Oggi ti porto a Venezia, in un luogo che ho visitato tanto tempo fa e con l’intento di ritornarci il prima possibile. Protagonista della nuova intervista per la rubrica L’Italia che ripartirà è la Fondazione Querini Stampalia: come possiamo visitarla in sicurezza durante questa emergenza sanitaria legata al Covid-19?
Ringrazio per la disponibilità Barbara Rossi che lavora nell’Ufficio Amministrazione e nell’ufficio Sviluppo, dove si occupa principalmente degli Amici della Querini e dei finanziamenti pubblici. Attraverso le sue parole abbiamo la possibilità di conoscere la nascita e la storia della Fondazione, per poi esplorare virtualmente il museo e la relativa biblioteca.
Un luogo pieno di storia che sa offrire molto: una tappa veneziana che consiglio di inserire nel vostro itinerario.
Buona lettura!
La Fondazione Querini Stampalia di Venezia
Siamo una Fondazione culturale nata dal lascito testamentario del Conte Giovanni Querini nel 1869.
Il conte Giovanni così scrive nel suo testamento:
“la mia Biblioteca, Galleria, Medagliere, Oggetti d’Arte posti nel mio Palazzo a S. Zaccaria diverranno d’uso pubblico. – Verrà unito agli stessi un Gabinetto di lettura nel primo piano del mio palazzo nelle stanze da me abitate. – Il Gabinetto di lettura e la Biblioteca rimarranno aperti nei giorni, ed ore che gli anzidetti Curatori determineranno, ma costantemente in tutti quei giorni, ed ore in cui le Biblioteche pubbliche sono chiuse, e la sera specialmente per comodo degli studiosi, che saranno collocati non nella Biblioteca, ma in una Sala vicina, bella, comoda, con stufe, e tappeti per l’inverno. Vi saranno camere per adunanze serali di dotti e scienziati, sì nazionali, che forestieri”
La Fondazione da 150 anni continua a mantenere fede al dettato testamentario.
Unico esempio in città di istituzione in cui si è conservato l’intero patrimonio dell’antica e nobile famiglia veneziana, la Fondazione si propone come luogo di produzione culturale, basata sullo studio del proprio patrimonio storico e museale e sulla riflessione attenta a cogliere le proposte più avanzate della contemporaneità.
Vi sono allestiti la Biblioteca, il Museo e un’area per esposizioni temporanee.
La biblioteca della Fondazione Querini Stampalia
La Biblioteca è di carattere generale e mette a disposizione del pubblico circa 400.000 volumi, di cui 36.000 direttamente accessibili nelle sale, aperte secondo la volontà del Fondatore fino a mezzanotte e anche nei giorni festivi.
Tra le sue raccolte il nucleo più antico è costituito da manoscritti, incunaboli e cinquecentine, atlanti e carte geografiche, che insieme all’archivio privato della famiglia Querini Stampalia forniscono agli studiosi preziose testimonianze storiche.

Il Museo della Fondazione Querini Stampalia
Nel Museo d’ambiente mobili settecenteschi e neoclassici, porcellane, biscuit, sculture, globi e dipinti dal XIV al XX secolo, per lo più di scuola veneta, tramandano l’atmosfera della dimora patrizia tra specchi e lampadari di Murano e stoffe tessute su antichi disegni. Tra le opere esposte, pitture di Giovanni Bellini, Lorenzo di Credi, Jacopo Palma il Vecchio, Bernardo Strozzi, Marco e Sebastiano Ricci, Giambattista Tiepolo, Pietro Longhi, Gabriel Bella e un bozzetto di Antonio Canova.
Nel corpo del palazzo cinquecentesco risalta al piano terra l’area restaurata nel 1963 da Carlo Scarpa, oggetto di un rigoroso intervento conservativo.
Negli anni ’90 l’architetto ticinese Mario Botta, allievo del Maestro veneziano, ha progettato la nuova area di servizi della sede intorno a una suggestiva Corte coperta: su questa si aprono la Caffetteria e il Bookshop.
