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Ascoli Piceno in 5 tappe: ecco cosa vedere nella città del travertino

by Katia
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Un itinerario culturale attraverso Ascoli Piceno per raccontarti cosa vedere in 5 tappe nella città del travertino e dell’oliva ascolata. Una città talmente antica che non fa un baffo a Roma: da qui sono passati gli antichi Piceni, i Romani e pure i Longobardi. La sua architettura non tradisce neppure un importante passato medievale e rinascimentale.

Siamo nella parte più meridionale delle Marche, in quel punto dell’entroterra montano dove l’Abruzzo è di casa e al di là dei Sibillini s’intravede l’Umbria. Ascoli Piceno è l’ultima provincia marchigiana; con quell’aria da terra di confine dove le tradizioni si mescolano e ti rendi conto di essere arrivata al termine della scoperta delle Marche.

L’ammetto: ci ho messo davvero tanto a scrivere di Ascoli Piceno.

Una città tanto acclamata e una volta arrivata mi sono resa conto di essere arrivata al capolinea delle Marche: tanto diversa da quello che avevo conosciuto fino a quel momento che mi ha portato fuori strada. Mi piacerebbe tanto ritornarci, magari un giorno di sole e riprendere con lei il nostro discorso lasciato in sospeso.

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Scorci medievali

1. Piazza Arringo

Se raggiungi Ascoli Piceno dalla stazione dei treni, Piazza Arringo è la prima tappa: una piazza in passato destinata a tornei cavallereschi. Ancora oggi vengono svolte delle rievocazioni storiche che ricordano la Quintana: 1500 figuranti con bellissimi vestiti d’epoca tra dame e cavalieri che ci riportano direttamente nel Quattrocento.

Il suo nome deriva probabilmente da “aringhi” o “arenghi” ovvero le adunanze che si tenevano proprio qua durante il Medioevo. E ancor prima, Piazza Arringo fu la sede del foro romano. Oggi si presenta in maniera omogenea grazie al sapiente uso del travertino e dei suoi artigiani che riuscirono ad amalgamare i diversi edifici tra di loro.

Duomo

La cattedrale di Ascoli Piceno è dedicata a Sant’Emidio, il patrono della città. Quando ci sono stata io, erano ancora presenti diverse impalcature messe dopo i recenti terremoti del 2017. Nonostante questo, ho potuto intravedere gli affreschi di Cesare Mariani eseguiti alla fine dell’Ottocento e che decorano la cupola: credo sia stato il punto che mi ha colpito di più e che ancora oggi, a distanza di diverso tempo ricordo molto bene.

L’interno sfarzoso e scuro è in contrasto con l’esterno chiaro e luminoso grazie alla pietra bianca locale: il travertino. E’ probabile che l’attuale struttura creata dall’architetto Cola dell’Amatrice durante il Cinquecento, sia stata eretta su un antico tempio pagano dedicato alle muse.

Pinacoteca Comunale

La Pinacoteca Comunale di Ascoli Piceno, insieme a quella di Jesi, è tra le pinacoteche più belle che io abbia visitato! Ufficialmente nata nel 1861, si trova all’interno di Palazzo dell’Arengo e ti assicuro che una volta dentro, non riuscirai a capire se ammirare le opere d’arte esposte oppure la sfarzosa architettura (e relativi arredamenti) del palazzo.

Le sale sono tutt’ora ammobiliate con consolles, poltrone, specchiere e cassettoni datati tra il Settecento e l’Ottocento. I tendaggi ed i lampadari provenienti da Murano riescono perfettamente a ricreare il lusso di un antico palazzo nobiliare, lasciando il visitatore (e la sottoscritta, ovviamente) a bocca aperta.

La collezione custodisce, tra le tante cose, dipinti di Carlo Crivelli, Cola dell’Amatrice, Tiziano, Guido Reni, Strozzi e Pellizza da Volpedo. Giusto per fare qualche nome. In totale si possono ammirare: più di cento pezzi tra dipinti, sculture e ceramiche, lasciate dal chirurgo Antonio Ceci alla sua città natale. Oltre a diverse acquisizioni fatte dalle diverse amministrazioni comunali durante gli anni.

2. Piazza del Popolo

Insieme a piazza Arringo, Piazza del Popolo è tra le principali piazze di Ascoli Piceno e probabilmente anche la più fotografata. Di forma rettangolare, è il cuore e il salotto buono della città e caratterizzata da lunghi portici sui suoi lati laterali e da palazzi rinascimentali.

Il colonnato in travertito risale al Cinquecento quando si decise di cambiare l’aspetto di questa piazza medievale e per coprire le botteghe presenti sulla piazza. Avevo tutte questo aspetto irregolare e il rifacimento servì a dare un certo “ordine medievale” all’aspetto disordinato della piazza. I bottegai potero sopraelevare il fabbricato dove lavoravano, rispettando però regole ben precise: usare lo stesso tipo di materiale e di alzare solo di un solo piano l’edificio.

Caffè Meletti

Ci troviamo in uno dei 150 caffè storici d’Italia; uno di quei luoghi dove è passata la storia. In perfetto stile Liberty, il Caffè Meletti ospitò importanti umanisti come Beniamino Gigli, Ernst Hemingway, Renato Guttuso, Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir. Il poeta Trilussa raccontò pure di “quante favole e sonetti m’ha ispirato la Meletti”.

Cosa ordinare al Caffè Meletti? Ovviamente la bevanda calda con l’aggiunta dell’Anisetta: il caffè corretto con Anisetta Meletti!

