#UniTrentoTour è l’occasione giusta per partecipare ad una visita guidata agli edifici dell’Università di Trento; un’idea partita due anni fa che ha riscosso fin da subito un gran successo. Un’opportunità per scoprire vecchi e nuovi edifici di una città in continua evoluzione urbanistica: un diverso itinerario fuori dalle classiche tappe di Trento.
Nel momento in cui sto scrivendo, a causa della particolare situazione in cui stiamo vivendo, le facoltà sono chiuse e la BUC è aperta solo per il prestito e le restituzioni dei libri. Non appena l’emergenza legata a covid-19 sarà rientrata, sicuramente le visite guidate ai diversi edifici dell’università verranno nuovamente proposte: hanno avuto un gran successo in precedenza!
Rettorato – Palazzo Sardagna
Il Rettorato è collocato all’interno di Palazzo Sardagna nel pieno centro storico di Trento dal 2014. Fino all’estate del 2013 questa era la sede del MuSe, il bellissimo Museo delle Scienze ora collocato al quartiere delle Albere.
La costruzione di Palazzo Sardagna risale al Cinquecento, l’epoca d’oro di Trento grazie al mecenatismo del Principe Vescovo Bernardo Clesio. L’edificio è la massima espressione del manierismo e del primo barocco trentino e abbellito grazie anche di Marcello Fogolino, colui che affrescò alcune sale del Castello del Buonconsiglio.
Può sembrare strano ma poche sono le cose certe di Palazzo Sardagna, tra cui:
- Gli affreschi dell’artista trentino hanno una datazione sicura tra il 1535 e il 1540.
- L’aspetto attuale è databile a cavallo tra il Seicento e il Settecento, grazie anche al lavoro dello scultore Cristoforo Benedetti relativo al portale della facciata.
Tante sono ancore le cose incerte, come ad esempio:
- I documenti che attestano i proprietari del cantiere e l’inizio dei lavori: non ne sono stati trovati.
- Gli studiosi stanno ancora analizzando molti degli affreschi che decorano sale, cercando di capirne l’utilizzo di molte.
Informazioni utili
- Di proprietà privata fino alla metà del Novecento, dal 1975 al 2013 fu sede del Museo Tridentino di Scienze Naturali.
- Il Palazzo Sardagna si trova in via Calepina 14 (dietro al Duomo).
Sociologia
Tutto è iniziato nel 1888 quando il Comune di Trento decise di metter mano al piano urbanistico della città che si presentava diversamente da come è oggi. Si è così deciso di creare un’asse stradale che collegasse il Duomo al quartiere di Briamasco e successivamente al fiume Adige. Vennero modificate l’attuale via Verdi (ex via Alessandro Vittoria) e via Rosmini con le relative strade secondarie.
L’architetto ungerese Carl Hintäger vinse il bando di gara indetto dal Comune per creare un edificio che potesse ospitare gli studenti delle elementari. Inaugurato nel 1891, presenta un’architettura tipicamente italiana così come gli altri edifici della stessa via.
L’aspetto, l’utilizzo della tipica pietra calcarea Rosso Trento e le decorazioni mettono in evidenza la linea politico-culturale dell’epoca. Siamo ancora in presenza dell’Impero Austro Ungarico e in un periodo in cui c’era la necessità di un maggiore riconoscimento del gruppo linguistico italiano e del Trentino.
Sociologia e il ’68
L’università di Trento è nata nel 1962 con la creazione dell’Istituto Universitario Superiore di Scienze Sociali per volere di Bruno Kessler. Prima facoltà ad indirizzo sociologico in Italia, fu la culla del movimento studentesco del ʻ68 a Trento. Un movimento che scosse la società trentina dell’epoca, ancora molto cattolica e non abituata ad eventi di questa portata.
TrentoSessanta. Museo diffuso del ’68 a Trento è una mostra allestita nel 2018 all’interno della facoltà. Ha raccontato la contestazione giovanile, le occupazioni del movimento studentesco a Sociologia, le manifestazioni degli operai, i cambiamenti nel mondo cattolico, la nascita del movimento femminista.
- Se vuoi approndire questo particolare periodo storico e di come cambiò la società dell’epoca, l’ho raccontato ne I luoghi del ’68: quando anche Trento conobbe la rivoluzione.
Informazioni utili
- La facoltà di Sociologia si trova in via Verdi 26. L’entrata è libera a tutti, anche senza visita guidata.
Giurisprudenza – ex falegnameria Wolf
La facoltà di Giurisprudenza si trova anch’essa in via Verdi di fronte a Sociologia e le due entrante sembrano guardarsi. Facendo un confronto con i disegni originari, si può notare come la struttura risulti ad oggi incompleta. La parte mancante è quella centrale, dove era previsto un blocco a due piani e sostituito nel corso del tempo da una fabbrica di forma rettangolare e più bassa e arretrata rispetto alla facciata.
