Il percorso che mi ha portato ha conoscere le chiese storiche di Verona l’ho fatto diverse volte nel corso degli anni. E’ un’esperienza che mi piace ripetere nel tempo perché mi permette di comprendere di volta in volta la storia e l’arte locale e puntualmente è come se fosse la prima.
Le chiese storiche di Verona sono quattro: la Basilica di San Zeno, il Complesso della Cattedrale, la Basilica di Sant’Anastasia e la Chiesa di San Fermo Maggiore. Tutte gestite dall’Associazione Chiese Vive, grazie alla quale è stato creato un percorso legato non solo dal punto di vista storico-artistico ma anche spirituale.
Un viaggio che ci accompagna attraverso ordini monastici, predicatori e mendicanti; oltre a scoprire opere artistiche di non poco conto. Come lasciarsi perdere la storia di San Zeno, il patrono di Verona; gli affreschi di Pisanello; la pala d’altare di Tiziano e il trittico di Andrea Mantegna?
L’Associazione Chiese Vive
L’itinerario attraverso le chiese storiche di Verona è proposto dall’Associazione Chiese Vive, un ente no profit che si impegna per la tutela e la valorizzazione dei beni ecclesiastici della diocesi veronese.
L’associazione è nata il 13 dicembre 1993 ed è composta sia da persone fisiche che giuridiche tra cui la diocesi di Verona e gli Enti Parrocchia.
Le persone che ci lavorano, inoltre, si dedicano anche alla salvaguardia delle chiese storiche attraverso:
- l’apertura degli edifici al pubblico.
- Fanno da mediatori culturali avvicinando i visitatori alla storia, all’arte e all’architettura durante le loro visite nelle chiese.
- Si occupano che le strutture siano sempre in ordine e illuminate adeguatamente.
Il contributo che il visitatore paga all’entrata, seppur minimo, aiuta al mantenimento dei servizi sopra indicati, così come all’intervento di eventuali restauri e manutenzioni.

La Basilica di San Zeno
L’attuale Basilica di San Zeno sorge su una precedente area cimiteriale romana e paleocristiana dove erano già state erette una chiesa e il relativo cenobio. Il luogo non è stato scelto a caso perché è qui che è stato sepolto San Zeno, vescovo di Verona dal 362 al 380 circa.
L’aumento del culto di San Zeno ha portato ad ampliare sia la chiesa che il monastero nei primi anni dell’800. E’ datata 8 dicembre 806 la consacrazione della nuova basilica nella quale, l’anno successivo, sono state portate le reliquie di San Zeno.
Nei secoli successivi, la basilica ha subìto diversi modifiche e ampliamenti. Il rimaneggiamento più grosso probabilmente è quello del XI secolo dato che la struttura che si può ammirare oggi risale a questo periodo.
Informazioni utili
La visita conduce attraverso il grande chiostro, la vasta basilica e la cripta sottostante. Da non lasciarsi perdere gli affreschi, il trittico di Andrea Mantegna e la visuale della basilica dalla piazza dove svetta il campanile e la torre dell’abbazia.
- Gli orari d’apertura sono: dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Il sabato dalle ore 9.30 alle 18.00 e la domenica dalle 13.00 alle 18.
- La Basilica di San Zeno si trova in Piazza San Zeno nr 2. La puoi raggiungere a piedi percorrendo la sponda del fiume Adige e partendo da Castelvecchio.

