Torino è riconosciuta come la capitale dell’arte contemporanea: musei e spazi pubblici che ospitano l’arte, popolano il capoluogo piemontese. Tra le tante offerte ce n’è una davvero particolare e definita come l’unico insediamento d’arte contempornea a cielo aperto nel panorama italiano. Sto parlando del MAU Museo d’Arte Urbana a Torino, l’unico museo permanente inserito nel cuore di un centro urbano e dove le tele sono gli edifici stessi.
Con questo post, ti voglio portare nel quartiere di Borgo Campidoglio, alla scoperta della street art torinese: installazioni artistiche che valorizzano una zona della città poco conosciuta e con una storia particolare alle spalle!
Storia del quartiere Borgo Campidoglio
Borgo Campidoglio nasce alla fine dell’Ottocento come quartiere operaio. L’urbanistica è caratterizzata da un tessuto urbano a maglie strette con costruzioni basse e cortili interni che si sono mantenuti fino ad oggi. In alcune zone, le stradine sono ancora caratterizzate da ciottoli, dando così un aspetto di un piccolo villaggio di campagna e non di un quartiere di una grande città.
La sua aria un pò retrò, la si deve anche dal fatto che quando nacque, Borgo Campidoglio si trovava fuori dalla cinta daziaria e per questo senza l’obbligo di rispettare le leggi dell’epoca relative al piano regolatore. Questo vuol dire che per molti anni visse di vita propria. Oggi è un quartiere che ospita botteghe artigiane, osterie, associazioni o feste di quartiere come la Festa d’Estate e la Festa dell’Uva.
L’origine del nome è tutt’ora argomento di discussione: sarà, per caso, un riferimento al più famoso colle romano? Oppure un omaggio ai vecchi proprietari terrieri ovvero “i campi del signor Doglio” durante il XIV secolo? A te la soluzione migliore.
MAU Museo d’Arte Urbana
Il progetto nasce grazie ad un’idea di Edoardo di Mauro e del Comitato di Riqualificazione Urbana di Borgovecchio Campidoglio nel 1995. 159 opere di 99 artisti distribuite per le vie del borgo Campidoglio: creando trompe l’oeil, riproducendo stemmi, opere in rilievo, finestre che sembrano reali. Alcune vivono anche la notte grazie all’illuminazione notturna. In altre ci si può sedere pure sopra grazie alle panchine d’autore.
Proprio perché la street art è un’arte in continua trasformazione, è possibile assistere ad un continuo modificarsi delle opere d’arte: restauri e nuovi progetti fanno si che il quartiere sia in continua evoluzione e mai uguale a se stesso. Consultando il sito del MAU Museo d’Arte Urbana, è possibile scaricare la mappa con tutte le opere: è vivamente consigliato onde evitare di perdersi e perdere i murales!
La particolarità del MAU? Tutti gli edifici decorati dalla street art sono di uso privato e non muri pubblici. Inoltre, grazie all’associazione Volonwrite è possibile creare degli itinerari studiati per persone con difficoltà motorie.
Dove trovare il MAU Museo d’Arte Urbana a Torino
L’itinerario è inserito nel cosidetto quadrilatero tra via Fabrizi, corso Svizzera, via Cibrario e corso Tassoni. E’ facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici: tram bus 13 9 65 71 59 16, metro fermate Bernini Racconigi. La visita può essere fatta in modo autonomo oppure prenotando una visita in bici o con un artista contattando direttamente il MAU.
Il MAU Museo d’Arte Urbana confina con i quartieri di Cit Turin e San Donato: non lasciarti perdere anche una visita al liberty torinese nella zona con più alta densità dell’architettura del primo Novecento! O raggiungere il Villaggio Leumann, il quartiere operaio costruito a fine Ottocento e commissionato dall’ingegner Pietro Fenoglio, il maggior esponente del liberty torinese!
Perché visitare Borgo Campidoglio e il MAU?
Per gustarsi quell’aria un pò retrò d’altri tempi, dimenticarsi di essere in una metropoli di appena 1 milione di abitanti, continuare a meravigliarsi dei suoi scorci datati. Scoprire in ogni angolo un murales inaspettato e fermarsi tutto il tempo necessario per ammirarlo e fotografarlo.
Scoprire a fine percorso di non volersene più andare via (a me è successo!), sentirsi a casa e avere la sensazione di abitarci (da sempre), perdere l’orientamento temporale (che importa?). E poi …
2 comments
Io ero andata in esplorazione con il bimbo, è una bella passeggiata per chi vuole staccare un po’ dalla seriosità di Torino
A me è piaciuto molto girare nel Borgo Campidoglio: mi ha dato un senso di calma. E ho sorriso davanti a molti murales!