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Turismo sostenibile per lo sviluppo in Trentino

by Katia
TURISMO SOSTENIBILE PER LO SVILUPPO

L’ONU ha dichiarato che il 2017 è l’Anno Internazionale del Turismo Sostenibile per lo Sviluppo. Ma sappiamo esattamente cos’è il turismo sostenibile? Cosa significa fare un turismo sostenibile per lo sviluppo? Ma soprattutto, in quale modo il turismo può essere sostenibile, dando una spinta in positivo all’economia e alla cultura di un territorio?

Spesso la stessa terminologia (sostenibile – ecosostenibile – sviluppo) non è chiara ai molti e può portare in inganno. Secondo Christian Baumgartner, CEO di Resonse & Ability gmbh, è ancora difficile capire la differenza tra ecoturismo e turismo sostenibile.

Le definizioni e le sfumature, sono davvero tante ed è difficile dare una spiegazione semplicistica. Inoltre, nel corso del tempo, la nostra concezione di turismo è cambiata, così come gli studi nel settore si sono evoluti. Si può partire da questo:

  • ecoturismo: forma di turismo che va in parte nella direzione di una maggiore sostenibilità;
  • turismo responsabile: diretto verso i consumatori;
  • turismo ecosostenibile: obiettivo per tutte le forme di turismo e necessita di un’attuazione giuridica e strutturale.

Negli ultimi tempi, il tema del turismo sostenibile ha preso piede anche nel mondo accademico e nella politica turistica, grazie all’aumento delle destinazioni che stanno facendo della responsabilità turistica un pilastro importante. E’ molto importante che tutte le parti interessate, conoscano e si interessano del tema: da un lato sono le stesse strutture ricettive che si attivano a favore di un miglioramento delle loro offerte verso questa direzione. Ma è importante che anche gli stessi turisti ne prendano coscienza.

Il turismo sostenibile in Trentino: leggi e buone pratiche

Il Trentino ha attivato un percorso di sostenibilità dello sviluppo turistico grazie alla creazione di aree protette che raggiungono ben un terzo dell’intero territorio provinciale. Con la legge provinciale 2007/11 è stato riformato il settore forestale e adattando le aree protette alle nuove linee guida emanate a livello europeo e mondiale.

Molte sono le istituzioni che si preoccupano di sviluppare nuove strategie a rigurado, in primis l’Università degli Studi di Trento (grazie anche all’attivazione di un corso di laurea nel settore) e TSM Trentino School of Management. E’ molto importante che l’offerta turistica sia costruita ad hoc, garantendo alti standard di qualità e sostenibilità.

Le aree protette devono dare l’esempio per i comportamenti virtuosi e per le pratiche d’eccellenza nella gastronomia, nel campo agricolo e nelle tradizioni locali, favorendo la valorizzazione di prodotti locali attraverso una filiera breve (che ne dite dei prodotti a km 0?).

La naturalità e la lentezza stanno diventando punti cardini importanti: il turista lascia a casa lo stress per rilassarsi a contatto con la natura e vivendo uno stile di vita slow ma senza scordare il rispetto delle culture con le quali viene a contatto durante il suo soggiorno.

Il convegno “Turismo Sostenibile per lo Sviluppo”

Il 27 aprile 2017 ho partecipato ad un convegno organizzato dall’associazione TREMBEMBE’ e intitolato “Turismo Sostenibile per lo Sviluppo“. Durante il corso della giornata si è parlato proprio sui concetti elencati sopra grazie alla presenza di operatori del settore turistico e sono state presentate delle realtà trentine molto interessanti.

Turismo sostenibile per lo sviluppo
Dolomiti del Brenta a Molveno

5 realtà trentine di turismo sostenibile

Vi aspetto in Trentino, scegliendo una vacanza che abbraccia il turismo sostenibile per lo sviluppo: ecco 5 realtà locali dove prenotare.

P.I.R.L.O EN BERSNTOL

P.I.R.L.O en Bersntol è un’associazione che racchiude tutte le piccole imprese rurali della Val dei Mòcheni. Questa zona ha una particolarità: è un’isola linguistica derivante dal tedesco e che risale fin dal Medioevo. La comunità mòchena è riuscita nel corso del tempo a conservare e tramandare la propria lingua, di origine tedesca e la propria cultura.

