Tre sono gli itinerari proposti da Verona Minor Hierusalem: rinascere dal cielo, rinascere dalla terra e rinascere dall’acqua di cui ti avevo già raccontato. La Fondazione Verona Minor Hierusalem è nata come associazione nel novembre del 2016 ed è stata trasformata in fondazione nel gennaio 2019. Il suo scopo è quello di far avvicinare i veronesi quella parte di Verona poco conosciuta.
Due dei tre itinerari offerti si trovano in quartieri poco turistici e situati al di là del fiume Adige e toccano punti che anche gli stessi cittadini conoscono poco. Si ha la possibilità di visitare chiese che sono state tenute chiuse al pubblico fino a pochi anni fa: piccoli tesori artistici, restaurati e resi fruibili a chiunque ne abbia l’interesse.
I percorsi permettono di scoprire storie sconosciute ai più, zone poco battute e come Verona sia una piccola Gerusalemme e crocevia importante per i pellegrini. Oggi ti porto nel quartiere chiamato Veronetta per seguire “Rinascere dal cielo. Tra le note di Mozart e una nave di Santi“: anche per me è stata una bella scoperta.
Verona Minor Hierusalem: rinascere dal cielo
Siamo nel quartiere di Veronetta dove passava la via Romea Postuma che collegava Verona con Vicenza. Una tratta della ben più lunga Romea Strata, utilizzata dai fedeli in pellegrinaggio verso Roma e Gerusalemme nel corso dei secoli.
Il percorso di Verona Minor Hierusalem: rinascere dal cielo è un salto nel Medioevo veronese dove pellegrini e templari passavano e sostavano. Nella chiesa di Santa Toscana si poteva trovare accoglienza. Santa Maria del Paradiso custodisce alcuni tra i più importanti reliquiari d’Europa e tutt’ora è possibile ammirare i voti donati dai fedeli.
Chiesa di San Tomaso Cantuariense
Davanti alla chiesa di San Tomaso Cantuariense ci sono passata tante volte ma non mi ci sono mai fermata, un po’ per mancanza di tempo e un po’ perché capitavo negli orari in cui era chiusa.
Questa chiesa è conosciuta anche come la chiesa di San Tomaso Becket, arcivescovo cattolico inglese vissuto nel corso del 1100, assassinato nella cattedrale di Canterbury proclamato santo nel 1173. Ed è proprio a lui è dedicata una delle due chiese originali: l’attuale chiesa sorge sulla struttura di due chiese consacrate e costruite durante il Trecento. Quella attuale risale al Quattrocento ed è stata costruita grazie al volere dei carmelitani: mescola l’arte romanica tradizionale di Verona con il gotico.
Nel corso dei secoli subì modifiche adattandosi alle necessità e a i gusti dell’epoca. Nel 1805, con l’arrivo di Napoleone e a causa della soppressione dei diversi ordini religiosi, la chiesa venne utilizzata come ospedale, magazzino militare austriaco con il relativo carcere militare. Solo nel 1867 la chiesa fu riaperta al culto.
Curiosità
- All’interno della chiesa è possibile ammirare l’organo Bonatti: lo sai che venne suonato da Mozart nel dicembre del 1769 quando passò per Verona? Potrai scoprire le incisioni realizzate dal giovane musicista nel legno dell’organo barocco.
- Vennero affidati alcuni progetti all’architetto veronese Michele Sammicheli verso la metà del Cinquecento che però rimasero incompiuti. Entrando nella chiesa troverai un sarcofago con il suo nome: non si sa se le sue spoglie siano custodite qua o meno. Il nome di Sammicheli lo sentirai molto a Verona perché egli si occupò di creare diversi edifici religiosi e civili e fu uno dei miei tanti incubi universitari!
Chiesa di San Paolo in Campo Marzio
La prima volta che sono entrata nella chiesa di San Paolo è stata durante l’università. Stavo seguendo un corso sull’artista Paolo Veronese e il mio insegnante ci aveva consigliato di andare alla ricerca delle opere custodite nelle varie chiese della città. Ed è così che una mia compagna di corso mi ci ha portato tra una lezione e l’altra: proprio qua è custodita la pala argentea con Madonna con Bambino e Santi di Paolo Veronese!
