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La street art di Blub a Venezia: l’arte sa nuotare (per davvero)

by Katia
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Sono ritornata in laguna lo scorso gennaio e mai più realistica mi è sembrata la street art di Blub a Venezia. In questo caso, l’arte sa nuotare con l’acqua alta e di quel che ne consegue. Ti avevo raccontato del significato dell’arte di strada e di come Blub abbia avuto l’ispirazione quando ho scoperto la sua street art a Ravenna. A Venezia, dopo il novembre 2019 tutto prende un altro significato, un’altra sfumatura. Che dire? L’arte è stata messa nuovamente a dura prova!

L’acqua alta a Venezia

Si sa, Venezia è una città che “galleggia” sull’acqua ed ha una storia millenaria fatta di commercio marittimo, spostamenti sulla cresta dell’onda e del mare Adriatico che l’abbraccia. Si può pensare che i veneziani siano dei bravi marinai, che abbiano un buon rapporto col mare e con tutta la loro esperienza anche nella vita quotidiana, sappiano gestirne gli umori.

Non sempre è così. L’acqua alta arriva puntuale ogni inverno e la vita si complica di più: non è facile spostarsi, avere l’acqua che entra nelle cantine, vivere con un’umidità a mille. A volte ci sono alcune mareggiate che sono peggiori delle altre, come quella dello scorso novembre che ha messo in ginocchio anche una città come Venezia. Te l’avevo raccontato portandoti nella libreria Acqua Alta, dove il nome dice già tutto: attività che ha rischiato di chiudere per sempre, così come tante altre valide realtà commerciali e museali.

La street art e la Biennale d’Arte di Venezia

Siamo a maggio 2019 e la Biennale d’Arte prende il via. Qualche settimana prima, Giudecca 795 Gallery Art chiama a sè quattro street artist per creare la prima mostra di street art in una galleria d’arte: un evento unico da non dimenticare. Di giorno Ache77, Blub, Exit Enter e Niam si occupano di preparare la mostra mentre di sera scorazzano per le strade della Giudecca e di Venezia a tappezzare i muri con la loro street art. Ovviamente in modo autonomo e senza nessun tipo di commissione, tanto meno dalla galleria d’arte.

Gli Inside-Outers: 4 street artists in Venice, così soprannominati, non sanno che durante le loro incursioni notturne hanno un altro compagno di scorribande: Bansky! E’ lui che durante la Biennale d’Arte di Venezia è stato multato e cacciato via da un vigile mentre si finge essere un ambulante. Ed è la sua Naufrago Bambino che durante la forte mareggiata del novembre successivo diventa il simbolo di una Venezia che resiste anche sott’acqua.

Blub riproduce fedelmente delle icone famose al grande pubblico, opere che arrivano direttamente dal passato che si muniscono di maschere da sub. Le incursioni dell’artista dell’arte sa nuotare a Venezia sembra per una volta trovare l’habitat naturale dei sui graffiti.

L’arte sa nuotare a Venezia

Mai più veritiero è il concetto che a Venezia l’arte sa nuotare (per davvero), per due motivi: l’acqua alta e il turismo di massa. L’arte è a rischio di collasso e dobbiamo considerare che la laguna venezia non durerà per sempre, niente è eterno. Ed è per questo che urge un progetto nel lungo periodo per proteggere l’arte, l’architettura e la storia veneziana. E dare una mano a chi ci abita come gli studenti e i veneziani doc che sono sempre di meno dato che Venezia si sta trasformando in un grande luna park dedicato ai turisti.

L’arte è fragile, non potrà sopportare in eterno le continue mareggiate che la rovinano. Gli archivi dei musei e le entrate di questi, oltre a negozi, librerie, biblioteche si trovano ad un livello dove è facile per l’acqua arrivare senza problemi. E ne è stato l’esempio dell’eccezionale mareggiata del novembre 2019. Urge un progetto per proteggere questo patrimonio artistico (e umano) dall’acqua alta. Oltre ad una rivalutazione del turismo veneziano: abbiamo davvero bisogno di questa orgia di persone che invade la città senza portarle rispetto?

