10 libri per conoscere l’Alto Adige: un buon punto di partenza per comprendere una terra di confine con una storia ancora in sospeso. Problemi che tutt’oggi fanno fatica ad essere risolti e chissà se ci sarà mai una soluzione. Dall’altra parte, una provincia piena di storia e di arte che neppure io mi aspettavo di trovare.
Nonostante abiti nella vicina Trento, ho sempre pensato di conoscere Bolzano ma non è stato così. Tra il 2017 e il 2018 mi sono trovata a lavorare in una biblioteca del tutto particolare nel capoluogo alto atesino, a contatto con diverse tipologie di utenza.
Stranieri che vivevano in Alto Adige, italiani arrivati a Bolzano per studio o per lavoro, alto atesini e sudtirolesi. E mi si è aperto un mondo: sapete che c’è differenza tra Alto Adige e Sud Tirolo e di conseguenza tra alto atesino e sud tirolese?
Perché un post dove parlo di libri per conoscere l’Alto Adige?
Spesso il turista non si rende conto delle sfaccettature, non conosce la storia o semplicemente non si rende conto di quanta arte ci sia da queste parti. L’Alto Adige è conosciuto soprattutto per le bellissime montagne, i mercatini di Natale e il buon cibo.
Ed è per questo che mi è sembrato interessante raccogliere tra i libri che ho letto, quelli più significativi che potessero raccontare e far conoscere un po’ di più l’Alto Adige.
La conoscenza dell’Alto Adige continua attraverso la rubrica #ScoprendoBolzano, nata proprio durante il mio periodo lavorativo nel capoluogo. Tanti sono ancora i post in bozza come le idee che mi frullano in testa: vedranno la luce, don’t worry! Spero di poter continuare a scoprire i borghi che caratterizzano la provincia di Bolzano e le loro tradizioni: la curiosità è tanta!
1. I perché dell’Alto Adige
Una guida suddivisa in 43 domande (e altrettante risposte, ovviamente!) dove si cerca di rispondere in modo semplice, chiaro ed esaustivo ai “perché” più quotati sull’Alto Adige. I due autori parlano di storia, gastronomia e di tradizioni locali di questa terra di confine: chiariscono dubbi, sfatano luoghi comuni e raccontano aneddoti su persone.
Un libricino facile e veloce da leggere (io l’ho letto sul treno: arrivata a destinazione, l’avevo già divorato), a volte ironico ma che spesso chiarisce alcuni tra i punti più cruciali del Sudtirolo. Lo consiglio, non solo ai turisti ma anche a chi ci vive in Alto Adige.
Io ho sorriso scoprendo cosa vuol dire “fare blaun”, ho ripassato le “opzioni” e mi sono resa conto di quanto disagio abbiamo ancora noi italiani che viviamo o lavoriamo in Alto Adige.
2. Alto Adige. Südtirol. Una guida curiosa
Una guida curiosa e il titolo non mente! Suddivisa in zone, in ogni vallata c’è sempre qualcosa di curioso ed interessante da vedere e contatti da prendere.
L’autrice “ha raccolto curiosità e aneddoti su streghe e giganti, cavalieri e scudieri, contesse e criminali, portando i lettori nei luoghi originari: a Glorenza, cittadina protagonista del processo contro i topi, oppure a Brunico, tra cappellai e berrettai, o ancora a Bolzano, nella locanda più antica della città.
Racconta di bagni termali, alberi monumentali e megaliti, passando per episodi ignoti della storia dell’Alto Adige, offrendo attraverso questa guida uno sguardo straordinario e curioso su questo territorio”.
Tra le mie guide preferite insieme alla versione trentina: entrambe regalate a diverse persone e a tutte è venuta voglia di fare una vacanza in Alto Adige per andare alla ricerca di queste storie curiose.
3. Alto Adige. Südtirol. Una guida letteraria
L’Alto Adige raccontato dai letterari che vi soggiornarono. E’ bello scoprire come autori del calibro di Machiavelli e di Goethe percepirono i luoghi e ne raccontarono nei loro appunti. Non solo autori famosi e “datati” ma anche scrittori meno conosciuti o che hanno lasciato il segno durante lo scorso secolo (e ancora nei giorni nostri).
Si alternano citazioni da racconti, epistolari, diari di viaggio e poesie, raccolte che ci portano in un viaggio temporale ma anche geografico attraverso questa terra di confine.