La chiesa di San Paolo fu costruita su un territorio paludoso, infatti Campo Marzio vuol dire campo marcio riferendosi proprio alla particolare zona. Sia l’interno che l’esterno risultano essere molto semplici e senza troppi fronzoli: rispetto ad altre chiese veronesi potresti trovarti spiazzato da tanta semplicità. L’architettura attuale si rifa al rimodernamento avvenuto a metà del Settecento e voluto dal conte Alessandro Pompei.
L’origine della chiesa è molto più antica: la struttura originale è stata realizzata durante l’anno Mille e ricostruita poi sul finire del 1100 perché distrutta dal terremoto del dicembre del 1117. Purtroppo durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale venne in parte rasa al suolo e ricostruita nel Dopoguerra sul progetto settecentesco del Pompei.
Chiesa di Santa Maria del Paradiso
La chiesa di Santa Maria del Paradiso è stata la prima chiesa che ho visitato durante questo tour ed è stata quella dove lo stupore è stato a mille.
Chiesa edificata nel Cinquecento sui resti di edifici civili già esistenti e trasformata poi in convento e ospedale di quartiere. Nel 1782 vennero aggiunti gli altari della chiesa di San Vitale a causa delle inondazioni dell’Adige che la resero inagibile. Nell’Ottocento, Santa Maria del Paradiso custodiva già un numero elevato di reliquie dedicate ai santi, alcune provenienti da Gerusalemme e altre legate ai santi e fondatori di vari istituti veronesi.
Un lavoro portato avanti dai padri camilliani, fondatori della chiesa. Alla fine del secolo, padre Luigi Pimazzoni ebbe l’idea di creare un reliquiario permanente: ed è così che nel 1927 fu inaugurata la Cappella delle reliquie, ancora oggi visitabile.
Le reliquie custodite sono tante e di varie: corpi imbalsamati o rivestiti di cera, oggetti e stoffe di ogni genere. Alcuni pezzi sono di pregio e tra queste c’è anche una croce stazionale del XIV secolo.
Chiesa di Santi Nazaro e Celso
Chiesa Santi Nazaro e Celso è stata costruita alla fine del Quattrocento accanto al monastero benedettino, il quale fu attivo fino alla fine del XVIII secolo. L’edificio è stato dedicato ai due santi bresciani Nazaro e Celso vista la presenza di un sacello che sorgeva accanto, nel quale vennero traslate le loro spoglie. Oggi esiste ancora ma è chiuso al pubblico.
La chiesa è completamente affrescata con temi legati a San Biagio, santo a cui è dedicata una cappella, una struttura architettonica con un corpo centrale sovrastato da una cupola creata a cavallo tra il Quattrocento e il Cinquecento. Devo dire che questa cappella è molto bella e al suo interno non c’è neanche un centimetro libero: è completamente affrescata e non sapevo più dove guardare!
Una leggenda metropolitana vuole che un barone tedesco morto proprio a Verona vi ci portò i corpi di Biagio e Giuliana in seguito a un viaggio in Terra Santa: è per questo che la cappella è stata poi dedicata a San Biagio.
La visita alla chiesa continua ammirando le dieci cappelle laterali (cinque per lato) e l’abside maggiore interamente affrescata dall’artista Paolo Farinati con temi dedicati ai santi Nazaro e Celso.
Chiesa di Santa Toscana
Santa Toscana è un edificio religioso nato nel Medioevo come ospizio gratuito per viaggiatori e pellegrini e gestito dagli Ospitalieri di S. Giovanni di Gerusalemme (oggi conosciuto come il Sovrano Militare Ordine di Malta). E’ conosciuta anche come xenodochio che sorgeva sulla via Postumia e collegata con la via Franchigena e la via Burgidalense: forniva assistenza e supporto anche ai cavalieri impegnati nelle crociate, oltre a dar riparo agli stessi malati veronesi.
L’edificio dedicato a Santa Toscana e al Santo Sepolcro fu nel corso dei secoli una tappa obbligata di quella peregrinatio ad loca sancta nella minor Jerusalem e, proprio per questo, fu un importante punto di riferimento per chi passava da queste parti.
