Ogni volta che visito una città, mi piace perdermi nelle vie laterali dove si possono scoprire tante piccole chicche, evitando il turismo di massa. Ho sempre collegato la città scaligera a piazza Brà con l’Arena, via Mazzini con i suoi negozi e piazza delle Erbe con il vicino balcone di Giulietta. Con questo post voglio proporre un itinerario alternativo di Verona: cosa vedere nella città di Giulietta che non siano le classiche tappe? Un tour nelle strade e nei quartieri poco frequentati dai turisti!
Castelvecchio di Verona e il suo ponte
Punto di partenza è Castelvecchio: costruito verso la metà del Trecento da Casagrande II della Scala, serviva a controllare il traffico sul fiume Adige. Già prima del Trecento, gli antichi Romani crearono in questo luogo un piccolo fortino e in epoca Medievale venne costruito un ponte.
Nel corso del tempo, Castelvecchio venne utilizzato per vari scopi. Oggi è un museo che custodisce importanti collezioni di arte medievale, rinascimentale e moderna grazie alle 29 sale che ospitano dipinti, sculture, reperti archeologici e armi. Senza contare il Gabinetto dei Disegni e Stampe e quello Numismatico. Per un maggiore approfondimento vi rimando direttamente al sito del Museo di Castelvecchio dove potrete avere delucidazioni a riguardo.
La particolarità di Castelvecchio è data anche dalla presenza del Ponte Scaligero che dalla Torre del Mastio porta sull’altra sponda dell’Adige: il suo percorso è caratterizzato da 3 arcate fortificate e merlate, dove fermarsi per ammirare la città e fotografare il panorama. Nel 1945 venne bombardato dai tedeschi per poi essere ricostruito solo con il materiale originale.
L’ex Arsenale Austriaco Franz Joseph der Erste
A Verona, il Ponte Scaligero è il maggior esempio di ingegneria militare del Medioevo e ci accompagna verso l’ex-Arsenale austriaco Franz Joseph der Erste. Fu costruito tra il 1840 e il 1861 dagli austriaci con una planimetria simile all’arsenale imperiale di Vienna: intorno al prato decorato con alberi (oggi usato come parco pubblico), sorgono nove corpi di fabbrica destinati a vari servizi come depositi, magazzini, laboratori. Gli austriaci cercarono di adattarlo all’ambiente circostante ma soprattutto al Castelvecchio, quindi gli diedero questo aspetto in stile romanico con i colori rossi, gialli e bianchi tipici della tradizione veronese.
Spesso vengono organizzati degli eventi come l’Arsenale Vintage Verona, appuntamento annuale che raccoglie tutti gli appassionati del Vintage, dove trovare abbigliamento, oggettistica & company tutto rigorosamente vintage. In parallelo vengono organizzati incontri e musica sia di giorno che di sera. Ci sono stata la scorsa primavera e devo dire che è stato piacevole far tappa qua!
Borgo Trento e l’architettura Liberty a Verona
Una volta usciti dall’ex-Arsenale, proseguiamo lungo il percorso l’Adige. Adoro tutti gli specchi d’acqua e passeggiare lungo il fiume l’ho sempre trovato rilassante: le sagome delle case e delle chiese che si rispecchiano nell’acqua, non fanno altro che rendere ancora più bello il panorama. Prima di far tappa alla chiesa di S. Giorgio in Braida, è d’obbligo fare fermarsi al rione di Borgo Trento: per gli amanti dell’Art Decò questo è un paradiso!
Cercate viale Bixio, proprio vicino al Ponte Garbaldi: è qui che sorgono una serie di edifici costruiti a partire al 1908 durante lo sviluppo edilizio che coinvolse questa zona. Edifici che portano la firma dai più celebri architetti dell’epoca e per fortuna risparmiate dai selvaggi abbattimenti degli anni Sessanta del secolo scorso. Villa Tedeschi, villa Lambrazzi, villa Brugnoli e tante altre, tutte lungo il viale Bixio e via D’Annunzio, influenzate dall’arte tedesca e mescolate con la tradizione veronese. Voglio ricordare villa Beghini dove nel 1943 venne requisita dalla Gestapo per farne la propria sede.