La prima tappa italiana per chi veniva dal nord e l’ultima frontiera per chi veniva da sud: Bolzano con la sua provincia è sempre stata un importante crocevia tra l’Italia e la Germania. Una zona di contrasti creando dei risultati artistici e storici di tutto rispetto.
4. 111 luoghi dell’Alto Adige che devi proprio scoprire
Una guida dell’Alto Adige suddivisa in 111 punti. Schematica, precisa e che va dritta al punto: 111 luoghi da scoprire senza essere pesante. Tappe obbligate per conoscere chicche storiche, luoghi fuori dal turismo di massa oppure che raccontano il dietro le quinte di luoghi famosi.
Storie di persone, edifici storici o musei da visitare che non sono per niente noiosi. Leggende che fanno parte della tradizione senza sapere se sono vere o no oppure racconti di fatti veramente accaduti.
Una guida per nulla noiosa da abbinare alla tua guida preferita: l’una non esclude l’altra!
#111luoghiDellAltoAdige
5. Eva Dorme
Tra i libri che ho letto, questo è quello che mi ha preso di meno ma non per questo non l’ho portato a termine. Consiglio di leggerlo dopo Eredità di Lilli Gruber: il mio è puramente un consiglio cronologico! Lilli Gruber racconta i fatti che vanno dalla Grande Guerra fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Francesca Melandri fa iniziare la sua storia nel 1939 per portarci fino agli anni Settanta del secolo scorso: gli anni del terrorismo, degli attentati e di rivoluzioni che forse ancora oggi non si è arrivata ad una soluzione. Probabilmente il Dopo Guerra è il periodo storico meno conosciuto: non sono bastate due guerre per risolvere i problemi di questa zona di confine. Problemi che si sono protratti anche per molti anni dopo.
6. Eredità. Una storia della mia famiglia tra l’Impero e il fascismo
Tra i romanzi che ho letto a riguardo della storia dell’Alto Adige, questo è quello che mi è piaciuto di più: ho iniziato a leggerlo e non sono più riuscita a staccarmene. E’ la storia di tre generazioni di donne (nonna, madre, figlia) che si mescola con la storia dell’Alto Adige dalla fine dell’Ottocento fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Una storia dove i confini cambiano mettendo in subbuglio gli alto atesini: di cultura e lingua tedesca si trovano in un nuovo paese dove sono obbligati a scordare le proprie tradizioni per impararne una nuova. Storie sul filo del rasoio: come possiamo essere italiani se siamo tedeschi? Da che parte dobbiamo stare?
La giornalista Lilli Gruber racconta la storia della sua famiglia grazie al ritrovamento in soffitta del diario e delle foto della nonna, dove i ricordi personali si mescolano con gli eventi storici.
7. Io resto qui
E’ l’ultimo libro che ho letto, in ordine cronologico, che parla della storia dell’Alto Adige del Novecento. Il lago di Resia col suo campanile all’interno è sicuramente tra le immagini più conosciute: sapevo che fosse un lago artificiale e che ci fosse nei fondali un vero e proprio paese. Ma non ne conoscevo la storia.
Un libro interessante, che prende per non farti più staccare dalla storia perché vuoi sapere che scelte faranno i personaggi. Una scelta che molti alto atesini si sono trovati di fronte: rimanere nell’Alto Adige italianizzata e rinnegare le proprie origini oppure partire e ricominciare da capo in Germania e in Austria?
8. L’arte del vestirsi
Gli alto atesini ci tengono molto alle proprie tradizioni. A partire dagli abiti della festa: ogni occasione è buona per indossare il dirndl per lei e lo steirer per lui.
Ogni dettaglio dei costumi tradizionali racconta qualcosa: il colore dice se la ragazza è già occupata o è in cerca di un marito, un copricapo molto appariscente aiuta lo Saltner a spaventare i maleintenzionati nei campi. Il pizzo è il risultato di un lungo e paziente lavoro secolare. Ogni vallata ha le proprie caratteristiche che rendono i costumi diversi e unici.
E’ interessante notare come già nel Settecento e Ottocento ci siano diverse varietà di abbigliamento nell’intera zona. Molti raccontati attraverso le stampe, nei disegni e dipinti: il Gran Tour aiutò a far conoscere le tradizioni alto atesine al di fuori dei confini proprio grazie agli appunti dei giovani nobili. O poter ammirare la moda medievale attraverso gli affreschi che ricoprono completamente Castel Roncolo a Bolzano.
9. Alla ricerca dell’arte
Mi sono innamorata di questo libro! E’ scritto molto bene senza essere pesante e può essere letto da tutti, anche per chi non ha le basi di storia dell’arte. Suddiviso in zone, è pratico da consultare. L’Alto Adige è terra di chiese, abbazie e conventi: non potete immaginare quante ce ne siano in giro!
