Venezia, novembre 2019. Un’ondata straordinaria di alta marea mette in ginocchio una città abituata ad aver a che fare col mare e i suoi umori. Attività commerciali, hotel, musei e case private sono state totalmente allagate: tutto da buttare, tutto da rifare da capo. E mi è venuto in mente un luogo che già il nome la dice lunga: la libreria Acqua Alta a Venezia.
Scoperta per caso 10 anni fa quando una cara amica che stava studiando in laguna, mi ha fatto conoscere questo mondo del tutto sconosciuto. E di cui mi sono innamorata. Questa è solo una delle tante librerie indipendenti che cerco sempre di visitare quando sono a Venezia, ma soprattutto sono le mie fornitrici ufficiali di libri particolari e di cartoline in bianco e nero della laguna.

La libreria Acqua Alta tra libri, gondole e alcuni gatti
Venezia ha una lunga tradizione legata alla carta stampata, dove già dal Cinquecento ebbero sede le maggiori case editrici. Ogni volta che raggiungo Venezia, ho una tappa obbligata: quella di entrare in una libreria indipendente e andare alla ricerca di libri di arte e storia locale. Tra queste c’è sicuramente la libreria Acqua Alta.
Non ha bisogno di tante presentazioni perché le sue foto hanno già girato il mondo in un batter d’occhio. Aperta nel 2004, nel corso del tempo è diventata una meta indiscussa per turisti, studenti e non. Il suo nome lo deve alla scritta gialla “Acqua Alta” su una porta verde che troverai aperta su un canale secondario.
Perché visitare questa libreria?
La libreria Acqua Alta a Venezia è del tutto particolare. I libri sono tanti e alcuni titoli li puoi trovare tranquillamente anche nella libreria sotto casa. La particolarità sta nel design del suo negozio. Grande, enorme che non finisce più. Tantissimi libri a volte ammassati e quando vuoi proprio quel titolo lì, è come fare una partita a Shangai per non far crollare tutto. Quell’aria da cantina vintage con quel profumo a metà tra la muffa, l’umidità e l’odore del mare. Le gondole e vasche da bagno che fanno da contenitori: si perché quando c’è l’acqua alta in inverno bisogna pur protreggere la merce! E dei simpatici gatti che gironzolano qua e là e controllano il tutto, altro che le moderne telecamere.
Le uscite anti-incendio che danno direttamente sul canale con la relativa area salotto. Un cortile del tutto particolare dove libri destinati al macero sono diventati delle scale per salire in cima e ammirare le gondole che passano sottostante. Ma lo sapete che Hugo Pratt ambientò proprio qua le vicende di Corto Maltese?
Ma la cosa più bella per me è andare alla ricerca di quei libri che non trovi nelle altre librerie. Magari sono fuori edizioni o pubblicati da case editrici locali. I miei titoli preferiti? Tutto ciò che ha che fare con la storia e l’arte di Venezia e della Repubblica della Serenissima.

Perché ne parlo solo ora?
Venezia s’è trovata sommersa da un’ondata eccezionale di alta marea. I piano terra e i sotterrneai degli edifici sono stati completamente allagati, causando danni enormi. Molti esercizi pubblici sono stati messi in ginocchio, così come molti musei. La libreria Acqua Alta è solo la punta delll’iceberg: tantissimi libri da buttare perché inutilizzabili. Un altro posto a me caro è la Fondazione Querini Stampalia, l’antica e fastosa dimora della famiglia Querini trasformata in museo e biblioteca. Il suo archivio librario è stato messo fuori uso come alcune parti del museo stesso: una perdita enorme al patrimonio librario non solo della stessa fondazione ma anche dell’intera laguna.
Questo post sulla libreria Acqua Alta vuole portare l’attenzione su un patrimonio culturale importante ma molto delicato, soprattutto in una città come Venezia dalla lunga tradizione libraria, artistica e storica. E di come è importante attivare una cultura della prevenzione e della conservazione per evitare danni come questi.
Dove si trova la libreria Acqua Alta?
- Siamo a Venezia nel sestriere di Castello ed esattamente in Calla Lunga Santa Maria Formosa 5176 B, a due passi dall’omonima chiesa e dal confine con il sestriere di San Marco. Poco distante da piazza San Marco, sempre che non vi perdiate in giro tra le varie calle.
- E’ aperta tutti i giorni dalle 9 alle 20.

10 pensieri sparsi
Mi si è stretto il cuore nel vedere questa libreria invasa dall’acqua durante il momento di “acqua granda” a Venezia.
Io ho visto le interviste dei vari musei: molto di ciò che avevano nei depositi s’è rovinato e molte cose sono andate perse. Spero riescano a recuperare il più possibile: una volta perse le opere e i documenti cartacei, non si può più far nulla! E come diceva la responsabile della Fondazione Querini Stampalia, un restauro costa un occhio alla testa e spesso i piccoli musei e quelli privati non hanno tutti questi soldi!
Ma sai che con la notizia delle inondazioni mi si è stretto il cuore a pensare a questo posto? purtroppo sono stata una solo volta a Venezia qualche anno fa e non riuscii a visitare questa libreria che deve essere fantastica. Spero davvero di avere occasione di vederla prima o poi…
Spero che tu riesca a visitarla! Ha rischiato di chiudere ma mi sa che riusciranno a riprendersi (spero proprio!).
Sono stata alla libreria Acqua Alta 2 anni fa, è davvero un posto magico! Peccato che l’ultima piena l’abbia duramente rovinata.
Si, davvero un peccato. Speriamo che si riesca a recuperare qualcosa, così come nelle altre librerie veneziane!
Avevo già scoperto la libreria Acqua Alta prima dell’inondazione dalle varie immagini in giro per internet, ma devo andare controcorrente: a me i libri ammassati e le botteghe gestite in modo approssimativo non piacciono proprio. L’unica cosa che potrebbe farmi cambiare opinione sono solo i gatti. Sono d’accordo nel preservare il patrimonio librario, ecc. ma possiamo farlo anche in librerie con i libri diligentemente ordinati per tema/altezza/colore senza puzza di muffa, qui però forse è la mia tendenza OCD che parla 😉
Paola sei fantastica: ho riso leggendo il tuo post!
La libreria Acqua Alta per me è sempre stata una tappa un pò così dove mettere il naso in un luogo particolare e le uniche cose che ho comprato sono state le cartoline in bianco e nero. Ogni volta che cercavo un libro, era un impresa: tutto caotico e spesso creavo valanghe di libri quando adocchiavo qualcosa di interessante. Per gli acquisti di libri ho altre librerie veneziane e gestite diversamente.
Ho voluto parlare di questa libreria perché è la più conosciuta e mi serviva per portare l’attenzione su una questione delicata: la salvaguardia dell’arte (in questo caso della produzione libraria) a Venezia. Tra alte maree e ammasso di turisti, fra poco tutto sparirà.
Ci sono stata per la prima volta l’anno scorso in questa libreria e ne ero rimasta davvero affascinata… è un peccato che tanti libri siano andati persi. Speriamo che ci sia la volontà di trovare soluzioni a lungo termine per salvare Venezia e i suoi tesori..
Il problema dell’acqua alta a Venezia è un grosso problema e così come il turismo di massa in laguna, io non ho l’impressione che ci sia la voglia di cambiar direzione per salvaguardare la città.