Il Complesso della Cattedrale
Il complesso della Cattedrale è chiamato così perché oggi si presenta come un insieme di diversi luoghi, un complesso architettonico piuttosto articolato: il battistero di San Giovanni in fonte, l’antica chiesa di Sant’Elena, il chiostro dei canonici, la Biblioteca Capitolare, il Museo Canonicale e il Vescovado.
In origine, in questa zona sorgevano delle ville romane con balnea privati e dei piccoli tempi di culto. Tra il 362 e il 380 viene consacrata dal vescovo San Zeno la prima basilica paleocristiana che però risultò essere troppo piccola per l’afflusso di fedeli del momento. Ed è così che si ha avuto la necessità di costruire una basilica più grande.
Nella piccola chiesa di Sant’Elena, una delle prime costruite nel complesso della Cattedrale, e nel chiostro canonicale sono ben visibile ampi spazi di mosaici pavimentali. Mosaici che testimoniano la presenza di due basiliche: Sant’Elena (ancora visibile) ed una seconda, crollata nel VII a causa di un violento incendio.
L’attuale cattedrale risale al IV secolo ed è stata consacrata nel 1187 da Papa Urbano III e dedicata a Santa Maria Assunta. Nel corso dei secoli, la struttura è stata rimaneggiata, ricostruita, ampliata diverse volte per svariati motivi. La facciata è del Cinquecento e mescola due stili (gotico e romanico); il campanile si rifà ad uno precedente e rialzato di 30 metri dall’architetto Michele Sanmicheli.
- Una leggenda vuole che la costruzione del campanile della cattedrale sia rimasta incompiuta per non superare Torre Lamberti, la costruzione più alta di Verona. In realtà, quando si è deciso di innalzarla nei primi anni del Novecento, ci si ritrovò senza soldi, lasciando a metà il lavoro.
Informazioni utili
L’itinerario conduce attraverso il battistero, nella prima basilica paleocristiana di Sant’Elena con i suoi scavi archeologici, il chiostro canonicale e nella Cattedrale. Da non perdere la Pala dell’Assunta del Tiziano, l’unica opera dell’artista pievano presente a Verona.
Una volta usciti, consiglio di fare tappa nella Corte Sant’Elena situata a sinistra della facciata della Cattedrale: Dante ha tenuto una dissertazione di fisica all’interno della chiesa di Sant’Elena durante il suo esilio a Verona.
- Gli orari d’apertura sono: dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 17.00. Il sabato dalle 11.00 alle 15.30 e la domenica dalle 13.30 alle 17.30.
- Il Complesso della Cattedrale si trova in piazza del Duomo nr 21.
- Sempre in piazza del Duomo c’è la Biblioteca Capitolare la biblioteca più antica al mondo di area culturale latina ancora in attività.

La Basilica di Sant’Anastasia
Siamo tra i luoghi che adoro di più a Verona: la Basilica di Sant’Anastasia. La sua costruzione è iniziata nel 1290 per volere dell’odine dei domenicani e grazie al contributo economico della famiglia degli Scaligeri. Il risultato finale è un bellissimo esempio di architettura gotica italiana.
L’edificio si erige su un’area dove sorgevano altre due chiese di origine longobarda e dedicate a Sant’Anastasia e a San Remigio. I domenicani vollero costruire un unica chiesa cercando di unirle e dedicando la nuova struttura a San Pietro da Verona martire, patrono della città insieme a San Zeno.
La costruzione del nuovo edificio è durata diverso tempo: i lavori sono continuati per tutto il Trecento e il Quattrocento; solo nel Cinquecento s’è visto il completamento. Tutto lo spazio interno è affrescato con dei bellissimi motivi floreali che non lascia nessun spazio libero. Il pavimento è di marmo rosso, tipico della zona che si alterna al bianco d’Istria e la basanìte nera.
Tra le curiosità c’è il fatto che la facciata non è mai stata completata e oggi è la chiesa più grande del capoluogo scaligero. Accanto alla chiesa sorge il convento dei monaci domenicani e non è visitabile.
Informazioni utili
La visita ripercorre le tre grandi navate dalle quali è possibile ammirare i bellissimi affreschi, le cinque cappelle e sul lato sinistro sorge la Cappella Giusti, l’antico oratorio del convento.
- Da non perdere: l’affresco del Pisanello, intitolato S. Giorgio e la Principessa e datato 1433 – 1438.
Oltre le due acquasantiere all’entrata della chiesa: ai piedi di entrambe si trovano due gobbi e la leggenda vuole che si abbia fortuna una volta toccata la loro gobba. I due gobbi che sostengono le acquasantiere indicano gli sforzi sostenuti per la costruzione della chiesa di Sant’Anastasia.
- Gli orari d’apertura sono: dal lunedì al venerdì dalla 10.30 alle 17.30. Il sabato dalle 9.30 alle 18.00 e la domenica dalle 13.00 alle 18.00.
- La Basilica di Sant’Anastasia si trova in pazza Sant’Anastasia.

