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Cosa vedere nel quartiere di Gries a Bolzano?

by Katia
Alla scoperta di Gries San Quirino a Bolzano

Bolzano è conosciuta soprattutto per il suo centro storico: piazza delle Erbe, via dei Portici, il Duomo e il Museo Archeologico dove è custudito Ötzi. Il mio itinerario di oggi ti porta, però, a conoscere uno dei più antichi quartieri della città. Attraverso alcune tappe culturali potrai scoprire cosa vedere nel quartiere di Gries a Bolzano!

Il quartiere di Gries lo si raggiunge ad appena 15 minuti a piedi dall’area pedonale di via dei Musei. Attraversando il ponte Talvera ci si trova catapultati nel quartiere voluto da Mussolini, toccando piazza della Vittora ed il relativo monumento.

Da qui al quartiere di Muri Gries il salto è breve per trovarsi in una delle zone più caratteristiche del capoluogo alto atesino.

Pillole di storia

Gries è tra le aree più antiche di Bolzano. Recenti scavi hanno permesso di mettere alla luce dei resti di un’antica villa romana databile al I secolo.

Durante il Medioevo, Gries è la dimora dei conti Morit che ci vissero fino al 1165. Questo è il momento in cui Bolzano è presa in mano dal potere religioso, soprattutto quello legato ai Principi Vescovi di Trento. L’antico castello della famiglia Morit venne riedificato nel 1230 e usato come sede dell’amministrazione giudiziaria dei conti Tirolo.

Nel Quattrocento arriva la famiglia d’Asburgo: Leopoldo IV si assedia nell’antico monastero agostiniano. La famiglia asburgica ci rimase fino a quando l’abbazia venne donata ai monaci benedettini provenienti dal monastero di Muri in Argovia. Monaci che troviamo ancora oggi.

Ma il periodo d’oro del quartiere di Gries risale agli inzi del Novecento con la nascita del turismo in Alto Adige. A fine Ottocento venne creata una stazione climatica, nuove passeggiate e hotel per ospitare soprattutto turisti provenienti dalla Mitteleuropa.

Abbazia di Muri Gries
Abbazia di Muri Gries

L’Abbazia dei Benedettini di Muri-Gries

L’abbazia dei Benedettini di Muri Gries è la prima tappa che ci dice che siamo a Gries. E’ un antico complesso dalla lunga storia, usato come convento dal 1406 e in parte formato da un castello. Oggi spicca la torre campanaria ma in origine fu una torre di difesa. Venne abitato dai monaci agostiniani, saccheggiato nel 1525 durante la guerra dei contadini e devastato poi durante le guerre napoleoniche. Donato poi nel 1845 ai padri Benedettini di Muri in Svizzera.

Il nucleo principale risale al XIII secolo e oggi ospita un museo dei presepi aperto solo nel mese di dicembre, un’importante cantina di vini e un chiostro. Annessa c’è una chiesa che è la fine del mondo, almeno per me. Dedicata a Sant’Agostino e caratterizzata da uno stile barocco (infatti risale al 1769 – 71) è completamente affrescata. Sia gli affreschi che le sette pale d’altare conservate al suo interno sono dell’artista tirolese Martin Knoller.

L'abbazia benedettina
L’abbazia benedettina

La Vecchia Parrocchiale di Nostra Signora

A me piace molto piazza Gries dove si affaccia l’abbazia con le sue case tipiche alto atesine dove starei ore a guardarmele. L’estate la piazza è animata da turisti che soggiornano nei vari hotel e ristoranti situati proprio qua.

Poco più avanti, la vecchia parrocchiale di Nostra Signora di Gries è l’ultima tappa che mi lascia ancora più incanta. E’ una chiesetta in stile tardo gotico (le prime basi sono state fatte all’inizio del Quattrocento), dentro la quale sono custodite due opere da non sottovalutare.

  • Una creata dall’artista tirolese Michael Pacher durante il Quattrocento: l’altare ligneo policromo a scrigno e portelle con l’Incoronazione della Vergine e le statue di San Michele e Sant’Erasmo ed è annoverato tra i migliori conservati.
  • L’altra chicca è il crocefisso ligneo romanico risalente al Duecento e probabilmente di provenienza estera. Il coro fu costruito intorno al 1410, le volte ricostruite dopo l’incendio del 1452, mentre la cappella di Sant’Erasmo, sul lato meridionale del coro, fu aggiunta nel 1519.

