Per chi come me ama i castelli sul mare, il Castello di Duino è da visitare.
Due castelli (uno nuovo e uno vecchio) a strapiombo sul mare e un giardino nel quale perdersi in una bella giornata, una leggenda da ascoltare e un bunker da scoprire. Mi sembrano tutti ottimi motivi per entrare nel Castello di Duino e rendersi conto che non è da meno rispetto al vicino, e forse più conosciuto, Castello di Miramare.
Siamo alle porte di Monfalcone, sul Golfo di Trieste. Dalla terrazza panoramica si può riconoscere facilmente Trieste e l’Istria, Monfalcone con il suo importante cantiere navale e sullo sfondo, la Riserva Naturale Regionale della Foce dell’Isonzo che si conclude con l’isola di Grado.
La storia del Castello di Duino
L’attuale castello sorge sulle rovine di un antico accampamento militare romano, assorbendo nella nuova struttura una torre XVI secolo. Alla fine del Trecento, il capitano di Trieste, Udone da Duino, decide di costruire un nuovo edificio sullo sperone a strapiombo sul mare.
Alla morte di Udone, il castello conosce diversi proprietari: il fratello della prima moglie, gli Asburgo e per finire nelle mani della famiglia Hofer von Hoenfels. Una delle eredi femmine andò in sposa nel 1875 ad Alexander von Thurn und Taxis, casata meglio conosciuta per aver ideato il servizio postale in Italia e in Europa.
Ancora oggi il Castello di Duino è gestito dalla famiglia Thurn und Taxis con la figura del principe Dimitri. Nato nel 1977, Dimitri ha acconsentito di aprire una parte del castello al pubblico: è così che dal 2003 chiunque lo voglia, può visitare questo bellissimo castello!
Il percorso all’interno del castello
La visita si distribuisce attraverso le 18 sale per raccontare la storia dei Principi della Torre e Tasso attraverso capolavori d’arte e stampe, lettere originali e foto d’epoca, l’arredamento originale.
Dopo aver pagato il biglietto, un viale immerso nel giardino porta al castello: l’edificio di tre piani è circondato da muraglioni di cinta con bastioni e ruota intorno ad un cortile interno.
Ecco cosa non perdere:
- la scala del Palladio a forma elicoidale e capolavoro di architettura.
- Il forte-piano del 1810 sul quale suonò Franz Liszt, compositore e musicista ungherese vissuto nell’Ottocento.
- La terrazza panoramica che si trova in cima ad uno dei due bastioni e dalla quale ammirare il Golfo di Trieste.
- Il balcone e le finestre dalle quali ammirare il panorama a strapiombo sul mare. L’ho adorato!
Il Castello di Duino ha ospitato importanti personalità come il poeta R.M. Rilke (al quale è stato dedicato il relativo sentiero), Elisabetta d’Austria e l’arciduca Massimiliano d’Asburgo con la moglie Carlotta del Belgio (i creatori del Castello di Miramare).
Il parco del Castello di Duino
Il parco si estende per 5 ettari, visitabili solo in parte per motivi di sicurezza. Creato sul promontorio che s’affaccia sul Golfo di Trieste, il grande parco del Castello di Duino è caratterizzato da terrazzamenti e spalti aperti che si sporgono direttamente sul mare. Mentre la parte interna custodisce viali romantici, piante appartenenti alla macchia mediterranea, gallerie e pareti create da piante fiorite come rose e bignonie.
Il tutto mescolato con vialetti, alberi secolari, diverse aiuole e una vasca di 20 metri con ninfee che galleggiano sull’acqua. A rotazione vengono piantate ben 21.000 piante esotiche come le Nuove Guinee, Zigne Nane, Begonie e così via. Diverse statue sono poste lungo il percorso così come l’antico pozzo con lo stemma di famiglia.
Lo spazio è stato creato senza un progetto preciso ma adattandosi alle caratteristiche del territorio. L’ideatrice è Maria von Thurn und Taxis che nella seconda metà dell’Ottocento ha dato origine a questo piccolo paradiso naturale e rinnovato nel 1954 da Principe Raimondo della Torre e Tasso.
