Il Castello Carlo V di Crotone l’ho sempre visto così maestoso e inaccessibile ogni volta che ho visitato la città. Ripenso al mercato organizzato ai suoi piedi (ora spostato altrove), gli immensi torrioni che dal basso sembravano ancora più alti e la curiosità di sapere cosa ci fosse al suo interno.
Lo ricordo sempre chiuso al pubblico per i più svariati motivi fino a quando, nel settembre 2022 l’ho visto aperto e ci sono entrata senza pensarci due volte. In tanti anni è stata la mia prima volta e ricordo solo che non volevo più uscire.
La fortezza è una delle più imponenti e suggestive dell’Italia meridionale: il Castello di Carlo V di Crotone sorge sull’antica acropoli greca e sede dell’arx romana poi. Costruito in epoca bizantina, nel corso dei secoli ha subìto continui cambiamenti, rispecchiando le necessità dell’epoca.
Ti racconto la sua storia e cosa potrai vedere al suo interno: è una delle tappe che consiglio quando mi domandano cosa vedere a Crotone!

Pillole di storia
La struttura originaria, conosciuta come Kastron Bizantino, nasce grazie nell’840 per pura necessità: serviva a difendere Crotone dalle incursioni dei Saraceni. All’epoca si estendeva dall’attuale Museo Archeologico Nazionale fino al castello.
La prima effettiva testimonianza risale al XII secolo, quanto il Castello Carlo V è nei documenti ufficiali:
- è nella lista delle fortificazioni del regno Normanno di Sicilia, durante il regno di re Ruggero II.
- Un certo Petrus, il primo castellando di Crotone nel 1192, lo menziona.
Le continue modifiche
Durante i secoli successivi, il castello subisce diversi cambiamenti. Da forma pentagonale con gli Svevi, diventa quadrata alla fine del Quattrocento con l’aggiunta delle massicce torri da parte degli Aragonesi.
Risalgono proprio a questo periodo la Torre Comandante e la Torre Aiutante, costruite grazie al progetto di Francesco di Giorgio Martini, il miglior architetto militare dell’epoca.
Nel 1480 Otranto, in Puglia, viene saccheggiata e distrutta dai Turchi Ottamani di Maomentto II. Per questo che Federico I decide di fortificare le città sulla costa ionica e il castello di Crotone subisce nuovi cambiamenti in questo senso.
Durante il periodo dell’Imperatore Carlo V e del Viceré di Napoli, Don Pedro de Toledo, tra il 1541 e il 1543 un nuovo progetto modifica il castello. Vengono progettate delle possenti mura, inseriti enormi Bastioni e nuove strutture difensive per supportare gli attacchi dei cannoni.
Il progetto originario dell’architetto Gian Giacomo dell’Acaia prevedeva la sostituzione delle torri in Bastioni. A causa della riduzione dei finanziamenti, sono stati costruiti solo il bastione di San Giacomo e Santa Caterina. Rimangono tutt’ora le originarie due torri aragonesi a scopo di difesa: Torre Comandante e Aiutante.
Il risultato odierno del Castello Carlo V di Crotone è il mix tra la struttura originaria bizantina e i diversi progetti degli ingegneri militari che si sono susseguiti nel corso del tempo. Alcuni nomi: Antonello da Trani, Juan Sarmientos, il padovano Giovanni Maria Buzzacarino, il barone leccese Gian Giacomo D’Acaja, Ambrogio Attendolo.