- Curiosi di saperne di più? Leggete Borgo Trento. Lo stile liberty a Verona, dove ho raccontato questo bellissimo quartiere storico, poco distante dal centro storico.
Verona Minor Hierusalem: Rinascere dall’Acqua
Ed eccoci finalmente alla chiesa di S. Giorgio in Braida: chiesa costruita alla fine del XV secolo e tappa obbligatoria per chi ama l’arte moderna. Al suo interno sono custodite due opere di due grandi artisti: Paolo Veronese che attraverso il suo dipinto racconta il martirio di S. Giorgio e Tintoretto con il suo Battesimo di Gesù. Purtroppo quando ci sono stata io la chiesa era chiusa ma credo proprio che mi dovrò informare sugli orari di apertura per poterli ammirare dal vero.
Poco distante c’è la bellissima chiesa di Santo Stefano: è tra le prime testimonianze cristiane a Verona ed è proprio qua che sono stati seppelliti i primi vescovi veronesi, oltre a conservare il reliquiario del primo martire cristiano. E’ possibile ammirare la chiesa oltre alla meravigliosa cripta!
- Entrambe le chiese (oltre alla chiesa dei Santi Siro e Libera all’interno del Teatro Romano), fanno parte del circuito Verona Minor Hierusalem: Rinascere dall’Acqua, una bellissima iniziativa nata per far riscoprire le bellezze nascoste di Verona.
Il Ponte Pietra, il Teatro Romano e il Museo Archeologico
Da qui si arriva al Ponte Pietra, costruito intorno al primo secolo a. C. ed è il più antico ponte di Verona. Distrutto il 24 aprile 1945 per non lasciare scappare i tedeschi, fu poi ricostruito recuperando tutti i tasselli e massi originali, caduti nel fiume Adige. Porta in una zona della città che io adoro e non mi stuferò mai di visitare: le vie caratteristiche accompagnano al Duomo e in piazza delle Erbe.
Affacciato sul fiume Adige c’è il Teatro Romano col suo Museo Archeologico restaurato lo scorso anno. Ne ho parlato nell’articolo Verona e il suo teatro romano: teatro che ancora oggi viene utilizzato in estate per le rappresentazioni teatrali (i più famosi: il Festival Shakespeariano e il Verona Jazz Festival).
E’ l’edificio più antico della città e fu costruito a ridosso del colle S. Pietro per sfruttare la naturale pendenza per mettere le gradinate dove gli spettatori si siedono. Il Museo Archeologico è stato allestito all’interno dell’ex convento dei Gesuiti.
Veronetta: Museo Africano, Giardino Giusti, Rinascere dal Cielo
Una volta usciti dal Teatro Romano, vi consiglio di perdervi nelle viuzze circostanti: perché non cogliere l’occasione di salire sul colle di Castel S. Pietro e fermarsi sul punto panoramico oppure percorrere via Scala Santa e raggiungere San Zeno in Monte?
Museo Africano
Una tappa al Museo Africano è d’obbligo. Gestito dai Missionari Comboniani, raccoglie oggetti mandati dai missionari in Africa già dagli anni Trenta del secolo scorso. Oggi è uno spazio aperto e strumento didattico per chi desiderasse conoscere l’Africa, diventando così luogo di studio etno-antropologico sull’Africa.
Il Palazzo e il Giardino Giusti
Ora si prosegue per l’ultima tappa: il magnifico Giardino Giusti, l’unico luogo non costruito proprio sull’Adige come tutti gli altri ma nelle immediate vicinanze e dal quale si può godere un’ottima vista sulla città. Costruito nel Quattrocento e voluto fortemente dalla famiglia Giusti, oggi è un luogo dove staccare e rilassarsi che ci trasporta in un altro mondo. Anche il Giardino Giusti è stato costruito sfruttando la pendenza del terreno, proprio come il Teatro Romano. E’ caratterizzato da un gioco di siepi e da un piccolo labirinto nella parte pianeggiante e da un bosco che ci accompagna fino su al Belvedere dal quale ammirare Verona dall’alto.