Dal 2018 la Fondazione accoglie, nelle sale al terzo piano restaurate dall’architetto Michele De Lucchi, le collezioni della Cassa di Risparmio di Venezia, ora Intesa Sanpaolo e ‘affidati’ alla Querini Stampalia. Un autentico tesoro d’arte e storia a disposizione del grande pubblico.
Si possono ammirare opere di ambito veneziano dal XVI al XX secolo, dalla pittura alla scultura, dai mobili ai tappeti, agli orologi, dai disegni alle incisioni. Notevoli in particolare due dipinti di Canaletto, il grande bozzetto del Paradiso di Domenico Tintoretto e quello del Giudizio universale di Giambattista Tiepolo. Oltre a grandi maestri della scuola veneta fino a Caffi e Ciardi. Tra le sculture opere di Arturo Martini e Alberto Viani.
In Fondazione lavorano 16 dipendenti; oltre ad avvalersi di 7 collaboratori. Le sale del Museo e della Collezione Intesa Sanpaolo sono aperte al pubblico grazie all’aiuto di circa 200 volontari.
La Fondazione durante la pandemia
Abbiamo potenziato l’uso dei social network e della nostra newsletter. E’ aumentato il numero di post quotidiani sui profili della Fondazione: Facebook, Twitter, Instagram. Intensificato l’invio di newsletter: da quindicinale, soprattutto con approfondimenti sulle attività proposte dalla Fondazione, a due volte la settimana con focus mirati alla valorizzazione di ciò che rappresenta l’Istituzione.
I social sono stati fondamentali per mantenere il legame con il nostro pubblico. Per veicolare tutti i contenuti è stato creato e usato l’hashtag #QueriniINRETE.
Nello specifico, è stata incrementata la programmazione regolare con iniziative specifiche:
- “Parole Sospese”: racconti delle nostre collezioni attraverso le voci e le opere di artisti, scrittori, poeti e Amici della Querini.
- Video realizzati dai nostri esperti di arte per raccontare le opere.
- Attività didattica settimanale dedicata ai più piccoli.
- “Alfabeto Queriniano”: un “gioco” legato ai luoghi e alle opere della Fondazione.
- Si sono proposte esperienze virtuali, in collaborazione con CamerAnebbia, rilanciando i contenuti digitali realizzati per gli spazi della Collezione Intesa Sanpaolo.
- Abbiamo partecipato ai contest settimanali lanciati dal MIBACT per continuare a rimanere in rete con le altre istituzioni culturali.
- Quotidianamente sono stati preparati “post di servizio” con contenuti e apparati di svago e informazione.

Ritornando a visitare la Fondazione Querini Stampalia
Ci siamo dovuti adeguare alla nuove normative. Siamo stati tra i primi a Venezia, il 23 maggio scorso, a riaprire al pubblico il Museo e gli spazi espositivi, inizialmente solo il sabato e la domenica e dal 14 luglio con orario consueto: dal martedì alle domenica, ore 10-18.
Al momento si può accedere agli spazi espositivi della fondazione solo con prenotazione online tramite il nostro sito. La capienza massima è di 50 persone contemporaneamente. Posso accedere gruppi di massimo 10 persone.
Al momento i visitatori possono scaricare direttamente dal sito le schede di sala, che contengono le didascalie delle Collezioni e il percorso di visita consigliato.
È in preparazione una modalità di approfondimento online e le nuove didascalie differenziate.
Informazioni utili
- Il museo è aperto dal martedì alle domenica dalle 10 alle 18, con prenotazione obbligatoria al sito della Fondazione Querini Stampalia.
- La biblioteca al momento è aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18 solo su prenotazione, attivo il servizio di prestito su prenotazione.
I contatti sono:
- Fondazione Querini Stampalia Santa Maria Formosa, Castello 5252, 30122 Venezia
- I social da seguire sono: Facebook @QueriniStampalia, Twitter @QueriniVenezia, Instagram @fondazionequerinistampalia
E’ attivo su Instagram l’hashtag #ItaliaCheRipartirà: utilizzalo per promuovere i centri minori e fuori dal turismo massa e le piccole e medie imprese che operano nel turismo e nella cultura!
