Tre itinerari per scoprire i mosaici di Ravenna: otto monumenti edificati tra il V ed il VI secolo d.C. e un percorso al Museo TAMO per capire la loro storia e come venivano creati. Avevo già visitato Ravenna un paio di volte, con questo post voglio approfondire i mosaici bizantini con un percorso dedicato.
L’itinerario di cui ti racconterò, lo potrai fare in autonomia. Tuttavia ti consiglio di prenotare una visita guidata che ti accompagnerà nel centro storico e negli otto monumenti: in questo modo avrai una spiegazione esaustiva sui mosaici di Ravenna.
Ravenna, città del mosaico, è riconosciuta come Patrimonio Mondiale dall’Unesco fin dal 1996 con la seguente motivazione:
1. Basilica di San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Battistero Neoniano, Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
Questo primo itinerario è fattibile a piedi: tutti i siti sono situati nel centro storico di Ravenna e facilmente raggiungibili in poco tempo. Voglio partire con i monumenti più conosciuti e probabilmente sono i più frequentati: consiglio di iniziare la visita la mattina presto quando l’afflusso dei gruppi turistici è basso.
Basilica di San Vitale e Mausoleo di Galla Placidia
La Basilica di San Vitale fu voluta dell’arcivescovo Ecclesio nel 525, terminata nel 547 e consacrata nell’aprile del 548 dall’arcivescovo Massimiano in onore di San Vitale. I mosaici sono concentrati nell’abside della stessa basilica: la visione di Cristo sul Globo e circondato dagli Arcangeli Gabriele e Michele, lo stesso Cristo porge la corona della gloria a San Vitale. Ai lati dell’abside sono rappresentate le raffigurazioni delle corti dell’imperatore Giustiniano e della moglie Teodora.
Accanto alla Basilica di San Vitale, è situato il Mausoleo di Galla Placidia. Fatto costruire per volere della stessa imperatrice, non fu mai sepolta qui ma bensì a Roma. Mausoleo costruito intrno alla prima metà del V secolo contiene delle decorazioni a mio parere bellissime: il cielo stellato che si illumina appena la luce del sole entra dalle finestre di alabastro.
Battistero degli Ortodossi (o Neoniano), Battistero degli Ariani, Cappella di S. Andrea
Il Battistero degli Ortodossi, conosciuto anche come il Battistero Neoniano grazie al vescovo Neone che ne commissionò la costruzione verso la metà del V secolo. O meglio: il vescovo Neone fece fare la cupola mentre l’edificio è precedente. I mosaici riempiono la cupola che rappresenta il rito del battesimo con una raffigurazione di Cristo e del Battista, circondati dai 12 apostoli.
Il Battistero degli Ariani venne costruito sul finire del V secolo: l’edificio è semplice e sobrio, in netto contrasto con la cupola completamente ricoperta di mosaici. E’ l’unica testimonianza iconografica ancora intatta relativa al culto ariano dei Goti; culto fondato sulla figura di Cristo, divino e terreno allo stesso tempo.
La Cappella Arcivescovile di Sant’Andrea, fu dedicata solo in un secondo tempo al culto di Sant’Andrea dato che durante il VI secolo le reliquie del Santo vennero portate a Ravenna. L’ambiente ha una pianta cruciforme e l’iconografia è dedicata alla glorificazione di Cristo. Il vestibolo che precede la cappella è decorato con marmi e mosaici: nella volta a botte sono rappresentati un centinaio di uccelli variopinti e gigli bianchi.
Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
Basilica fondata da Teodorico all’inizio del VI secolo, venne chiamata Sant’Apollinare in Nuovo per poterla distinguere da quella in Classe. Al suo interno vennero custodite le reliquie del Santo patrono di Ravenna. I mosaici raccontano le processione di Santi e Sante che celebrano la fede in Cristo e l’antico porto di Classe.
Quanto costa questo itinerario?
- Il biglietto costa 9 € ed è solo cumulativo e comprende: la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero Neoniano, la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia, il Museo e la Cappella Arcivescovile
2. Basilica di Sant’Apollinare in Classe
La Basilica di Sant’Apollinare in Classe, insieme al Mausoleo di Teodorico, è l’unico a non essere nel centro storico di Ravenna. Rimane comunque facilmente raggiungibile prendendo l’autobus urbano nr 4 e dalla stazione dei treni sono 10 minuti.
Basilica di Sant’Apollinare in Classe
Questa basilica è stata edificata durante la prima metà del VI secolo eretta inizialmente sulle rive dell’Adriatico. Oggi, siamo in aperta campagna ad appena 8 km da Ravenna: Classe, così si chiama questo paesino, è conosciuta come essere un’importante area archeologica dell’antico porto e sede della flotta romana.
La basilica si erige imponente e voluta Giuliano Argentario su ordine dell’arcivescovo Ursicino. Deve il suo nome all’ipotetica sepoltura lo stesso protovescovo Apollinare, avvenuta tra il II e il III secolo d.C.. Il suo interno risulta spoglio a causa dei continui furti avvenuti nel corso del tempo e nonostante questo, i mosaici policromi che decorano il catino absidale, non hanno perso la loro bellezza.
Ad oggi, la Basilica di Sant’Apollinare in Classe rimane il più grande esempio di basilica paleocristiana.
Quanto costa questo percorso?