L’area intorno alla chiesa è circondata da delle basse mura che racchiudono il cimitero storico: tra le numerose lapidi spicca sicuramente quella in ferro battutto della famiglia von Aufschnaiter del 1740.

cimitero-della-vecchia-parrocchiale
Una parte del cimitero

Natura e Trekking

Tutt’intorno, vigneti e antichi alberi caratterizzano il panorama: dovete sapere che questa chiesetta venne tra le proprietà fondiarie della chiesa vescovile di Frisinga in Baviera intorno al IX secolo e fino all’inizio del Novecento c’era proprio qua vicino un maso vinicolo dello stesso vescovo di Frisinga.

Oggi è possibile prendere una delle tante stradine che portano nei dintorni. Dalla Parrocchiale, ad esempio, parte lal Passeggiata del Gùncina, nata tra il 1891 e il 1903, che costeggia il pendio per arrivare alle fattorie vinicole di Gùncina. Tra le altre passeggiate, ricordo quella che porta fino a San Genesio oppure, se siete dei buongustai, potrete andare alla scoperte delle varie antiche locande a Colonia.

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Il panorama dalla Vecchia Parrocchiale verso Bolzano

L’antica zona termale

Gries nasce soprattutto come zona termale, insieme a Merano e conosciuta come la zona climatica di Bolzano: è proprio qua che la nobiltà dell’Ottocento e turisti venivano a soggiornare, soprattutto durante le estati afose della città. Sorsero velocemente ville, hotel e ristoranti. Nel 1912 venne pure girato un film muto dal titolo “Bozen mit den Luftkurort Gries“.

E’ solo nel 1925 che Gries venne a far parte del comune di Bolzano: il fascismo sentì il bisogno di avere maggior spazio per costruire e ampliare la “città italiana”.

Piazza Gries
Piazza Gries

Perché visitare il quartiere Gries di Bolzano?

Questo breve itinerario culturale permette di conoscere zone poco turistiche di Bolzano. Nello stesso tempo sapere che la storia è passata anche nei quartieri appena fuori dal centro storico. Da qui partono delle passeggiate a contatto con la natura e l’ideale per tutti coloro che amano fare trekking.

Un quartiere che ho scoperto per caso e di cui mi sono innamorata. Ogni volta che visito Bolzano e ho abbastanza tempo, cerco sempre di raggiungere la vecchia parrocchiale di Nostra Signora: è tra le mie tappe preferite della città dove il tempo sembra essersi fermato!

#ScoprendoBolzano

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7 comments

Giorgia - Voglio andare a vivere in montagna! Ottobre 22, 2016 - 10:41 am

Che fortuna che hai ad abitare lassù! Sono sempre più invidiosa! 😉

Reply
KatiaDivina Ottobre 22, 2016 - 12:46 pm

Basta che vieni in vacanza (e mi chiami che ti faccio da guida!) 🙂

Reply
Giorgia - Voglio andare a vivere in montagna! Ottobre 22, 2016 - 3:05 pm

Eheheheh, venirci in vacanza sta diventando un trauma per me, perché ogni volta che devo tornarmene a casa faccio una fatica assurda Però se vuoi ospitarmi per qualche mese parto anche subito!

Reply
Roberta Ottobre 21, 2016 - 1:12 pm

Devo tornare in Trentino! Ci sono troppi luoghi belli da visitare. Non conoscevo questo quartiere di Bolzano.

Reply
KatiaDivina Ottobre 21, 2016 - 4:48 pm

Bolzano ho incominciato a conoscerla di più la scorsa estate perché ho avuto una collaborazione proprio in centro e nelle mie ore di pausa pranzo me ne andavo a zonzo. Ho in programma un altro articolo su Bolzano ma più sull’aspetto storico.

PS: Bolzano è in Alto Adige non in Trentino … c’è un po’ di rivalità tra le due province! 😉

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Stefano Giugno 21, 2021 - 3:22 pm

non è rivalità; è che siamo due territori quasi completamente autonomi con ben pochi elementi di contatto

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Katia Giugno 22, 2021 - 9:35 am

Verissimo!

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