Solo a Bolzano devo ancora finire di contarle e ammirarle.
L’arte sacra così come i bellissimi affreschi che decorano chiese, chiostri e conventi è ovunque. Lo sai che a Bolzano c’è una cappella completamente affrescata che ricorda tanto la cappella degli Scrovegni? E che Bressanone fu sede dei principi vescovi e l’abbazia di Novacella è tutt’ora tra le più importanti della zona? Questo e tanto altro lo troverai nel libro.
10. Il confine
Lo sto leggendo proprio in questi giorni. Un libro di facile lettura che spiega gli eventi storici del secolo scorso successi in Alto Adige. Punto di partenza, la fine della Grande Guerra e il crollo dell’impero Austro Ungarico che portò allo smembramento del territorio. Gli eventi raccontati si susseguono fino ai giorni nostri.
Il libro non è un trattato storico e non vuole insegnare nulla ma piuttosto raccontare gli eventi che hanno caratterizzato l’Alto Adige durante il Novecento. Lo sto trovando molto interessante perché si parla di avvenimenti storici a volte studiati di striscio perché si dava più importanza ad altri contesti.
145 pagine scritte senza grandi paroloni dove chiunque ha la possibilità di capire, scoprire e interessarsi all’Alto Adige.
Consigli di chi mi segue su Facebook
Ti ho raccontato i 10 libri che mi hanno fatto conoscere l’Alto Adige ma sono curiosa di conoscerne altri, ho girato la domanda su FB. Ho chiesto a chi mi segue sulla pagina Facebook e nel gruppo Amici tra le Pagine se avevano letto libri che parlavano dell’Alto Adige e quali titoli proponevano.
In molti hanno consigliato Eva Dorme della Melandri, Eredità della Gruber e Confine di Vassalli: tutti e tre già descritti sopra.
Ma sono sono stati detti anche tanti altri titoli di cui alcuni non conoscevo la loro esistenza, mentre altri li devo ancora leggere. Eccoli qua:
- Due mondi ed io vengo dall’altro. Il Sudtirolo detto anche Alto Adige di Alessandro Banda
- Bel paese brutta gente di Claus Gatterer
- Sotto un sole diverso di Ernst Lothar
- La trilogia di Lili Gruber: dopo Eredità di cui ti ho parlato prima, seguono Iganno e Tempesta
- Guida curiosa delle Dolomiti di Stefano Ardito. Ne ho letto qualche pagina e ci sono delle storie interessanti: attenzione perché parla del Trentino, dell’Alto Adige e del Veneto!
- 101 cose da fare nelle Dolomiti di Alice Cason
E tu che titoli consigli? Hai già letto i libri di cui ti ho raccontato? Ti sono piaciuti?
6 comments
Ho scoperto titoli che vorrei avere nella mia biblioteca di viaggi, tipo 101 cose da fare sulle Dolomiti, Guida Letteraria e GUida Curiosa. Ma acquisterei e leggerei anche la trilogia di Lilli Gruber che mi piace molto.
Ho letto qualcosa della guida 101 cose da fare sulle Dolomiti in libreria: la dovrò prendere perché ci sono tappe carine sia in Trentino (dove abito) che in Alto Adige. Oramai la serie 101 cose da fare a … è diventata la mia collana preferita.
Potevo non leggere con grande curiosità questo articolo? Io sono innamorata dell’Alto Adige, adoro ogni suo angolo! Molto interessanti queste letture! Al momento io ho letto il romanzo Io resto qui, e la guida curiosa 🙂
La guida Alto Adige. Una guida curiosa appena l’ho scoperta, me ne sono innamorta: ora, ogni volta che vado in Alto Adige la prendo sempre in biblioteca!
L’Alto Adige, in effetti, è una regione che conosco poco ma la cui letteratura mi ha sempre affascinata. Ricordo di aver letto qualche romanzo ambientato proprio in questo angolo d’Italia ed ero rimasta colpita dalle atmosfere particolari, un poco fumose e a proprio modo magiche descritte in quelle pagine. Mi sono segnata la trilogia e, non appena riesco, ci darò volentieri una lettura.
Intendi la trilogia della Gruber? Devo leggere gli altri due perché Eredità mi ha preso parecchio e non me l’aspettavo!
Attraverso questi libri, mi si è aperto un mondo a me sconosciuto nonostante io ci abiti vicino.