Dove trovare l’arte sa nuotare

I graffiti dell’arte sa nuotare io li ho trovati tra la Libreria Acqua Alta e il Campo Santi Giovanni e Paolo. Ma sappi che li puoi trovare un po’ ovunque in giro per Venezia come ad esempio un Van Gogh in Campiello del Forner. Nella zona della Giudecca ne ho trovati alcuni dato che si trova la galleria d’arte Giudecca 795 Gallery Art.

Particolare e fuori dal suo genere sono sicuramente la Maschera teatrale dell’antica Roma o La caduta di Dedalo a Pompei con una maschera da sub: acrilico su uno sportello di metallo. La loro particolarità? Essere un mix visivo tra l’antico (romano) e il contemporaneo della street art, dove l’archeologia si mescola con l’arte contemporanea.

Il messaggio dell’arte che sa nuotare!

L’arte sa nuotare di Blub è un messaggio molto forte che deve farci riflettere del futuro di Venezia. Mi piace andare alla ricerca della street art perché mi fa scoprire nuovi angoli della città in cui mi trovo. In questo caso, l’arte deve saper nuotare per forza e noi non dobbiamo farla annegare.

Parlo a te turista che la visiti ma anche a te operatore turistico e a te, istituzione pubblica: solo insieme si può far qualcosa!

blub street art venezia
Lui lo trovi alla Giudecca!

[ … ] L’acqua e’ il mio elemento.
dall’acqua nasce la vita, e’ il lato nascosto della materia.
quando sei immerso, l’istante si ferma e non c’è peso,
mentre i pensieri fluiscono in una dimensione sospesa [ … ]
per questo ripropongo i personaggi
che hanno trasmesso un esempio di grandezza che sopravvive
ancora oggi, proprio sotto l’acqua
senza tempo
blub

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6 comments

Vittoria Marzo 13, 2020 - 8:52 pm

Ciao Katia, amo moltissimo Venezia, sia per questioni personali che per la sua unicità, che passa come giustamente dici anche per arte e architettura. Quando torneremo a viaggiare in lungo ed in largo per la nostra bella patria sicuramente ripasserò da Venezia e cercherò l’arte di Bulb.

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Katia Marzo 14, 2020 - 3:38 pm

La mia prossima volta a Venezia sarà alla Giudecca e continuerò lì a cercare Blub!

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Francesca Milione Marzo 13, 2020 - 11:03 am

Ciao Katia, Venezia città unica nel suo genere sta attraversando già da tempo una situazione non semplice. La cosa che mi ha colpito del tuo articolo, oltre l’interessante informazione che ne viene fuori in generale, il fatto che l’arte resiste o prova a resistere. Qui, mi fermo un attimo e mi emoziono: “Naufrago Bambino che durante la forte mareggiata del novembre successivo diventa il simbolo di una Venezia che resiste anche sott’acqua”. Un abbraccio

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Katia Marzo 13, 2020 - 5:15 pm

Naufrago Bambino ha due significati: i continui naufraghi sulle coste italiane e l’arte a mollo a Venezia. Che dire? Anche l’arte riesce a dare un forte messaggio agli eventi.

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Valentina Marzo 13, 2020 - 10:01 am

Da fan di Banksy adoro lo stile di Blub e Venezia è sicuramente sulla mia lista, non essendoci mai stata. Con le tue foto e le tue parole mi hai fatto volare con la mente in questo periodo così complicato, grazie!

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Katia Marzo 13, 2020 - 5:14 pm

Adoro Bansky anche se non ne l’ho mai visto dal vero ma mi sono divertita a seguire le sue notizie in giro per il web: è un grande!

Blub ne avevo tanto sentito parlare e l’ho scoperto per puro caso a Ravenna lo scorso agosto. Poi a Venezia neanche lo cercavo perché avevo il tempo contato e quando me lo sono visto davanti per caso (nuovamente), non ho capito più nulla. E mai come ora il significato della sua street art è più forte.

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