La chiesa è dedicata a Santa Toscana, una santa veronese che, dopo essere rimasta vedova, entrò nell’Ordine gerosolimitano per dedicarsi completamente ai poveri. Visse in una cella all’interno di questo edificio e, alla sua morte, la chiesa divenne meta di continui pellegrinaggi: per questo motivo, nel 1524 venne intitolata a Santa Toscana.
Al suo interno troverai una chiesa di piccole dimensioni, il Santo Sepolcro con la rappresentazione del Compianto di Cristo Morto, la cappella della Crocifissione, l’arco trionfale e il presbiterio.
Come raggiungere Veronetta?
Il quartiere Veronetta si trova al di là del fiume Adige ed è facilmente raggiungibile sia a piedi che con i mezzi pubblici. Consiglio di prendere l’autobus se ti trovi lontano dal centro o sei alla stazione dei treni: è fattibile ma diventerebbe davvero lunga. Se invece sei nella zona di piazza delle Erbe / Balcone di Giulietta, vai pure a piedi perché sei a 10 minuti di distanza!
A piedi
La prima tappa è la chiesa di San Tomaso Cantuariense e si trova a due passi dal Ponte Nuovo del Popolo: se vieni dal centro storico e hai appena finito di visitare la Casa di Giulietta col celeberrimo balcone, sei appena a 5 minuti. Se invece arrivi dal Teatro Romano, percorri il Lungadige Re Teodorico e in men che non si dica sei già arrivato.
Concluderai il percorso con la chiesa di Santa Tosca: se sei stanco puoi prendere il primo autobus diretto al centro storico alla fermata che trovi proprio davanti (siamo a Porta Vescovo).
Coi mezzi pubblici
In base a dove vuoi iniziare, potrai prendere gli stessi autobus ma scendere a differenti fermate.
- Se inizi con la chiesa di San Tomaso: prendi il nr. 73 e scendi in Piazza Isolo. Se decidi di prendere un qualsiasi autobus che porta in via XX Settembre / Università, la fermata è proprio sull’altro lato della chiesa San Paolo in Campo Marzio: puoi iniziare qua.
- Il tuo punto di partenza è la chiesa Santa Toscana? Rimani sull’autobus che hai preso (quelli che portano in via XX Settembre / Università) e scendi a Porta Vescovo: la chiesa te la troverai davanti e farai il percorso a ritroso.
- Gli autobus che portano in via XX Settembre / Università e proseguono poi per Porta Vescovo sono: i nrr. 11, 12, 13, 51, 52. Il biglietto vi consiglio di comprarlo ai tabacchini oppure presso la stazione dei treni, dove si trova l’ufficio ATV (Azienda Trasporti Verona srl) e costa 1,30 € per 90 minuti. E’ possibile farlo anche a bordo ma c’è un sovraprezzo.
Informazioni pratiche su Verona Minor Hierusalem
- Gli itinerari sono gratuiti e sul posto troverai i volontari pronti a fare da Cicerone. Sono ben accette le offerte, le quali serviranno a sostenere le spese a contribuire ai restauri e al mantenimento dei luoghi.
- I percorsi non sono legati tra di loro: sei libero di scegliere quello che ti piace di più, tralasciando gli altri. Oppure puoi farli tutti e tre, anche in tempi diversi: non ci sono scadenze.
- All’inizio di ogni percorso ti verrà consegnata una mappa degli itinerari così che tu non possa perderti. Ricordati di farti timbrare le varie tappe!
- L’itinerario Rinascere dall’Acqua è aperto dal giovedì alla domenica, dalle 10 alle 17.30. Mentre Rinascere dal Cielo e Rinascere dalla Terra sono aperti il sabato dalle 10 alle 17.30. Tutti e tre i percorsi non sono disponibili ad agosto, durante la Settimana Santa e a Natale.
- Tieni sott’occhio il sito www.veronaminorhierusalem.it per scoprire convegni, visite guidate e le varie attività aperte al pubblico.
3 comments
Ecco qualcosa di interessante da fare nei prossimi giorni. Grazie per gli spunti Katia!
Prego Giovy! E’ sempre bello far scoprire dei percorsi interessanti.