Recanati e Giacomo Leopardi: un binomio perfetto per chi ama la poesia e la letteratura italiana. 5 luoghi da visitare per conoscere uno dei poeti italiani più famosi: ti assicuro che dopo non sarai più lo stesso. Soprattutto Giacomino non sarà più la persona melanconica che conoscevi e ti risulterà pure simpatico.
A 200 anni dalla pubblicazione di una delle sue poesie più conosciute, mi sembra doveroso visitare Recanati attraverso i luoghi-simbolo legati a Giacomo Leopardi. Chi di noi non ha almeno una volta recitato “Sempre caro mi fu quest’ermo colle …”? e immaginarsi come fosse quell’ermo colle e la Recanati di Giacomino?
Seguimi per innamorarti di Giacomo Leopardi come è successo a me!
La biblioteca di Giacomo Leopardi
Nel palazzo dove abitò Giacomino, ancora oggi vivono i suoi discendenti: un bel palazzo situato nel rione di Monte Morello, risalente alla seconda metà del XVIII secolo. Ai visitatori sarà possibile entrare nell’immensa biblioteca che occupa tutto il primo piano dell’edificio: 20.000 volumi in tutto.
E’ grazie a Monaldo, il padre di Giacomo, che oggi possiamo ammirare tanta bellezza. L’idea di una biblioteca nacque nel 1812: negli anni, Monaldo riuscì a raccogliere così tanti libri da aprirla anche agli amici e ai cittadini di Recanati.
Ed è qua che Giacomo con i fratelli Carlo e Paolina, passò una buona parte della sua gioventù a studiare. Una visita guidata farà conoscere meglio la famiglia Leopardi. Le guide sapranno sicuramente farti vedere il poeta melanconico con altri occhi durante la visita guidata attraverso le 6 stanze stracolme di libri.
La casa di Silvia
La casa di Silvia è piccola e le stanze sono state arredate con mobilio e suppellettili d’epoca e durante il restauro, è stato possibile recuperare la tinteggiatura originale dell’epoca.
Il piano terra dell’edificio originale era utilizzato come scuderia dalla famiglia Leopardi. Al primo piano furono allestiti gli appartamenti dei domestici, tra cui anche la famiglia Fattorini: Silvia, la protagonista della celeberrima poesia, non è altro che la figlia dei cocchieri, Teresa Fattorini.
Teresa attirò involontariamente l’attenzione di Giacomino: il poeta incominciò ad osservarla dalla finestra della biblioteca durante le ore di studio mentre lei lavorava al telaio. Nel maggio del 1818 la ragazza si ammalò e morì il settembre successivo. Leopardi la ricorderà 10 anni dopo attraverso la famosa poesia. La chiamò Silvia a causa dei brutti ricordi legati al nome Teresa.
Inaugurata nel luglio 2017 la casa di Silvia è aperta al pubblico grazie alla collaborazione della famiglia Leopardi con la Presidenza Regionale del FAI Marche: gestita da Casa Leopardi, finalmente è possibile visitare l’interno e sentirsi catapultati nella vita quotidiana di Silvia e la sua famiglia.
La piazzetta del Sabato del Villaggio
La piazza ospita Palazzo Leopardi, la casa di Silvia e la chiesa di Santa Maria di Montemorello del XVI secolo per volere di Pierniccolò Leopardi.
E’ in questa chiesa che Giacomo venne battezzato il 30 giugno 1798 e tutt’ora è conservato il suo atto battesimale. L’unico edificio assente è la casetta ove sedeva “su la scala a filar la vecchierella”; demolita, si trovava sul lato ovest della piazza.
Giacomo aveva l’abitudine di appoggiare la sua scrivania sotto la finestra che dava sulla piazza ed è da qui che osservava cosa succedeva: le feste domenicali, la fanciulla che arrivava dalla campagna, una donna anziana seduta sulle scale, i fanciulli che correvano e giocavano.