- Il costo singolo del biglietto è di 5 € ma è possibile fare un biglietto cumulativo per poter visitare tre siti a 10 €: Mausoleo di Teorico + Basilica Sant’Apollinare in Classe + Museo Nazionale di Ravenna.
- Il costo del biglietto urbano del bus per raggiungere Classe è di 1,50 € e dura 1 ora.
3. Domus dei Tappeti di Pietra, Museo TAMO, Cripta Rasponi
Questo itinerario l’ho fatto durante l’ultima visita a Ravenna lo scorso agosto e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Personalmente ho apprezzato molto i Giardini Pensili: un piccolo paradiso verde nascosto agli occhi dei passanti all’interno del Palazzo Rasponi.
Domus dei Tappeti di Pietra
La Domus dei Tappeti di Pietra è uno dei più importanti ritrovamenti archeologi degli ultimi anni in Italia. Il percorso è tutto sotto il livello della strada e scoperti per caso nel 2002. I mosaici fanno riferimento ad un antico palazzetto bizantino del V – VI secolo d.C.: si tratta di mosaici pavimentali e per questo conosciuti meglio come i tappeti di pietra.
Queste pavimentazioni bizantine si presentano con elementi geometrici, floreali e figurativi e alcuni raccontano la Danza dei Geni delle Stagioni oppure la famosissima figura del Buon Pastore. Il percorso è circolare e racconta come sono stati trovati e la loro storia.
La collocazione della Domus dei Tappeti di Pietra è di per sé un luogo particolare: per accedervi, bisogna entrare nella chiesa di Sant’Eufemia, costruita a metà del Settecento dallo stesso architetto che costruì il Duomo.
Museo TAMO
Il museo TAMO. Tutta l’avventura del mosaico offre un percorso interessante per conoscere la storia dei mosaici ravennati e di come sono stati creati. Appena entrati, io consiglio subito di salire sul palchetto per leggere l’introduzione al museo e la storia di Ravenna. Questo permette poi, di capire meglio il percorso sottostante.
Il TAMO è dedicato al mosaico antico e moderno, collocandolo nei vari eventi storici. Interessante è la parte dove si spiega come viene creato il mosaico: i vari passaggi, le varie tecniche, le diverse tessere e gli attrezzi utilizzati. La parte conclusiva del museo è dedicato al mosaico contemporaneo con la sezione “Mosaici tra Inferno e Paradiso”: 21 opere di artisti contemporanei con soggetto dantesco … ovviamente in versione “mosaicata”.
Cripta Rasponi
La Cripta Rasponi è racchiusa all’interno dell’omonimo palazzo situato in piazza San Francesco, poco distante dalla tomba di Dante. L’entrata conduce all’interno dell’edificio, facendo scoprire un mondo nascosto, non visibile dall’esterno: i Giardini Pensili. Una fontana al centro, del giardino, una torre e delle scale che conducono ad una terrazza panoramica sui tetti di Ravenna e su piazza San Francesco.
Mentre la cripta Rasponi si trova sulla sinistra del giardino e adiacente alla base della torre: delle brevi scale portano a scoprire in realtà una cappella ideata per la famiglia Rasponi ma mai utilizzata perché sepolti altrove.
La cripta è composta da tre vani: uno d’accesso alla base della torretta e un secondo vano porta al presbiterio che contiene un piccolo altare per le funzioni religiose. In questo caso si parla di un mosaico pavimentale e con molta probabilità proviene da Classe ed è decorato con motivi ornamentali e figure di animali.
Quanto costa questo percorso?
- Il biglietto cumulativo per poter visitare i tre siti è di 7 € ma è possibile visitarli pagando anche le singole entrate.
- Domus di Pietra 4 €, Cripta Rasponi & Giardini Pensili 2 €, museo TAMO 4 €.
Perché visitare i mosaici di Ravenna?
Ravenna è una città a misura d’uomo, a pochi passi da altri tesori artistici e naturalistici. Solo il fatto di far parte dei Beni UNESCO è un buon motivo per visitare i mosaici, non è l’unico.
Fare un salto in un glorioso passato; capire la tecnica di come si creano storie con tantissimi e piccolissimi tasselli tutti colorati. Lasciarsi abbagliare dalla luce che si riflette nelle tessere fatte a volte in oro, altre volte in vetro.
Convincersi di far parte del corteo di Teodora e ammirare la sua bellezza o pensare di partire insieme all’equipaggio dell’Imperatore di turno alla volta di qualche paese esotico.
Io non mi stuferò mai di vederli, rivederli e ammirarli all’infinito! I mosaici di Ravenna in tre itinerari: non hai più scuse per visitarli e ammirarli!
- Non te la senti di visitare Ravenna con i suoi otto monumenti da solo e vuoi qualcuno che ti spieghi tutto per filo e per segno? Prenota prima della tua partenza la visita guidata di 2 ore e mezza!
4 comments
Sono stata a Ravenna anni fa, perdendomi questo patrimonio artistico. La prossima volta però non mi scappa
Allora hai un buon motivo per ritornarci!
Mamma mia che meraviglia ? Ravenna è una delle città che non vedo l’ora di visitare! Non conoscevo poi il museo TAMO, me lo segno?
I mosaici di Ravenna li posso guardare all’infinito e non me ne stuferò mai!
Il museo TAMO è stata una delle mie ultime scoperte: interessante perché spiega il dietro le quinte di come si fa un mosaico ed è molto interessante.