Unico neo: la bora in inverno!
C’è pure un bunker nel giardino!
Per gli irriducibili, all’interno del parco è possibile visitare un bunker costruito nel 1943 per la Kriegsmarine tedesca e usato anche come rifugio antiaereo. Il suo scopo era quella di diffendere la base militare di Sistiana dove l’esercito tedesco aveva i propri sottomarini.
Dal 1945 al 1954 è stato usato dall’esercito inglese come deposito carburante e dal 2006 aperto al pubblico per testimoniare il recente passato.
Il bunker si trova a 18 metri di profondità e lo si raggiunge grazie ad una scala un po’ irta. Dopodiché ci si trova in uno spazio di 400 metri quadrati che racconta gli eventi storici attraverso foto d’epoca e pannelli descrittivi.
Il Castello Vecchio
Poco distante dal Castello di Duino sorge il Castel Vecchio, una antica struttura risalente al XI secolo. Oggi si presenta come una rovina diroccata su una roccia a picco sul mare.
Le prime testimonianze fanno riferimento ad un luogo di culto druidico dedicato al Dio Sole. Successivamente Plinio il Vecchio cita costruzione nominata Castellum Pucinum situata su un aspro promontorio a picco sull’Adriatico tra Monfalcone e Trieste.
Quello che ne rimane del Castello Vecchio risale verso il 1100 dai Tyben, vassalli dei patriarchi di Aquileia, con la scusa di inalzare un’alta cinta merlata a scopo difensivo. Doveva presentarsi come una torre fortificata ed eretta su diversi piani. Tra i resti ritrovati, si pensa che il piano inferiore avesse la funzione di una cappella e i piani superiori usati come prigione.
Si pensa che nell’attuale entrata sorgesse un ponte levatoio e il sentiero per raggiungere il castello fosse impervio, difficoltoso e murato.
La leggenda della Dama Bianca
Come in ogni castello che si rispetti, anche il Castello di Duino custodisce una leggenda e dove la protagonista è la Dama Bianca.
Esterina da Portole è la moglie del geloso e perfido castellano che aveva l’abitudine di rinchiuderla nella torre del castello durante i suoi viaggi lontano da casa. L’uomo era convinto che la donna lo tradisse mentre lui era lontano in battaglia: cosa non vera dato che Esterina era molto innamorata del marito.
Si racconta che, dopo una scenata di gelosia, il castellano gettò la donna dalla finestra della torre. Lei riuscì ad aggrapparsi alla roccia, rimanendone pietrificata per l’eternità: solo durante le ore notturne poteva liberarsi. Si dice che il Cielo, impietosito, abbia trasformato la dama in una roccia bianca prima che toccasse il mare.
Dalle finestre del Castello di Duino si può vedere quel faraglione bianco proprio sotto il rudere del Castello Vecchio: che sia effettivamente la Dama Bianca? Qualche volta capita che alcuni cigni reali nuotino elegantemente nella baia sotto il rudere.
Un’altra leggenda racconta di una Dama Bianca che ritorna a mezzanotte alla ricerca del proprio figlio. Esterina doveva avere un figlio piccolo quando è morta e nel cuore della notte vaga alla ricerca della culla per proteggerlo.
Informazioni utili
- Io ho raggiunto il castello di Duino da Trieste con la linea extra-urbana nr G51 diretta a Monfalcone.
- Il castello di Duino si trova alle porte di Monfalcone ed è collegato dal bus urbano nr 4.
- L’entrata costa 10 € per il Castello di Duino e 5 € per il Castello Vecchio costa 5 €. Le due visite sono separate e si può scegliere se vederle entrambe o meno e c’è il biglietto abbinato: Castello di Duino + Castello Vecchio è di 12 €. . Ci sono eventuali riduzioni. Se hai la FVGCard, il Castello di Duino non è compreso ma si ha una riduzione di 2 €.
- Durante l’estate è aperto tutti i giorni (lunedì – venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e nel fine settimana tutto il giorno). Nei mesi invernali, il castello è aperto solo nei fine settimana.