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Il Giardino Giusti a Verona: la sua storia e come visitarlo

by Katia
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Nella città di Romeo e Giulietta c’è un bellissimo giardino, non tanto lontano da piazza delle Erbe e dal celebre balcone di Giulietta. Il Giardino Giusti a Verona si trova nel quartiere conosciuto meglio come la Veronetta, al di là del fiume Adige e sembra che i turisti (italiani) non l’oltrepassino: tutte le volte che l’ho visitato, ho incontrato pochi turisti (stranieri).

Dal 2018 è aperto al pubblico anche il piano nobile del Palazzo Giusti dove una delle più importanti famiglie di Verona ha abitato. Con questo post ti porto con me a visitare il Giardino Giusti a Verona, un percorso dedicato a chi non ama gli itinerari troppo conosciuti o affollati.

L’itinerario per conoscere il Giardino Giusti

Il Giardino Giusti di Verona è stata una tappa obbligata di poeti, artisti e intellettuali grazie al diffondersi del Grand Tour in Italia. Chi visitò il giardino? Goethe, Mozart, Ruskin ma anche teste coronate come Cosimo III, l’imperatore Giuseppe II e il Re Carlo Felice di Sardegna.

Durante il restauro si sono voluti mantenere tutti quegli elementi tipici dei giardini rinascimentali: è facile imbattersi in fontane, grotte, un mascherone che domina il viale, statue mitologiche, reperti romani e vasi con agrumi. La tipicità del Giardino Giusti di Verona è quella di aver mantenuto la sua predilezione per l’architettura; valorizzando il mondo mitologico e classico.

Come è organizzato il giardino?

La parte pianeggiante dei Giardino Giusti è suddivisa in due parti grazie al viale dei cipressi che conduce ad una grotta e al mascherone che domina il viale dall’alto.

Da un lato, un classico giardino all’italiana è suddiviso in stanze asimmetriche con aiuole di bosso e decorato con statue mitologiche come Diana, Venere e Adone. Il lato sulla destra del viale dei cipressi è caratterizzato da un labirinto. E’ tra i più antichi labirinti d’Europa e uno dei pochi ancora presenti a Verona: fu creato nel Cinquecento ma ridisegnato dall’architetto Luigi Trezza nel 1786.

La parte boscosa conduce alla parte alta del Giardino Giusti. La sua salita è caratterizzata da una rupe, una grotta e giochi all’ombra. Una torretta con una scala nascosta, conduce in cima dalla quale si può ammirare Verona dall’alto grazie al Belvedere. E’ proprio nella parte alte che troverai il cipresso sotto il quale Goethe si riposò e citato nei sui diari di viaggio “Viaggio in Italia” del 1817.

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Entrata del giardino

Il progetto del Giardino Giusti

Il Giardino Giusti è il tipico giardino all’italiana, creato verso la fine del Quattrocento e sistemato e rimodellato molte volte nel corso del tempo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale è stato curato ancora di più: la guerra ha sradicando e stroncando molte piante, distruggendolo.

La struttura di base che ancora tutt’oggi persiste è quella del 1570 e ideata dal conte Agostino Giusti: è stato lui a risistemare i campi retrostanti alla sua nuova dimora. Ha ricreato un tipico giardino toscano, riprendendo la filosofia dell’architettura del giardino del Boboli a Firenze.

Il progetto è stato riadattato alla particolare morfologia del terreno. Prima una piana che termina con una massiccia rupe che sale sul Colle di San Pietro. In alto con un’altra striscia di terreno piana con un meraviglioso Belvedere sui tetti della città.

Nello scendere (o anche nel salire) passerai davanti a cinque grotte acustiche e scavate nella rupe. Un piccolo balcone sovrasta il mascherone che osserva dall’alto il lungo il viale dei cipressi: un effetto ottico darà l’impressione di trovarsi davanti a lunghissimo viale alberato.

La Maison du Couturier, una maison stilosa

Prima di uscire dal Giardino Giusti, ti consiglio di fare una visita in un angolo di moda parigina: Maison du Couturier. Un po’ appartata, la maison è allestita all’interno di quello che una volta erano le stalle e la casa padronale del giardino stesso.

Oggi è un loft caratterizzato da travi a vista e mezzanini tipici del Cinquecento e una illuminazione particolare. Attraverso le vetrate puoi sbirciare all’interno, osservando magari dei busti vestiti da dei capi di pret – à – porter: non esitare ad entrare, mi raccomando! E’ probabile che sia lo stesso stilista Lamberto Petri a dare il benvenuto, fondatore del marchio Maison du Couturier.

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Il piano nobile del Palazzo Giusti

Chi era la famiglia Giusti?

Originaria della Toscana, la famiglia Giusti si è trasferita a Verona per sviluppare e ampliare la lavorazione della tintura della lana, facendola diventare un’importante fonte di ricchezza della città. E’ stato Provolo Giusti che ha acquistato l’area vicina all’antica via Postumia e lungo le antiche mura romane e medievali, dove è stato creato il giardino per far bollire i calderoni in cui la lana veniva tratta e poi stesa per l’asciugatura.

L’attuale edificio è il risultato dell’accorpamento di diversi piccoli fabbricati usati per l’attività laniera. Due corpi distinti, collegati con una lunga facciata e un salone di rappresentanza. L’entrata all’edificio e al giardino è formata da un portico a sei arcate aperti sul cortile d’onore.

Dal 2018 è possibile visitare il piano nobile e il salone di rappresentanza. Gli appartamenti sono stati allestiti secondo i gusti della prima metà del Novecento. Attraverso foto, dediche da parte di Gabriele d’Annunzio, una sala da pranzo con il tavolo apparecchiato e la camera privata della padrona di casa, sembra fare un salto nel tempo e aspettarsi di incontrare qualche ospite o la stessa padrona che ci invita ad un ballo in maschera!