Nella valle, dove la comunità si è insediata fin dalla fine del XIII sec., sono ben visibili nell’architettura, nella cura del territorio e nella gente i segni portati dai lontani coloni teutonici. Ne avevo parlato nell’articolo Lotnsreb. Alla viceversa. A noi piace così! in occasione della mostra svolta al Palazzo delle Albere a Trento la scorsa primavera.

L’associazione promuove la Valle dei Mòcheni attraverso proposte di vacanza a contatto con la natura e la tradizione mòchena: strutture ricettive, chiese, musei, artigiani, agricoltori e persone del luogo uniti per valorizzare un territorio che non ha niente da invidiare alle maggiori località montane.

Una curiosità: Bersntol significa Valle dei Mòcheni in mòcheno! 🙂

Turismo sostenibile per lo sviluppo
Foto della mostra Lotnsreb

Via Claudia Augusta

La Via Claudia Augusta è l’antica strada romana che collegava l’Italia alla Germania, partendo dalle pianure del Po e dall’Adriatico fino su al Danubio in Baviera. Oggi è un progetto che collega il Veneto, il Trentino, l’Alto Adige in Italia, il Tirolo in Austria e la Baviera in Germania, grazie a proposte di un turismo a contatto con la natura attraverso percorsi ciclabili e di trekking.

I suoi percorsi vogliono, prima di tutto, lasciare da parte i conflitti (basta ricordare il ruolo strategico che ebbe questa zona durante la Prima Guerra Mondiale), per diventare un ponte tra le varie culture.

Come? Proponendo percorsi enogastronomici, paesaggi montani che lasciano senza fiato e mostrando le tradizioni dei vari luoghi. La parola chiave è: turismo compatibile, sostenibile e dal volto umano dove si lascia a casa lo stress, avendo così occhi nuovi per (ri)scoprire natura, cibo, arte e cultura.

Ecomuseo dell’Argentario

Con l’Ecomuseo dell’Argentario gioco in casa: la sede si trova nel paese accanto il mio e spesso, soprattutto quanto ero più piccola, ho partecipato alle loro attività. Il loro obiettivo è quello di far conoscere il territorio, soprattutto alla popolazione che risiede nella circoscrizione dell’Argentario e alla città di Trento ma è aperta anche chiunque voglia partecipare.

Cercando così di far partecipare in modo attivo la comunità in tutti i passaggi: ricerca, documentazione, tutela e valorizzazione del territorio e della sua storia. Insieme alle istituzioni e alle aziende locali, l’Ecomuseo dell’Argentario promuove uno sviluppo sostenibile e la tutela del paesaggio.

Questa è una zona ricca di storia: si hanno importanti testimonianze archeologiche come ad es. il Riparo Gaban (le testimonianze ritrovate oggi sono custodite al MUSE il Museo delle Scienze a Trento), il Monte Calisio nel Medioevo, era fonte importante di minerali, tra cui l’argento. Per arrivare alla Prima Guerra Mondiale con le sue testimonianze come i fortini austroungarici.

Alcune delle tante attività proposte sono:

  • gli antichi Canopi che hanno caratterizzato la storia della zona durante il Medioevo. Minatori tedeschi che si sono occupati dell’estrazione dell’argento che caratterizzò Trento in questo periodo. Per conoscere dal vero la vita quotidiano del Canopi, ogni anno viene organizzata la Disfida dei Canopi.
  • Grazie alle bravissime guide è possibile visitare l’Orrido di Ponte Alto e il Giardino dei Ciucioi.

Dall’altra parte anche la natura gioca un ruolo importante: l’Ecomuseo racchiude paludi e torbiere del Biotopo di Monte Barco, la zona arida con alberi bonsai del Biotopo le Grave, la splendida cornice del Lago di Santa Colomba, i prati di Montepiano e Mongalina. Molte zone sono aree protette della Provincia Autonoma di Trento.

I Canopi e l'estrazione dell'argento sul Monte Calisio
I Canopi e l’estrazione dell’argento sul Monte Calisio

Vivi Grumes

Vivi slow, vivi con naturalezza. Questo è il motto di Vivi Grumes, un ente che promuove la Val di Cembra attraverso il turismo slow. L’importanza di vivere la montagna a passo lento permette di vivere il territorio in modo responsabile, nel rispetto dell’ambiente e con l’identità locale. Sono stati creati dei percorsi naturalistici e culturali ad hoc da fare a passo lento, valorizzando un turismo che rispetta l’ambiente.