La Chiesa di San Fermo Maggiore
La chiesa di San Fermo Maggiore sorge sulle rive del fiume Adige e sul luogo dove i santi Fermo e Rustico hanno subìto il martirio. La sua architettura è tipicamente gotica con rimandi all’architettura francese: l’esterno è quello che sempre più mi è piaciuto. Ci passavo sempre davanti tutte le volte che andavo all’università e ne sono rimasta puntualmente incantata.
Le prime informazioni risalgono al VIII secolo. Recenti scavi archeologici hanno portato alla luce resti relativi a San Fermo e San Rustico, due santi romani convertiti al cristianesimo e successivamente decapitati.
La struttura è formata da due chiese risalenti a due epoche diverse: la chiesa inferiore che è la più antica e quella superiore, la più recente.
La chiesa inferiore
La chiesa inferiore, così come ci appare oggi, risale presumibilmente al 1065 grazie ai benedettini: in precedenza avevano già creato un ospedale e un monastero. Il suo aspetto è tipicamente romanico: l’edificio si presenta diviso in quattro navate create da file alternate da pilastri massici e sottili.
70 affreschi decorano i pilastri che rappresentano soprattutto immagini votive. Tra gli affreschi più antichi troviamo il Battesimo di Cristo ed una Madonna Allattante con S. Elena risalenti alla metà del XII secolo.
Vicino all’abside è conservata una lastra dove, secondo la tradizione, sono stati decapitati i due santi. Grazie ad un restauro del 2004 è possibile ammirare le fondamenta dell’antica chiesa paleocristiana grazie a vetri pavimentali nelle due navate minori.
La chiesa superiore
L’edificio si presenta con un’unica navata a croce latina al cui termine si trovano 5 absidi e lungo i lati della chiesa ci sono diversi altari e cappelle. Il soffitto è in legno e realizzato nel 1314 dai benedettini: 416 immagini di santi sono incastonati nei diversi riquadri.
Da non perdere il Mausoleo Brenzoni dove c’è la prima opera firmata da Pisanello e datata 1426.
Informazioni utili
La visita conduce sia alla chiesa superiore e inferiore.
- Gli orari d’apertura sono: dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 17.30. Il sabato dalle 10.00 alle 17.30 e la domenica dalle 13.00 alle 17.30.
- La Chiesa di San Fermo Maggiore si trova in via Dogana nr 2.

Informazioni utili sulle chiese storiche di Verona
La visita alle quattro chiese può essere fatta singolarmente oppure visitandole con il biglietto cumulativo ed entrambi i biglietti includono l’audioguida:
- Il costo singolo di ogni chiesa è di 3 €
- Il biglietto cumulativo costa 6 € con eventuali riduzioni. Può essere utilizzato anche in momenti diversi e scade il 31 dicembre.
- Le Chiese Storiche di Verona sono incluse nella VeronaCard.
- E’ possibile fare foto e riprese senza flash, illuminatori e treppiedi per un utilizzo amatoriale e privato.
- Per maggiori informazioni, il sito è www.chieseverona.it.
- Durante la tua visita puoi scaricare l’app www.izi.travel e inserire la chiesa che stai visitato in quel momento. In questo modo avrai una guida virtuale a tua disposizione!