Ingresso e utilizzo del Castello di Carlo V di Crotone
All’ingresso del castello c’era un ponte in legno e muratura, semimobile che sovrastava un fossato e portava alla porta principale. Gli scavi archeologici del 2011 hanno scoperto la base di una torre a forma quadrata che serviva a sollevare il ponte e chiamata “della Manovella”.
- Il Baluardo di San Giacomo che domina il porto e la marina era utilizzato come riparo alle truppe.
- La Torre Marchesana era collocata all’interno del castello ed era armata da quattro cannoni (e per questo a forma circolare). Sotto di essa c’era una torre più piccola utilizzata dai fucilieri.
- La Torre Aiutante era la dimora degli ufficiali.
- Distrutte da un terremoto, all’interno del castello sorgevano la Chiesa di San Dionisio, la Chiesa Nuova e la Chiesta di San Carlo.
- Tra le mura c’era l’alloggio del castellano, i magazzini dell’artiglieria, una prigione e una caserma femminile.
La visita all’interno del Castello Carlo V
Oramai è rimasto ben poco del castello originario: non aspettarti sale ammobiliate e fasti di altre epoche. Non c’è nulla di tutto ciò. Consiglio comunque una visita all’interno per avere un’idea dei suoi fasti e della vastità: la sua estensione supera i 14.000 mq ed è una delle più grandi fortezze italiane.
Un altro punto a suo favore è il panorama a 360°: da qui si può ammirare la città dall’alto, l’entroterra con la Sila sullo sfondo e tenere sott’occhio tutte la navi che passano dal mare.
Il percorso è completamente all’aperto con delle tappe panoramiche sulla Torre Comandante e sulla Torre Aiutante. Quest’ultima viene aperta in occasione di mostre temporanee: un modo per capirne meglio la struttura interna, in attesa che vengano aperte anche le altre.
Gli spazi sono tanti e attualmente non è tutto accessibile. Parlando in diverse occasioni con i volontari dell’associazione Multitracce, i progetti in cantiere prevendono la messa a sicurezza di più parti possibili della struttura per far accedere i visitatori. I lavori hanno bisogno tempo e finanziamenti: credo però che siamo già sulla strada giusta e un po’ alla volta verranno aperti nuovi spazi.
Ho sempre ricordato il castello come un luogo inaccessibile e più delle volte chiuso al pubblico. Il fatto che già da due anni il Castello Carlo V sia aperto in modo continuativo e con diversi eventi (come ad Halloween) è un successo e ne sono molto contenta.
Il consiglio extra è quello di immergersi nel grande parco sottostante, che si distribuisce ai piedi del castello e arriva fino al porto.
- Se ti piacciono i castelli e le fortezze, ti consiglio di visitare anche il castello aragonese de Le Castella!

Informazioni utili
- Il castello Carlo V è aperto il martedì e dal giovedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e la domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 20. E’ chiuso il lunedì e il mercoledì.
- Gli orari possono variare nel periodo estivo, aprendo anche nel pomeriggio.
- Il costo del biglietto è di 2 €.
- E’ possibile prenotare delle visite guidate per gruppi chiamando lo 327 2148953 o scrivendo una email ctgkrotonaps@gmail.com.
- Via Castello 33, 88900 Crotone.
- Ti consiglio di avere un buon paio di scarpe comode: niente tacchi e infradito!
4 pensieri sparsi
Chissà perché avevo sentito parlare di Crotone più in termini negativi che positivi: sentivo dire che non ci fosse niente di interessante da vedere a Crotone. Affermazioni che tendo sempre a prendere con le pinze, specie se a dirlo è gente che non ci è mai stata in un posto ma si limita ai “sentito dire”. E questo tuo articolo smentisce chiaramente che a Crotone non ci sia granché di interessante, anzi!
Crotone l’ho vista sempre un po’ come Taranto per via della sua zona industriale legata al mondo petrolifero. Ora che hanno smaltellato il tutto e stanno bonificando l’intera area, è già un buon inizio! Io credo che Crotone sia sottovalutata e questo mi dispiace perché avrebbe tanto da offrire, partendo da Pitagora che la scelse come base.
Ogni volta che la visito, mi rendo conto che sono più interessata io alla sua storia e alla sua arte che non gli abitanti stessi: è per questo che sono rimasta piacevolmente sorpresa quando ho scoperto che l’Associazione Multitraccia si sta danno da fare al Castello di Carlo V. Un’altra realtà interessante è anche il Museo e giardino di Pitagora!
Diciamo che quando posso, vado sempre alla ricerca di cose interessanti da vedere anche qui a Crotone: a me è sempre piaciuta molto come città.
Non sono mai stata in Calabria, credo sia l’unoca regione italiana in cui non ho ancora messo piede. Mi piacerebbe molto visitare Crotone e questo castello, di cui adoro in maniera particolare l’entrata sul ponte. Una meta insolita e suggestiva che mi prometto di raggiungere non appena possibile.
Credo che la Calabria sia poco valutata dal punto di vista culturale e la si visita soprattutto a livello balneare: nel mio piccolo, sono contenta di raccontarne la storia e l’arte.