Grumes e l’intera comunità che ne fa parte, è un territorio dove l’ambiente naturale è stato lasciato integro e le tradizioni e la cultura sono ancora parte integrante della comunità locale. Proprio per questo mi è piaciuta l’espressione “turismo di comunità“: è la comunità stessa che ospita e coccola l’ospite, portandolo a conoscere i “veri luoghi simbolo dell’identità locale”.

Grumes fa parte “Cittaslow: la rete internazionale delle città del buon vivere“, un movimento che allarga il concetto e la filosofia di Slow Food alle comunità, locali e applicandone i concetti nel modo di vivere la quotidianità. A Grumes troverete la Rete di Riserve Alta Val di Cembra – Avisio, un progetto di tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale; l’Associazione Grumestieri, un’associazione composta da 21 soggetti e con l’obiettivo di favorire la collaborazione e sviluppare un progetto di promozione comune; un’agricoltura sostenibile e … il resto lo dovete scoprire voi!

Vivi Grumes
© www.vivigrumes.it

Italian Stories

Azienda con base a Riva del Garda ma che lavora su tutto il territorio italiano; grazie alla quale il viaggiatore è messo in contatto con un artigiano del luogo. Mi spiego: sei un viaggiatore che ama conoscere storie, soprattutto quelle che raccontano il Made in Italy e tutto il lavoro che c’è all’interno di una bottega per poter creare un prodotto artigianale. Può essere un paio di scarpe su misura, un prodotto di oreficeria, un oggetto in legno o in vetro; le opzioni sono davvero tante.

Sul loro sito si sceglie la destinazione e il tipo di esperienza che si vuole fare e il gioco è fatto: basta registrarsi con la propria email e cliccare l’esperienza che ci vuole fare. Tre sono i livelli proposti:

  • Visit: visita guidata da parte dell’artigiano all’interno del proprio luogo di lavoro, dove viene fatto conoscere in loco il laboratorio e il lavoro dell’artigiano;
  • Workshop: esperienza guidata con l’artigiano in laboratorio, per testare le proprie abilità creative e manuali grazie alla realizzazione del prodotto, sperimentando i segreti più profondi della cultura manifatturiera;
  • Special: è lo stesso artigiano che accompagna il visitatore sul territorio, facendo da guida “locale”  … ovviamente il filo conduttore di queste visite è l’artigianato raccontato attraverso la tradizione, l’ambiente, la cultura e la manifattura della zona interessata

Informazioni utili su www.italianstories.it

Consigli di lettura

Davolio, Maurizio – Somoza, Alfredo, Il viaggio e l’incontro. Che cos’è il turismo responsabile, Altreconomia, Milano, 2016

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4 comments

Maria Aprile 22, 2020 - 7:02 pm

Un turismo più attento all’ambiente e alle persone non può che essere doppiamente apprezzato e speriamo che quando la situazione attuale si sarà normalizzata le cose in fatto di turismo convergano in questa direzione. Io stessa vorrei sperimentare forme di turismo lento come i cammini….d’altronde per una lenta come me ci vorrebbe proprio! Ma, scherzi a parte, leggo spesso che la lentezza è una qualità e come tale va apprezzata poiché permette di fare esperienze, nei vari ambiti, più godibili e salutari. Per cui mi porto avanti col lavoro. :lol
Comunque grazie per aver segnalato delle realtà come quelle di cui hai scritto. Su tutti mi vado a vedere or ora quella di Italian Stories!

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Katia Aprile 22, 2020 - 7:09 pm

Prima che iniziasse la quarantena avevo preso contatti un paio di artigiani di Italian Stories ma poi ho dovuto cancellare tutto. Mi attirano parecchio le loro attività ed è un modo per conoscere il loro lavoro e sostenerli: magari trovi qualcosa anche dalle tue parti; Italian Stories sono una azienda trentina ma aderiscono artigiani su tutto il territorio nazionale.

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Stamping the World Agosto 16, 2017 - 11:29 am

Articolo veramente interessante e con spunti nuovi.
Mi piacciono i diversi tipi di turismo, mi piace sperimentare e conoscere nuove storie e nuove realtà. Il tuo articolo mi ha aperto nuove prospettive!
Grazie mille! 🙂

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Katia Agosto 18, 2017 - 2:24 pm

Grazie! Queste realta´ le conoscevo da un po´ ma grazie al convegno e al 2017 come Anno Internazionale del Turismo Responsabile, mi e´ sembrato interessante raccogliere i vari suggerimenti. Credo che viaggiare sia anche rispettare l´ambiente (inteso sia come natura sia come cultura) che stiamo visitando!

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