Marche. Siamo nella Riviera delle Palme conosciuta soprattutto per il turismo estivo, quello fatto di giornate passate ad abbronzarsi al mare e la sera a divertirsi grazie alla movida. Ma forse non tutti sanno che da queste parti si può fare anche del bel turismo culturale. Ti voglio raccontare cosa vedere a San Benedetto del Tronto, descrivendoti quali musei visitare e dove ammirare i musei a cielo aperto.
Un itinerario che ti farà scoprire la storia e l’arte locale e di come il mare abbia caratterizzato San Benedetto del Tronto e i suoi abitanti, da sempre. Un borgo in simbiosi con il mare e i suoi umori fatti di alti e di bassi, di doni e di mancanze. Un rapporto tanto stretto che è impossibile che anche l’arte ne ha raccontato.
L’arte a cielo aperto
Mi piace molto l’idea di un museo diffuso nelle strade cittadine dove la gente può coglierne la bellezza senza dover entrare per forza in un museo. Spesso capita che la creazione di opere d’arte vengano fatte direttamente in loco con dei contest e i passanti si trovano a fare da spettatori. Io mi diverto molto quando mi capita e a voi?
MAM Museo d’Arte sul Mare al Molo Sud
Il MAM Museo d’Arte sul Mare si trova al Molo Sud ed è meglio conosciuto come The Jonathan’s Way: quest’opera la riconoscerete subito ancora prima di arrivarci. E’ stata creata nel 1986 artista Mario Lupo e dedicata al gabbiano Jonathan Livingston: un grande cerchio con Johathan in volo. Il MAM inizia con la creazione di opere scavate nella roccia e una serie di statue che osservano il mare le separano dai successivi murales.
Ogni anno, in giugno, la passeggiata si anima grazie alla manifestazione Scultura Viva, dove artisti creano nuove opere nei massi: opere legate profondamente al mare. Il MAM con le sue opere vuole essere un ricordo di tutti coloro che hanno perso la vita in mare.
Le opere d’arte nel centro cittadino
Nella zona pedonale di San Benedetto del Tronto sorgono delle opere d’arte contemporanea e distribuite in diversi punti strategici. To see through is not to see into, Il Saluto di Ubu, Principe, la Retara: ecco alcune delle statue che animano il salotto della cittadina marittima di artisti come Ugo Nespolo, Mark Kostabi, Paolo Consorti, Marco Lodola, Paolo Annibali. Siamo in viale Secondo Moretti che porta diretto al faro monumentale e alla fontana della Rotonda.
Appene l’alba schiare le culline
la prima a sturnellà je’ la retare,
rrémpie de spaghe la lenguetta fine
e annòde tante maje pe’ ‘lla mmare.
Giovanni Vespasiani
I Giardini Tematici del lungomare
Purtroppo non ho avuto abbastanza tempo per visitarli perché situati nella parte sud di San Benedetto del Tronto e un pò fuori mano dalle cose ho visto: i Giardini Tematici sono forse la parte più caratteristica del lungomare. Sono 10 e sono tutti ricavati a ridosso della spiaggia e immersi in un’area lussureggiante e piena di palme. 5.000 mq di prato, piante, fiori, fontane e il tutto illuminato a festa la sera.
Ho visto le foto su internet e l’effetto è molto bello! Vorrà dire che ci dovrò ritornare.
I musei di San Benedetto del Tronto
Il Polo Museale del Museo del Mare racchiude il Museo del Mare situato al Molo Nord e il Palazzo Piacentini situato nel Paese Alto. E’ possibile fare il biglietto cumulativo di 7 € per poterli visitare entrambi. Non ho potuto visitare il Museo Diocesano situato accanto alla cattedrale perché aperto sono in alcuni periodi dell’anno come durante la stagione estiva, Natale e Pasqua.
Il Museo del Mare
Situato all’altezza del Molo Nord, al suo interno è possibile visitare il Museo delle Anfore, il Museo Ittico (al momento della mia visita di settembre 2019 era chiuso per un riallestimento), Antiquarium Truentinum e il Museo della Civiltà Marina. Tutta la storia del mare e di come sia stata sempre forte la simbiosi tra questo e San Benedetto del Tronto.
Resti di antiche civiltà che navigavano per raggiungere la penisola italica e creando forti contatti commerciali. Storie di marinai, di come pescavano e conservavano poi il loro raccolto di mare. Vedere come erano fatte le navi e di come le donne aspettavano i loro mariti a riva.
Palazzo Piacentini
Siamo nel Paese Alto e palazzo Piacentini è un edificio che risale all’inizio dell’Ottocento. Di proprietà della famiglia Fiorani, nel corso del tempo venne ampliato e decorato in base ai gusti dell’epoca e mostra lo sfarzo e l’importanza sociale della famiglia che ci abitava.
