Villa Valmarana ai Nani è un luogo di tutto rispetto e da inserire nell’itinerario delle ville venete. Un complesso di tre edifici (la Palazzina, la Foresteria e la Scuderia) immerso nella campagna vicentina: ci troviamo di fronte ad un concentrato di arte, architettura di edifici e del paesaggio da non poco conto.
La villa si trova alle porte di Vicenza e s’adagia ai piedi del colle Berico e a pochi metri dalla famosa villa palladiana “La Rotonda”. Facilmente raggiungibile sia in auto che in autobus dalla stazione dei treni di Vicenza, è una tappa che consiglio per gli amanti dell’architettura e delle ville venete, dell’arte settecentesca grazie ai due Tiepolo e dei giardini.
Ancora oggi villa Valmarana ai Nani è abitata dalla famiglia Valmarana e oltre ad essere un museo, è un luogo dove soggiornare (ebbene sì, si può pure pernottare!!) e organizzare eventi e matrimoni. In attesa di poter dormire almeno una notte in una villa così, ti racconto la mia visita fatta all’interno delle sale aperte al pubblico.
Buona lettura!
Pillole di storia
La prima costruzione della villa risale al 1669 quando l’avvocato Giovanni Maria Bertolo costruì la Palazzina, lasciandola poi in eredità alla figlia Giulia. Viene acquistata nel 1720 dalla nobile famiglia Valmarana perché Giulia Bertolo si fece monaca nel monastero padovano di Ognissanti. I Valmarana la vogliono usare come residenza estiva per scappare dal caldo afoso di Vicenza.
La villa viene restaurata e il lavoro è commissionato a Francesco Muttone, architetto e studioso di Andrea Palladio. Passeggiando all’interno degli edifici e nel giardino si possono notare le forti influenze del celebre architetto Palladio: durante il Settecento il gusto si rifà alla cultura classica e allo stile palladiano.
Gli affreschi interni sono opera di uno dei più famosi artisti dell’epoca: Giandomenico Tiepolo che si occupa della maggior parte delle opere. Mentre la sala degli Dei dell’Olimpio all’interno della Foresteria sono stati eseguiti da Tiepolo padre, Giambattista. Tra la Palazzina e la Foresteria è possibile ammirare ben 800 mq di affreschi sulle pareti e sui soffitti: una delle massime espressioni artistiche di Giandomenico Tiepolo.
Curiosità di Villa Valmarana ai Nani
- E’ l’unico luogo dove estasiarsi davanti all’opera di entrambi i Tiepolo: non ci sono altri posti dove padre e figlio hanno lavorato insieme.
- Nella Foresteria è custodito l’unico ritratto esistente di Andrea Palladio.
- Il soprannome “ai Nani” deriva dalla presenza di 17 piccole statue a forma di nano lungo il muro di cinta.
La Palazzina
Siamo nell’edificio più antico e la residenza ufficiale della famiglia Valmarana. Il percorso si distribuisce lungo le sale del piano terra dove si alternano studi privati, salotti, sale da pranzo. Spesso sui mobili ci sono le foto dei proprietari e dei loro ospiti: è un salto nel tempo e lo trovo molto bello.
Mi piace dare un volto a chi ha vissuto (o semplicemente di chi ci è passato come ospite) delle vecchie case perché è come un pò conoscerli.
Il ciclo degli affreschi della Palazzina sono gli ultimi fatti da Giambattista Tiepolo prima della sua partenza per Madrid alla corte di Carlo III di Spagna. I temi trattati sono molto diversi rispetto a quelli della Foresteria. Qui si punta più ad un filo conduttore molto classico: l’Orlando Furioso, l’Iliande e l’Eneide e il Sacrificio di Ifigenia.
Il motivo di questa scelta? Le letture classiche sono le preferite del committente, Giustino Valmarana: come non accontentarlo? Ed è così che abbiamo una sala dell’Iliade, la sala dell’Orlando Furioso, la sala della Gerusalemme Liberata e de
La Foresteria
Durante la visita a villa dei Nani, la Foresteria è la seconda e ultima tappa. Costruita nel 1720 insieme alla scuderia, è stata utilizzata per ospitare i foresti. Durante il Novecento è l’abitazione di Giustino Valmarana (uno degli eredi: da non confondere con quel Giustino che acquistò la villa nel Settecento) e la sua famiglia.
A volte la situazione si è fatta tragicomica dato che proprietari e ospiti avevano molte stanze in comune.
Si racconta che Amalia, la moglie di Giustino, fosse ammalata e quando vide un uomo entrare nella sua stanza cominciò a raccontare i propri sintomi, convinta che fosse il medico chiamato dal marito. L’uomo, imbarazzato, ammise di essere uno degli ospiti e di essere entrato nella camera privata per sbaglio!
Le sale della Foresteria sono affrescati con soggetti realistici e secondo i gusti e la moda settecentesca. Sono frutto dell’opera di Giandomenico Tiepolo le cineserie, la vita dei contadini, i nobili e il carnevale veneziano. Ma anche i personaggi esotici ambientati in paesaggi pittoreschi e rococò.
Giustino Valmarana diede l’incarico a Giambattista Tiepolo di affrescare la Foresteria nel 1757. Giambattista arrivò col figlio e i suoi aiutanti, concludendo il lavoro in soli 4 mesi. Nello stesso anno morì Giustino e Giambattista, i quel momento a Venezia, corse subito alla villa per paura di non essere pagato dagli eredi.