Oggi, la stessa struttura è occupata dal lato di via Verdi dalla facoltà di Giurisprudenza e dal lato opposto dall’Istituto Paritario del Sacro Cuore.
Vari gli utilizzi prima dell’acquisto da parte dell’Università: falegnameria del signor Ferdinando Wolf prima della Grande Guerra e sede di diverse testate giornalistiche locali come “Il Brennero” (che non esiste più), “Il Trentino” e “L’Adige”.
Tra il 2004 e il 2006 la struttura ha cambiato ulteriormente il proprio aspetto grazie all’architetto Mario Botta. La necessità di dare nuovi spazi agli studenti sempre più numerosi divenne sempre più pressante. I primi lavori iniziarono nel 1993 ma rallentati a causa di importanti ritrovamenti archeologici: la Trento romana ebbe il sopravvento sulla Trento contemporanea, causando il fallimento del cantiere.
Il nuovo progetto di Botta riuscì nell’intento, inserendo all’interno della struttura originale un foyer delimitato da vetri e trattenuto da pareti esterne rivestite di pietra rossa.
Informazioni utili
- La facoltà di Giurisprudenza si trova in via Verdi 53. L’entrata è libera a tutti, anche senza visita guidata.
Lettere – Palazzo Prodi
Palazzo Prodi è la nuova sede della facoltà di Lettere dal 2012. Ma per me che ci ho passato per ben 4 anni, la sede rimarrà sempre quella storica presso il Centro Culturale Santa Chiara: se tra le righe leggerai un tono nostalgico è perchè quest’ultima sarà sempre nel mio cuore.
La struttura è stata recentemente dedicata a Paolo Prodi e costruita ex novo grazie allo studio di architettura Ishimoto. La sua caratteristica è quella di giocare tra l’alternanza di pieni e vuoti, dove la luce naturale entra dalle pareti laterali completamente vetrate. Al centro un ampio atrio dove sono stati posti dei tavoli per studiare, la reception e il particolare teatro sopra il quale è stata creata un’ampia sala studio.
A causa della particolare forma del teatro e della relativa sala studio, è stato chiamato amichevolmente dagli studenti “l’uovo”. Quando ti capiterà di vistare la facoltà di lettere capirai e sorriderai di fronte alla buffa struttura!
Il trasferimento verso la nuova sede è stato voluto per avvicinare le quattro facoltà cittadine, creando così un piccolo quartiere universitario: la precedente sede era abbastanza distaccata dalle facoltà di Giurisprudenza, Economia e Sociologia.
L‘attuale collocazione si inserisce tra il centro storico di via Verdi e i binari ferroviari grazie ad un lungo progetto di riqualificazione urbana di questa zona di Trento. Il secondo passo sarà quello di rendere la rete ferroviaria sotterranea almeno per quanto riguarda il tratto vicino al centro della città.
Informazioni utili
- La facoltà di Lettere si trova in via Tommaso Gar 14. L’entrata è libera a tutti, anche senza visita guidata.
BUC Biblioteca Universitaria Centrale
La BUC Biblioteca Universitaria Centrale è stata inaugurata nel nuovo quartiere delle Albere a novembre 2016. Progettata dall’archistar Renzo Piano, così come il resto del quartiere, ospita circa 360.000 monografie e 10.000 periodi relativi alle facoltà cittadine.
Una struttura davvero particolare ma che caratterizza lo stile di Renzo Piano: 13 sale distribuite su 5 piani, diverse pareti-vetrate, rifiniture in bambù. Una grand hall all’entrata dove non passa inosservta una passerella sospesta al secondo piano che collega i due corpi della struttura.
Al suo interno si trovano soprattutto libri utili agli studenti universitari e ai docenti ma aperta anche al pubblico esterno all’università. La BUC è inserita nel CBT, il Catalogo Bibliografico Trentino e i libri sono ammessi al prestito a chiunque ha la tessera bibliotecaria della Provincia di Trento.
Informazioni utili
- La BUC si trova nel nuovo quartiere Le Albere. L’entrata è libera a tutti, anche senza visita guidata.
Informazioni utili
Per partecipare ad una visita guidata agli edifici dell’Università di Trento basta davvero poco.
- Avere una mattinata libera per godersi il tour che di solito coincide con l’ultimo sabato del mese. Ma se ti interessa visitare solo la nuova BUC Biblioteca Universitaria Centrale, la visita dura 1 ora e mezza l’ultimo venerdì pomeriggio del mese.
- Prenotarsi gratuitamente online su www.unitn.it/unitrenvisit.
- Le visite guidate sono attive da ottobre a maggio, previa prenotazione. Sentire l’ufficio competente per sapere quando ripartiranno, scrivendo una email comunicazione-citta@unitn.it.
- Postare le foto fatte sul proprio profilo Instagram inserendo l’hashtag #UniTrentoTour.