Palazzo dei Capitani del Popolo

L’attuale Palazzo dei Capitani è il risutato di una lunga serie di rifacimenti fatti durante il corso dei secoli. Il nucleo originale risale tra il Duecento e il Trecento quando si accorpare tre edifici medievali. L’artista locale Cola dell’Amatrice lo modificò la prima volta ne 1520 e successivamente nel 1535 quando un incendio distrusse una buona parte dell’edificio.

Il Palazzo dei Capitani fu la sede del Comune tra il 1400 e il 1564; residenza di diversi Governatori e Legati pontifici e oggi offre al visitatore un interessante percorso archeologico. Entrare all’interno dell’edificio è come fare un viaggio nel tempo dato che sono ancora visibili le vare differenze architettoniche che si susseguirono nei secoli.

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I portici di Piazza del Popolo

3. Chiesa di San Francesco

Completamente diversa rispetto alla cattedrale di Ascoli Piceno, la chiesa di San Francesco risulta essere molto più spaziosa e luminosa. L’intero complesso monumentale è tra le più importanti testimonianze dell’ordine francescano delle Marche. Ci troviamo di fronte alla chiesa e al relativo convento e i due chiostri, il luogo privilegiato per lo studio della teologia, filosofia, lettere, scienze ed arti fino all’Ottocento.

San Francesco d’Assisi venne ad Ascoli Piceno nel lontano 1215 e in suo onore venne costruito il Tempio di San Francesco. I lavori iniziarono con la benedizione del Papa nel 1262 per essere consacrata nel 1371 (nonostante non fosse ancora terminata). Nel corso nei secoli la struttura venne ampliata e adattata ai gusti delle varie epoche fino ad arrivare al maestoso edificio di cui oggi possiamo ammirare.

Oltre ai due chiostri, è possibile visitare anche la cripta entrando da entrambe le navate laterali.

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Piazza del Popolo e la chiesa di San Francesco

4. Rua delle Stelle e i vicoli antichi

Questa è stata la zona che mi ha sorpreso di più e probabilmente che maggiormente mi ha entusiasmato. Non che il resto della città non sia da meno ma credo che quando si esce dagli itinerari più frequentati, si possono fare delle grandi scoperte.

Nella zona ovest di Ascoli Piceno, la città acquista un aspetto diverso. Il borgo medievale Porta Romana è caratterizzato da vicoli stretti e molto caratteristici, a volte sembra essere in un vero e proprio labirinto. Le case sono piccole e basse e si susseguono antiche botteghe medievali abbandonate e di torri, abbondandi durante il Medioevo.

Una tappa da non tralasciare è Rua delle Stelle: una via caratteristica e molto panoramica che costeggia per un tratto il fiume Tronto. In dialetto è conosciuta come la Rrète li mierghie (dietro ai merli) e questo la dice lunga: questa via costeggiava le antiche mura medievali merlate. I merli erano utilizzati per lasciar asciugaro al sole i prodotti legati all’artigianato locale come le pelli conciate, lane, sete e i broccati tinti.

5. Il Ponte Augusteo e il Borgo Solestà

Rua delle Stelle porta diretto al ponte augusteo che collega Porta Solestà al relativo borgo. Questo ponte è tra i meglio conservati ed interessanti a livello ingegneristico dell’epoca romana.

Voluto dall’imperatore Augusto per collegare le due sponde della città ma soprattutto le due province di Ascoli Piceno e Fermo, è stato utilizzato ininterrottamente nel corso dei secoli. Il ponte è lungo 62 metri e abbastanza largo da creare una doppia corsia. Per la sua costruzione è stata usata la tradizionale pietra in travertino senza usare malta cementizia.

Ti consiglio di oltrepassare il ponte romano in direzione del borgo Solestà. Siamo al di fuori delle antiche mure romane e medievali e t’aspetta una piccola chicca: l’antico lavatoio pubblico. Ora in disuso, questo lavatoio venne utilizzato fino alla Prima Guerra Mondiale dalle donne ascolane per lavare i propri panni.

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Porta Solestà

Perché visitare Ascoli Piceno?

Una città a misura d’uomo che sa comunque meravigliare. Uno scrigno d’arte e storia concentrato in poco spazio. Tante sono ancora le cose da vedere ad Ascoli Piceno e lascio a te scoprirle con qualche spunto:

  • E’ la città delle 100 torri. Inizialmente Ascoli Piceno aveva ben 200 torri ma un certo Federico II durante il Duecento decise di abbatterne la metà. La più famosa? La Torre degli Ercolani.
  • Il travertino da queste parti parla! Non è solo una semplice pietra utilizzata per costruire gli edifici. Facci caso mentre passeggi per la città: gli architravi delle porte hanno frasi, motti e proverbi scritti sia in latino che in volgare.
  • Io non ho avuto tempo di farlo ma deve essere interessante visitare la Cartiera Papale.

Cosa vedere nei dintorni di Ascoli Piceno?

Se soggiorni qualche giorno ad Ascoli Piceno, è possibile fare diverse gite fuori porta. Ecco qualche idea:

  • Ci troviamo in una zona di montagna: perché non visitare il vicino Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga?
  • Se ami il mare, una gita nella Riviera delle Palme ti delizierà.
  • Le Marche sono terra fertile di borghi: Offida è tra i borghi più belli d’Italia e si trova nelle vicinanze di Ascoli Piceno!

Informazioni utili

  • Io ho raggiunto Ascoli Piceno col treno regionale diretto da Ancona: quindi facilmente raggiungibile dalle diverse cittadine marchigiane che si trovano sulla costa.
  • La stazione dei treni dista circa 15/20 minuti a piedi dal centro storico. Se non te la senti di camminare, informati quali sono bus urbani che collegano con il centro.

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