenza di personaggi con la maschera da sub sulla faccia è stato Marco Miccoli, il direttore di MURALI Street Art Festival. Macchina fotografica alla mano si è trovato a dar la caccia alle opere di Blub per Ravenna.
I personaggi rappresentati arrivano direttamente dalle opere d’arte più famose, musicisti, letterati. Ma a Ravenna ce n’è uno particolare e fuori dall’ordinario: il topolino di Banksy. Si trova nel chiostro della Biblioteca Classense e non è un caso: questo è un luogo dove i gatti sono i benvenuti, anche all’interno della biblioteca!
I disegni di Blub, non più grandi 50 x 50 cm di dimensione, sono stati esposti alla manifestazione di Dante Plus nell’edizione 2019 e gestita sempre da Marco Miccoli. Facilmente rimovibili senza lasciar straccia, sono realizzati in precedenza dallo stesso artista sulla carta. Una volta pronti, Blub li attacca con la colla vegetale sui vari pannelli ma facendo attenzione non manomettere la normale apertura di essi.
Dove trovare la street art di Blub?
Il divertimento della street art (di Blub) è di andarla a cercare e riuscire a trovare più opere possibili. Ma qualche dritta di certo non fa male. Marilyn Monroe la potete ammirare in via 4 novembre, la Ragazza col Turbante dell’artista Vermeer è in via Pasolini. In giro per la città troverete anche: Giuseppe Verdi, Dalì, Van Gogh e ovviamente Dante, il sommo poeta sepolto a Ravenna!

Quale significato per L’arte sa nuotare di Blub?
Tutto parte da un momento di crisi: quante volte ci siamo detti “Sono con l’acqua alla gola” nelle situazioni di maggiore difficoltà? Ecco, queste sono le occasioni migliori per darci delle nuove opportunità. L’acqua sale e noi stiamo per affogare? Equipaggiamoci di una bella maschera da sub e impariamo a nuotare per rimanere a galla.
Nel corso dei secoli, l’uomo è sempre riuscito a cavarsela durante le difficoltà. Così anche l’arte si adegua, indossando una maschera da sub per non affogare e risale fino su in cima, cercando di rimanere a galla. Dall’altro canto, l’acqua è l’elemento che rappresenta la vita: se si impara a nuotare, non s’affoga e si rinasce. Ecco spiegato l’uso delle maschere da sub.
Ma perché rappresentare i personaggi famosi? Le icone più famose, sono quelle più familiari: sono le più conosciute e le più visitate nei musei. Ecco, proprio loro scendono dal piedistallo creato delle istituzioni culturali per avvicinarsi a noi. Perché prendersi troppo sul serio? Basta una faccia famosa, una maschera e mettersi sott’acqua, boccheggiando, emettendo qualche “blub“. E non annega perché anche l’arte sa nuotare in vista di un nuovo Rinascimento (artistico) dopo un periodo di difficoltà.

Blub racconta l’idea
«Il progetto nasce per caso in Spagna a Cadaques, nella tarda estate del 2013. Accogliendo la richiesta di una famiglia del posto, dipinsi su uno sportello della loro recinzione esterna l’immagine di un bambino riccioluto con la maschera da sub ispirandomi al loro figlio.
Rientrato a Firenze, per gioco, ho mascherato la Gioconda, poi la Dama con l’ermellino, infine Leonardo da Vinci. La mia prima triade di opere. Su stimolo di amici, scansionai le opere e una notte, in loro compagnia, per la prima volta, le attaccai negli sportelli esterni nel quartiere di San Niccolò a Firenze, il quartiere degli artisti.
Era il 5 novembre 2013; nella nostra semplicità era un modo per ricordare l’alluvione e il salvataggio di Firenze e delle sue opere dalle acque che avevano sommerso la città. “L’arte non affoga” divenne quel giorno “L’arte sa nuotare”»
Perché cercare L’arte sa nuotare?
Per conoscere la città: andare alla ricerca della street art è un modo per passeggiare, osservare meglio i dettagli, prendere una via laterale. E sorridere ogni volta che si trova una nuova opera: i personaggi famosi diventano più simpatici, si mettono in nuove posizioni o semplicemente diventano più ironici.
12 pensieri sparsi
Quest’estate ne ho trovati due anche a Positano sai? Non c’erano negli anni scorsi ma da quest’anno l’Arte sa nuotare ha raggiunto anche la mia costiera amalfitana e a me piace tantissimo!
Piano piano L’Arte Sa Nuotare sta raggiungendo più luoghi possibili e questo mi fa piacere: adoro Blub e la sua idea di street art!
Avevo notato le opere di Blub ma nell estate 2019 dovevo seguire mio padre molto malato, ora sto cercando di ricostituire e fotografare le opere rimaste.Mi daresti indicazioni? Grazie molte.
Ciao Chiara! Non mi ricordo tutti i luoghi dove avevo trovato Blub perché spesso ci sono arrivata per puro caso. Ecco quello che mi ricordo:
–> nel cortile della Biblioteca Classense c’è una scimmietta e ho trovato un’opera in una viuzza proprio di fronte all’entrata, dove ci sono parcheggiate le bici (possibile via Matteoucci).
–> Una l’ho trovata in via Mentana.
–> Michelangelo era vicino ad una profumeria Douglas (prova in quello di via Cavour).
Ne ho trovati altri in centro ma purtroppo a distanza di tempo non riesco ad orientarmi bene con Google Maps ma se fossi a Ravenna fisicamente, riuscirei a ritornarci di corsa! Alcune dritte le ho indicate nel postblog: le hai già segnate?
Svelato l’arcano! Ho fatto caso proprio nei mesi scorsi di alcuni murales in giro per la mia città e mi domandavo se ci fosse un nuovo artista di strada che avesse scelto Ferrara come sede per la sua arte. E adesso con questo tuo post mi hai aperto un meraviglioso mondo.
Vai di corsa a cercare il topolino di Bansky in versione Blu nel chiostro della biblioteca Classense: me lo sono perso ed è da lì che è partito tutto!
Ne ho appena scovato uno a Tolosa…felice come una bimba. Grazie per le preziose informazioni. Grazie a te ho capito qualcosa in più!
Allora non sono stata l’unica ad essere diventata euforica appena ho scoperto un murales di Blub!
Adoro, adoro, adoro! La sua arte di strada è davvero bella e dà quel tocco in più che la contraddistingue da tutti gli altri. Non l’ho ancora vista dal vivo, è vero, ma le foto che emergono ne danno la misura!
Era da tanto che volevo conoscere le opere di Blub: adoro l’idea e il significato de L’arte sa nuotare! Aspetto la tua intervista con l’artista, non vedo l’ora.
Ho conosciuto questo artista passeggiando per i vicoli di Firenze e subito è stato amore. L’ho ritrovato poi ad Arezzo, Foggia e Livorno. Oramai quando passeggio in qualsiasi città guardo sempre gli sportelli delle utenze nella speranza che trovi una nuova opera. Blub, benvenuto a Ravenna
Anche io mi sto ritrovando a controllare gli sportelli delle utenze per vedere se Blub è passato! A Firenze, ha lasciato la sua L’arte sa nuotare una settimana dopo la mia partenza … che dire? Tempismo perfetto!