I Colli dell’Infinito dal Monte Tabor
L’ermo colle di cui parla Leopardi è il Monte Tabor e nelle giornate limpide, da qui si possono ammirare i monti Sibillini. Situato poco distante dalla propria casa, era qui che Giacomo passeggiava e meditava.
Come la maggior parte dei borghi marchigiani, anche Recanati si trova sulla cresta di una collina dalla quale poter ammirare il dolce paesaggio circostante. Il Monte Tabor era facilmente raggiungibile passando attraverso l’orto del convento di Santo Stefano e la famiglia Leopardi vi accedeva direttamente dal loro giardino privato.
Oggi, l’orto dell’ex convento di Santo Stefano si trova all’interno del parco dove sorge il Centro Studi Leopardiani. Grazie al FAI Fondo Ambiente Italiano, questo spazio è stato ristrutturato, valorizzato e aperto al pubblico. Il 26 settembre 2019 c’è stata l’inaugurazione in presenza del presidente della Repubblica e del ministro dei beni culturali e dal 29 settembre l’orto è a disposizione dei visitatori.
- Puoi prenotare online comodamente dal tuo cellulare il biglietto per poter visitare l’Orto sul Colle dell’Infinito.
La Torre del Passero Solitario
Il complesso di Sant’Agostino fu costruito nel 1270: chiesa e convento erano utilizzati dagli Eremitani di Sant’Agostino. La struttura venne rifatta e rimaneggiata nei secoli successivi. L’esterno si presenta molto semplice e pulito grazie all’utilizzo della pietra bianca d’Istria. La chiesa, che custodisce affreschi medievali, è annessa al relativo edificio utilizzato dai frati, al cui interno si trova il chiostro.
Ed è proprio dal chiostro che è possibile vedere la torre campanaria di cui parla Leopardi: è questo il punto più alto del borgo e dal quale il passero solitario osserva la vita della cittadina senza essere disturbato. Giacomino s’immedesima in lui, invidiandolo: una vita solitaria gli permetterebbe di scrutare la quotidianità, senza provare nessun tipo di sentimento.
Recanati e Giacomo Leopardi, un binomio perfetto
Scoprire Recanati attraverso i luoghi dove visse Giacomo Leopardi è fare un salto nelle Marche ottocentesche: la storia del poeta si fonde con la storia locale.
Le bravissime guide di Casa Leopardi ci fanno sentire Giacomino più umano, uno di noi; raccontando il suo mondo, il suo carattere, i suoi pensieri.
Dopo aver visto 5 luoghi leopardiani più importanti, l’itinerario recanatese continua con altre proposte museali: sapete quante altre cose ci sono da vedere a Recanati? La visita non finisce qui.
Informazioni utili
Recanati è facilmente raggiungibile con il pullman di linea che parte da Ancona.
Nel caso in cui deciderai di visitare i musei di Recanati, puoi acquistare un biglietto unico online e presentarlo poi nelle diverse strutture:
- Villa Colloredo Mels dove trovare il Museo dell’Emigrazione Marchigiana e i tesori artistici della città.
- La Torre del Borgo per ammirare Recanati e i suoi dintorni dall’alto.
- Museo Beniamino Gigli con la sua atmosfera dell’Opera e conoscere la carriera del famoso tenore recanatese.
4 comments
Grazie per quest’articolo Katia! Come sai sono affaccendata in un articolo dedicato a Giacomo Leopardi e questo tuo articolo sui luoghi da scoprire così strettamente connessi alla sua figura aiutano ad aggiungere un tassello alla sua conoscenza.
Sono contenta che il mio post ti sia stato d’aiuto: non vedo l’ora di leggerlo appena lo pubblicherai!
Complimenti per l’interessante articolo, adoro Giacomo Leopardi, da tempo intendo visitare Recanati e dintorni, ma mi ero formata l’idea che i luoghi simbolo delle sue opere non fossero tutti ancora esistenti e visitabili, come in realtà sono 😉
Ebbene si, ora come ora è tutto visitabile: l’orto dal quale ha scritto L’Infinito è stato aperto proprio un mese fa e ora non abbiamo più scuse per conoscere meglio Leopardi!