Rimase positivamente colpito quando all’apertura del testamento scoprì che Giustino lo aveva pagato con una elevata somma di zecchini d’oro. Ed è così che l’artista finì il ciclo degli affreschi.
La leggenda dei nani
Una volta entrati nel giardino è possibile scorgere 17 nani sulla sommità del muro perimetrale e tante sono le dicerie sull’esistenza di queste state
La leggenda che va per la maggiore vuole che la principessa Layana sia nata affetta da nanismo. I genitori, per non farla sentire diversa dagli altri, decidono di assumere personale nano. In questo modo la ragazza cresce all’interno della villa senza rendersi conto della sua deformità.
Un giorno, sentendo dal giardino dei rumori provenienti dall’esterno decide di salire sulla torre più alta per capire cosa fossero. Un bel ragazzo stava passando sul proprio cavallo proprio nella stradina adiacente: la principessa capisce di essere diversa dagli altri e per la disperazione si butta dalla torre.
I nani, accusati di non essere stati in grado di proteggere la ragazza, vengono trasformati in statue da una folata di vento; questa è la giusta punizione le la loro negligenza. Le statue sono state messe sulla cima del muro e guardano la stradina di San Bastian, custodendo il patrimonio della villa.
Il giardino di Villa Valmarina ai Nani
Il giardino è accessibile solo per chi visita la villa e l’aspetto che possiamo ammirare noi oggi è frutto dell’idea di Elena Garzadori a fine Settecento.
Il primo spazio verde nel quale si accede è il parco anteriore dove sono presenti delle rose di diversi colori e degli alberi di Olea Fragrans sul perimetro.
Il parco posteriore ci si arriva dopo aver visitato la Palazzina: uscendo dell’edificio si percorrono due tunnel verdi. La parte nord del parco è abbellita con un ninfeo e all’interno nicchia c’è una statua di grandi dimensioni che raffigura un tritone che cavalca un delfino.
Il giardino all’italiana precede la visita alla Foresteria. Aiuole, vialetti in ghiaino e piccole siepi di bosso sono abbellite dadue imponenti esemplari di Olea fragrans. All’interno del giardino è presente un teatrino di forma rettangolare: un muretto ne delimita il perimetro. Nella parte che da verso il Monte Berico, Giandomenico Tiepolo e Giandomenico Tiepolo hanno affrescato la parete che funge da quinta scenica. Qua venivano fatto spettacoli grazie ad esibizioni teatrali e declamazioni di componimenti poetici.
Informazioni utili
- Villa Valmarana ai Nani si trova in via dei Nani 8 nei pressi di Vicenza.
- Io l’ho raggiunta in auto dopo aver visitato la vicina villa La Rotonda ma è possibile raggiungerla anche con i mezzi pubblici. Gli autobus da prendere sono il nr 3 e il nr 70 ed entrambi bisogna scendere in via Riviera Berica. Poi ci sono circa 500 metri per villa Rotonda e qualcosa in più per villa Valmarana da fare a piedi seguendo le indicazioni.
- L’entrata costa 11 € e ci sono delle riduzioni.
- Siamo in un periodo particolare dovuta alla pandemia. Per questo ti consiglio di consultare prima della visita il sito di villa Valmarana per gli orari di apertura e le modalità di visita imposte dal Governo.
- Sei a pochi metri dalla villa palladiana La Rotonda e sulla strada per il Santuario di Monte Berico: puoi continuare la tua visita culturale!
- Vuoi visitare anche le altre ville venete ma non te la senti di organizzare il tour da solo? Puoi prenotare un tour delle ville palladiane di Vicenza in bici elettrica.
Perché visitare Villa Valmarana ai Nani
Ci troviamo in una zona privilegiata, artisticamente parlando: siamo nella città natale di Andrea Palladio, Vicenza. Lo stesso capoluogo custodisce diversi edifici creati dal Palladio, come il Palazzo della Ragione o il bellissimo Teatro Olimpico e raccontati nel postblog Cosa vedere a Vicenza.
Le ville venete palladiane fanno parte del patrimonio UNESCO e si distribuiscono soprattutto sul territorio vicentino. La Rotonda è una di queste e si trova a pochi metri di distanza da villa Valmarana ai Nani: un mio consiglio è quello di visitarle nella stessa giornata.
Villa Valmarana non è stata creata dall’architetto vicentino ma si rifà al suo stile in tutto e per tutto; una visita al suo interno è consigliata perché l’arte classica, l’architettura palladiana e lo spazio verde in cui si trova creano un ambiente magico. Consiglio di visitarla durante la pausa pranzo, durante la settimana o all’apertura quando la folla è ridotta al minimo: solo in questo modo si possono apprezzare gli affreschi e rilassarsi nel giardino.
Unico neo negativo della mia visita: nella palazzina c’era una mostra di arte contemporanea che ben poco si addiceva al contesto generale. Spesso i quadri coprivano gli affreschi e occupavano spazio utile per muoversi più liberamente, rendendo la visita più difficoltosa (almeno per me, interessata più alla struttura della villa e agli affreschi che non alla mostra di arte contemporanea).