Agli inizi del Novecento la poetessa Beatrice Piacentini Rinaldi la scelse come propria dimora: scrisse in dialetto sambenedettese dandogli quella dignità di lingua letteraria. Durante gli anni, palazzo Piacentini ebbe vari utilizzi, dal 2009 è diventato la sede dell’Archivio Storico Comunale e della Pinacoteca del Mare, oltre a poter visitare lo studio della poetessa Bice e la sala della poesia.
La Pinacoteca del Mare custodisce una collezione di dipinti, fotografie e disegni dell’artista svizzero Alfred Chatelain, Adolfo De Carolis, Armando Marchegiani e Angelo Landi. Nella Sala della Poesia c’è l’esposizione permanente sulla “Liuteria Picena” e nel seminterrato è possibile visitare anche un cunicolo di epoca romana del I secolo d.C.
[ … ]
Del paese che a me pare il più bello, il cui dialetto, che ad altri può sembrare barbaro, ha per me tanta suggestiva nostalgica dolcezza di ricordi, tentai ritrarre aspetti sentimenti abitudini, raccogliendo dalla viva voce, ed, a preferenza, da labbra femminili, qualcuna tra le più schiette manifestazioni dell’anima popolare
[ … ]
Questo è ciò che scrisse Beatrice Piacentini rinaldi nella prefazione del saggio “Poesia Vernacola Sambenedettese“
Passeggiando per il centro
San Benedetto del Tronto è formata dal Paese Alto, il vecchio borgo e il “salotto buono”, la parte più moderna della cittadina. I due lati di San Benedetto che si completano a vicenda e che la rendono adatta ad ogni situazione.
Il Paese Alto è la parte antica e situata nella parte alta, dalla quale ammirare i tetti di San Benedetto del Tronto e il suo mare. Tipicamente medievale, ha ancora quel sapore antico: il saliscendi delle stradine lastricate, le case in mattone con i muri addobbati con piante rampicanti. La Torre dei Gualtieri è il punto di riferimento della città che si può ammirare anche dal lungomare, il palazzo Piacentini, il Vescovado e la basilica di Santa Maria della Marina. Passeggiare nel vecchio borgo è piccolo e non richiede tanto tempo ma è fare un salto nel tempo e avere la sensazione di vivere in un’altra dimensione rispetto alla parte più nuova di San Benedetto.
Il punto nevralgico della cittadina è sicuramente la parte nuova di San Benedetto. Molte le case in stile Liberty dato che il turismo è nato nei primi anni del Novecento. La zona pedonale inizia dalla fontana della rotonda Giorgini fino ad arrivare ai piedi della collina, dove sorge il Paese Alto: negozi, le opere d’arte che animano i vari punti cruciali, locali. Questa è la zona dove si concentra la movida locale.
Il lungomare completa l’itinerario: area pedonale e pista ciclabile, la spiaggia, il molo con il relativo porto e l’importante centro ittico. Non dimenticarti di passare davanti alla Palazzina Azzurra: sede dell’azienda del turismo, un luogo dove andare a ballare, oggi è utilizzata come sede di mostre d’arte ed inserita nel parco pubblico.
Perché visitare San Benedetto del Tronto
L’ammetto, San Benedetto del Tronto mi ha preso subito ed era da tanto che la volevo visitare. Ho adorato la sua aria vivace e allegra nonostante io ci sia stata a stagione terminata da un pò e in una giornata infrasettimanale: era settembre, il clima piacevole e soleggiato forse me l’ha fatta apprezzare ancora di più e senza i turisti estivi tipici dell’alta stagione.
E’ una meta tipicamente estiva per via della sua spiaggia adatta a tutti e la movida notturna. Ritengo che a giugno e a settembre sia ancora più bello perché oltre al mare e alle belle giornate, è possibile assaporare l’arte e la cultura senza il caldo afoso. E’ un buon punto di partenza per gite fuori porta come Ascoli Piceno, le vicine Grottammare e Cupra Marittima oppure approdare in Abruzzo.
La Riviera delle Palme è la meta ideale per le vacanze estive ma questo itinerario culturale di permetterà di scoprire cosa vedere a San Benedetto del Tronto sul lato storico-artistico. Sicuramente la sua offerta culturale non ti deluderà!
Come arrivarci?
San Benedetto del Tronto è il capoluogo della Riviera delle Palme. Siamo in provincia di Ascoli Piceno ed è l’ultima tappa marchigiana prima di arrivare in Abruzzo. Io l’ho raggiunta in un’ora da Ancona con un treno regionale diretto a Pescara.
Una volta in loco, ho raggiunto anche Grottammare e Cupra Marittima con i bus urbani, acquistando i biglietti nell’ufficio apposito, appena uscita dalla stazione.
2 comments
Che bello leggere di questa cittadina vi sono stata. Trovare un amica che vi si è trasferita ormai tantissimo tempo fa si è trovata bene ed è rimasta lì. Che bei ricordi
Io ci ritornerei di corsa … magari viverci perché mi è piaciuta molto! Sono contenta che anche tu abbia bei ricordi su San Benedetto del Tronto.