- Ne ho parlato nell’articolo Giardino Giusti a Verona!
Verona Minor Hierusalem: Rinascere dal Cielo
Nel quartiere Veronetta si trova uno dei tre percorsi proposti dalla Fondazione Verona Minor Hierusalem: l’itinerario si chiama Rinascere dal Cielo e fa conoscere le chiese chiuse al pubblico fino a poco tempo fa.
Il percorso inizia dalle rive del fiume Adige con la chiesa di San Tomaso Cantuariese e conosciuta perché Mozart suonò l’organo custodito all’interno e termina con la chiesa di Santa Toscana che si trova a Porta Vescovo.
Un’itinerario alternativo a Verona: considerazioni
Verona non è solo l’Arena, Romeo e Giulietta e shopping sfrenato. E’ tanto altro: non abbiate paura di lasciare la strada maestra e perdervi nelle vie laterali. Vi assicuro che un fantastico mondo vi aspetta e non ne rimarrete delusi. Nella città scaligera è facile scoprire quartieri, vie e mondi paralleli rispetto alle vie centrali della città.
I miei quartieri preferiti? Veronetta, quartiere dove ho studiato durante il periodo universitario e il quartiere degli edifici in stile Liberty! Un itinerario alternativo di Verona vi permetterà di apprezzarli e rivalutare in meglio questa città.
10 pensieri sparsi
Visto che stai facendo di tutto per convincermi ad apprezzare questa città credo le dovrò proprio dare un’altra opportunità 🙂
Siiiii! Evitando il centro ovviamente. E ora che mi hai fatto conoscere Karl Pilkinton, dovremmo fare la versione veronese del suo An Idion Abroad, che dici?
Art recò e stile liberty mi appagato sempre! Le ville che hai menzionato, oppure altre, sono anche visitabili o delle loro glorie sono rimasti gli edifici? Ho sempre sentito parlare molto bene di Verona, Giulietta e arena a parte ?
Bella domanda: credo che le ville di Borgo Trento siano chiuse al pubblico perché tutte abitate da famiglie oppure erano c’erano all’interno degli uffici. Purtroppo! 🙁
Verona vedo che piace sempre molto e a ragione: è piccola, a portata di persone ma offre davvero tanto!
Grazie per essere passata 🙂
Bellissimo e molto utile questo post, da architetto mi sono subito innamorata di Borgo Trento…Grazie!
Grazie! Me ne sono innamorata pure io di Borgo Trento: ho un debole per il Liberty … quindi ti capisco! 🙂
Bellissimo questo articolo, mi sembra di aver camminato per la città e invece sono seduta su un divano! Questo, per me, è l’obiettivo di ogni persona che scrive di viaggi, quindi grazie e complimenti 🙂
Ps. Avevo giusto in programma una scappatina a Verona!
Grazie Verona, è un gran complimento il tuo: tra i motivi per cui ho aperto un blog è anche quello di “esercitarmi” nella scrittura, dato che a scuola me l’hanno fatta sempre odiare. Quindi il tuo commento mi fa felice!
Spero che riuscirai a vedere anche questa parte di Verona: vale la pena e non ha niente da invidiare al centro storico!
PS: fatti sentire quando vieni, se non lavoro un salto a Verona lo faccio più che volentieri e magari ci conosciamo di persona! 🙂
davvero un bellissimo giro!
Grazie! Mi piace sempre trovare dei giri alternativi alle città: spesso si va nei “soliti” luoghi dove c’è il turismo di massa ma le città possono offrire spesso delle valide alternative, offrendo dei veri tesori (e senza tutto l’ammasso dei turisti)!