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Organizzare una visita al Giardino Giusti a Verona

Da trovare non sembra tanto facile se non si sa già dove andare. L’esterno non dice niente e a parte qualche segnaletica, il Giardino Giusti a Verona è nascosto dalla facciata di un vecchio edificio cinquecentesco che si mimetizza tranquillamente con tutti gli altri.

La scoperta arriva una volta entrati: neanche il tempo di pagare il biglietto che subito dalle aiuole fiorite e in parte costruite da siepi e le varie statue si fanno notare.

Purtroppo, a causa di forti raffiche di vento, nel 2020 sono state sradicate molte piante tra cui anche il cipresso sotto il quale Goethe si fermò. Le piante sono state nuovamente ma sono ancora piccole rispetto a quelle più antiche.

Informazioni utili

  • Il biglietto costa 10 € e comprende la visita sia al giardino che al piano nobile dell’edificio.
  • E’ aperto tutti i giorni dalle 9 alle 20 in estate e dalle 9 alle 17 in inverno.

Il Giardino Giusti si trova nella zona chiamata Veronetta, proprio dietro a piazza Isolo.

  • Si arriva con l’autobus nr 72, scendendo alla fermata Carducci. Oppure prendere gli autobus che arrivano all’università, scendendo alla prima fermata di via XX settembre: da qui sono 10 minuti a piedi.
  • A piedi, basta attraversare il Ponte Navi o il Ponte Nuovo e dirigersi verso piazza Isolo: via Giardino Giusti 2 è a pochi metri da qua.

Per approfondire l’argomento

Conforti Calcagni Annamaria, Il Giardino Giusti, Cierre Edizioni, Sommacampagna VR, 2016

Davide Dossi, La collezione di Agostino e Gian Giacomo Giusti in: Verona Illustrata, 21, 2008, pagg 109 – 126

Francesco Monicelli, Il Settecento a Verona. Alla ricerca di pittori, frescanti, scultori e lapicidi, Silvana Editore, Milano, 2011, pag. 54

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13 comments

Claudia Ottobre 22, 2019 - 1:50 pm

Adoro i giardini rinascimentali potrei stare delle ore a passeggiarci dentro… ora che hanno aperto anche il piano nobile non si può non andare a visitarlo! ?

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Katia Ottobre 22, 2019 - 4:35 pm

Giardino Giusti è tra i miei posti preferiti a Verona: ogni tot di tempo ci devo ritornare perché ne sento il bisogno. E sono davvero contenta che abbiano aperto anche una parte del Palazzo Giusti: mi sono sempre chiesta come fosse il suo interno.

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Maria Settembre 30, 2019 - 9:47 pm

I panorami sono stupendi! E la Maison du Couturier mi ha fortemente incuriosita! D’altronde la moda è sempre stata una delle mie segrete passioni: sai che da piccola mi dilettavo a disegnare abiti sognando di diventare una stilista? 🙂

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Katia Ottobre 1, 2019 - 10:07 am

Le foto non rendono giustizia ma dal vero i panorami sono ancora più belli! La Maison du Couturier l’ho scoperta per caso grazie alla guida 101 cose da fare a Verona e sono super felice che abbiano aperto anche una parte dell’edificio.

Davvero? Bè, puoi diventare una stilista per passione: magari un corso pratico e riprendere la tua vecchia passione.

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Cinzia Marzo 21, 2019 - 3:28 pm

Io e i giardini, gli orti… beh, non andiamo molto d’accordo però mi piacciono un sacco! E questo, praticamente in centro a Verona, sembra davvero bellissimo! La prossima volta che passo devo vederlo assolutamente!

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Katia Marzo 21, 2019 - 3:31 pm

Pensa che neppure io ho il pollice verde, però ogni volta che entro in un giardino, non capisco più nulla!

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Sabrina Balugani Marzo 21, 2019 - 10:11 am

A Verona c’è questa meraviglia? Sono stata spesso da quelle parti ma non lo conoscevo assolutamente. Adesso che è arrivata la primavera, direi che ci farò un salto!

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Katia Marzo 21, 2019 - 10:27 am

Siii, esiste e io l’ho scoperto per puro caso! Dopodiché me ne sono innamorata e ogni tanto ci devo ritornare!

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Michela Aprile 17, 2016 - 9:31 pm

Ma veramente? Son stata diverse volte a Verona, ma mai in questo giardino, che asina che sono!!!
La prossima volta non me lo perdo proprio, grazie per avermelo fatto scoprire!!

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ilmiraggio Aprile 18, 2016 - 10:13 am

Guarda, io l’ho scoperto per caso ma perché quando ho fatto l’Erasmus, l’ufficio rapporti internazionali era proprio là vicino! 😉
Verona, come ogni città, ha delle cose meravigliose al di fuori delle vie centrali dove c’è il turismo di massa; cerco sempre di perdermi nelle vie laterali proprio per questo!

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Agnese - I'll be right back Aprile 5, 2016 - 10:25 pm

Ho visitato il Giardino di Boboli proprio oggi e un altro giardino ieri (Giardini Garzoni a Collodi), per cui in questo periodo mi sto appassionando ai giardini all’italiana! Se e quando ricapiterò a Verona mi segnerò questo giardino, sembra molto bello 🙂

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ilmiraggio Aprile 6, 2016 - 9:39 am

Bello davvero, se ci capiti! Io sui giardini ci ho fatto pure la tesi della triennale, infatti mi stanno affiorando tanti ricordi a riguardo! Il Giardino di Boboli l’ho visto secoli fa quando sono andata in gita scolastica a Firenze … dovrò recuperare e rivisitarlo. 😉

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